report grecia 2005

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sedume sicilia
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report grecia 2005

Messaggio da sedume sicilia » 2/9/2005, 09:27

17 – 25 agosto:
FUTURA e BLA BLA BLA (frizione ducati) MULTISTRADA
PRESENTANO

GRECIA 2005


!6 agosto ore 22.30, ultimo bacio alla moglie (un po’, e non a torto incavolata, xhè parto senza di Lei) e via verso Messina, lì un traghettatore di anime (la compagnia si chiama Caronte Tour), mi farà attraversare il Tirreno, fino a Salerno.

Alle 16.00 devo essere ad Ancona, sono quasi le 10.00 e ancora non sono sbarcato…..mhhhhh, si fa, si fa, ma perché sto Caronte è sempre più in ritardo??????

Mi sono anche messo in testa di provare un’altra autostrada; ovvero al posto di fare la SA-NA (due corsie strette con migliaia di Campani che guidano come dentro Napoli), decido di prendere la bretellona che compie lo stesso percorso ma più all’interno.
Devo scendere per Reggio Calabria (in pratica tornare verso casa) per 5 km e poi prendere per Avellino.
Miiiiiiiiiiiii questi 5 km mi sono pesati tantissimo perché già immaginavo svincoli chiusi e impossibilità di inserirmi sull’autostrada dei desideri in breve tempo, con tutte le paure connesse…… ma così non è stato.
Oltrepassata Napoli all’uscita Ceprano esco e mi dirigo verso l’Aquila.
Vento fortissimo mi costringono a moderare la velocità anche se una Porsche, guidata da uno sventurato mi ha imposto di fargli vedere che in curva non si frena come faceva Lui…..ricordo che gli ho suggerito: MA COMPRATI UNA CLASSE A SENZA ESP!!!!!!!!!!!!!!!!

Alle 14.00 giungo ad Ancona e rivedo con sommo piacere il mio compare di viaggio, sceso da Sondrio con la sua Multistvada (lui ha questa pronuncia….a dire il vero dice anche famiia, tovaiia, ecc.).

La mia moto: le mie due Krauser da 48 lt. l’una e la bagster da 30 lt. sul serbatoio; all’interno delle borse rimaneva abbondante spazio, per riporvi giacca e casco ogni volta che mi fermavo (in modo di poter girare all’interno dei siti archeologici senza sobbarcarmi pesi inutili).
Sono riuscito pure a portare un jet da utilizzare in caso di super caldo.
Mi sentivo troppo figo, avevo trovato il modo di ridurre al minimo le tare di tempo perso e allo stesso modo ero sempre pronto per il mare, per i musei, per il lungo viaggio ecc., il tutto in soli ed effettivi 5 minuti.

La sua moto: bauletto posteriore piccolo, borsone sulla sella posteriore tenuto da un ragno sopra la quale era posizionato uno zaino con un super ragno; borsa da serbatoio famsa con tasche laterali sul serbatoio.
Ogni volta che gli serviva qualcosa nel borsone……..era una rottura di balle, doveva smontare mezza moto, soprattutto era una rottura di balle perché lui una volta era iper organizzato e il mio sconforto fu subito grande nel vedere le acrobazie che doveva fare.

Eccoci siamo sulla nave, con le moto che sono state parcheggiate in centro al ventre di metallo, una accostata all’altra, con una diffidenza da parte di tutti i centauri, per la totale mancanza di appigli attraverso i quali cercare di impedire alla propria moto di franare addosso alle altre.
Un’aria di precarietà aleggia in tutti gli sguardi, addirittura qualcuno diceva che se la sua moto non fosse stata parcheggiata come lui desiderava, se ne sarebbe sceso.

Ora è vero che la fiducia va data a piccole dosi, ma non credo che ogni viaggio, la ANEK (compagnia di navigazione greca) spenda miliardi di assicurazione!!!!!!!!!!!!!!!

Sulla nave io e Lorenzo ci scambiamo (essendo il mio testimone di nozze…. Anzi uno dei tre) tutte le reciproche novelle sia motociclistiche, sia quelle ben più importanti della vita.

La mattina l’arrivo è previsto alle 8.00 locali, ovvero le 7.00 italiane, ma voi pensate che io o il Lovenzo ne abbiamo avuto anche il minimo sentore, che forse ci sia anche solo lontanamente passato per il cervello di tirare avanti l’orologio?????






Igoumenitsa.

La nave vomita dal suo ventre, carovane di turisti più o meno impazziti, (l’idea della vacanza, agli Italiani, suscita ancora forti emozioni).
Moto, auto, camper, furgoni, camioncini, tir, schiamazzi, clacson, trambusti vari e il grande spiazzo del porto si trasforma in un mercato di ambulanti stracachi, dove però stranamente, nessuno vende niente…..urlano e basta.

Pian piano questo esercito rumoroso si defila, si allontana e poi si annulla.
Io l’organizzato, guarda Lovenzo alle prese con i suoi ragni per circa 40 minuti, anche perché non c’era più nessuno da guardare.

Comunque felici d’essere arrivati un’ora prima (ma non è così) e felici di essere in Grecia (scordatevi che le temperature sono sempre torride) partiamo già in versione giacca traforata senza interno e casco jet.

Andando verso Ioannina, attraverso la statale (molto affascinante e suggestiva per panorami e scorci), si sale in quota e tu con la convinzione che in Grecia fa caldo, sopporti il freddo che comincia ad essere sempre più penetrante.
Vicino al congelamento ci siamo fermati e senza pronunciare una parola ci siamo bardati a dovere.

Il sole tagliava i paesaggi rendendo queste vallate, per una parte completamente illuminate, per l’altra totalmente nell’oscurità. Il risultato: un gioco di chiaro scuri, veramente pregevole.
Arrivati a Ioannina, il caldo a cominciato a rifarsi sentire, per cui ci siamo nuovamente spogliati.
Lovenzo in un attacco di iper tecnologia estrae la cosa più da GA-GA esistente……il GPS.
L’anti viaggiare in moto per eccellenza.
Mi rassicura…….con questo non ci perdiamo più!!!!!!!! A parte che ancora non ci eravamo persi (eravamo in grecia da poco più di due ore) ma avremmo constatato di li a poco l’efficienza del GPS, nel quartiere pedonale di Ioannina…………….

Usciti dalla labirintica cittadina (non e che Cnosso era stato da queste parti per caso???),ci siamo recati verso KALAMPAKA ai piedi delle meteore.

La strada è bella larga l’asfalto che tiene assai, spazi di fuga ampi, e cos’è la manna dei motociclisti?????
Ben presto ci siamo dovuti rimodulare in velocità prossime a quelle da parcheggio.
Lungo tutto il percorso esistono delle cave, penso di talco. Lo stesso viene trasportato da gentilissimi camion, i quali provvedono a sparpagliare questa fine polverina, ben bene sulla sede stradale, causando nella moto il famoso effetto anguilla. Si pensi che giunto dopo una S a velocità moderata, sentivo la moto scappare in ogni dove, tanto da convincermi che avevo bucato.
Mandato un sms ad un futurista (vedi futura 75), mi scrive di indurire le sospensioni!!!!!!! Volevi uccidermi?
Raggiungiamo le Meterore e devo dire che d’impatto l’espressione da proferire è: MAGNIFICHE ( o giù di lì)!!!!!!!!1

In realtà sono dei grossi chalet (un po’ deludenti), che all’interno hanno delle cappelle bizantine (queste veramente belle), completamente mosaicate all’interno, con altari intagliati di fattura veramente pregevolissima.
Suggestiva la posizione dove sono collocati questi monasteri, che ormai sono diventati facilmente e comodamente raggiungibili (cosa che una volta, non era possibile).

Decidiamo di passare la notte nei pressi, (B&B villa San Giorgio) da una signora che sembra quella di una pubblicità di qualche hanno fa che recitava così: La signora Luisa, comincia presto, finisce presto e di solito non pulisce il water, perché nel water mette……
Ricordate?
Claudicante, pettinata con i petardi, ma furba ed allo stesso tempo gentile!!!!!




La sera mangiamo in una taverna nella cittadina sottostante e la notte saliamo con la luna piena verso i monasteri che però non sono illuminati.
Si dice che ciò sia dovuta ad una forma di intimità che cercano i frati, ma ciò cozza con tanto di strada e di turisti che frequentano tutti i gg. quei luoghi.

Gli orari di chiusura variano fra le 16.00 e le 18.00 e noi con l’orologio indietro di un’ora siamo riusciti solo a vederne uno. Il correre verso gli altri riservava la spiacevole sorpresa di trovare cancelli chiusi man mano che ci si appropinquava.

La mattina successiva, siamo partiti alla volta di Delphi, passando per Trikala e Lamia.

Le strade interne dritte e contenute da infinite costruzioni monotone e brutte, cambiano e diventano paesaggisticamente favolose solo quando iniziano a salire.
Lì i paesaggi sono immutati da secoli.
Boschi di eucalipti si alternano finchè l’altimetria è contenuta con uliveti.
I numerosi scorci panoramici celano perfino le strade che sono per lo più avvolte dalla lussureggiante flora.

Arriviamo a Delphi verso mezzogiorno.
Parcheggiamo le moto, la lunga ed immancabile correa di saluti e di scambi di pareri con altri motociclisti e poi dentro, immersi nella magica città dell’oracolo.

Siamo sotto il monte Parnaso, il monte degli Dei e ti accorgi di quanto un luogo così suggestivo poteva essere d’aiuto ad un manovratore di popoli per indirizzare le proprie genti secondo il suo volere.
Nell’antica Grecia, tutte le decisioni importanti, erano prese dopo le “rivelazioni” dell’oracolo!!!!!
Ora è chiaro che si tratta di situazioni pilotate, la sacerdotessa di turno che cadeva in “trance” doveva dire ciò che il capo voleva sentirsi dire.

Oltretutto, la sceneggiata finiva con un’orgia generale per cui………………… tutti felici e contenti.
Rimane il fatto che architettonicamente erano veramente dei grandi e per l’equilibrio delle costruzioni stesse, per gli stratagemmi ottici che permettevano all’occhio umano di vedere dritto ciò che non lo era, per la ricerca non fine a se stessa ma protesa verso una sorta di ringraziamento continuo agli Dei e per il sesto d’impianto delle città, capace di trasmettere il senso di società, propria di quel popolo.

Visitato il museo siamo andati a cercare un giaciglio per le stanche membra.
Pochi chilometri e raggiungiamo Chrissos, troviamo presso la taverna Bassanos una stanza 35 euro in due prima colazione (e che colazione!) compresa.

La cena a 10 euro a testa offre veramente cose buone in gran quantità.
L’immancabile zazitki (crema di yogurt acido con cetrioli e aglio), il dolmates (foglie di vite che avvolgono una crema di formaggio fantastica), suflaki (spiedone di carne di pollo o maiale), ecc., vino resinato e dolce fatto di yogurt e miele.

Il panorama dalla stanza guarda il mare degli ulivi e la modesta cittadina di ITEA. Complessivamente un posto che riconcilia i sensi e genera calma.
Lì vicino esistono le cittadine di Delphi nuova e Araohva. Belline ma senza storia.

Questo è un limite della Grecia: dalla storia fantastica ellenica/ellenistica all’attualità!!!!!!!!! Niente storia intermedia, per uno che vive in Italia è sconcertante.

Un’altra mattina, un’altra sveglia e altre cose da vedere.
Un piccolo convento Bizantino a una trentina di km, guardabile più per la vista che dona, visto che permette di vedere il mare degli ulivi da altra angolazione.

Tappa successiva il monte parnaso. In inverno dalle cime raggiungibili solo con lo skilift, si possono vedere quasi tutte le coste della Grecia.

Veramente il monte degli Dei.


La cena presso la taverna Bassanos, è allietata dal fatto che assistiamo ad una festa di matrimonio.
La festa si svolge con una sequela di balli locali (un’alternarsi di vari sirtaki e negne veramente insopportabili).
Alcuni di questi balli sono di gruppo; una sorta di trenino che si autoavvolge e trova sfogo sotto le braccia congiunte che si alzano a ritmi più o meno regolari, (scopo e non disgiungere mai il trenino, pena maleficio rivolto al “capotreno”) altri sono singoli.
Mentre i balli comuni sono guidati rigorosamente dalle donne, i balli singoli sono riservati ai maschi.
Questi devono destreggiarsi in equilibrismi e contorsioni lentissime durante le quali alcuni commensali, lanciano piatti per aria (una specie di dono agli Dei) allo scopo di romperli (se ciò non succede, la sfiga ti travolgerà), mentre altre persone offrono bottiglie di vino al ballerino.
Il protagonista sorseggia un poco di vino da un bicchiere e poi lo butta a terra, dando inizio al rito dei piatti.

Alla fine di ogni ballata, passano gli scopini.

Il titolare di questa taverna, la sera in cui siamo giunti si è avvicinato alla mia moto (trascurando quella del compare: mai successo), la guarda attentamente, la interpreta (viste le modifiche estetiche apportate) e proferisce a bassa voce ma con sguardo fiero: Aprilia eh???.
Su una vetrata vicino all’ingresso sono apposti tutti gli adesivi possibili riguardanti guide (touring italiano, ecc), riconoscimenti vari, carte di credito abilitate.
In mezzo a questi, ma proprio in mezzo ne campeggia uno rosso con scritta bianca: Aprilia.
Forse anche all’estero comincia ad essere apprezzata la nostra marca? Ripensando alla storia recentissima, rincresce vedere come Beggio abbia dissipato in così poco tempo, tutto ciò che aveva impiegato una vita a costruire.

Siamo al 21 agosto esattamente a metà vacanza e abbandoniamo il mare degli ulivi per dirigerci, verso Corinto per finire (ancora non si sa di preciso dove) tra Micene e Olimpia.
Il Lovenzo, nei suoi lunghi silenzi dovuti alla programmazione sul GPS, stabilisce una rotta e partiamo.
In Grecia i cartelli stradali delle principali Strade Statali sono sia in greco che inglese; ne deriva che perdersi è impossibile.
Quando invece si prendono strade ad istinto l’attrezzo di Lorenzo, dovrebbe rivelarsi utile, perché l’idioma locale non fa parte del ns. bagaglio culturale. Il problema sussiste quando anche il GPS e le relative carte scaricate da Internet sono in greco o tutto al più in tedesco.

Morale? Ci siamo persi.

Fortunatamente non di molto e fortunatamente ci siamo trovati in una baia molto bella, frequentata solo da Greci.
Il paese si chiama Aigostena, l’acqua limpida, il fondo e le spiagge, si alternavano in continuazione per tutta la lunghezza dell’insenatura.
Due botte di tintarella, diventano obbligatorie e immergersi in quell’acqua cristallina, risulta veramente piacevole.
Ripartendo, restiamo sulla strada costiera che regala veramente paesaggi da urlo. L’altimetria variabile della strada con dislivelli anche marcati, uniti alla sinuosità del tracciato e alla totale naturalità dei luoghi, evocano la parola bello nel suo significato più puro: il bello oggettivo.

Sbuchiamo da un fitto bosco e davanti a noi si staglia tutta la baia di Corinto; il sole sta diventando rosso e lo spettacolo è spettacolare ( dal film moulin rouge ).

Sullo stretto (un budello strettissimo scavato nella roccia alla fine del 1800) facciamo due foto e ripartiamo per Naupilia Argos.
Sono ormai le 19.00 e la voglia di farsi una bella doccia è preminente, considerando i tour de force che ci aspettano i prossimi gg.

Troviamo da dormire presso il B&B Pandelis tre Km prima dei resti archeologici di Micene.
Il titolare è gentilissimo e si prodiga in alcune mie richieste (ho dimenticato la carta d’identità a Chrissos), affinché il mio documento, venga rispedito in Italia.

Il giorno successivo parte con la visita di Micene, la tomba di Agamennone e il museo che lasciano senza fiato.
Il programma, ma solo il programma prevede la visita ad Epidauro.

Invece decidiamo di fare una puntatina al mare in una spiaggia a c.a 3km da Naupila e poi partire per Epidauro.
La puntatine al mare è stata fatale ai nostri scopi storico/scientifici…..
Tornando, ci fermiamo a vedere il castello di Naupilia (gigantesco e affascinante).
Cena vicino ad Argos dal fratello minore di Anthony Perkins (quello di Psycho 1 – 2), infatti ci aspettavamo una coltellata e poi a nanna.
La mattina si parte in direzione Epidauro; qui esiste il più grande (15 mila posti) teatro greco che è venuto a noi intatto.
Lo spettacolo di tanta magnificenza è mortificato dalle solite comitive di italiani di ogni età, che scambiano questi luoghi, per gli studi televisivi dopo registrano la corrida.
L’Inno, va pensiero, un prete che improvvisa una messa (stolto, in un luogo che non appartiene alla religione cattolica) ecc. con mal celato malumore da parte dei non Italiani e anche mia.
In moto e subito ci dirigiamo verso Olimpia.
Lungo il percorso ci troviamo su una strada larga, ben asfaltata, piena di Sali e scendi con ampi spazi di fuga….. finalmente si possono fare due magiche pieghe… c.a 40 km.

Arrivare a Olimpia sembra ormai cosa fatta, mancano 100 km, ma non è così.
La strada improvvisamente diventa larga come una mulattiera e le curve sono talvolta anche da prima.
Alle 17.00 siamo in dirittura d’arrivo, qua fortunatamente museo e scavi chiudono alle 19,30.

Senza parole e visitate questo luogo sono le uniche cose che posso suggerire, sebbene i Romani prima e i cristiani in seguito, abbiano cerato di farne scempio.
Nel museo è conservata l’Hermes di Prassitele; POCHE COSE AL MONDO SONO STATE COSI’ EMOZIONANTI.
Siamo risaliti per passare la notte ad Achaia
L’indomani abbiamo raggiunto la spiaggia di Araxos, idilliaca e dopo qualche ora siamo tornati verso Igoumenitsa.
La vacanza volgeva al termine.

Nel nostro pellegrinare tra una città e l’altra notavo che tutte le persone al nostro arrivo e in qualsiasi situazione di traffico, volgevano lo sguardo verso la Multistrada, cosa che non vi nascondo, suscitava in me piccole botte d’invidia.
Ora dovete sapere che questa moto ha un coperchio frizione aperto e che emette un BLA BLA BLA capace di far scappare i cani.
La spiegazione del perché la gente si girava era svelata; non il fascino del suono ducati (tranne che per uno svizzero con maglietta ducati) ma per il baccano, tant’è che ad Argos due motociclisti senza casco, dopo un breve consulto tra di loro, si sono girati ed indicando il carter frizione gli hanno urlato: BLA BLA BLA con fare preoccupato.

Chiaramente, non ho infierito (pur amando la sua moto) sul mio testimone e il suo latrare!!!!!!!!!!!

In definitiva: per uno che abita in una grande città, la Grecia può sembrare fantastica, in realtà offre reperti archeologici meravigliosi e coste immacolate.
Il resto è assolutamente anonimo e privo di personalità.
Rimane il fatto che (Atene a parte) è abbastanza ordinata e che grossi scempi ambientali non ne sono stati compiuti.

Saluti
Ciao Giorgio

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Messaggio da ragazzino » 2/9/2005, 09:52

letto
ma qualche fotina rappresentativa riesci ad inserirla?

cmq compliments :-D
Ultima modifica di ragazzino il 2/9/2005, 10:10, modificato 1 volta in totale.
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sedume sicilia
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Messaggio da sedume sicilia » 2/9/2005, 10:01

QUANDO ARRIVANO......

DIMENTICAVO:Ringraziamenti:

Aprilia: grande moto la futura peccato il consumo di benzina che è veramente esorbitante. Affidabilità pressoché assoluta e grande macinatrice di km.
Spero che pensino ad una evoluzione e non facciano cadere il discorso, supportato magari da una campagna di sostegno a favore dei proprietari che passassero ad una futura nuova.

Spidi: la giacca traforata è effettivamente efficace. Questa poi con semplicità e velocità si modifica nei vari assetti. Non metto in dubbio che quella delle altre marche siano altrettanto buone, ma per la mia corporatura, questa era la migliore.


Giuma: Pantaloni taglio jeans in Kevlar cordura: semplicemente fantastici, proteggono dal caldo, dal freddo, dall’aria e volendo con ivari accessori diventano pure invernali.

Shoei: l’x-spirit con qualche piccola modifica al polistirolo interno (per me necessaria) si è confermato un casco meraviglioso.

Krauser: regalano grande soddisfazione, peccato che il supporto l’ho dovuto autocostruire

Bagster: la ritengo la migliore soluzione e dopo tanti anni di mototurismo, ancora non vedo soluzioni alternative altrettanto valide e per fattura e per comodità d’utilizzo.

Note negative: il pneumatico posteriore purtroppo, ha accentuato con l’usura, quel fenomeno di saltellamento in piega oltre i 120 km/h che da appena montato a evidenziato subito.
Ciao Giorgio

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Messaggio da Gig81 » 2/9/2005, 11:08

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Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
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Messaggio da sedume sicilia » 2/9/2005, 11:51

GIG, DETTO DA TE!!!!!!!!!!!!!!!

SED
Ciao Giorgio

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Messaggio da Futura_75 » 2/9/2005, 11:54

minchia SED... complimenti... :wink:
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Messaggio da Gig81 » 2/9/2005, 12:52

sedume sicilia ha scritto:GIG, DETTO DA TE!!!!!!!!!!!!!!!

SED
Ok, ho capito...

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Messaggio da Maic » 2/9/2005, 13:26

Gig, sono le "Meteore"???
Se scendendo a Igoum.... ha i visto la zona con le meteore e tutti i monasteri sopra??
Scusa, magari lo hai scritto nel report, ma ora non ho avuto tempo di leggerlo!!!

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Messaggio da rillo » 2/9/2005, 13:31

Beeeeello
complimenti Seddao :wink:
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Messaggio da Futura_75 » 2/9/2005, 13:31

però.... andare a vedere le Meteore per uno che soffre di meteorismo deve essere il massimo.... :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
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Messaggio da muttley » 2/9/2005, 13:37

Bel report
:-D
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Messaggio da Grappa » 2/9/2005, 15:55

'azz quanto e' lungo. ho stampato il tutto. me lo leggo con comodo in bagno. chissa peche' penso sempre a Sed in quel luogo :wink: :wink:

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Messaggio da Futura_75 » 2/9/2005, 16:21

:cheridere: :cheridere: :cheridere: :cheridere: :cheridere: :cheridere: :cheridere: :cheridere: :cheridere: :spala: :spala: :spala: :spala: wc wc wc wc wc wc :-13 :-13 :-13 :-13 :-13 :-32 :-31 :-39 :-50 :-48 :-28 :-16 :-14
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Messaggio da sedume sicilia » 2/9/2005, 16:54

sono fiero che ti fai le pi@@e pensando a me!!!!
e tu tamponatore di ciclisti BUI stai attento.


buon fine settimana a tutti

sed
Ciao Giorgio

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