Perchè non salirò mai più su una ApriGlia
Inviato: 11/11/2010, 10:26
Tutto cominciò tanto tempo fa, quando mi innamorai dell'SR50.
Bellissimo, sulla carta e nelle mani degli altri e allora mi feci il mazzo una estate per prenderlo. La scelta fu ottima, tante soddisfazioni, quasi 40.000 km in pochi anni, per un cinquantino non male...
Poi quando decisi di passare a qualcosa di più serio i miei occhi si posarono sulla futura, e anche li fu amore a prima vista, ma su questo forum mi fu consigliato di cominciare con la pegasella, e così fu, pegaso 650 ie, qualche soddisfazione e qualche problemuccio.
Poi venne lo scambio con Sed, e la futura sotto al mio culo. Grandi soddisfazioni. Grandi problemi.
Veniamo ai giorni nostri.
Ieri sera arrivo dal meccanico a cui avevo venduto la ruota libera del mio rotax per riparare una RSV del 2000 ferma li in officina da un paio di anni, che avevo sempre guardato con interesse. Ieri sera aveva appena finito di sistemarla, era li al centro del piazzale... Appena mi levo il casco il meccanico dice "vuoi provarla?" mi si illuminano gli occhi, su di nuovo il casco.
Ho chiesto assistenza per uscire dall'officina in retromarcia perchè in quella posizione non vedevo un cacchio alle mie spalle. Pedane altissime... tutto rannicchiato, ma dopo 1 minuto non da più tanto fastidio.
Il meccanico mi avverte che ce un po di benzina vecchia e spesso va a un cilindro, quindi mi chiede la cortesia di dargli una bella sfogata.
In effetti già dai primi metri mi accorgo subito, il tiro non è degno di un rotaxone.
Prendo subito la direzione della superstrada, sulla rampa non forzo perchè non mi ci trovo con quella impostazione e non mi fido a buttarla giù in piega, comunque si nota subito il dna da moto di razza.
Mi immetto in superstrada, non va, il motore stenta un po a prendere giri, tiro un pochetto le marce e la cosa un po migliora, quando ero prossimo allo svincolo sento che finalmente si è un po liberato (tra l'altro c'è un bel terminale arrow che sfiamma in rilascio...)
Invece di tornare passando per il paese giro e rifaccio la superstrada (non contromano) mi immetto e adesso si che c'è un bel tiro.. ma vabbè dai niente confronti...
Faccio una bella tiratona per qualche km.
A 100 metri dallo svincolo comincio a frenare, ma sento il motore strano, scalo marcia ma è troppo chiuso, quando do gas non va... Faccio giusto in tempo ad uscire dalla superstrada e sulla rampa a velocità ridotta e con frizione tirata sento il motorino di avviamento che gira per i fatti suoi...
2 metri e la batteria e giù, moto spenta e non si riaccende...
Ero ad almeno 4 km dal meccanico, buio pesto strada in mezzo alle campagne... non passa un cane. Sono in curva a luci spente, scendo e spingo velocemente la moto per qualche centinaio di metri in una zona illuminata da dei lampioni. I cellulari sono al caldo nel bauletto della multi.
parcheggio la moto a bordo strada e mi incammino a piedi.
Mi rendo conto che ci vorrebbe troppo e la moto li è a rischio, ritorno in dietro. Passa un camion, senza troppa fiducia alzo il dito... si ferma un po oltre proprio mentre gli stavo dando dello stronzo (ops)...
Motociclista anche lui... Mi può accompagnare a metà strada, il resto lo faccio a piedi, passano tante macchine ma nessuno si ferma, ci sono i cani, ma basta uno sguardo ad allontanarli. arrivo dal meccanico tutto sudato (ero con la corazza e la giacca...)
Spiego la situazione... il meccanico mi dice "Beh meglio che sia successo a te che al proprietario"...
Prendiamo la macchina col carrello e andiamo a recuperare la moto... era ancora li, ma si era giusto fermato uno "interessato".
Arrivati in officina verifichiamo che la mia diagnosi era corretta, relè di accensione fritto. La batteria segna 0,5 volt.. fottuta e soprattutto a temperature spaventose. Ho rischiato pure il barbeCUL...
Addio Aprilia.
Bellissimo, sulla carta e nelle mani degli altri e allora mi feci il mazzo una estate per prenderlo. La scelta fu ottima, tante soddisfazioni, quasi 40.000 km in pochi anni, per un cinquantino non male...
Poi quando decisi di passare a qualcosa di più serio i miei occhi si posarono sulla futura, e anche li fu amore a prima vista, ma su questo forum mi fu consigliato di cominciare con la pegasella, e così fu, pegaso 650 ie, qualche soddisfazione e qualche problemuccio.
Poi venne lo scambio con Sed, e la futura sotto al mio culo. Grandi soddisfazioni. Grandi problemi.
Veniamo ai giorni nostri.
Ieri sera arrivo dal meccanico a cui avevo venduto la ruota libera del mio rotax per riparare una RSV del 2000 ferma li in officina da un paio di anni, che avevo sempre guardato con interesse. Ieri sera aveva appena finito di sistemarla, era li al centro del piazzale... Appena mi levo il casco il meccanico dice "vuoi provarla?" mi si illuminano gli occhi, su di nuovo il casco.
Ho chiesto assistenza per uscire dall'officina in retromarcia perchè in quella posizione non vedevo un cacchio alle mie spalle. Pedane altissime... tutto rannicchiato, ma dopo 1 minuto non da più tanto fastidio.
Il meccanico mi avverte che ce un po di benzina vecchia e spesso va a un cilindro, quindi mi chiede la cortesia di dargli una bella sfogata.
In effetti già dai primi metri mi accorgo subito, il tiro non è degno di un rotaxone.
Prendo subito la direzione della superstrada, sulla rampa non forzo perchè non mi ci trovo con quella impostazione e non mi fido a buttarla giù in piega, comunque si nota subito il dna da moto di razza.
Mi immetto in superstrada, non va, il motore stenta un po a prendere giri, tiro un pochetto le marce e la cosa un po migliora, quando ero prossimo allo svincolo sento che finalmente si è un po liberato (tra l'altro c'è un bel terminale arrow che sfiamma in rilascio...)
Invece di tornare passando per il paese giro e rifaccio la superstrada (non contromano) mi immetto e adesso si che c'è un bel tiro.. ma vabbè dai niente confronti...
Faccio una bella tiratona per qualche km.
A 100 metri dallo svincolo comincio a frenare, ma sento il motore strano, scalo marcia ma è troppo chiuso, quando do gas non va... Faccio giusto in tempo ad uscire dalla superstrada e sulla rampa a velocità ridotta e con frizione tirata sento il motorino di avviamento che gira per i fatti suoi...
2 metri e la batteria e giù, moto spenta e non si riaccende...
Ero ad almeno 4 km dal meccanico, buio pesto strada in mezzo alle campagne... non passa un cane. Sono in curva a luci spente, scendo e spingo velocemente la moto per qualche centinaio di metri in una zona illuminata da dei lampioni. I cellulari sono al caldo nel bauletto della multi.
parcheggio la moto a bordo strada e mi incammino a piedi.
Mi rendo conto che ci vorrebbe troppo e la moto li è a rischio, ritorno in dietro. Passa un camion, senza troppa fiducia alzo il dito... si ferma un po oltre proprio mentre gli stavo dando dello stronzo (ops)...
Motociclista anche lui... Mi può accompagnare a metà strada, il resto lo faccio a piedi, passano tante macchine ma nessuno si ferma, ci sono i cani, ma basta uno sguardo ad allontanarli. arrivo dal meccanico tutto sudato (ero con la corazza e la giacca...)
Spiego la situazione... il meccanico mi dice "Beh meglio che sia successo a te che al proprietario"...
Prendiamo la macchina col carrello e andiamo a recuperare la moto... era ancora li, ma si era giusto fermato uno "interessato".
Arrivati in officina verifichiamo che la mia diagnosi era corretta, relè di accensione fritto. La batteria segna 0,5 volt.. fottuta e soprattutto a temperature spaventose. Ho rischiato pure il barbeCUL...
Addio Aprilia.