Il PELOponneso con Lov Bot e Fazerina
Inviato: 7/10/2005, 17:29
Quest’anno abbiamo deciso (per necessità di riposarsi… ) di fare vacanze degne di questo nome e vista la vicinanza al porto di Ancona, ci siamo interessati alla Grecia e in particolare al Peloponneso. Ci sono 3 compagnie che fanno la tratta Ancona-Igoumenitsa-Patrasso: la Fast Ferries (497 €), la Minoan (408 €) e l’Anek. Quest’ultima, greca, è la più economica: 2 moto, 2 persone in poltrona A/R per Patrasso, 355 €. Partenza l’11 e ritorno il 25 agosto. L’attraversata dura 21 ore… Sbarchiamo quindi il 12 a Patrasso, città che ha solo un bel porto ma poco altro da offrire. Decidiamo di fare solo campeggio per risparmiare, ma scopriremo poi che pagheremo 22 € per posti brutti e 17 per posti stupendi. Incomprensibile. Ci dirigiamo a est con l’intento di fare il giro del Peloponneso in senso orario, verso Corinto per una strada a pagamento (1 € a moto) liscia come l’olio e che passa da 2 corsie larghissime a 2 corsie minuscole senza preavviso… Si arriva in un’ora a Corinto dove si ammira il canale di 6km profondo 80 metri scavato nel tufo che collega il mar Ionio al mare Egeo. Spettacolare se è in transito una nave rimorchiata.Si prosegue per Epidauro all’anfiteatro famoso per l’acustica irripetibile.
Facciamo tappa in campeggio a Tolòn vicino Nauplìa (antica capitale greca dove svetta una fortezza stile veneziano). Il 13, 14 visitiamo i dintorni compreso il sito a Micene (8€ a persona!), ma i siti archeologici in Grecia son tanti e tutti semidistrutti per cui è bene leggere cosa si sta vedendo e immaginare come era… non so fino a che punto convenga insistere nel visitare rovine su rovine insomma! Fenomenale a Micene l’acustica all’interno del Tesoro di Atreio (la tomba): si tratta di un tronco di cono alto 20 metri fatto di pietra e se ci si posiziona al centro e si parla anche solo con un filo di voce, l’effetto 3D del suono è impressionante! Il Peloponneso all’interno e specie al sud è selvaggio e i turisti molto rari… penso sia per questo però che i prezzi sono alle stelle al pari dell’Italia e oltre! Il cibo è da interpretare: va molto il ripieno di carne ma è unto da nauseare e tutto poi è speziatissimo (vendono infatti sacchetti di spezie enormi nei negozi). La mussaka (melanzane con macinato di carne e besciamella), il suvlaki (spiedini di carne o pesce), il saganaki (formaggio fresco impanato saltato alla piastra o in padella con olio), sono da assaggiare ma non abbondare, rischio cirrosi epatica da olio! Tutto è coperto da olio d’oliva (la pianta d’ulivo è presente ovunque qui). Ci dirigiamo a sud passando per Sparta (delusione totale in quanto rasa al suolo e ricostruita…) toccando Mistras, da vedere, per arrivare in un campeggio a 10 km a sud di Gythio. Ci fermiamo 3 notti e visitiamo la regione del Mani. Il rischio di innamorarsi dei posti è alto.
Sembra di essere in paradiso (a parte le strade viscide e impervie!). Esiste una sola strada asfaltata per cui è difficile sbagliarsi nel Mani! Areopoli è la città principale della zona e conviene fermarsi per fare benzina (se ne hanno ancora…) e prelevare al bancomat (al mattino sennò lo si trova senza banconote!). Sì, il Mani è così, un po’ far west e il più veloce usufruisce delle comodità… Gli abitanti lo sanno e non vogliono cambiare le cose. Anche i pochi turisti difficilmente riescono ad integrarsi con la gente così “chiusa”. Il Mani è costituito da borghi di alcune decine di case dove spesso abitano stabilmente 2 famiglie e il resto sono residenze estive. Le case sono torrioni a pianta quadrata anticamente usati per le faide tra le famiglie per contendersi anche un metro di terra. L’ultima, risalente all’inizio del secolo, è stata sedata dall’esercito greco! Caratteristici sono i muri di pietra che tutt’ora delimitano i possedimenti. Terra arida e selvaggia. Il giorno dopo andiamo a Monemvassìa, spettacolare città fortificata su un’isola collegata alla terra ferma da una strada. E’ posta alla base di uno scoglio alto 300 metri dove in cima si trova una chiesa.. Posto fiabesco! Ci spostiamo a Pylos per visitare l’ultimo dito del Peloponneso dove le città di Methoni e Koroni affascinano per la loro posizione e le coste frastagliate.In 30 km di strada si passa da 37° (est) a 29° (ovest)… strano ma vero. Solita razzìa di sigarette da qui in avanti: 11 stecche a 28 € l’una! E’ la volta di un campeggio a sud di Killini (porto d’imbarco per le isole di Zacinto e Cefalonia): una moto + 2 persone costa 20 € per Zacinto con un’ora di percorrenza. Non ci siamo andati ma forse vale la pena. Abbiamo visitato Olimpia, città natale delle olimpiadi con uno dei più bei siti archeologici della Grecia. Da vedere assolutamente. Dopo un po’ di riposo siamo tornati a Patrasso percorrendo gli ultimi 80 km da Killini il 25 e siamo tornati ad Ancona.
In totale abbiamo percorso 1600 km. Non un’infinità, ma a volte con quelle strade abbiamo rimpianto la macchina! Avete mai fatto un dritto a 50 all’ora? Io ne ho fatti abbastanza! A causa dell’asfalto a specchio, alle auto a 40 km/h in curva fischiavano le gomme! Figuriamoci che senso di fiducia farle in moto… La Futura si è comportata sempre bene a parte l’anabbagliante fulminato a 2 giorni dal ritorno. Altra cosa “stupefacente” è il divieto di gettare carta igienica nel ma in un apposito cestino spesso traboccante di luride cartacce altrui! Le tubature in Grecia sono più piccole e s’intasano facilmente. La cosa merita un capitolo a parte ma lascio immaginare lo schifo ogni volta… Altra cosa che colpisce, è la gente giovane: fuma da fare paura e spesso è obesa. Adora le macchine taroccate con spoiler e cerchi “improbabili”. Cercano disperatamente di imitare il modello occidentale esagerando perché il Peloponneso non è di sicuro una terra ricca economicamente (un operaio guadagna 600 € e la benzina costa 1 €…). Il turismo è la fonte principale di sostentamento e al secondo posto presumo venga la produzione d’olio d’oliva. Posso affermare tranquillamente che in Italia, a parità di spesa, viene offerto un servizio migliore non di poco! L’igiene nei ristoranti in Grecia è penoso e il turista passa in secondo piano rispetto uno del luogo. Come detto, la gente è chiusa e riserva i migliori trattamenti per sé. La bella facciata di un ristorante sul mare spesso nasconde una cucina sporca e disordinata. Abbiamo pranzato anche con mezzo spiedino di carne a terra di fronte a noi e gli unici interessati a farlo sparire, sono stati un gatto e le mosche! Mai fare l’errore di prendere un menù e tentare di capire cosa mangiare, tanto poi arriva il solito cameriere che dice: -Questo finish, questo, questo, questo finish! Oggi abbiamo mussaka, souvlaki, saganaki, calamares frites e pork. A parte tutto comunque i posti visitati sono unici e fortunatamente là ancora il ritmo della vita è umano se non più lento. E va bene per godersi le ferie.
Facciamo tappa in campeggio a Tolòn vicino Nauplìa (antica capitale greca dove svetta una fortezza stile veneziano). Il 13, 14 visitiamo i dintorni compreso il sito a Micene (8€ a persona!), ma i siti archeologici in Grecia son tanti e tutti semidistrutti per cui è bene leggere cosa si sta vedendo e immaginare come era… non so fino a che punto convenga insistere nel visitare rovine su rovine insomma! Fenomenale a Micene l’acustica all’interno del Tesoro di Atreio (la tomba): si tratta di un tronco di cono alto 20 metri fatto di pietra e se ci si posiziona al centro e si parla anche solo con un filo di voce, l’effetto 3D del suono è impressionante! Il Peloponneso all’interno e specie al sud è selvaggio e i turisti molto rari… penso sia per questo però che i prezzi sono alle stelle al pari dell’Italia e oltre! Il cibo è da interpretare: va molto il ripieno di carne ma è unto da nauseare e tutto poi è speziatissimo (vendono infatti sacchetti di spezie enormi nei negozi). La mussaka (melanzane con macinato di carne e besciamella), il suvlaki (spiedini di carne o pesce), il saganaki (formaggio fresco impanato saltato alla piastra o in padella con olio), sono da assaggiare ma non abbondare, rischio cirrosi epatica da olio! Tutto è coperto da olio d’oliva (la pianta d’ulivo è presente ovunque qui). Ci dirigiamo a sud passando per Sparta (delusione totale in quanto rasa al suolo e ricostruita…) toccando Mistras, da vedere, per arrivare in un campeggio a 10 km a sud di Gythio. Ci fermiamo 3 notti e visitiamo la regione del Mani. Il rischio di innamorarsi dei posti è alto.
Sembra di essere in paradiso (a parte le strade viscide e impervie!). Esiste una sola strada asfaltata per cui è difficile sbagliarsi nel Mani! Areopoli è la città principale della zona e conviene fermarsi per fare benzina (se ne hanno ancora…) e prelevare al bancomat (al mattino sennò lo si trova senza banconote!). Sì, il Mani è così, un po’ far west e il più veloce usufruisce delle comodità… Gli abitanti lo sanno e non vogliono cambiare le cose. Anche i pochi turisti difficilmente riescono ad integrarsi con la gente così “chiusa”. Il Mani è costituito da borghi di alcune decine di case dove spesso abitano stabilmente 2 famiglie e il resto sono residenze estive. Le case sono torrioni a pianta quadrata anticamente usati per le faide tra le famiglie per contendersi anche un metro di terra. L’ultima, risalente all’inizio del secolo, è stata sedata dall’esercito greco! Caratteristici sono i muri di pietra che tutt’ora delimitano i possedimenti. Terra arida e selvaggia. Il giorno dopo andiamo a Monemvassìa, spettacolare città fortificata su un’isola collegata alla terra ferma da una strada. E’ posta alla base di uno scoglio alto 300 metri dove in cima si trova una chiesa.. Posto fiabesco! Ci spostiamo a Pylos per visitare l’ultimo dito del Peloponneso dove le città di Methoni e Koroni affascinano per la loro posizione e le coste frastagliate.In 30 km di strada si passa da 37° (est) a 29° (ovest)… strano ma vero. Solita razzìa di sigarette da qui in avanti: 11 stecche a 28 € l’una! E’ la volta di un campeggio a sud di Killini (porto d’imbarco per le isole di Zacinto e Cefalonia): una moto + 2 persone costa 20 € per Zacinto con un’ora di percorrenza. Non ci siamo andati ma forse vale la pena. Abbiamo visitato Olimpia, città natale delle olimpiadi con uno dei più bei siti archeologici della Grecia. Da vedere assolutamente. Dopo un po’ di riposo siamo tornati a Patrasso percorrendo gli ultimi 80 km da Killini il 25 e siamo tornati ad Ancona.
In totale abbiamo percorso 1600 km. Non un’infinità, ma a volte con quelle strade abbiamo rimpianto la macchina! Avete mai fatto un dritto a 50 all’ora? Io ne ho fatti abbastanza! A causa dell’asfalto a specchio, alle auto a 40 km/h in curva fischiavano le gomme! Figuriamoci che senso di fiducia farle in moto… La Futura si è comportata sempre bene a parte l’anabbagliante fulminato a 2 giorni dal ritorno. Altra cosa “stupefacente” è il divieto di gettare carta igienica nel ma in un apposito cestino spesso traboccante di luride cartacce altrui! Le tubature in Grecia sono più piccole e s’intasano facilmente. La cosa merita un capitolo a parte ma lascio immaginare lo schifo ogni volta… Altra cosa che colpisce, è la gente giovane: fuma da fare paura e spesso è obesa. Adora le macchine taroccate con spoiler e cerchi “improbabili”. Cercano disperatamente di imitare il modello occidentale esagerando perché il Peloponneso non è di sicuro una terra ricca economicamente (un operaio guadagna 600 € e la benzina costa 1 €…). Il turismo è la fonte principale di sostentamento e al secondo posto presumo venga la produzione d’olio d’oliva. Posso affermare tranquillamente che in Italia, a parità di spesa, viene offerto un servizio migliore non di poco! L’igiene nei ristoranti in Grecia è penoso e il turista passa in secondo piano rispetto uno del luogo. Come detto, la gente è chiusa e riserva i migliori trattamenti per sé. La bella facciata di un ristorante sul mare spesso nasconde una cucina sporca e disordinata. Abbiamo pranzato anche con mezzo spiedino di carne a terra di fronte a noi e gli unici interessati a farlo sparire, sono stati un gatto e le mosche! Mai fare l’errore di prendere un menù e tentare di capire cosa mangiare, tanto poi arriva il solito cameriere che dice: -Questo finish, questo, questo, questo finish! Oggi abbiamo mussaka, souvlaki, saganaki, calamares frites e pork. A parte tutto comunque i posti visitati sono unici e fortunatamente là ancora il ritmo della vita è umano se non più lento. E va bene per godersi le ferie.