ragazzino ha scritto:posso solo dire una cosa
le moto italiane ed in particolare la futura che adesso uso
sa trasmettere sensazioni vere e fa vivere emozioni forti
insomma ho riscoperto il piacere di andare in moto che avevo cmq perso
con delle affidabilissime jap
Vecchio mio, come ben sai, nelle moto ci vedo solo ferro e plastica.
Non sono capace di trovare la cosiddetta "anima".
Per me, se una moto viene da Noale, Iwata o Monaco, nulla cambia.
A me interessa che la moto vada bene e dritta...
Che non si fermi.
Che non trasformi ogni curva in una lotteria.
Quanto alle "sensazioni vere" e alle "emozioni forti", ti assicuro che la Futurasaki quando si imbizzarrisce (e lo fa spesso) te le fa provare tutte...
Con la Futura c'era il piacere di una ciclistica superba, bilanciatissima e neutra.
Ma il confronto è tra una Futura tenuta come un gioiello, con 20mila km e gomme eccelse, e una Futurasaki con 40mila km sul groppone, un incidente e gomme al risparmio...
Scommettiamo che se passo le sospensioni a degli specialisti non si imbizzarrisce più tanto?
La Futura è una moto eccelsa, ma per certi versi carente nell'affidabilità (non tocchiamo il mio caso, guardiamo i cruscotti di Luna, del Gatto, di Derf... La frizione di Roberto, i capricci dell'iniezione un po' con tutti, etc...).
E non mi interessa da chi sia prodotta, mi interessa che il servizio post vendita sia adeguato.
Accetto che una moto possa avere dei punti deboli, è normale. Non accetto che una Casa metta in pericolo l'incolumità dei suoi Clienti e se ne lavi le mani.
Avevo una moto che ha preso fuoco, e che ha rischiato di ammazzarmi.
La Casa che la produceva è Aprilia.
Aprilia ha declinato responsabilità che invece sono chiaramente sue.
Il servizio offerto non è adeguato, e questo dico.
Non perchè è Aprilia, ma perchè chi gestisce questi serrvizi vede il Cliente come un pollo da spennare.
E questo non mi va giù.
Piccio', ti ricordo che non ho MAI fatto accenno alla rivendibiltà del mezzo: per me non conta, per altri sì.
E come la mettiamo su questo punto?
E' tutto un dare e un avere.
Se dai più di quanto ricevi, è comprensibile la delusione, no?