Gig81 ha scritto:PAURA
E' duro da ammettere, ma è proprio così... Venerdi pomeriggio decido di fare un giretto un po più impegnativo con la futurona... Purtroppo la scelta delle strade non è delle migliori quì intorno, allora opto per la Monopoli-Castellana (credo sia una provinciale), asfalto abbastanza buono, carreggiata un po stretta, traffico medio e curve più o meno di tutti i tipi, compresi due tornantoni larghissimi che in macchina sono una goduria. Superato il rettilineo iniziale, la strada comincia ad ondeggiare tra i muretti a secco e gli uliveti, le prime curve abbastanza larghe sono semplici da affrontare, vista anche l'andatura di 80/100 poi comincia la salita e le curve si fanno più impegnative, ad ogni ingresso di curva la paura mi assale e rallento più del necessatrio, a quel punto non posso più piegare, perchè appena provo a buttare giù la moto mi stringo troppo, ho la netta sensazione che devo percorrerle più velocemente quelle beneddette curve, ma niente da fare, non riesco proprio ad inserirmi ed a trovare le giuste traiettorie, forzando un po l'andatura finisco con il frenare a metà curva, cosa che mi mette ancora più paura...
Sconsolato arrivo a Castellana, ero indeciso se rifare la stessa trada o tirare dritto per Polignano facendo una strada che conosco quasi a memoria, alla fine perndo dritto per casa, ovviamente quì va molto meglio anche perchè le curve più strette impongono un'andatura più lenta, poi il traffico fa il resto, tuttavia riesco agilmente a passare tutte le macchine, ma la sensazione che sto andando molto più piano i quello che deve essere mi invade e mi sconforta...
Ci ho pensato un po' prima di dirti la mia.
Vedi, il cambio moto è sempre un'operazione molto delicata.
Tu scendi da una facile enduro, da circa 200kg e sì e no 50cv.
Ora hai sotto il sedere una "barca" lunga lunga, che pesa 50 kg in più e ha due volte e mezzo i cavalli della pegasina.
La guida è molto diversa: passi da una enduro a una stradale con i controfiocchi.
Non è una giappa, facile e prevedibile finchè non forzi, ma una signora veneta, che si fa dare del lei, sempre e comunque, indipendentemente dall'esperienza di chi la cavalca.
Paradossalmente è più facile da guidare quando si è prossimi al limite che andando a spasso.
Non è una moto intuitiva: richiede "pelo" ed esperienza.
Non va forzata, ma condotta.
Va lasciata libera di muoversi.
Guidarla fra curve e controcurve, specie sullo stretto, richiede mestiere: bisogna lavorarla più di piedi che di braccia (l'esatto contrario di una enduro!), anticipare le traiettorie e lasciarla correre.
Mai spigolare con la Futura, altrimenti si scompone e ti scarica.
Guidare quella moto è come portare a ballare una bella signora formosa, molto esperta, che vuole un compagno esperto e delicato.
Basta indirizzarla con una lieve mossa, e lei sa già fare tutto il resto.
Se cerchi di imporle i movimenti, lei si irrigidisce, e finisce col pestarti i piedi.
Devi conoscerla bene, prima di iniziare i passi più difficili.
E pure i più facili.
Come dice saggiamente Sed, ci vuole calma e gesso.
Come dicono anche gli altri, una gomma anteriore finita ha una grossa influenza, per te che di esperienza ne hai ancora poca.
Prendila per gradi, delicatamente e senza lasciarti intimorire.
Vai con calma, impara a usare i piedi, e non strafare mai.
Forza Gigghino, quest'estate sorriderai al pensiero di come hai fatto quelle curve
Un'ultima cosa alla quale tengo molto: avere una moto con prestazioni più elevate non significa andare automaticamente più forte.
Le prestazioni le senti quando sei al limite, quando sfrutti il mezzo almeno all'90% delle sue possibilità.
Allora sì che il cavallo in più aiuta.
In tutti gli altri casi, quel cavallo altro non è se non un impiccio.
Ciò che conta ad un livello medio, è la facilità di guida.
Più una moto è facile, più le sue prestazioni sono accessibili ai più.
In molti possono andare forte con una Pegaso, in pochi ci riescono con una Futura.
Molto pochi.