Raduno francese visto da Pino
- pinobike
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Raduno francese visto da Pino
Allora ragazzi provo a raccontarvi i tre giorni passati in francia visti da me, scusate se un pò lunghetto ma non posso smentirmi
Dopo mille accordi con Grappa e Rock finalmente è arrivato venerdì mattino………… si parte per la Francia.
Rock con la sua zavorrina è partito da Padova giovedì facendo tappa nelle vicinanze di Torino. Alle 9 e 30 è già li che mi aspetta al punto indicato.
Baci e abbracci, il tempo di scambiare quattro chiacchiere (ci si vede per la prima volta) e poi si parte direzione Monginevro.
Il tempo è bellissimo e moderatamente caldo. Si fa tappa ad Oulx per far benzina e poi, senza fermarci più, Monginevro – Briançon – Gap.
La Francia mostra subito paesaggi molto belli, gole profonde tipo canyon americani, laghi e belle strade con un asfalto che sembra fatto apposta per le moto e curve spettacolari, di ampio raggio , veloci (quasi su misura per la futura).
Roba che se ti salta la “bestia” consumi le saponette in un attimo.
Arriviamo a Gap per le 12 e decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa.
Qui riceviamo un messaggio dal Grappa che ci dice che non è ancora partito e arriverà solo in serata, causa piccolo incidente occorso a Plutesio al momento di partire (purtroppo e caduto e si è rotto 2 dita del piede).
A questo punto salta tutto il programma della giornata e così decidiamo con Rock di prendercela comoda.
Alle 14 e 30 si riparte con destinazione Saint Joseph des Bancs.
Il viaggio è tranquillo, andatura turistica, paesaggi sempre belli, come le strade. …… si mi ripeto.
Un plauso al comportamento degli automobilisti francesi, tranne qualche rarità, sempre pronti a spostarsi sulla loro destra per farti passare più comodamente. Anche quando li sorpassi dove non dovresti. Si vede che hanno una certa considerazione dei motociclisti.
Beh vi garantisco che è un bel viaggiare così.
Alle 17 e 30 arriviamo a destinazione. Li ci accorgiamo che c’è stato un piccolo malinteso con le prenotazioni ma per fortuna Rock mastica un po’ di francese e così riusciamo a trovare una sistemazione per la notte.
Rock con Rockina in una stanza e io con il Grappa in un’altra (rido già pensando al concerto che ci sarà durante la notte).
Poverini quei francesi che dormivano nella stanza vicina.
Il posto è di quelli “in mezzo ai lupi” (poche case), un po’ semplice ma in fondo accettabile e soprattutto tranquillo.
K…………. non c’è manco il segnale del cell.
Bisogna spostarsi di 10 km per avere un po’ di segnale, cosa che ho dovuto fare per avere notizie del Grappa che ancora non arrivava.
Arrivato il Grappa ci sistemiamo nelle stanze e andiamo cenare a Privas (simpatica cittadina a circa 17 km dall’albergo)
La compagnia è buona, Rock e Rochina sono simpaticissimi e Grappa già lo conoscete.
Cena tranquilla, fin troppo per il Grappa che ha ancora negli occhi i buffet di giardini naxsos.
Qui niente primi solo insalate, affettati, formaggi, carne (molto buona), e volendo pesce. Che non è poco ma Grappa senza “du spaghi” non sa stare.
E arriva il giorno del raduno, è previsto alle 13 e 30, quindi la mattina si va in giro turistico ad Abenaus.
All’ora prevista siamo a StGermain, li ci sono già oltre 10 futura ad aspettare. Si inizia a fare amicizia con i francesi, sono molto gentili, poi si fanno i giri di controllo - “guarda i terminali di quello” – “e gli specchietti di quell’altro”- “e i cupolini d/b” – ecc.
Di li a poco tempo arrivano tutti - 32 Futura – mai viste tante insieme. Potete immaginate l’emozione
E arriva anche Kalle, partito la mattina del sabato da Novara. E siamo 3 futura italiane + il grappa con targa gialla.
Si parte è un bel serpentone di futura, potete immaginate l’emozione.
La prima sosta è “strana” in un curvone Boh???
Si riparte su è giù per le solite belle strade piene di curve. Ci fermiamo in prossimità del “Belvédère du Serre de Tourre”.
Posto molto bello, dal belvedere si vedono delle gole molto profonde, tanta vegetazione, ed in fondo alle gole il fiume con decine e decine di canoe che lo discendo per 20 – 30 km.
Più avanti ancora una sosta a “Le Pont d’arc” dove era previsto un incontro con il gruppo dei futuristi inglesi che erano a pochi chilometri di distanza per il loro raduno.
Si pensava di fare una “fotona” con almeno 70 futura. Italiani, francesi, inglesi, belgi, lussemburghesi, roba internazionale da mandare poi in Aprilia.
Ma gli inglesi alla fine non si sono fatti vedere. Valli a capire !!!!
Nell’attesa degli inglesi io è il grappino siamo andati a rifocillarci in un bar li vicino. E così quando il gruppo a deciso di riprendere la marcia ce li siamo visti passare davanti e ce li siamo persi.
Poco male, a parte il grappa che correva dietro ad ogni futura che incrociava, non eravamo gli unici ad aver perso il gruppo, li ritroviamo in prossimità del punto di arrivo.
Purtroppo uno dei francesi a dato il giro in curva. Non si è fatto praticamente nulla, ma la moto……….. carena dx, speccietti dx e sx, cupolino con tutto il musetto, codone, semimanubri, valigie, insomma un bel danno.
La sera cena insieme al gruppo dei francesi. Le pubbliche relazioni sono demandate a Kalle che parla francese benissimo e Grappa che non scherza neanche. Ma anche Roch si difende bene.
I francesi organizzano una colletta per il malcapitato che ha dato il giro con la futura. Una buona cosa partecipiamo anche noi.
Verso mezzanotte tutti a nanna.
La domenica è previsto un giro di circa 100 km da concludere con pranzo collettivo e poi tutti a casa.
Prima di partire foto di gruppo. Le futura tutte schierate e divise per colori…. “Uno spettacolo”
Il percorso è bello, un po’ di pianura e poi sali scendi per monti, curve da pista, più volte ho dovuto tirare su il ginocchietto … avevo la tuta in cordura …
Dopo il pranzo e i saluti di rito si sciolgono le righe. Io e Kalle prendiamo la strada del ritorno, Rock allunga di un giorno il rientro e va a sud verso il mare, Grappa vuole andare a vedere il ponte di millau.
Compreso il giro della mattina percorriamo qualcosa come 600km fino a Torino (io), Kalle 700 fino a Novara. Tutto su strade normali, ma ideali per andare in moto.
Alcuni tratti sembravano vere e proprie piste. E noi a guidare come in pista anche se ha velocità moderata.
Dopo sei ore dalla partenza ero a casa, stranamente solo un po’ stanco e molto soddisfatto. La stanchezza si è fatta sentire il lunedì soprattutto alle gambe piuttosto indolenzite.
Ma ne valeva la pena. E’ stata una bella esperienza.
Ringrazio Rock e Rockina, Grappa e Kalle per la piacevole compagnia, un saluto naturalmente anche ai simpatici futuristi francesi.
Dopo mille accordi con Grappa e Rock finalmente è arrivato venerdì mattino………… si parte per la Francia.
Rock con la sua zavorrina è partito da Padova giovedì facendo tappa nelle vicinanze di Torino. Alle 9 e 30 è già li che mi aspetta al punto indicato.
Baci e abbracci, il tempo di scambiare quattro chiacchiere (ci si vede per la prima volta) e poi si parte direzione Monginevro.
Il tempo è bellissimo e moderatamente caldo. Si fa tappa ad Oulx per far benzina e poi, senza fermarci più, Monginevro – Briançon – Gap.
La Francia mostra subito paesaggi molto belli, gole profonde tipo canyon americani, laghi e belle strade con un asfalto che sembra fatto apposta per le moto e curve spettacolari, di ampio raggio , veloci (quasi su misura per la futura).
Roba che se ti salta la “bestia” consumi le saponette in un attimo.
Arriviamo a Gap per le 12 e decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa.
Qui riceviamo un messaggio dal Grappa che ci dice che non è ancora partito e arriverà solo in serata, causa piccolo incidente occorso a Plutesio al momento di partire (purtroppo e caduto e si è rotto 2 dita del piede).
A questo punto salta tutto il programma della giornata e così decidiamo con Rock di prendercela comoda.
Alle 14 e 30 si riparte con destinazione Saint Joseph des Bancs.
Il viaggio è tranquillo, andatura turistica, paesaggi sempre belli, come le strade. …… si mi ripeto.
Un plauso al comportamento degli automobilisti francesi, tranne qualche rarità, sempre pronti a spostarsi sulla loro destra per farti passare più comodamente. Anche quando li sorpassi dove non dovresti. Si vede che hanno una certa considerazione dei motociclisti.
Beh vi garantisco che è un bel viaggiare così.
Alle 17 e 30 arriviamo a destinazione. Li ci accorgiamo che c’è stato un piccolo malinteso con le prenotazioni ma per fortuna Rock mastica un po’ di francese e così riusciamo a trovare una sistemazione per la notte.
Rock con Rockina in una stanza e io con il Grappa in un’altra (rido già pensando al concerto che ci sarà durante la notte).
Poverini quei francesi che dormivano nella stanza vicina.
Il posto è di quelli “in mezzo ai lupi” (poche case), un po’ semplice ma in fondo accettabile e soprattutto tranquillo.
K…………. non c’è manco il segnale del cell.
Bisogna spostarsi di 10 km per avere un po’ di segnale, cosa che ho dovuto fare per avere notizie del Grappa che ancora non arrivava.
Arrivato il Grappa ci sistemiamo nelle stanze e andiamo cenare a Privas (simpatica cittadina a circa 17 km dall’albergo)
La compagnia è buona, Rock e Rochina sono simpaticissimi e Grappa già lo conoscete.
Cena tranquilla, fin troppo per il Grappa che ha ancora negli occhi i buffet di giardini naxsos.
Qui niente primi solo insalate, affettati, formaggi, carne (molto buona), e volendo pesce. Che non è poco ma Grappa senza “du spaghi” non sa stare.
E arriva il giorno del raduno, è previsto alle 13 e 30, quindi la mattina si va in giro turistico ad Abenaus.
All’ora prevista siamo a StGermain, li ci sono già oltre 10 futura ad aspettare. Si inizia a fare amicizia con i francesi, sono molto gentili, poi si fanno i giri di controllo - “guarda i terminali di quello” – “e gli specchietti di quell’altro”- “e i cupolini d/b” – ecc.
Di li a poco tempo arrivano tutti - 32 Futura – mai viste tante insieme. Potete immaginate l’emozione
E arriva anche Kalle, partito la mattina del sabato da Novara. E siamo 3 futura italiane + il grappa con targa gialla.
Si parte è un bel serpentone di futura, potete immaginate l’emozione.
La prima sosta è “strana” in un curvone Boh???
Si riparte su è giù per le solite belle strade piene di curve. Ci fermiamo in prossimità del “Belvédère du Serre de Tourre”.
Posto molto bello, dal belvedere si vedono delle gole molto profonde, tanta vegetazione, ed in fondo alle gole il fiume con decine e decine di canoe che lo discendo per 20 – 30 km.
Più avanti ancora una sosta a “Le Pont d’arc” dove era previsto un incontro con il gruppo dei futuristi inglesi che erano a pochi chilometri di distanza per il loro raduno.
Si pensava di fare una “fotona” con almeno 70 futura. Italiani, francesi, inglesi, belgi, lussemburghesi, roba internazionale da mandare poi in Aprilia.
Ma gli inglesi alla fine non si sono fatti vedere. Valli a capire !!!!
Nell’attesa degli inglesi io è il grappino siamo andati a rifocillarci in un bar li vicino. E così quando il gruppo a deciso di riprendere la marcia ce li siamo visti passare davanti e ce li siamo persi.
Poco male, a parte il grappa che correva dietro ad ogni futura che incrociava, non eravamo gli unici ad aver perso il gruppo, li ritroviamo in prossimità del punto di arrivo.
Purtroppo uno dei francesi a dato il giro in curva. Non si è fatto praticamente nulla, ma la moto……….. carena dx, speccietti dx e sx, cupolino con tutto il musetto, codone, semimanubri, valigie, insomma un bel danno.
La sera cena insieme al gruppo dei francesi. Le pubbliche relazioni sono demandate a Kalle che parla francese benissimo e Grappa che non scherza neanche. Ma anche Roch si difende bene.
I francesi organizzano una colletta per il malcapitato che ha dato il giro con la futura. Una buona cosa partecipiamo anche noi.
Verso mezzanotte tutti a nanna.
La domenica è previsto un giro di circa 100 km da concludere con pranzo collettivo e poi tutti a casa.
Prima di partire foto di gruppo. Le futura tutte schierate e divise per colori…. “Uno spettacolo”
Il percorso è bello, un po’ di pianura e poi sali scendi per monti, curve da pista, più volte ho dovuto tirare su il ginocchietto … avevo la tuta in cordura …
Dopo il pranzo e i saluti di rito si sciolgono le righe. Io e Kalle prendiamo la strada del ritorno, Rock allunga di un giorno il rientro e va a sud verso il mare, Grappa vuole andare a vedere il ponte di millau.
Compreso il giro della mattina percorriamo qualcosa come 600km fino a Torino (io), Kalle 700 fino a Novara. Tutto su strade normali, ma ideali per andare in moto.
Alcuni tratti sembravano vere e proprie piste. E noi a guidare come in pista anche se ha velocità moderata.
Dopo sei ore dalla partenza ero a casa, stranamente solo un po’ stanco e molto soddisfatto. La stanchezza si è fatta sentire il lunedì soprattutto alle gambe piuttosto indolenzite.
Ma ne valeva la pena. E’ stata una bella esperienza.
Ringrazio Rock e Rockina, Grappa e Kalle per la piacevole compagnia, un saluto naturalmente anche ai simpatici futuristi francesi.
"non aspettare domani per fare quello che potresti fare oggi" - "ne rimarrà uno solo" - "ne ho due" .... ma detto ciò MI SONO ROTTO LE PALLE...!!!
- Grappa
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Pinuuuzzzo. grazie ancora per la compagnia e per tutto il resto (ho la moto che suona come una nave) e anche per il riassunto. Io come sai sono un pigrone ;) e se non ci fossi tu tutto cadrebbe nel dimenticatoio.
il ponte di Millau c'e' l'ho ancora nel mirino ma alla fine ho tirato dritto come un fuso visto che quando ho fatto il pieno ho visto il meteo e sono cosi' riuscito ad anticipare la perturbazione che ci ha tanto fatto penare nei giorni passati. Bilancio: zero acqua.
il ponte di Millau c'e' l'ho ancora nel mirino ma alla fine ho tirato dritto come un fuso visto che quando ho fatto il pieno ho visto il meteo e sono cosi' riuscito ad anticipare la perturbazione che ci ha tanto fatto penare nei giorni passati. Bilancio: zero acqua.
cos'e' una moto? due cilindri a V, cerchi a raggi e manubrio alto ©
- sedume sicilia
- Mamma mia... ormai ci sono di casa qui !
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- Località: Ghibellinia
bel reportage... interessante il discorso della colletta a quello caduto... al nostro raduno uno è caduto e si è rotto la spalla, la moto ha fatto circa 300 euro di danno. Non tantissimo ma se facevamo una colletta sarebbe stato bello... peccato non averci pensato
V-Trattor 1000 - Bella come un burnout sul muso di un pulotto
Il giorno più bello della mia vita? Non ve lo dico, ma il secondo è quando ho venduto la Futura!
Il giorno più bello della mia vita? Non ve lo dico, ma il secondo è quando ho venduto la Futura!
- sedume sicilia
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