Barzelletta del buongiorno
Moderatori: Haran Banjo, Gig81
----SILVIO E IL CARDIOLOGO
Silvio Berlusconi sospetta di avere dei problemi di cuore; per togliersi il
pensiero decide di farsi vistare da un noto cardiologo.erv
Alla fine della velocissima visita, da gentlemen quali sono, si salutano
senza addentrarsi in particolari volgari quali il pagamento della parcella.
Questa infatti arriva a casa a Berlusconi per posta successivamente.
Quando vede la ricevuta Berlusconi rimane sconcertato:ben 1.500,00 Euro!
Per una visita di appena 10 minuti 1500,00 Euro sono un sacco di soldi anche per lui.
Berlusconi compila diligentemente un assegno e lo invia al professore
accompagnando la somma con poche righe:
"Egregio prof. Le rimetto in allegato un assegno di 1.500,00 Euro a pagamento
della Sua parcella come da Lei richiesto. Mi consenta pero di farLe notare,
da imprenditore quale sono, che sono soldi rubati"
La risposta del prof. non si fa attendere:
"Ch.mo On. Berlusconi, accuso ricevuta del Suo assegno di 1500,00 Euro.
Per quanto riguarda la provenienza della somma non Si preoccupi: non mi
interessa e comunque non ne faro' parola con nessuno!"
Silvio Berlusconi sospetta di avere dei problemi di cuore; per togliersi il
pensiero decide di farsi vistare da un noto cardiologo.erv
Alla fine della velocissima visita, da gentlemen quali sono, si salutano
senza addentrarsi in particolari volgari quali il pagamento della parcella.
Questa infatti arriva a casa a Berlusconi per posta successivamente.
Quando vede la ricevuta Berlusconi rimane sconcertato:ben 1.500,00 Euro!
Per una visita di appena 10 minuti 1500,00 Euro sono un sacco di soldi anche per lui.
Berlusconi compila diligentemente un assegno e lo invia al professore
accompagnando la somma con poche righe:
"Egregio prof. Le rimetto in allegato un assegno di 1.500,00 Euro a pagamento
della Sua parcella come da Lei richiesto. Mi consenta pero di farLe notare,
da imprenditore quale sono, che sono soldi rubati"
La risposta del prof. non si fa attendere:
"Ch.mo On. Berlusconi, accuso ricevuta del Suo assegno di 1500,00 Euro.
Per quanto riguarda la provenienza della somma non Si preoccupi: non mi
interessa e comunque non ne faro' parola con nessuno!"
LA VERA MAMMA LEGHISTA
Giúan, mi capisi no!
Te ghet 30 an e mai una dona insèma!
Ma la te pias minga la María , la tusa del prestiné?
No mama, la María la me pias no!
Ma mi capisi no!?
E la Cinzia la tusa del farmacista?
No mama, quela lí la me fa schivi...
E la Gina , la tusa del feramenta?
No mama, la Gina la me pias no!
Mama, a mi me pias el Rocco, el parruchè.
ROCCO ?!?!?!?!?!?!?!
Ma quel lí l'è un terún!!!
Giúan, mi capisi no!
Te ghet 30 an e mai una dona insèma!
Ma la te pias minga la María , la tusa del prestiné?
No mama, la María la me pias no!
Ma mi capisi no!?
E la Cinzia la tusa del farmacista?
No mama, quela lí la me fa schivi...
E la Gina , la tusa del feramenta?
No mama, la Gina la me pias no!
Mama, a mi me pias el Rocco, el parruchè.
ROCCO ?!?!?!?!?!?!?!
Ma quel lí l'è un terún!!!
L'On. Franceschini si reca in una banca nei pressi di Montecitorio per cambiare un assegno; giunto il suo turno lo presenta al cassiere con il suo sorriso smagliante e gli chiede di poterlo incassare.
Il cassiere, stante il fatto che l'Onorevole non e' cliente della banca, gli chiede di mostrargli un documento d'identità; alché Berlusconi, dopo aver cercato inutilmente nelle proprie tasche,
ribatte: "Carissimo, mi consenta, come puo' immaginare non vado in giro con i documenti; data la mia posizione e la mia notorietà direi che non ce n'è proprio bisogno!"
Il cassiere non fa una piega e ribadisce che in assenza del documento non puo' effettuare l'operazione e Berlusconi, che comincia ad alterarsi, e chiede di far scendere il direttore. Anche quest'ultimo, nonostante l'imbarazzo, non puo' far altro che confermare la correttezza della procedura applicata dal cassiere.
A questo punto Berlusconi sbotta: "Ma cribbio, non mi verrete a dire che la procedura la
applicate davvero cosi' rigidamente a tutte le persone famose che entrano in questa banca!?"
"In effetti - risponde il cassiere - non proprio; ad esempio due settimane fa è venuto qui Iuri Chechi, senza documenti; gli ho chiesto se poteva provare di essere davvero chi diceva di essere e lui si è afferrato a quella sbarra della parete attrezzata, si è messo a squadra, poi ha
volteggiato ed è atterrato con una perfetta coordinazione dei movimenti; a quel punto non c'erano dubbi e gli ho cambiato l'assegno; l'altro giorno è passato Totti, anche lui senza documenti, si è messo a palleggiare davanti alla cassa e nessuno ha avuto piu' dubbi: era proprio lui, e gli ho cambiato l'assegno.
Insomma, se può fare qualcosa che provi al di la' di ogni dubbio che lei è davvero l'On.
Berlusconi, il problema è risolto."
Berlusconi comincia a pensare, ma dopo poco sbotta nuovamente:
"Ma, non so, in questo momento mi vengono in mente solo cazzate!"
"Come li vuole, da 200 EURO o in tagli più piccoli?".
Il cassiere, stante il fatto che l'Onorevole non e' cliente della banca, gli chiede di mostrargli un documento d'identità; alché Berlusconi, dopo aver cercato inutilmente nelle proprie tasche,
ribatte: "Carissimo, mi consenta, come puo' immaginare non vado in giro con i documenti; data la mia posizione e la mia notorietà direi che non ce n'è proprio bisogno!"
Il cassiere non fa una piega e ribadisce che in assenza del documento non puo' effettuare l'operazione e Berlusconi, che comincia ad alterarsi, e chiede di far scendere il direttore. Anche quest'ultimo, nonostante l'imbarazzo, non puo' far altro che confermare la correttezza della procedura applicata dal cassiere.
A questo punto Berlusconi sbotta: "Ma cribbio, non mi verrete a dire che la procedura la
applicate davvero cosi' rigidamente a tutte le persone famose che entrano in questa banca!?"
"In effetti - risponde il cassiere - non proprio; ad esempio due settimane fa è venuto qui Iuri Chechi, senza documenti; gli ho chiesto se poteva provare di essere davvero chi diceva di essere e lui si è afferrato a quella sbarra della parete attrezzata, si è messo a squadra, poi ha
volteggiato ed è atterrato con una perfetta coordinazione dei movimenti; a quel punto non c'erano dubbi e gli ho cambiato l'assegno; l'altro giorno è passato Totti, anche lui senza documenti, si è messo a palleggiare davanti alla cassa e nessuno ha avuto piu' dubbi: era proprio lui, e gli ho cambiato l'assegno.
Insomma, se può fare qualcosa che provi al di la' di ogni dubbio che lei è davvero l'On.
Berlusconi, il problema è risolto."
Berlusconi comincia a pensare, ma dopo poco sbotta nuovamente:
"Ma, non so, in questo momento mi vengono in mente solo cazzate!"
"Come li vuole, da 200 EURO o in tagli più piccoli?".
- GrappaLux
- le so tutte!!!
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- Iscritto il: 18/12/2007, 17:57
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- Località: Luxembourg
attento, hai cambiato solo il primo nome ;)nero 69 ha scritto:L'On. Franceschini si reca in una banca nei pressi di Montecitorio per cambiare un assegno; giunto il suo turno lo presenta al cassiere con il suo sorriso smagliante e gli chiede di poterlo incassare.
Il cassiere, stante il fatto che l'Onorevole non e' cliente della banca, gli chiede di mostrargli un documento d'identità; alché Berlusconi, dopo aver cercato inutilmente nelle proprie tasche,
ribatte: "Carissimo, mi consenta, come puo' immaginare non vado in giro con i documenti; data la mia posizione e la mia notorietà direi che non ce n'è proprio bisogno!"
Il cassiere non fa una piega e ribadisce che in assenza del documento non puo' effettuare l'operazione e Berlusconi, che comincia ad alterarsi, e chiede di far scendere il direttore. Anche quest'ultimo, nonostante l'imbarazzo, non puo' far altro che confermare la correttezza della procedura applicata dal cassiere.
A questo punto Berlusconi sbotta: "Ma cribbio, non mi verrete a dire che la procedura la
applicate davvero cosi' rigidamente a tutte le persone famose che entrano in questa banca!?"
"In effetti - risponde il cassiere - non proprio; ad esempio due settimane fa è venuto qui Iuri Chechi, senza documenti; gli ho chiesto se poteva provare di essere davvero chi diceva di essere e lui si è afferrato a quella sbarra della parete attrezzata, si è messo a squadra, poi ha
volteggiato ed è atterrato con una perfetta coordinazione dei movimenti; a quel punto non c'erano dubbi e gli ho cambiato l'assegno; l'altro giorno è passato Totti, anche lui senza documenti, si è messo a palleggiare davanti alla cassa e nessuno ha avuto piu' dubbi: era proprio lui, e gli ho cambiato l'assegno.
Insomma, se può fare qualcosa che provi al di la' di ogni dubbio che lei è davvero l'On.
Berlusconi, il problema è risolto."
Berlusconi comincia a pensare, ma dopo poco sbotta nuovamente:
"Ma, non so, in questo momento mi vengono in mente solo cazzate!"
"Come li vuole, da 200 EURO o in tagli più piccoli?".
quannu lu furnu è callu basta na fascina
- sedume sicilia
- Mamma mia... ormai ci sono di casa qui !
- Messaggi: 17498
- Iscritto il: 10/1/2005, 13:46
- Moto posseduta: Ape cross
In una foresta australiana, un koala stava seduto su un albero della gomma...... godendosi uno spinello.
Ad un tratto passò una lucertolina, guardò verso l' alto e disse:
'Ciao Koala! Che fai di bello?'
Il koala rispose: 'Mi faccio una canna; dài, sali sù e fammi compagnia.'
Allora la lucertolina salì sull' albero e si accomodò a fianco del koala , mettendosi anche lei a fumare l' erba.
Dopo un po' la lucertolina disse di avere la bocca secca e che aveva voglia di farsi una bevuta al fiume.
Arrivata al fiume, però, la lucertolina era talmente fatta che si sporse troppo e ci cadde dentro.
Un coccodrillo vide tutto, nuotò verso la lucertolina e l' aiutò a recuperare la riva. Dopo di che le chiese:
'Che diavolo ti è successo?'
La lucertolina spiegò al coccodrillo che si era fermata su un albero a farsi uno spinello con un koala, e che era andata talmente fuori di testa da cadere nel fiume mentre cercava di bere.
Il coccodrillo disse che voleva vederci chiaro, si avviò verso la foresta pluviale e lì trovò l' albero su cui era ancora seduto il koala che stava finendosi la canna.
Il coccodrillo alzò gli occhi e disse:
'Ehi tu!'
Il koala guardò in basso, lo vide e rispose:
Miiiiiiiiinchiaaaa.....
Ma quanto ca@@o d' acqua ti sei bevuta?!!'
Ad un tratto passò una lucertolina, guardò verso l' alto e disse:
'Ciao Koala! Che fai di bello?'
Il koala rispose: 'Mi faccio una canna; dài, sali sù e fammi compagnia.'
Allora la lucertolina salì sull' albero e si accomodò a fianco del koala , mettendosi anche lei a fumare l' erba.
Dopo un po' la lucertolina disse di avere la bocca secca e che aveva voglia di farsi una bevuta al fiume.
Arrivata al fiume, però, la lucertolina era talmente fatta che si sporse troppo e ci cadde dentro.
Un coccodrillo vide tutto, nuotò verso la lucertolina e l' aiutò a recuperare la riva. Dopo di che le chiese:
'Che diavolo ti è successo?'
La lucertolina spiegò al coccodrillo che si era fermata su un albero a farsi uno spinello con un koala, e che era andata talmente fuori di testa da cadere nel fiume mentre cercava di bere.
Il coccodrillo disse che voleva vederci chiaro, si avviò verso la foresta pluviale e lì trovò l' albero su cui era ancora seduto il koala che stava finendosi la canna.
Il coccodrillo alzò gli occhi e disse:
'Ehi tu!'
Il koala guardò in basso, lo vide e rispose:
Miiiiiiiiinchiaaaa.....
Ma quanto ca@@o d' acqua ti sei bevuta?!!'
Ciao Giorgio
- GrappaLux
- le so tutte!!!
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- Iscritto il: 18/12/2007, 17:57
- Moto posseduta: Diavel,1200Sport,Caponord,RXV
- Località: Luxembourg
Una coppia andò in vacanza su un lago in cui si poteva pescare.
Lui amava pescare all'alba e lei adorava la lettura.
Una mattina lui tornò dopo alcune ore di pesca e decise di sdraiarsi per schiacciare un pisolino.
Benché il lago non le fosse familiare, lei, decise di uscire in barca.
Remò un po’, ancorò la barca e ricominciò a leggere il suo libro. Dopo un po' apparve una guardia nella sua barca.
Richiamò la donna e le disse:
- Buongiorno, signora... cosa sta facendo ?
- Leggo ! - rispose lei, pensando che fosse evidente.
- Si trova in un'area di divieto di pesca!
- Ma non sto pescando ! Non lo vede ?
- Sì, però ha con sé tutto l'occorrente. Dovrà seguirmi e la dovrò multare!
- Se lo fa, la denuncio per violenza carnale ! disse la donna indignata.
- Ma... ma se non l'ho neanche toccata !
- Sì... però ha con sé tutto l'occorrente...
Non discutere mai con donne che sanno leggere.
Lui amava pescare all'alba e lei adorava la lettura.
Una mattina lui tornò dopo alcune ore di pesca e decise di sdraiarsi per schiacciare un pisolino.
Benché il lago non le fosse familiare, lei, decise di uscire in barca.
Remò un po’, ancorò la barca e ricominciò a leggere il suo libro. Dopo un po' apparve una guardia nella sua barca.
Richiamò la donna e le disse:
- Buongiorno, signora... cosa sta facendo ?
- Leggo ! - rispose lei, pensando che fosse evidente.
- Si trova in un'area di divieto di pesca!
- Ma non sto pescando ! Non lo vede ?
- Sì, però ha con sé tutto l'occorrente. Dovrà seguirmi e la dovrò multare!
- Se lo fa, la denuncio per violenza carnale ! disse la donna indignata.
- Ma... ma se non l'ho neanche toccata !
- Sì... però ha con sé tutto l'occorrente...
Non discutere mai con donne che sanno leggere.
quannu lu furnu è callu basta na fascina
Chi c’è in linea
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