[una vera occasione di incontrarci] Al convegno sulla sicure
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[una vera occasione di incontrarci] Al convegno sulla sicurezza, a Parma.
Farebbe bene a tutti
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
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Approposito, Grey, com'è andata la convention dell'AMI... i miei timori sono fuori luogo?
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Anzi, tié:
da MC:
da MC:
Quelle che segue è il contributo che Alez e Lucky desiderano donare alle persone che non sono potute venire alla Convention. Non volendo poi raccontare solo una sterile cronaca di quanto detto, vi troverete anche personali considerazioni ed opinioni sugli argomenti trattati:
L’incontro si è svolto in una sala perfettamente attrezzata di un centro Salesiano, sacerdoti che si sono da sempre prodigati in impegni sociali e civili. Nel suo complesso, è parso di ottima organizzazione, riunendo diverse e numerose autorità ed esponenti, in tempi che sono stati giudicati troppo brevi per aspettarsi i risultati visti. Ci sentiamo quindi in dovere di complimentarci con gli organizzatori, condividendo la speranza che questo impegno cambi radicalmente la situazione attuale.
La scaletta ha forse fatto soffrire un po’, visto che i primi che sono intervenuti hanno forse mal interpretato l’incontro, contribuendo in maniera anomala, quasi sterile e sconfortante in alcuni passaggi, apparentemente privi di argomenti da esporre. Probabilmente hanno inciso negativamente i vari impegni presi dalle autorità.
E’ nostro parere che se si fosse lasciato prima la parola ad organizzazione come l’Associazione Vittime della Strada, Pista Libera, FEMA, ASAPS, ACI, si sarebbe sicuramente evidenziata la situazione attuale e le relative aspettative. In seguito avrebbe ben figurato la presentazione dei Guard Rail di nuova sperimentazione ed i relativi contributi delle società coinvolte (fulcro reale della Convention). In questa maniera si avrebbe disposto di sufficiente materiale di discussione per passare la parola a tutte le istituzioni presenti, libere di esprimere le loro opinioni a tema e la disponibilità soggettiva ad attuare l’innovativo sistema. Da quello che abbiamo intuito, crediamo che l’impegno e disponibilità messi in campo non siano state completamente corrisposte, forse proprio per una mancanza di fiducia nella riuscita dell’evento. Un vero peccato ed un’occasione persa per alcuni…
I motivi sopra esposti quasi sicuramente sono responsabili delle modifiche parziali della cronologia in scaletta. Questa problematica ha influenzato anche l’ordine della descrizione degli interventi che segue, particolare per il quale ci scusiamo a priori.
La moderazione dell’incontro è stata affidata al dott. Riccardo Matesic di Motonline.com.
La manifestazione si è aperta alle 15:30 con l’introduzione del dott. Marco Guidarini (Presidente dell’A.M.I.) che ha motivato il lavoro svolto con un cenno storico, sottolineando l’importanza della ricerca scientifica, necessaria per trovare soluzioni utili all’umanità. I numeri descritti riguardanti gli incidenti sono spaventosi: nel 2001, tra auto e moto, vi sono stati 9000 morti, 300.000 feriti e 20.000 disabili. Il 26% degli incidenti trovano come protagonisti dei motociclisti. Gli scherzi che l’emozione hanno giocato al Dott. Guidarini ci hanno fatto comprendere quanto sia genuino ed emotivamente coinvolto dall’evento… nulla di male, anzi…
L’ing. Garrisi (Ministero dei Trasporti) si è limitato ad elencare l’attuale attività del Governo, rimarcando l’impegno didattico verso i più giovani ed il mantenimento della linea che attualmente conosciamo dai Mass Media. Interessante l’ammissione riguardante lo stato deficitario delle sovrastrutture stradali.
Non ci risulta che la Prefettura di Parma sia intervenuta. Peccato per l’occasione persa.
Il Secondo Municipio di Roma è intervenuto tramite A. Saccone (Presidente) e R.Panella (Coordinatore Forza Italia). Nel quartiere Parioli verrà installato a scopo sperimentale un primo tratto del nuovo Guard Rail presentato più avanti. La disponibilità e l’impegno mostrato hanno di gran lunga surclassato il dispiacere dell’intervento maggiormente fuori scaletta, motivato da coincidenze aeree stravolte dallo sciopero in atto. Con il senno di poi, ci è sembrato veramente strano che la stessa città di Parma non si sia impegnata in analoga maniera.
L’Associazione Vittime della Strada ha proiettato un bellissimo filmato realizzato dal Sig. Monreale, un Autotrasportatore di professione che si è impegnato a dimostrare lo scempio di cui sono vittima alcuni tratti della nostra rete stradale. Il documento ha di fatto dimostrato che spesso nei contratti di appalto non vengono contemplate le esistenti Normative Tecniche esistenti riguardanti la realizzazione o modifica delle strade.
I Carabinieri di Parma hanno citato la problematica degli animali selvatici e non, che possono causare incidenti, dichiarando che a tal scopo stanno raccogliendo dati. Hanno poi rinnovato il loro impegno nel rispetto del C.d.S. Anche da loro ci si aspettava di più… e non pensavamo che abbandonassero la Convention alla fine della prima parte.
Il Comandante G. Ferri, della Polizia Municipale di Parma, ha ribadito l’impegno in una maggiore prevenzione e repressione delle violazioni del Codice della Strada. Ci è sembrata più una criminalizzazione dell’utente in un contesto che si propone di aumentare lo stato di sicurezza delle strade.
L’Assessore alla Viabilità e Mobilità di Parma, Pietro Vignali, ha esordito elencando le problematiche sociali che affronta con i cittadini, dicendo che è impossibile accontentare tutti.
La sua opinione è che gli utenti delle strade sono troppo indisciplinati, che la maggior parte delle volte è colpa del loro atteggiamento e quindi è corretto sostenere una maggiore repressione. Dal suo intervento siamo rimasti abbastanza sconcertati, intravedendo una sorta di coalizione tra gli organi del comune di Parma, finalizzata più a discolpare i funzionari locali e meno propensa ad aiutare gli utenti della strada. …misera figura sottolineata soprattutto dall’abbandono del locale ancora prima che terminasse la prima parte della Convention.
L’Assessore Trasporti e Mobilità della Provincia di Parma, Ugo Danni, non si è presentato per altri impegni, ed un suo portavoce ha descritto genericamente l’attività di coordinamento che svolge l’Assessore. Di fatto l’intervento è risultato privo di spunti ed argomenti interessanti… vuoto e sterile.
L’Osservatorio per la Sicurezza Stradale Regione Emilia Romagna, nella persona della presidente Emanuela Bergamini Vezzali, ha semplicemente esposto il ruolo di “osservatore”, promovendo didattica ed istruzione esclusivamente giovanile. L’intervento ci è sembrato un po’ troppo limitato negli argomenti, visto soprattutto che tale organo si prefigge molto più genericamente di occuparsi di Sicurezza Stradale e non solo di giovani.
Il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, dott. Paolo Sesti, ha delegato un suo portavoce per l’intervento. La F.I.M. si è limitata a segnalare il proprio impegno nell’educazione stradale dal 1994. Occasione mancata per il dott. Sesti, visto soprattutto che dell’impegno segnalato non vi è traccia al di fuori della Federazione, e che ci aspettavamo un intervanto più incisivo sulla promozione sportiva e dei circuiti, argomento del tutto ignorato. Ricordiamoci poi che la F.I.M. è l’interlocutore diretto tra motociclisti italiani e Governo e quindi è lecito aspettarsi molto di più di quanto esposto nell’intervento.
Il Coffe Break offerto da BMW Motorrad Club di Parma era ineccepibile sia nel servizio che nella varietà. Complimenti.
La FEMA è la Federazione Motociclistica scelta come referente unico della categoria in seno alla Comunità Europea. La distanza dell’evento è stata la principale motivazione della defezione, a cui però hanno sopperito affidando la proiezione di un interessantissimo filmato descrivente la pericolosità delle segnaletiche verticali ed orizzontali in alcuni tratti della rete stradale europea. Davvero un ottimo contributo, che dimostra anche quanto sia violata la normativa EN 1436 sull’aderenza e vetrosità necessaria per le segnaletiche orizzontale.
Il dott. Riccardo Cuomo, dell’A.C.I. di Parma, ha forse generalizzato troppo sul comportamento dei motociclisti, responsabilizzando la categoria sugli episodi che ci hanno reso spesso malvisti alla società. Probabilmente ha dimostrato maggior legame al mondo delle quattro ruote, non mancando però la giusta osservazione che determinati atteggiamenti sono da sfogare esclusivamente in pista.
L’ANAS Emilia Romagna non è intervenuta. Peccato per l’occasione persa, visto soprattutto che sono i diretti responsabili della manutenzione e gestione della rete stradale italiana.
Fuori scaletta è intervenuto anche Giancarlo Falappa, storico pilota professionista della categoria Superbike. Il campione ha raccontato quanto abbia inciso una barriera fissa (muretto) posto a margine del circuito nell’incidente che ha posto fine alla sua carriera, ulteriore dimostrazione di quanto determinate strutture (in pista e, molto peggio, in strada) possano essere pericolose per i motociclisti.
Il Presidente di Pista Libera, Simone Pasini, pur essendo presente in sala ha preferito lasciare la parola a Manu, giustamente ansiosa di esprimere importanti considerazioni ed opinioni della comunità che rappresentano. La criminalizzazione della categoria dei motociclisti (a causa dei soliti indisciplinati) ha colmato la prima parte dell’intervento, per concludersi ribadendo la necessità di un maggior numero di autodromi, di una migliore gestione di quelli esistenti, a costi decisamente più contenuti.
Il dott. Alessandro Tassi Carboni, dell’Assistenza Pubblica di Parma, non è intervenuto.
Il 118 di Parma ha mostrato statistiche americane correlate all’obbligo di uso del casco, sottolineando l’importanza dell’oggetto e descrivendo l’intervento di rimozione dopo l’incidente. Si sono scusati per il modesto contributo offerto, evidenziando che il loro contributo giunge quando ormai l’incidente è avvenuto. Crediamo che fosse possibile offrire un maggior contributo descrivendo semplicemente (a voce) quali tipi di lesioni provochino le barriere fisse.
I Vigili del Fuoco di Parma hanno annunciato il futuro incremento dei mezzi con veicoli più leggeri e quindi più agili e veloci, maggiormente idonei negli interventi sugli Appennini, meta preferita dai motociclisti. Ci hanno colpito alcuni racconti di interventi particolarmente coinvolgenti emotivamente.
L’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), nella persona di Lorenzo Borselli, è intervenuta distaccandosi dalla linea generica delle forze dell’ordine, ponendo maggior valore in un corretto e giusto controllo del territorio, adeguando l’azione ad ogni singolo evento invece di applicare cinicamente quanto descritto nel C.d.S. ogni qualvolta ce ne sia l’occasione. L’intervento è parso particolarmente azzeccato visto soprattutto l’inesistente differenziazione (fatta dai precedenti tutori dell’ordine) tra chi commette l’infrazione scegliendo e chi la causa per errore, un aspetto delicato che riteniamo decreti la giusta applicazione delle sanzioni. Ulteriore piacere è scaturito nel vedere la condivisione di quanto detto dagli agenti della Polstrada presenti. La reputiamo un’ulteriore dimostrazione di quanto spesso ci voglia poco ad essere più vicini all’utenza della strada.
Riccardo Forte, Coordinamento Motociclisti, non è intervenuto. Siamo rimasti alquanto delusi.
L’ing. Francesco Fattorini ha descritto il progetto del nuovo Guard Rail C.U.S.T.O.M., ideato dal Centro Sviluppo Materiali S.p.A., Azienda specializzata in realizzazione di nuovi progetti. Inoltre ha descritto i criteri di progettazione e presentato i risultati delle simulazioni al computer. L’estrema professionalità ha sottolineato quanto impegno si sia messo nell’ottimo lavoro svolto.
L’ing. Luigi Cicinnati fa parte della Fracasso S.p.A., Azienda incaricata dell’installazione e realizzazione dei Guard Rail. Nel suo intervento si è illustrato le procedure di installazione, i test da eseguire ed i relativi risultati. Ciò che ci ha stupiti è che tutto il materiale portato in esame non riguardava moto ma esclusivamente auto, ed il modello esposto nell’argomento non era il nuovo CUSTOM ma due classici Guard Rail montati sovrapposti e con un attacco più vicino al terreno, unica prerogativa utile ai motociclisti. La differenza sostanziale era la forma data al montaggio, simile ad un “8”, utile a subire meglio l’impatto, danneggiare meno il veicolo ed indirizzare nuovamente l’auto in una buona traiettoria. Molto interessante ed efficace, ma poco attinente.
La Magona d’Italia S.p.A. si occupa di realizzazione di Acciai Speciali. Il dott. Giancarlo Donati ha illustrato gli sforzi fatti nella ricerca e produzione di un acciaio adeguato per i Guard Rail CUSTOM, dichiarando che sono pronti alla produzione su larga scala di detto acciaio. Probabilmente è la Società che più ha investito in questo progetto, quindi è lecito che si aspettino dall’AMI i risultati della sperimentazione tra un anno.
Ormai in tarda serata, si è giunti alla proiezione dei filmati riguardanti i prototipi CUSTOM ed i relativi test effettuati a Lione (FR). La struttura è composta dai classici paletti di sostegno a cui vengono collegati due moduli trasversali a diverso modulo di deformazione. Il tutto è ricoperto da un unico foglio d’acciaio simile ad un paraurti, che corre dal suolo fino ad un’altezza di circa 89 cm. Il modulo inferiore ha una deformabilità più alta per accogliere meglio il corpo del “fortunato” motociclista che lo urta, mentre il modulo superiore ha una deformabilità standard per reggere impatti più significativi (come le auto). Ricordiamoci infatti che, per statistica, l’impatto subito da un motociclista con le barriere fisse, sono per quasi la totalità la successiva fase di una precedente caduta e/o scivolata ed avviene alla base del Guard Rail, dove vi sono normalmente i paletti di sostegno. I risultati dei Crash Test si sono rilevati tali da omologare la struttura in classe N2 e far registrare delle lesioni pari ad un quinto del valore di impatto letale. Nell’impatto peggiore (di testa) il manichino ha subito solo la rottura della clavicola. La copertura utilizzata possiede anche la caratteristica di ritornare elasticamente e progressivamente alla forma originaria nel caso subisca l’urto sopra descritto. Davvero impressionante! Speriamo di cuore che i riscontri sul campo siano allo stesso livello in maniera tale da favorire l’installazione nei tratti più a rischio della nostra rete stradale extra urbana. Le successive prove con autoveicoli hanno dimostrato qualità di resistenza e contenimento superiori agli attuali Guard Rail.
Il VicePresidente dell’A.M.I. Davide Barin ha concluso la Convention, proiettando uno spot di pubblicità progresso in onda sulle Tv estere, riguardante i decessi dovuti ai classici Guard Rail possano essere utilizzati come croci per vittime.
Ovviamente, visto la lunghezza del presente testo, è facile motivare la conclusione della manifestazione alle 19:30, mentre ci siamo rattristati parecchio nel vedere che solo la metà delle persone intervenute è rimasta fino alla fine della Convention. Vista l’importanza dell’evento e dei contenuti, siamo felici di aver partecipato.
Alessia Culcasi & Luca Tosi
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