OLIMPIADI
Inviato: 7/8/2012, 13:14
Il cattivo Grillo e’ stato ancora una volta messo alla gogna dai vari quotidiano per aver commentato i giochi olimpici, con piccata reazione da parte del presidente del CONI il quale sostiene che “L’Italia che vince e’ quella che ci piace”
Piace molto anche agli atleti vincere: ora si puo’ capire come mai Pellegrini & co erano cosi’ risentiti – di bello c’e’ che almeno un primato del mondo ce l’abbiamo alle Olimpiadi. Che sia riconosciuto il merito di aver distratto il popolo mentre il “democratico” Monti attacca la democrazia e viene zittito dai tedeschi, che di democrazia ne sanno un po’ piu di noi?
L'Italia è ufficialmente in recessione, ma il nostro spread olimpico supera senza alcun confronto quello della Germania. Mentre una medaglia d'oro teutonica è premiata con 15.000 euro, una italiana vale quasi 10 volte di più, ben 140.000 euro. A seguire 75.000 euro per la medaglia d'argento e 50.000 euro per il bronzo. Per pagare il medagliere olimpico Rigor Montis dovrà varare una manovra estiva. Citius! Altius! Fortius!
Vi risparmio di cliccare il link, eccolo (da Sole24)
L'inno di Mameli, la bandiera che sale, magari una lacrimuccia, una mano sul cuore e l'altra ...in tasca. Non per sciatteria o per eccessiva confidenza con la situazione ma per denaro. Non di sola gloria vive un atleta. A quelli italiani che conquisteranno un oro a Londra (a Pechino nel 2008 furono otto), arriveranno anche 140mila euro. Che il Coni ha deciso di assegnare a ogni azzurro che salirà sul gradino più alto del podio. Premi a scalare per le medaglie d'argento (75mila euro) e per i bronzi (50mila euro). Esattamente come era accaduto in Cina, la crisi non concede slanci di magnanimità.
Son denari sudati e meritati, nulla da dire: gli sport olimpici, e gli atleti che dell'Olimpiade fanno una questione di vita o di morte, hanno la ribalta solo ogni quattro anni. Poi è tempo d'oblio: per eventuali sponsorizzazioni, le aziende ritornano a cercare sempre i soliti noti, magari quelli che si fanno notare per bravate in auto, per gossip gratuiti e mirati alle riviste interessate o per affermazioni sconvenienti. E meno male che molti azzurri hanno uno stipendio dai corpi dell'arma (fiamme gialle, polizia, guardia forestale, carabinieri) per i quali sono tesserati.
Ma val bene un confronto. Il quotidiano sportivo francese L'Equipe ha rivelato che nessuno guadagnerà quanto gli atleti azzurri. Solo i russi (104mila euro) sfiorano il bottino dell'Italia. Lontanissimi Paesi di grande tradizione sportiva: Francia (50.200 euro), Cina (42.400 euro), Usa (19mila), Australia (15.600), Germania (15mila). E gli inglesi? Nulla, neppure una sterlina bucata. A loro basterà un sorriso - appena accennato - di sua Maestà.
Piace molto anche agli atleti vincere: ora si puo’ capire come mai Pellegrini & co erano cosi’ risentiti – di bello c’e’ che almeno un primato del mondo ce l’abbiamo alle Olimpiadi. Che sia riconosciuto il merito di aver distratto il popolo mentre il “democratico” Monti attacca la democrazia e viene zittito dai tedeschi, che di democrazia ne sanno un po’ piu di noi?
L'Italia è ufficialmente in recessione, ma il nostro spread olimpico supera senza alcun confronto quello della Germania. Mentre una medaglia d'oro teutonica è premiata con 15.000 euro, una italiana vale quasi 10 volte di più, ben 140.000 euro. A seguire 75.000 euro per la medaglia d'argento e 50.000 euro per il bronzo. Per pagare il medagliere olimpico Rigor Montis dovrà varare una manovra estiva. Citius! Altius! Fortius!
Vi risparmio di cliccare il link, eccolo (da Sole24)
L'inno di Mameli, la bandiera che sale, magari una lacrimuccia, una mano sul cuore e l'altra ...in tasca. Non per sciatteria o per eccessiva confidenza con la situazione ma per denaro. Non di sola gloria vive un atleta. A quelli italiani che conquisteranno un oro a Londra (a Pechino nel 2008 furono otto), arriveranno anche 140mila euro. Che il Coni ha deciso di assegnare a ogni azzurro che salirà sul gradino più alto del podio. Premi a scalare per le medaglie d'argento (75mila euro) e per i bronzi (50mila euro). Esattamente come era accaduto in Cina, la crisi non concede slanci di magnanimità.
Son denari sudati e meritati, nulla da dire: gli sport olimpici, e gli atleti che dell'Olimpiade fanno una questione di vita o di morte, hanno la ribalta solo ogni quattro anni. Poi è tempo d'oblio: per eventuali sponsorizzazioni, le aziende ritornano a cercare sempre i soliti noti, magari quelli che si fanno notare per bravate in auto, per gossip gratuiti e mirati alle riviste interessate o per affermazioni sconvenienti. E meno male che molti azzurri hanno uno stipendio dai corpi dell'arma (fiamme gialle, polizia, guardia forestale, carabinieri) per i quali sono tesserati.
Ma val bene un confronto. Il quotidiano sportivo francese L'Equipe ha rivelato che nessuno guadagnerà quanto gli atleti azzurri. Solo i russi (104mila euro) sfiorano il bottino dell'Italia. Lontanissimi Paesi di grande tradizione sportiva: Francia (50.200 euro), Cina (42.400 euro), Usa (19mila), Australia (15.600), Germania (15mila). E gli inglesi? Nulla, neppure una sterlina bucata. A loro basterà un sorriso - appena accennato - di sua Maestà.