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licenziamenti
Inviato: 5/3/2009, 16:02
da salvino70
sento dire da tutti che c'è una forte crisi...
infatti mi guardo in giro e vedo macchine enormi... ristoranti pieni... e mi domando come ca@@o fanno che io arrivo appena a fine mese e sono senza figli....
in questi giorni ho incontrato un po di amici che non vedevo da tempo... tutti licenziati perchè le ditte dove lavoravano sono fallite... mi è venuta la depressione a sentire le loro storie...
adesso mi ha chiamato mio cugino che lavora come guardia giurata.... disperato perchè fa i turni doppi causa??? indovinate??? rischio fallimento e chiusura distretti... hanno messo a casa 5 dipendenti nel distretto dove lavora mio cugino e per ovviare alle mancanze, per chi rimane, lavoro doppio con un punto interrogativo su quando e come prenderanno i soldi degli straordinari..
donamda: è solo la toscana che vive questa realtà???... o meglio è solo la zona dove abito che comincia a risentire di una vera crisi o si estende in tutta italia???
quanti dei vostri amici hanno perso il lavoro???
Inviato: 5/3/2009, 16:16
da GrappaLux
il lussemburgo: direi uno su quattro dei miei conoscenti
in umbria: praticamente nessuno ancora andando tutto piu' a rilento
Inviato: 5/3/2009, 16:16
da Gig81
Noi abbiamo assunto 2 persone a gennaio...
Inviato: 5/3/2009, 17:01
da nero 69
da me ne assumono 35 tra poco
o perlomeno confermano i precari
mi sembra positivo
Inviato: 5/3/2009, 17:09
da zancky
tra i miei conoscenti, di licenziati, nessuno...ancora....ma in CIG e col sedere stretto, ce ne sono parecchi.
sabato ho incontrato un paio di amci di pesaro....là, tira aria pesantuccia...
Inviato: 5/3/2009, 18:09
da zimtstern
la crisi c'è e si sente anche da queste parti in cui "dovrebbe" essere un'isola felice. ovviamente i giornali dicono che tutto è a posto (ne abbiamo già parlato in un altro post se ben ricordo...). è altrettanto vero che in giro i ristoranti sono pieni e le macchine grosse girano. credo sia lo strascico di un "atteggiamento" che è andato di moda negli ultimi anni su cui però non aprirei un dibattito per evitare inutili sbrodoloni... mi verrebbe da segnalare solo che per "certe" ragioni molte persone hanno vissuto per questi ultimi anni molto al di sopra delle proprie possibilità e adesso diventa difficile rinunciare a "certe" abitudini... presto saremo costretti a farlo tutti...
Inviato: 5/3/2009, 21:35
da iteuronet
anche se non sono piú in italia dissento.La crisi ci sta.Se qualcuno non racconta frottole aumentata la cassa integrazione,ricorso alla settimana corta ecc. Questi non andavano prima al ristorante e non circolavano su grosse macchine.Colpiti quindi i redditi da lavoro dipendente sopratutto quelli medio bassi.Prima tiravano avanti ora sono prorio nel casino.Quella fascia a cui fate riferimento potrá andare in vacanza una volta meno all ánno ma state sicuri che la vedrete in giro .La crisi si sente in quelle nazioni che pur crescendo velocemente non hanno avuto modo di consolidarsi e che la crescita l ´hanno fatta con capitale straniero.Vedi est europa.Ora tutti piangono perche credevano di lucrare invece hanno perso i soldi.Qua da me si va a casa e non ci sta cassa integrazione e quello che ti danno per vivere fa veramente ridere.Si chiude e basta e tutti zitti.Ecco perche la crisi é piu avvertibile in alcuni posti piú che in altri.
Inviato: 5/3/2009, 22:38
da mirko
anche qui comunque la crisi è solo per i più poveri, c'è gente che manda fallimento con la ditta qui in italia ma manda 3/4 del lavoro in romania intanto si comprano l'ultimo modello di x 5 da scaricare come auto aziendale, ma che vadano a cagare!
io mi ritengo fortunato solo perchè la sfiga degli altri non ne risente della crisi quindi porto sempre a casa da mangiare.
Inviato: 5/3/2009, 22:45
da lupin3
Distretto delle ceramiche in ginocchio, tessile non ne parliamo, l'oleodinamica è agli scoggioli.
Questa è la situazione qui.
Gli unici che fanno grossi affari sono quello che lavorano nella meccatronica e negli impianti gpl/metano per auto e autobus.
Anche le cooperative per ora tengono botta, nonostante tutto.
In generale il buco del culo è piuttosto stretto per tutti......il peggio deve ancora arrivare.
Inviato: 5/3/2009, 23:45
da pinobike
Allegriaaaaaaaaa.........
Inviato: 5/3/2009, 23:51
da fabione
Da Pordenone segnali negativi nel settore del mobile...un esempi la ditta della mia ragazza non ha rinnovato il contratto a 180 persone....però non avete l'impressione che le grandi e grandissime aziende stiano un pò cavalcando la vicenda??
Inviato: 6/3/2009, 08:19
da chirone74
qui per ora nessun licenziamento
qualche amico ha fatto un po' di ferie forzate ma niente cassa integrazione
anche qui grosse macchine e risoranti pieni
non vi dico poi dal venerdì alla domenica la gente che va sulle piste da sci o alle terme (tutti milanesi)... tra i 20 e i 60 km di coda quasi ogni weekend...
aluni amici lavorano in ditte (tessile o di serivizi) che addirittura hanno avuto incremento di produzione...
sabato scorso ero a livigno ed era pieno zeppo di pullman e macchine polacche e ceche...
in ogni luogo del mondo, come sempre, la crisi c'è solo per qualcuno!!!
Inviato: 6/3/2009, 10:39
da pallina
da queste parti tra i miei conoscenti, troppi dico troppi che sono in cassa integrazione o mobilità... ed altri ancora licenziati... (vedi tessile, metalmeccanica..)
è l'inizio della fine..
Inviato: 6/3/2009, 12:39
da Maic
lupin3 ha scritto:
In generale il buco del culo è piuttosto stretto per tutti......il peggio deve ancora arrivare.
il settore della vasellina è in forte espansione invece...
Forse è proprio più crisi per settori, che per regioni.
Inviato: 6/3/2009, 16:28
da Baffo
Il mio lavoro fa si che segua una trentina tra le piu' importanti aziende dell'Emilia romagna...
ed ecco la situazione:
ceramica: praticamente in ginocchio anche se a partire dalla Iris (che ha dichiarato il fallimento) molti imprenditori ci marciano
meccanica: male, maluccio con molti cassaintegrati
tessile: lasciamo perdere
Automotive: resistono solo le biclette, i monopattini e le Aprilia Futura
In parole povere la crisi c'e' e si sente, soprattutto avanza ogni giorno sempre di piu'.
Senza volere aprire un dibattito politico mi viene da dire che come sempre in italia ci si preoccupa molto piu' di mantenere i propri privilegi che di rimboccarsi le maniche per il bene comune.
Ho paura che ci risveglieremo, come sempre, quando gli altri paesi saranno riemersi e noi staremo ancora li' a menarcela su tutto quello che poteva essere fatto e invece non e' stato fatto.
con le inevitabili conseguenze pericolossime del caso.
La storia ci insegna che a seguito di ogni grande crisi economico c'e' stata o una guerra o una dittatura. Per fortuna sembra che per il momento la direzione non sia questa....per il momento!