Prosciutto di Parma eh!?!
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Prosciutto di Parma eh!?!
Prodotti tipici, la guerra di Coldiretti
Bloccato un altro carico di prosciutti olandesi diretto a Langhirano
Contiuna la battaglia della Colidretti a tutela dei prodotti tipici e contro il falso Made in Italy. Ieri gli allevatori hanno intercettato al valico del Brennero un carico di 1500 prosciutti olandesi e lo hanno scortato fino a Langhirano dall’auto della Coldiretti reggiana.
«Due prosciutti su tre di quelli in vendita in Italia - denuncia la Coldiretti - proviene in realtà da maiali allevati all’estero, ma nessuno lo sa perché non è ancora obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materia prima. Tutto questo mentre in Italia si producono 25 milioni di cosce suine contro i 56 milioni di cosce importate».
Per denunciare questa continua mancanza di trasparenza che danneggia sia i consumatori sia gli allevatori italiani, Coldiretti ha organizzato il terzo presidio nella food valley emiliana davanti allo stabilimento Langhirano. La delegazione della Coldiretti reggiana, guidata dal direttore Giovanni Pasquali di ritorno dal valico, si è unita agli altri agricoltori provenienti da Parma e Piacenza.
«In un solo giorno di permanenza sul valico – dichiara Marino Zani, presidente Coldiretti Reggio - abbiamo intercettato un tir proveniente da ll’Olanda con un carico di circa 100 quintali di lattuga “tipica” diretto al mercato di Verona. Fiumi di latte di provenienza tedesca, contenuti in autocisterne dirette in quelle regioni dove si produce la maggioranza delle latte italiano». Un segnale incoraggiante intanto è arrivato dal Parlamento Europeo che, sotto il pressing della Coldiretti, ha votato finalmente a favore dell’obbligo di indicare il luogo di origine/provenienza per carne, ortofrutticoli freschi e appunto prodotti lattiero caseari.
Bloccato un altro carico di prosciutti olandesi diretto a Langhirano
Contiuna la battaglia della Colidretti a tutela dei prodotti tipici e contro il falso Made in Italy. Ieri gli allevatori hanno intercettato al valico del Brennero un carico di 1500 prosciutti olandesi e lo hanno scortato fino a Langhirano dall’auto della Coldiretti reggiana.
«Due prosciutti su tre di quelli in vendita in Italia - denuncia la Coldiretti - proviene in realtà da maiali allevati all’estero, ma nessuno lo sa perché non è ancora obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materia prima. Tutto questo mentre in Italia si producono 25 milioni di cosce suine contro i 56 milioni di cosce importate».
Per denunciare questa continua mancanza di trasparenza che danneggia sia i consumatori sia gli allevatori italiani, Coldiretti ha organizzato il terzo presidio nella food valley emiliana davanti allo stabilimento Langhirano. La delegazione della Coldiretti reggiana, guidata dal direttore Giovanni Pasquali di ritorno dal valico, si è unita agli altri agricoltori provenienti da Parma e Piacenza.
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RST'72 ha scritto:Sai già come la penso in merito.
Gli agricoltori hanno tutta la mia solidarietà. Fra l'altro non chiedono la "luna" o di vietare le importazioni, ma soltanto (giustamente) di capire da dove ca@@o viene la roba che mangiamo....
Quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!
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appunto... per cui no nservono un ca@@o se non a omologare i prodotti.... pensa da casello a casello come cambia il parmesan che mi hai dato........lupin3 ha scritto:Quoto tutti, fatto sta' che stiamo rovinando anche i prodotti DOP e DOC.
BASTARDI!
se un casale lo fa diverso, è solo ricchezza, al contrario l'omologazione, appiattisce e rovina la concorrenza.
Il popolo viene educato ad un gusto unico che l'ha deciso un cosidetto comitato di esperti che il più delle volte sono quelli che hanno più potere e basta.
Affanculo
Ciao Giorgio
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Grande Sed, mi tocca quotarti...siamo alla frutta!sedume sicilia ha scritto:colpa dei vari marchi protetti... che ognuno faccia i suoi prosciutti e il palato di ognuno decida qual'è il migliore.
Abbasso albi d'architetti giornalisti e avvocati
abbasso i marchi protetti
Comunque ci terrei a far notare a tutti che questo si fa perchè probabilmente i buoni imprenditori nostrani pensano che il guadagno con i pucceddi Italiani sia troppo ridotto!
W l'imprenditoria italiana!
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Huellaaaaaaa, facciamo della finezza la nostra qualita' migliore oggi, Mario?RST'72 ha scritto:Crocco ha scritto:ma il fatto che tenda a finire nel culo del consumatore....
Del resto da lì prima o poi i cibi ci devono passare, solo preferirei passassero prima dalla bocca e poi scendessero e non il contrario....
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mi sembra che il discorso nato con un intendimento abbia preso tutt'altra strada.
Se vi piace mangiare le mozzarelle blu fate pure.
l'Italia è rinomata per tutta una serie di prodotti come i prosciutti il parmigiano le mozzarelle ecc. ecc. il businness europeo e tutta una serie di disposizioni decise in sede europea stanno tentando di mettercela per l'ennesima volta nel culo. Sia ai nostri produttori sia al nostro palato.
Se vi sta bene così ok. Io preferisco la difesa ad oltranza dei nostri prodotti doc e dei nostri produttori. W il buon cibo.
Se vi piace mangiare le mozzarelle blu fate pure.
l'Italia è rinomata per tutta una serie di prodotti come i prosciutti il parmigiano le mozzarelle ecc. ecc. il businness europeo e tutta una serie di disposizioni decise in sede europea stanno tentando di mettercela per l'ennesima volta nel culo. Sia ai nostri produttori sia al nostro palato.
Se vi sta bene così ok. Io preferisco la difesa ad oltranza dei nostri prodotti doc e dei nostri produttori. W il buon cibo.
"non aspettare domani per fare quello che potresti fare oggi" - "ne rimarrà uno solo" - "ne ho due" .... ma detto ciò MI SONO ROTTO LE PALLE...!!!
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Col ca@@o! Scusa Pino, ma sono proprio i nostri adorati industriali che sfruttano la (indubbiamente lacunosa) legislazione europea per cercare di inchiappettarci...l'Italia è rinomata per tutta una serie di prodotti come i prosciutti il parmigiano le mozzarelle ecc. ecc. il businness europeo e tutta una serie di disposizioni decise in sede europea stanno tentando di mettercela per l'ennesima volta nel culo. Sia ai nostri produttori sia al nostro palato.
Quindi finchè sui nostri
i nostri adorati (ed onestissimi)prodotti doc
non mettono l'indicazione di provenienza (come fanno anche i SUPERMERCATI), per i me i sopracitatinostri produttori
possono andare a infilarsi il loronostri produttori
nel loro morbidobuon cibo.
culo
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