Di solito gli anticongelanti variano in funzione della loro applicazione, ovvero blu e rosso, ad esempio, c'è differenza. Fondamentalmente le differenze sono nel tenore di ammine, borati, fosfati, nitriti, nitrati e silicati e proprio in funzione della presenza di tali componenti alcuni di essi diventano corrosivi (nel tempo) per l'alluminio. Il rosso, ad esempio, sui motori vecchi genera una ruggine pazzesca. Aggiungi anche che spesso il colore che vedi ad occhio nudo è diverso da quello che è in realtà: alcuni antigelo che vedi di color arancio sono in realtà verdi o viola. Per riconoscere analiticamente il colore si usano tecniche spettrometriche diverse: FTIR, N-FTIR e per applicazioni sul campo ultimamente si preferisce la spettrometria RAMAN che, seppur non conforme agli standard ASTM, offre risultati comparabili ai laboratori classici.
Aggiungo che le norme dei costruttori tipicamente sono verificate da agenzie esterne accreditate come SAE, ASTM, ISO... e se le metodologie di produzione, stoccaggio, trasporto e analisi sono conformi, allora il fluido è certificato per tali specifiche (ecco perché ogni costruttore fornisce le sue specifiche tipo AUDI, PORSCHE, VOLVO etc.).
Le differenze nei coloranti sono più che altro per praticità, fermo restando che ci sono differenze anche nei tenori di additivi che ti ho enumerato sopra. Ad ogni modo, quello che oggi si preferisce in assoluto (e garantisce migliori risultati a minor costo
) è: 50% acqua demineralizzata con elevato grado di purezza e 50% glicole etilenico. Costa pochissimo e funziona alla grande!
