TRATTO DA MOTONLINE.COM
http://motonline.com/news_sustrada/arti ... ice=163370
Un comunicato della Casa di Varese annuncia la cessazione del rapporto col suo celebre designer, che avrebbe intenzione di dedicarsi ad altre iniziative al di fuori del settore motociclistico. Lui conferma, ma fa capire che se ha lasciato la MV, non lascerà però le moto
Come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia del "pensionamento" di Massimo Tamburini. Il celebre designer romagnolo, fondatore della Bimota e della CRC di San Marino, da cui sono uscite moto che stanno ancora scrivendo la storia dello stile motociclistico, lascia quindi il Gruppo MV e per la quarta volta nella sua carriera ricomincia daccapo.
Appena ricevuto il comunicato diramato dalla MV, lo abbiamo cercato e lo abbiamo raggiunto telefonicamente. "Che cosa ci combini, Massimo?" – gli abbiamo chiesto con la confidenza che ci è permessa da una conoscenza e amicizia personale che ha passato i trent'anni. "Perché – ha risposto – si sa già? Cosa vuoi che ti dica – ha continuato – penso di aver preso la decisione giusta. Ho dedicato tutta la mia vita alla motocicletta, qualcosa di buono penso di aver fatto, e adesso ho ritenuto che fosse il momento giusto per fermarsi un attimo. Non sono più giovane e mi prendo un anno di libertà per aiutare i miei figli a realizzare nel modo migliore le loro iniziative, poi mi occuperò ancora di design, magari non solo di motociclette, perché a me piace creare oggetti di design anche al di fuori del mondo della moto".
Qualcosa si è rotto, perché l'ultima volta che avevamo incontrato Tamburini, qualche mese fa, sembrava molto sereno e si era dichiarato pronto a impegnarsi al massimo, anche da consulente, non più da socio, per rilanciare quel marchio che da quarant'anni è al primo posto nella graduatoria della sua inesauribile passione motociclistica. Gli chiediamo spiegazioni, ma Tamburini si chiude a riccio e non parla. Precisa solo: "Mi ero dimesso già molto tempo fa, ho condotto poi trattative con alti dirigenti della Harley Davidson, gente che peraltro mi ha fatto un'ottima impressione, ma alla fine mi sono convinto che la cosa migliore per me fosse uno stop almeno momentaneo".
Massimo Tamburini fece il suo ingresso nel grande mondo della moto, in cui militava già da tempo come appassionato, realizzando nel 1973 una serie di special bellissime su base Honda 750. Il successo, inatteso e alimentato da entusiastiche recensioni sulla stampa specializzata di tutta Europa, lo convinse, assieme all'amico Giuseppe Morri, a fondare la Bimota, che in breve divenne la più prestigiosa fabbrica di special supersportive e da corsa del mondo. Le soluzioni stilistiche, ma anche tecniche, ideate da Tamburini fecero scuola e non è affatto esagerato affermare che dalla Bimota i giapponesi attinsero a piene mani per far progredire in modo significativo le loro moto, capaci di grandi prestazioni, ma ancora acerbe nella ciclistica e nella linea.
Dopo la Bimota, il passaggio alla Ducati, dove disegnò diverse moto, tra cui la "Paso", e il suo capolavoro, la "916", un punto fermo nella storia del design motociclistico. Poi, dalla Ducati alla MV Agusta dove creò altre due moto stupende: la Cagiva Mito 125 e la MV F4, tuttora una delle moto più belle del mondo.
Nel 2000 un'importante e antica rivista specializzata olandese promosse un sondaggio fra i lettori chiedendo loro chi fossero i personaggi più rappresentativi del motociclismo del 1900. Il risultato fu: al primo posto Soichiro Honda, al secondo Massimo Tamburini.
La MV nel suo comunicato, che potete leggere nella pagina che segue, fa intendere che Tamburini si dedicherà ad altro, non più alle moto. Noi invece aspettiamo il suo prossimo capolavoro a due ruote e (tanto) motore.
Anche se lasciasse il mondo della moto, come motociclista sono grato a lui, per tutto quello che ha fatto.... grazie
IL PIU' GRANDE DI TUTTI LASCIA LA MV
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Ciao Giorgio
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MOTO.IT
http://www.moto.it/focus/focus01.asp?ID=303
Tamburini abbandona!
Clamoroso: MV Agusta annuncia il pensionamento di Massimo Tamburini, a capo del Centro Ricerche Cagiva per 13 anni. Sue le più belle moto italiane
Massimo Tamburini dà l'addio alle moto
Nel corso della nostra intervista avevamo colto nel volto e nelle parole di Massimo Tamburini la preoccupazione e l'incertezza riguardo alla sua permanenza nella MV Agusta che sarebbe di lì a poco nata.
Ancora non si sapeva dell'interessamento della Harley-Davidson, in pole position erano gli indiani della Tata. I dubbi circa il suo futuro in azienda erano però tanti, come traspariva da questa dichiarazione del grande progettista di San Marino.
Gli chiedemmo se sarebbe rimasto in MV dopo l'eventuale cessione della società.
E così ci rispose: "Se arriveranno delle banche interessate solo a fare business, a lasciare tutto così com'è, a quel punto valuterò bene la situazione. Sono disponibile a 360° a restare in azienda, ma ci dev'essere un piano di rilancio concreto. Non ho nessuna intenzione di abbandonare questo mestiere, è la mia vita e continuerò finché Cristo non toglierà la luce".
Inevitabile oggi domandarsi se il nuovo assetto di MV Agusta non abbia in parte deluso i piani di Tamburini e i suoi sogni di rilancio dell'azienda, che passavano attraverso l'introduzione di inediti modelli.
F3, F5 e la nuova Brutale erano infatti quasi pronte. Ma all'EICMA di Milano non si è visto nulla...
Il comunicato dell'azienda
MV Agusta ha annunciato oggi che il Progettista Capo Massimo Tamburini lascerà la società a far data dal 31 Dicembre 2008.
Tamburini è stato a capo del centro di ingegneria e di progettazione MV Agusta, Centro Ricerche Cagiva, di San Marino per oltre 13 anni, dove insieme al personale presente ha progettato moto di prestigio, inclusa la leggendaria F4.
"Ho dedicato una significativa parte della mia carriera nella progettazione delle moto Cagiva e MV Agusta e sono immensamente fiero delle bellissime e sensazionali moto che abbiamo creato." ha detto Tamburini. "Mentre la mia decisione di ritirarmi in questo momento è stata estremamente difficile da prendere, sono fiducioso che il team di grande talento di progettisti e ingegneri presenti a San Marino proseguiranno con la tradizione di eccellenza che è una caratteristica di MV Agusta. Ho avuto il privilegio di realizzare così tanti sogni durante gli anni della mia collaborazione con Cagiva e MV Agusta e sono ansioso di vedere altri grandi successi a venire nell'azienda".
Claudio Castiglioni ha così commentato l'uscita di scena dell'amico e progettista: "Massimo Tamburini è una delle leggende dell'industria motociclistica e lascia una grande eredità a MV Agusta. Le capacità che ha creato al centro progettazione di MV Agusta sono notevoli e la sua eredità e il suo intuito saranno ora riportate a nuovo dal team che ha creato e a cui ha fatto da guida in molti anni. Mentre ci mancherà la sua presenza, rispettiamo la sua decisione di ritirarsi e gli auguriamo tutto il meglio per il futuro".
Per conoscere la storia di Massimo Tamburini e per cercare di comprendere le ragioni professionali ed umane che hanno indotto il grande progettista a lasciare il suo mondo, vi invitiamo a leggere l'intervista realizzata a maggio di quest'anno.
Andrea Perfetti
http://www.moto.it/focus/focus01.asp?ID=303
Tamburini abbandona!
Clamoroso: MV Agusta annuncia il pensionamento di Massimo Tamburini, a capo del Centro Ricerche Cagiva per 13 anni. Sue le più belle moto italiane
Massimo Tamburini dà l'addio alle moto
Nel corso della nostra intervista avevamo colto nel volto e nelle parole di Massimo Tamburini la preoccupazione e l'incertezza riguardo alla sua permanenza nella MV Agusta che sarebbe di lì a poco nata.
Ancora non si sapeva dell'interessamento della Harley-Davidson, in pole position erano gli indiani della Tata. I dubbi circa il suo futuro in azienda erano però tanti, come traspariva da questa dichiarazione del grande progettista di San Marino.
Gli chiedemmo se sarebbe rimasto in MV dopo l'eventuale cessione della società.
E così ci rispose: "Se arriveranno delle banche interessate solo a fare business, a lasciare tutto così com'è, a quel punto valuterò bene la situazione. Sono disponibile a 360° a restare in azienda, ma ci dev'essere un piano di rilancio concreto. Non ho nessuna intenzione di abbandonare questo mestiere, è la mia vita e continuerò finché Cristo non toglierà la luce".
Inevitabile oggi domandarsi se il nuovo assetto di MV Agusta non abbia in parte deluso i piani di Tamburini e i suoi sogni di rilancio dell'azienda, che passavano attraverso l'introduzione di inediti modelli.
F3, F5 e la nuova Brutale erano infatti quasi pronte. Ma all'EICMA di Milano non si è visto nulla...
Il comunicato dell'azienda
MV Agusta ha annunciato oggi che il Progettista Capo Massimo Tamburini lascerà la società a far data dal 31 Dicembre 2008.
Tamburini è stato a capo del centro di ingegneria e di progettazione MV Agusta, Centro Ricerche Cagiva, di San Marino per oltre 13 anni, dove insieme al personale presente ha progettato moto di prestigio, inclusa la leggendaria F4.
"Ho dedicato una significativa parte della mia carriera nella progettazione delle moto Cagiva e MV Agusta e sono immensamente fiero delle bellissime e sensazionali moto che abbiamo creato." ha detto Tamburini. "Mentre la mia decisione di ritirarmi in questo momento è stata estremamente difficile da prendere, sono fiducioso che il team di grande talento di progettisti e ingegneri presenti a San Marino proseguiranno con la tradizione di eccellenza che è una caratteristica di MV Agusta. Ho avuto il privilegio di realizzare così tanti sogni durante gli anni della mia collaborazione con Cagiva e MV Agusta e sono ansioso di vedere altri grandi successi a venire nell'azienda".
Claudio Castiglioni ha così commentato l'uscita di scena dell'amico e progettista: "Massimo Tamburini è una delle leggende dell'industria motociclistica e lascia una grande eredità a MV Agusta. Le capacità che ha creato al centro progettazione di MV Agusta sono notevoli e la sua eredità e il suo intuito saranno ora riportate a nuovo dal team che ha creato e a cui ha fatto da guida in molti anni. Mentre ci mancherà la sua presenza, rispettiamo la sua decisione di ritirarsi e gli auguriamo tutto il meglio per il futuro".
Per conoscere la storia di Massimo Tamburini e per cercare di comprendere le ragioni professionali ed umane che hanno indotto il grande progettista a lasciare il suo mondo, vi invitiamo a leggere l'intervista realizzata a maggio di quest'anno.
Andrea Perfetti
Ciao Giorgio
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Speriamo che lo assuma l'Aprilia
A parte le battute speriamo che non lasci il settore moto, le sue creazioni sono qualcosa di unico, se si pensa che la MVF4 è ancora la più bella (o minimizzando una delle più belle) moto del mondo nonostante sia stata disegnata 10 anni fa...
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RST'72 alias Cibbernau alias Biondo alias Capello
FUTURINA 115
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