Ho provato la Norge 1200.
Inviato: 14/3/2007, 18:23
Era gia' sul piazzale quando sono arrivato alla
concessionaria SI.GI. di Vetralla.
Espletate le pratiche amministrative, mi danno le
chiavi, la posso tenere per tutta la mattinata.
Esteticamente a fronte di un imponente frontale con
ben 4 fari, c'e' un retrotreno minimale, come gli
ultimi canoni stilistici del momento impongono.
La sella la immagginavo piu' ampia, almeno la parte
dedicata al passeggero.
E' il medello T, quello entry con carena ridotta, il
parabrezza e' regolabile in altezza manualmente (
quello ellettrico e' previsto sulla GTL) ed e' nella
posizione piu' alta. Le gomme sono delle Z6, quindi
"terra cognita".
Salgo, tocco bene con i piedi per terra, metto in moto
e come era prevedibile il twin al minimo inizia con il
ballo di S. Vito, specie sui semi manubri che
sballonzolano allegramente davanti a me. Come dai gas
pero', rientra tutto nella normalita'. La moto e'
fornita di ABS segnalatomi dalla spia sul cruscotto il
queale e' formato da tre archi di cerchio che si
intersecano l'un l'altro. Il tachimetro, il contagiri
e l'indicatore del carburante sono analogici. Il
contagiri non indica una zona rossa per il fuori giri.
All'interno del del cockpit ci sono due display
digitali che forniscono altre indicazioni.
Metto la prima e non sento il tipico "clack" tipico di
tutte le moto che ho provaro sino ad ora.
Il cambio e' totalmente silenzioso, ma gli innesti si
percepisco bene sul pedale che ha una corsa abbastanza
corta per una touring.
Percorro il pezzo di strada a 4 corsie che da Vetralla
porta a Viterbo. La moto si dimostra subito agile e
manegevole nonostante la mole, i 250 kg di massa non
si sentono affatto. Il rumore allo scarico e
abbastanza piacevole, anche se dovrebbe avere una
carbuurazione magrissima a giudicare dallo scoppettio
in rilascio.
Il motore e' molto alastico e riprende senza
incertezze nel rapporto piu' alto da 2500 giri. La
coppia sembra soddisfacente, il motore ha schiena, e i
180 km/h vengono raggiunti senza porticolari problemi.
Il riparo aerodinamico e' ottimo.
Decido di prendere la Cimina per provare come va sul
misto.
Qui in effetti si senta la mancanca di qualche CV in
piu' e soprattutto di allungo del motore. In pratica a
6500 giri e' finito e conviene passare al rapporto
superiore. La posizione di guida, che andava benissimo
prima, ora e' un po' penalizzante su tutti questi
cambi di direzioen. Insomma sembra di stare seduti su
una panchetta e i movimenti sulla sella non sono il
massimo.
La tenuta di strada pero' e' buona, una volta
impostata la traiettora la moto la segue fedelmente
anche con il fondo stradale non perfetto. Certo non un
fulmine nei cambi di direzione, ma questo non e' certo
da aspettarselo su una moto del genere.
Devio per S. Martino al Cimino e poi per Vetralla. La
strada si fa molto sconnessa con alcune parti senza
asfalto e molto sporco per terra.
Le sospensioni assorbono tutto senza problemi e il
confort rimane sempre di ottimo livello. Anche sui
pezzi di sterrato non ho avvertito perdite di aderenza
degne di nota, ma li', forse, il merito e' dei
pneumatici.
Arrivo dal conce che e' quasi mezzogiorno. Parlo un
po' con il proprietario il quale e' solo un mero
piazzista e non capisce nulla di moto. Non avra' mai i
miei soldi.
Conclusioni: non sono ancora maturo per questo tipo di
moto. Va tutto molto bene ma mancha quel po' di pepe e
quelle senzazioni di guida che ancora amo sentire
quando vado in moto. Una cosa che non si piu' guardare
sono gli specchietti retrovisori da scooter !
Risalgo sulla mia Futurona la quale mi fa senture
subito la differenza e un grosso sorriso compare sotto
il casco.
Ciao Derf
concessionaria SI.GI. di Vetralla.
Espletate le pratiche amministrative, mi danno le
chiavi, la posso tenere per tutta la mattinata.
Esteticamente a fronte di un imponente frontale con
ben 4 fari, c'e' un retrotreno minimale, come gli
ultimi canoni stilistici del momento impongono.
La sella la immagginavo piu' ampia, almeno la parte
dedicata al passeggero.
E' il medello T, quello entry con carena ridotta, il
parabrezza e' regolabile in altezza manualmente (
quello ellettrico e' previsto sulla GTL) ed e' nella
posizione piu' alta. Le gomme sono delle Z6, quindi
"terra cognita".
Salgo, tocco bene con i piedi per terra, metto in moto
e come era prevedibile il twin al minimo inizia con il
ballo di S. Vito, specie sui semi manubri che
sballonzolano allegramente davanti a me. Come dai gas
pero', rientra tutto nella normalita'. La moto e'
fornita di ABS segnalatomi dalla spia sul cruscotto il
queale e' formato da tre archi di cerchio che si
intersecano l'un l'altro. Il tachimetro, il contagiri
e l'indicatore del carburante sono analogici. Il
contagiri non indica una zona rossa per il fuori giri.
All'interno del del cockpit ci sono due display
digitali che forniscono altre indicazioni.
Metto la prima e non sento il tipico "clack" tipico di
tutte le moto che ho provaro sino ad ora.
Il cambio e' totalmente silenzioso, ma gli innesti si
percepisco bene sul pedale che ha una corsa abbastanza
corta per una touring.
Percorro il pezzo di strada a 4 corsie che da Vetralla
porta a Viterbo. La moto si dimostra subito agile e
manegevole nonostante la mole, i 250 kg di massa non
si sentono affatto. Il rumore allo scarico e
abbastanza piacevole, anche se dovrebbe avere una
carbuurazione magrissima a giudicare dallo scoppettio
in rilascio.
Il motore e' molto alastico e riprende senza
incertezze nel rapporto piu' alto da 2500 giri. La
coppia sembra soddisfacente, il motore ha schiena, e i
180 km/h vengono raggiunti senza porticolari problemi.
Il riparo aerodinamico e' ottimo.
Decido di prendere la Cimina per provare come va sul
misto.
Qui in effetti si senta la mancanca di qualche CV in
piu' e soprattutto di allungo del motore. In pratica a
6500 giri e' finito e conviene passare al rapporto
superiore. La posizione di guida, che andava benissimo
prima, ora e' un po' penalizzante su tutti questi
cambi di direzioen. Insomma sembra di stare seduti su
una panchetta e i movimenti sulla sella non sono il
massimo.
La tenuta di strada pero' e' buona, una volta
impostata la traiettora la moto la segue fedelmente
anche con il fondo stradale non perfetto. Certo non un
fulmine nei cambi di direzione, ma questo non e' certo
da aspettarselo su una moto del genere.
Devio per S. Martino al Cimino e poi per Vetralla. La
strada si fa molto sconnessa con alcune parti senza
asfalto e molto sporco per terra.
Le sospensioni assorbono tutto senza problemi e il
confort rimane sempre di ottimo livello. Anche sui
pezzi di sterrato non ho avvertito perdite di aderenza
degne di nota, ma li', forse, il merito e' dei
pneumatici.
Arrivo dal conce che e' quasi mezzogiorno. Parlo un
po' con il proprietario il quale e' solo un mero
piazzista e non capisce nulla di moto. Non avra' mai i
miei soldi.
Conclusioni: non sono ancora maturo per questo tipo di
moto. Va tutto molto bene ma mancha quel po' di pepe e
quelle senzazioni di guida che ancora amo sentire
quando vado in moto. Una cosa che non si piu' guardare
sono gli specchietti retrovisori da scooter !
Risalgo sulla mia Futurona la quale mi fa senture
subito la differenza e un grosso sorriso compare sotto
il casco.
Ciao Derf