Visto che stiamo abbandonando il vecchio Forum per questo, ho voglia di portarmi dietro un po' di vecchi post... per i Futuristi nuovi :)
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(17/06/2003)
Caricare la moto e partire per le Alpi. In giugno ci sono meno turisti, meno
camper, meno pullman. La luce del giorno svanisce molto tardi, e i prati
fioriti hanno ancora tutti i colori della primavera. Senza una meta
immediata, solo con l'appuntamento di un I.R.I. Dolomiten Tour con base a Moena quattro/cinque giorni più avanti... la A22 mi permette di giungere
velocemente in vista dei monti. Non ho fretta, esco ad Affi per godermi il
lungo lago. Ma dopo pochi minuti mi pento: troppo traffico, troppo poche le
curve.
Passate Torbole e Riva mi dirigo per la Val di Ledro, poi per la Val Caffaro
e imbocco il bellissimo Passo di Croce Domini, senza farmi intimorire dal
cartello passo chiuso. In effetti i lavori, verso la cima del passo, ci
sono, ma si passa su un semplice sterrato.
Il Gavia, invece, mi respinge. Pur facendo finta di non vedere il segnale di
traffico interrotto, mi trovo la via sbarrata da una frana, una ruspa e,
insieme ad alcune Multistrada inglesi, sono costretto a tornare verso Ponte
di Legno. Allora passo il Tonale, mi porto su Cles e imbocco la nuovissima
strada che porta direttamente in Val D'Ultimo.
Prati, laghi azzurrissimi e boschi. I paesi, piccoli e non troppo sfruttati
turisticamente, sono tranquillissimi ed inseriti nel territorio. Trovo una
stanza al Post di San Pancrazio... domani mattina voglio dirigermi sullo
Stelvio!
Martedì mattina. Colazione con uno splendido piatto di speck appena tagliato solo per noi. E mi porto a Glorenza evitando per bene autostrade e
superstrade. Da Glorenza (bel borgo medioevale) si entra in Svizzera tramite la verdissima Val Mustair, un mare di pascoli con le cime innevate
tutt'attorno!
Prima di giungere a Valchiava imbocco l'Umbrail Pass. Come avevo già potuto constatare lo scorso settembre (anche se in una giornata meno assolata) questa salita verso lo Stelvio è vera wilderness mototuristica. Oggi non riesco ad evitare molte soste per scattare qualche foto. Siamo solo Claudia ed io, una Futura, e la natura: il bosco, le montagne, il ruscello che scende spumeggiando di sasso in sasso. E ancora una volta il piccolo sterrato non mi fermerà!
Il Passo dello Stelvio: sempre lui, la banalità dei tanti negozi di
souvenirs e la simpatia dei venditori ambulanti di wurstel e crauti...
eppure l'annuale salita allo Stelvio è una sana prassi che non mi sognerei
mai di abbandonare!
Mi telefona il Bonetti: Elena ed io abbiamo un paio di giorni di ferie,
perchè non ci facciamo il Grossglockner prima di raggiungere gli altri di
IRI a Moena, venerdì sera?. Beh, mi sembra una buona idea: ci si vede allo Stalle giovedì!!!
Giù per gli oltre 50 chilometri che portano a Trafoi, poi direzione Bolzano.
Ho di nuovo voglia di Dolomiti! Sconfiggo l'afa della piana bolzanina solo
quando riesco ad imboccare la Val d'Ega.
Per la prima volta mi fermo al Lago di Carezza: quante volte ci sono passato accanto senza fermarmi, impaurito dall'enorme numero di pullman
parcheggiati!!! Poi il Costalunga e, infine, la Val di Fassa, anch'essa
ancora vivibile, ad inizio giugno. Trovo una stanzetta all'economicissimo
Hotel Oswald e mi concedo un'ottimo spezzatino di capriolo nel vicino
ristorante dell'Hotel Scoiattolo.
A nanna presto e presto in piedi! Claudia ed io ce la giochiamo sempre con
i ciclisti sull'essere i primi a far colazione... ma d'altronde è un peccato
perdere tempo a poltrire. Chiuse le valige si riagganciano in fretta alla
Futura e... pronti! Ci sono dei passi da queste parti? Sì, e alcuni non li
ho ancora percorsi.
Il Fedaia è sempre piacevole, scendo fino a Caprile e imbocco il Colle di
Santa Lucia per poi dirigermi al Passo Giau. Guidabile, immerso nei boschi
prima, panoramico poi, il Giau merita di essere inserito tra i passi più
belli da percorrere in moto!
Raggiunta Cortina inizio a scendere verso sud, perchè mi manca anche il
Passo Mauria. Ed è un altro passo che merita. L'altitudine è certamente
meno nobile dei mitici passi dolomitici, ma l'asfalto è perfetto e con un
ottimo grip. I tornanti sono pochi e ben guidabili, le curve prevedibili
e... godibilissime. Anche un fermone come me si prende qualche confidenza allegra, ma il richiamo di un panino e di un bianchetto al Bar del passo, mi obbliga ad una sosta ai box.
Punto al cuore della Carnia: Forni di Sotto, Forni di Sopra, Sauris. Cerco
di portarmi verso la Val Pesarina, ma trovo impercorribile la Forcella di
Lavardzè e dirigo la Futura verso nord-ovest. Valico il Passo di Monte Croce di Comelico e raggiungo Dobbiaco, dove trovo una buona sistemazione per la notte all'Hotel Moritz.
Ueilà! Siamo già di giovedì!!! Andiamo pure al Passo Stalle a beccare il
buon Bonetti ed Elena. In realtà Claudia ed io siamo in netto anticipo e ci
gustiamo il clima quasi balneare del lago di Anterselva.
Quando arriva la kappona ci perdiamo, a causa dei saluti, la pole
position al semaforo, e la salita in cima la dobbiamo fare dietro alle
auto... beh, meglio, così non comincio subito a dimostrare la mia
fermosità. In cima allo Stalle ci pappiamo dei wurstel notevoli, che ci
fanno quasi dimenticare l'acquazzone che ci seguirà fino a Dollach.
A Dollach ritrovo la pensione Khann della fantastica Signora Gertrude, ma
anche la splendida cucina ed i prezzi competitivi del ristorante dell'Hotel
Zum Post. Ma soprattutto il borghetto tranquillo, silenzioso, ordinato che
si trasforma, all'indomani (e dopo la Somma Colazione di Frau Khann) in uno splendido trampolino per il Grossglockner.
A settembre scorso, durante il mio giro delle Alpi, avevo attraversato la
Grossglockner HochAlpenstrasse in una giornata con un tempo pessimo: oggi, sul Grossglockner c'è un sole fantastico!!!
Già al primo colpo d'occhio, notiamo che i 17 euro di pedaggio sono ben
spesi: gli addetti alla strada stanno ramazzando via il ghiaino portato dal
temporale della notte!!!
Poi il ghiacciaio del Franz-Josef Hohe e, da-non-andar-più-via, l'Edelweiss
Spitze, il punto panoramico più alto di tutto il massiccio... sembra di
essere in cima al mondo... e tutt'intorno altre, splendide, montagne.
E poi la strada: in giugno sono ancora pochi i camper. Ancor meno i pullman.
E' il regno dei motociclisti: tedeschi, indigeni austriaci, belgi,
tantissimi olandesi, qualche italiano.
Chiedo a Riky (nettamente più veloce di me) di fare l'andatura. Riesco
(riesce) a non staccarmi. Arriviamo alla stazione d'uscita nord e,
ovviamente, rigiriamo la moto e torniamo indietro... se non dovessimo essere a Moena per cena, credo che
potremmo passare così l'intera giornata :-)
Una stupida foratura ad un chilometro da Linz azzoppa la Futura, ma un
gommista stakanovista (ma caro, vergognosamente caro) mi rimette in moto per le due del pomeriggio! Entriamo in Italia per un panino scampa-temporale poi facendoci Falzarego, Valparola e Sella (non c'è bisogno di commenti, no?) raggiungiamo Moena e gli altri partecipanti ad IRI Dolomiten Tour.
Poi è solo la storia di uno dei tanti, come sempre bellissimi, raduni di
I.R.I., il Dolomiten Tour 2003, dove non riesci mai a capire se è maggiore
il piacere dei chilometri percorsi in gruppo o, molto più probabile, quello
di rivedere vecchie faccie amiche
Il report del D.T. 2003 lo ha già scritto Aldo... (pigrizia post
rientro-al-lavoro...)... ma, non è che si possa organizzare un DTbis a
luglio, un DTtris ad agosto e un DTquater a settembre???????
Ah, un'annotazione: scendere allegri dal Pordoi alle 8 di sera è stato
fantastico: niente traffico, il ritmo dettato dai GS e dalle VFR di Bart e
Bruno... e io che sono riuscito a non farmi distaccare... probabilmente
Casadei e Rafagas cominciano a risentire dell'età DDDDDDDDDDDD
Seconda annotazione: grazie all'Esimio Prof. Zorat, a Gianni e Luciana per
avermi portato ad ammirare i(l) Serrai di Sottoguda (spero di non aver
sbagliato troppi nomi... sto andando a memoria)... un canyon veramente
pittoresco e sconosciuto.
Nota per i Futuristi: Black Magic è inconfondibile: al Passo Brocon, mentre ero con tutto il gruppo di IRI, mi si avvicina un ragazzo del posto e si presenta come un partecipante dl Forum di Motocorse: ho visto una Futura nera con i cerchi oro... sei Gattostanco, vero? Internet è un mezzo fantastico!!!
Lamps :)
Giancarlo gattostanco Gattelli - Ravenna
RSTmilleFUTURA BlackMagic
http://www.gattostanco.it
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http://www.cmfem.it (Coordinamento Motociclisti)
http://www.mototuristi.org (Mailing List)
http://www.internetriders.org (I.R.I.)
http://digilander.libero.it/IRIber (I.R.I. Battaglione Emilia Romagna)
http://www.rst1000futura.it Aprilia Futura Unofficial Web Site
(17/06/2003) Qualche chilometro prima di IRI Dolomiten Tour
Moderatori: Greywolf, piegachetipassa, zio, RST'72
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