ditemi se faccio bene??
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- duecento50
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ditemi se faccio bene??
ciao ragazzi, da sabato andrò a lavorare gratis dal mio meccanico, tanto soldi non c'è ne sono, ma neache lavoro.... ogni volta che mando un curriculum per una candidatura, vorrebbere che fosse già svezzato e con una esperienza decennale se non al minimo, quinquiennale... ma chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro, non ha diritto di lavorare e di imparare??? deve perforza lavorare uno che ha gi esperienza?? allora io mi devo suicidare???? perchè secondo loro sono inutile!!!!
- piegachetipassa
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Anch'io nel lontano 1969 avevo un posto di lavoro in fabbrica, ma quando un meccanico mi ha chiamato per lavorare nella sua officina per poco o niente, sono corso, il mio stipendio era già la soddisfazione di lavorare in un officina.
Piuttosto che stare con le mani in mano, te lo consiglio, almeno porti a casa un sapere in più, che di questi tempi non guasta.
Nel frattempo puoi sempre cercare
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- superale0
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Ciccio.... piuttosto che scaldare la sedia, fai esperienza... e fai curriculum... fai, vai, ma non smettere di guardarti attorno :)
Pep Perego Tuareg a Batteria e rotelline :-) (1990) Peogeut 103 (1996) - Oxford 50cc (travasi 3 marce con mitica simonini) (1998) - Aprilia RS 125 34CV (2001) - Kawasaki ZXR 750 M (2005) - Aprilia Futura RST 1000 (2009)... (Se vedrà)
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Non sono molto concorde. Io mi farei le ossa in un'officina fuori dall'Italia mettendo via due euro e non pagandoci pure sopra visto che mi sembra di capire che questi manco vitto e alloggio.
Certo che per 'quotarsi' bene si deve stare tranquilli e con la pancia piena ma personalmente ora che mi trovo dall'altra parte vedo cose che prima non consideravo. Ora sono in treno per Milano e domani davo fare delle selezioni e poi ripartire. Copione già vissuto anche se questa è la prima volta in Italia. Le solite domande tecniche, i vari test sballati che non hanno risposte giuste, me ne frego del curriculum, e poi ci metto del mio giusto o sbagliato che sia ma visto che devo decidere io allora faccio come voglio alla faccia delle pari opportunità. Fumatori fuori, mussulmani pure, over40 ok ma con famiglia, quelli che chiedono poco o manco chiedono idem... mal visti. Domanda finale a trabocchetto, saresti disposto a lavorare la notte e i fine settimana? Se ti pieghi a me pensa che fuscello saresti a lasciarti in balia di un cliente. Niet. Quelli che passano poi vanno da mr LieToMe ;) lo so, c'e' tanta presunzione ma di colpo questa è divenuta la mia realtà ed e' meglio di qualche mese fa quando dovevo decidere chi licenziare.
Questo per dire che lavorare gratis per me non serve a nulla se é poi fatto nello stesso contesto dove si sta quotidanamente e quindi porterà solo esperienza spicciola ma niente o poco del resto. Capirei di piu' un periodo di volontariato dall'altra parte del mondo. Tanto un datore di lavoro serio investirá sul personale e quindi piú che l'esperienza cercherá onestá e voglia di fare. Questo almeno quello che vivo io nel settore informatico dove per prendere un junior helpdesk agent, cioe' il rospo piú rospo del mazzo, è normale pagare una uscita al vecchio datore se si crede nella persona (esperienza mia dello scorso mese, 10k alla toyota per rompere il contratto che lo legava) ma se uno lavora bene, a qualsiasi livello sia, si paga.
Certo che per 'quotarsi' bene si deve stare tranquilli e con la pancia piena ma personalmente ora che mi trovo dall'altra parte vedo cose che prima non consideravo. Ora sono in treno per Milano e domani davo fare delle selezioni e poi ripartire. Copione già vissuto anche se questa è la prima volta in Italia. Le solite domande tecniche, i vari test sballati che non hanno risposte giuste, me ne frego del curriculum, e poi ci metto del mio giusto o sbagliato che sia ma visto che devo decidere io allora faccio come voglio alla faccia delle pari opportunità. Fumatori fuori, mussulmani pure, over40 ok ma con famiglia, quelli che chiedono poco o manco chiedono idem... mal visti. Domanda finale a trabocchetto, saresti disposto a lavorare la notte e i fine settimana? Se ti pieghi a me pensa che fuscello saresti a lasciarti in balia di un cliente. Niet. Quelli che passano poi vanno da mr LieToMe ;) lo so, c'e' tanta presunzione ma di colpo questa è divenuta la mia realtà ed e' meglio di qualche mese fa quando dovevo decidere chi licenziare.
Questo per dire che lavorare gratis per me non serve a nulla se é poi fatto nello stesso contesto dove si sta quotidanamente e quindi porterà solo esperienza spicciola ma niente o poco del resto. Capirei di piu' un periodo di volontariato dall'altra parte del mondo. Tanto un datore di lavoro serio investirá sul personale e quindi piú che l'esperienza cercherá onestá e voglia di fare. Questo almeno quello che vivo io nel settore informatico dove per prendere un junior helpdesk agent, cioe' il rospo piú rospo del mazzo, è normale pagare una uscita al vecchio datore se si crede nella persona (esperienza mia dello scorso mese, 10k alla toyota per rompere il contratto che lo legava) ma se uno lavora bene, a qualsiasi livello sia, si paga.
Ultima modifica di GrappaLux il 17/2/2013, 16:36, modificato 1 volta in totale.
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Ti quoto solo perchè spero che di selezionatori come te ce ne siano sempre di più...GrappaLux ha scritto:Non sono molto concorde. Io mi farei le ossa in un'officina fuori dall'Italia mettendo via due euro e non pagandoci pure sopra visto che mi sembra di capire che questi manco vitto e alloggio.
Certo che per 'quotarsi' bene si deve stare tranquilli e con la pancia piena ma personalmente ora che mi trovo dall'altra parte vedo cose che prima non consideravo. Ora sono in treno per Milano e domani davo fare delle selezioni e poi ripartire. Copione già vissuto anche se questa è la prima volta in Italia. Le solite domande tecniche, i vari test sballati che non hanno risposte giuste, me ne frego del curriculum, e poi ci metto del mio giusto o sbagliato che sia ma visto che devo decidere io allora faccio come voglio alla faccia delle pari opportunità. Fumatori fuori, mussulmani pure, over40 ok ma con famiglia, quelli che chiedono poco o manco chiedono idem... mal visti. Domanda finale a trabocchetto, saresti disposto a lavorare la notte e i fine settimana? Se ti pieghi a me pensa che fuscello saresti a lasciarti in balia di un cliente. Niet. Quelli che passano poi vanno da mr LieToMe ;) lo so, c'e' tanta presunzione ma di colpo questa è divenuta la mia realtà ed e' meglio di qualche mese fa quando dovevo decidere chi licenziare.
Questo per dire che lavorare gratis per me non serve a nulla se é poi fatto nello stesso contesto dove si sta quotidanamente e quindi porterà solo esperienza spicciola ma niente o poco del resto. Capirei di piu' un periodo di volontariato dall'altra parte del mondo. Tanto un datore di lavoro serio investirá sul personale e quindi piú che l'esperienza cercherá onestá e voglia di fare. Questo almeno quello che vivo io nel settore informatico dove per prendere un junior helpdesk agent, cioe' il rospo piú rospo del mazzo, è normale pagare una uscita al vecchio datore se si crede nella persona (esperienza mia dello scorso mese, 10k alla toyota per rompere il contratto che lo legava) ma se uno lavora bene, a qualsiasi livello sia, si paga.
Quelli di oggi, così come i datori di lavoro che li ingaggiano, hanno esattamente i valori opposti ai tuoi.
Meglio prendere un'ameba da poche lire -che non mi disturba- piuttosto che un costoso professionista con le palle -che potrebbe dare una scossa a tutto-
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
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Grazie che ogni tanto mi ricordi li motivo per cui ti amo!GrappaLux ha scritto:Non sono molto concorde. Io mi farei le ossa in un'officina fuori dall'Italia mettendo via due euro e non pagandoci pure sopra visto che mi sembra di capire che questi manco vitto e alloggio.
Certo che per 'quotarsi' bene si deve stare tranquilli e con la pancia piena ma personalmente ora che mi trovo dall'altra parte vedo cose che prima non consideravo. Ora sono in treno per Milano e domani davo fare delle selezioni e poi ripartire. Copione già vissuto anche se questa è la prima volta in Italia. Le solite domande tecniche, i vari test sballati che non hanno risposte giuste, me ne frego del curriculum, e poi ci metto del mio giusto o sbagliato che sia ma visto che devo decidere io allora faccio come voglio alla faccia delle pari opportunità. Fumatori fuori, mussulmani pure, over40 ok ma con famiglia, quelli che chiedono poco o manco chiedono idem... mal visti. Domanda finale a trabocchetto, saresti disposto a lavorare la notte e i fine settimana? Se ti pieghi a me pensa che fuscello saresti a lasciarti in balia di un cliente. Niet. Quelli che passano poi vanno da mr LieToMe ;) lo so, c'e' tanta presunzione ma di colpo questa è divenuta la mia realtà ed e' meglio di qualche mese fa quando dovevo decidere chi licenziare.
Questo per dire che lavorare gratis per me non serve a nulla se é poi fatto nello stesso contesto dove si sta quotidanamente e quindi porterà solo esperienza spicciola ma niente o poco del resto. Capirei di piu' un periodo di volontariato dall'altra parte del mondo. Tanto un datore di lavoro serio investirá sul personale e quindi piú che l'esperienza cercherá onestá e voglia di fare. Questo almeno quello che vivo io nel settore informatico dove per prendere un junior helpdesk agent, cioe' il rospo piú rospo del mazzo, è normale pagare una uscita al vecchio datore se si crede nella persona (esperienza mia dello scorso mese, 10k alla toyota per rompere il contratto che lo legava) ma se uno lavora bene, a qualsiasi livello sia, si paga.
GRAPPA UBER HALLES
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Oh, non dimentichiamoci che negli anni '60, a prescindere dalla sudditanza che c'era tra lavoratori e "padroni", funzionava così. E stiamo tornando a quei tempi, quando i sindacati non avevano il potere che hanno oggi. Sono i primi a meritare di essere sparati, anche perché, e DICIAMOLO, troppi laureati rincoglioniti sono INCAPACI di fare anche il minimo passo nel mondo del lavoro, ma PRETENDONO di essere DOTTORI in quello che fanno. Dunque, si pretende inquadramento da top manager, supadupafly e strafighe come segretarie, ferie pagate e giorni di malattia a scadenza (si, è capitato di sentire "no guarda, sono in malattia fino al 20 febbraio). E sta bene: l'Italia, OGGI, ha bisogno di gente che non alzi la testa solo perché ci sono diritti, perché non dobbiamo dimenticarci che chi ha fatto davvero grande l'Italia sono i working class heroes di quei tempi. Dal '68, l'Italia è diventata Itaglia e i dottori di allora sono i professori di oggi che formano gli studenti e i dottori di domani. Oggi bisogna lavorare, prendere la mazza in c**o e stringere i denti come solo noi italiani sappiamo fare, se davvero crediamo ancora in questo paese. Io ci credo, e combatto. Poi, parlare con la pancia piena è facile perché il sazio non crede al digiuno, si dice al sud.
E non è che gli imprenditori oggi siano proprio grassi, eh. Quelli grassi, quelli veramente grassi e chi come loro sono i Lapi Elkanni, i Callisti Tanzi et similia. QUELLI SONO IL VERO NEMICO, anche per i sindacati MA (e c'è un *enorme* ma) i sindacati ci vanno a braccetto. Oggi più che mai c'è bisogno di gente che stringe la cinta e non pretende, anche perché non è il dottore che ti ha prescritto di fare questo o quel lavoro. Poi ti piace, lo fai, ti senti libero. Vuoi più soldi? E allora non lo fai per il lavoro, ma per i soldi. Tanto vale, mettiti in tangenziale e calati i pantaloni, vedi che guadagni di più. O se devi lavorare per un lavoro qualunque, sta bene, ma non pretendere di fare la vita da nababbo, forse quella a cui siamo stati troppo abituati. Zappa e vanga, via, lavora, suda, produci per te, la tua famiglia e soprattutto per l'Italia, che oggi ne ha davvero bisogno.
In tutti i modi, concordo con Grappa, andare fuori è un'ottima soluzione per chi non condivide certe logiche e sicuramente fuori trova molto più spazio, anche meritatissimo, perché qui purtroppo chi merita se la suca tutta, e diciamolo in libertà, i veri nemici sono in fondo i primi amici di chi ci DEVE difendere.
E non è che gli imprenditori oggi siano proprio grassi, eh. Quelli grassi, quelli veramente grassi e chi come loro sono i Lapi Elkanni, i Callisti Tanzi et similia. QUELLI SONO IL VERO NEMICO, anche per i sindacati MA (e c'è un *enorme* ma) i sindacati ci vanno a braccetto. Oggi più che mai c'è bisogno di gente che stringe la cinta e non pretende, anche perché non è il dottore che ti ha prescritto di fare questo o quel lavoro. Poi ti piace, lo fai, ti senti libero. Vuoi più soldi? E allora non lo fai per il lavoro, ma per i soldi. Tanto vale, mettiti in tangenziale e calati i pantaloni, vedi che guadagni di più. O se devi lavorare per un lavoro qualunque, sta bene, ma non pretendere di fare la vita da nababbo, forse quella a cui siamo stati troppo abituati. Zappa e vanga, via, lavora, suda, produci per te, la tua famiglia e soprattutto per l'Italia, che oggi ne ha davvero bisogno.
In tutti i modi, concordo con Grappa, andare fuori è un'ottima soluzione per chi non condivide certe logiche e sicuramente fuori trova molto più spazio, anche meritatissimo, perché qui purtroppo chi merita se la suca tutta, e diciamolo in libertà, i veri nemici sono in fondo i primi amici di chi ci DEVE difendere.
Quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!
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BOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!
Mi sembra che state facendo un dramma dove secondo non c'è.
Qui mi sembra di aver capito che c'è un ragazzo che cerca lavoro e non lo trova, ha secondo me un opportunità di lavoro anche se senza stipendio ma che cmq gli puo insegnare qualcosa, non vedo perchè non dovrebbe accettare.
Nel frattempo può sempre continuare a cercare qualcosa di meglio.
Io continuo a pensare che piuttosto che niente è meglio piuttosto!
Poi andare fuori potrebbe sicuramente essere un alternativa, ma solo per chi se la sente
Mi sembra che state facendo un dramma dove secondo non c'è.
Qui mi sembra di aver capito che c'è un ragazzo che cerca lavoro e non lo trova, ha secondo me un opportunità di lavoro anche se senza stipendio ma che cmq gli puo insegnare qualcosa, non vedo perchè non dovrebbe accettare.
Nel frattempo può sempre continuare a cercare qualcosa di meglio.
Io continuo a pensare che piuttosto che niente è meglio piuttosto!
Poi andare fuori potrebbe sicuramente essere un alternativa, ma solo per chi se la sente
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