autocritica
Inviato: 13/10/2005, 08:18
Noi motociclisti alle volte siamo proprio degli scorbutici rompiballe:
mi è capitato per le mani un motociclismo di 2 o 3 anni fa e nelle lettere dei lettori, ve ne era una particolarmente stupida.
Trattasi della lamentela di un motociclista che cascò sulla strada che va verso il Passo Bernina da Tirano (SO).
Il tipo imputava la caduta (capitatagli in località Le Prese CH) per via dei binari del trenino rosso che si intersecavano per circa un km con la corsia di destra della strada che porta verso il Passo.
Scandalizzato da una strada siffatta, si augurava che le due tratte venissero distinti, cintate da guard-rail, ecc.
Ora siccome passano migliaia di motociclisti e a nessuno capita mai niente non si capisce perché bisognerebbe spendere soldi pubblici (seppur svizzeri), invece di rimanere concentrati sulla guida e ove è necessario diminuire la velocità.
Ma quello che da fastidio è l’arroganza con la quale il tipo auspicava l’inizio dei lavori.
Ora pensate forse che gli svizzeri non abbiano preso in considerazione la cosa, pensate che fanno apposta per fare dispetto ai motociclisti lasciando il tutto così.
No signori.
Una delle cose che dovremmo imparare dagli svizzeri (e sono poche) e il rispetto dell’ambiente.
Sia la strada ferrata che quella sulla quale viaggiamo non sono dotate di barrire per mantenere un eco sistema che si è creato in migliaia di anni, e che si perpetua grazie alla transumanza degli armenti e degli animali selvatici, che nel loro pellegrinare, trasportano sotto gli zoccoli e sulla pelliccia numerose spore, batteri ed organismi che permettono appunto il mantenersi dello status quo.
Allora visto che noi siamo all’interno dell’ambiente e ne godiamo (ove possibile la sua bellezza), non vedo perché bisogna continuamente alzare barricate.
Se avete modo di percorrere la statale 38 del passo dello Stelvio da Colico fino a Bormio, vi renderete conto dello scempio che le “protezioni” provocano, sia a livello visivo, sia a livello di eco-sistema.
In conclusione, prima di arrogare diritti sulla nostra sicurezza, pensiamo ad essere più attenti, pensiamo che non tutto deve girare a nostro favore e che non siamo gli unici abitanti di questo pianeta.
mi è capitato per le mani un motociclismo di 2 o 3 anni fa e nelle lettere dei lettori, ve ne era una particolarmente stupida.
Trattasi della lamentela di un motociclista che cascò sulla strada che va verso il Passo Bernina da Tirano (SO).
Il tipo imputava la caduta (capitatagli in località Le Prese CH) per via dei binari del trenino rosso che si intersecavano per circa un km con la corsia di destra della strada che porta verso il Passo.
Scandalizzato da una strada siffatta, si augurava che le due tratte venissero distinti, cintate da guard-rail, ecc.
Ora siccome passano migliaia di motociclisti e a nessuno capita mai niente non si capisce perché bisognerebbe spendere soldi pubblici (seppur svizzeri), invece di rimanere concentrati sulla guida e ove è necessario diminuire la velocità.
Ma quello che da fastidio è l’arroganza con la quale il tipo auspicava l’inizio dei lavori.
Ora pensate forse che gli svizzeri non abbiano preso in considerazione la cosa, pensate che fanno apposta per fare dispetto ai motociclisti lasciando il tutto così.
No signori.
Una delle cose che dovremmo imparare dagli svizzeri (e sono poche) e il rispetto dell’ambiente.
Sia la strada ferrata che quella sulla quale viaggiamo non sono dotate di barrire per mantenere un eco sistema che si è creato in migliaia di anni, e che si perpetua grazie alla transumanza degli armenti e degli animali selvatici, che nel loro pellegrinare, trasportano sotto gli zoccoli e sulla pelliccia numerose spore, batteri ed organismi che permettono appunto il mantenersi dello status quo.
Allora visto che noi siamo all’interno dell’ambiente e ne godiamo (ove possibile la sua bellezza), non vedo perché bisogna continuamente alzare barricate.
Se avete modo di percorrere la statale 38 del passo dello Stelvio da Colico fino a Bormio, vi renderete conto dello scempio che le “protezioni” provocano, sia a livello visivo, sia a livello di eco-sistema.
In conclusione, prima di arrogare diritti sulla nostra sicurezza, pensiamo ad essere più attenti, pensiamo che non tutto deve girare a nostro favore e che non siamo gli unici abitanti di questo pianeta.