Recupero crediti
Inviato: 20/4/2012, 22:07
Oggi mi chiama un numero sconosciuto. Mi dice che c'è una bolletta del gas non pagata, intestata a mio padre. La conversazione:
Tizia dell'agenzia recupero crediti (T) e io (C)
T: Lei è il figlio?
C: Si.
T: Qui vedo che suo padre è anziano, è nato nel 1934.
C: Si, e non è ancora morto.
T: Non vogliamo che i suoi genitori abbiano dei problemi, vero?
C: Non le consiglio di ripeterlo.
T: Guardi, qui...
C: NON SI PERMETTA MAI PIU' (poi non ricordo cosa ho detto, avevo il sangue agli occhi. Se l'avessi avuta di fronte probabilmente sarebbe scattata quella molla che scatta quando ti toccano quello che hai di più caro, e non ragioni più).
T: ALLORA, VISTO CHE LEI E' COSI' ARROGANTE E SACCENTE...
C: Io saccente? Arrogante? Guardi, se avete qualcosa da dirmi, mi facciano chiamare da qualcuno più ragionevole di lei. Arrivederci.
Solo a pensarci mi viene il mal di testa. Davvero. 'Sti call center del ca@@o in India, sti bastardi, fanno i forti al telefono, la strategia è quella di minacciarti per impaurirti, e purtroppo spesso riescono nell'intento. Con la gente che non ha soldi, è più facile infierire facendo leva sul fatto che altri problemi nessuno li vuole. Ma quando, ripeto QUANDO decideremo di far valere i nostri diritti? La bolletta non è stata pagata, non lo so... non ho chiamato mio padre né credo che lo farò. Se solo mi avessero detto "Guardi, qui c'è una bolletta non pagata, se fosse così gentile da verificare, così da poter saldare al più presto..." probabilmente avrei approfondito. Ora che si inculino, non mi interessa. Io NON pago. Anche perché non ho ricevuto alcuna raccomandata, solo una telefonata (con toni anche minatori) e un sms. Che non hanno alcun valore di notifica. Chiederò di inviarmi una raccomandata, se lo faranno, allora vedremo.
NON HO PAROLE. Questa è la dimostrazione del punto in cui siamo arrivati. Devo arrivare a pensare che chi mette le bombe all'Equitalia fa bene? No. Non ci sto, è sbagliato. Però c'ho una rabbia dentro.
Scusate lo sfogo.
Tizia dell'agenzia recupero crediti (T) e io (C)
T: Lei è il figlio?
C: Si.
T: Qui vedo che suo padre è anziano, è nato nel 1934.
C: Si, e non è ancora morto.
T: Non vogliamo che i suoi genitori abbiano dei problemi, vero?
C: Non le consiglio di ripeterlo.
T: Guardi, qui...
C: NON SI PERMETTA MAI PIU' (poi non ricordo cosa ho detto, avevo il sangue agli occhi. Se l'avessi avuta di fronte probabilmente sarebbe scattata quella molla che scatta quando ti toccano quello che hai di più caro, e non ragioni più).
T: ALLORA, VISTO CHE LEI E' COSI' ARROGANTE E SACCENTE...
C: Io saccente? Arrogante? Guardi, se avete qualcosa da dirmi, mi facciano chiamare da qualcuno più ragionevole di lei. Arrivederci.
Solo a pensarci mi viene il mal di testa. Davvero. 'Sti call center del ca@@o in India, sti bastardi, fanno i forti al telefono, la strategia è quella di minacciarti per impaurirti, e purtroppo spesso riescono nell'intento. Con la gente che non ha soldi, è più facile infierire facendo leva sul fatto che altri problemi nessuno li vuole. Ma quando, ripeto QUANDO decideremo di far valere i nostri diritti? La bolletta non è stata pagata, non lo so... non ho chiamato mio padre né credo che lo farò. Se solo mi avessero detto "Guardi, qui c'è una bolletta non pagata, se fosse così gentile da verificare, così da poter saldare al più presto..." probabilmente avrei approfondito. Ora che si inculino, non mi interessa. Io NON pago. Anche perché non ho ricevuto alcuna raccomandata, solo una telefonata (con toni anche minatori) e un sms. Che non hanno alcun valore di notifica. Chiederò di inviarmi una raccomandata, se lo faranno, allora vedremo.
NON HO PAROLE. Questa è la dimostrazione del punto in cui siamo arrivati. Devo arrivare a pensare che chi mette le bombe all'Equitalia fa bene? No. Non ci sto, è sbagliato. Però c'ho una rabbia dentro.
Scusate lo sfogo.