Pieghe!!!

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davidemartini
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Messaggio da davidemartini » 9/2/2004, 12:34

Ragazzi, ho una voglia di grattare le saponette che non ci sto più dentro. Chi arriva a toccare con il ginocchietto l'asfalto mi faccia un flash perchè devo chiedergli un paio di cosine.
Grazie :razz:
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Futura_75
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Messaggio da Futura_75 » 9/2/2004, 12:39

domanda domanda che siamo tuttE curiosE...
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Greywolf
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Messaggio da Greywolf » 9/2/2004, 13:05

Chiedi :wink:

Davide, ma non potevi iscriverti al corso in pista? :evil:
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "

:coz: :lupino: :-banana :coz: :lupino: :-banana :coz: :lupino: :-banana

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zio
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Messaggio da zio » 9/2/2004, 14:15

potevi venire a magione anche tu :evil: :evil: :evil:
:pecorella: ZIOPOWER :pecorella:
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davidemartini
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Messaggio da davidemartini » 9/2/2004, 18:16

Giusto ragazzi!
Ma qui a Torino di circuiti non ce n'è!!! Solo Lombardore ma... puif!!!
Comunque le "pieghe paura" le farò solo in pista :wink:
Ciò che volevo sapere è se si riesce bene anche con la Futura e,
domanda stupida, a che velocità si deve andare per fare una curva "normale" con
ginocchietto per terra??
Prometto che farò un corso anch'io!!!
==>Davide Martini<==

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Messaggio da Greywolf » 9/2/2004, 19:14

Davide, inizi col piede sbagliato... :evil:

La domanda corretta è: "a che livello di incoscienza devo andare, per mettere giù il ginocchio?"
La risposta è: abbastanza alto.
La velocità è un fattore relativo: essa va combinata col tipo di curva e la traiettoria che segui.
Ad esempio: se entri in un tornante ai 180km/h, di sicuri tocchi col ginocchio (e col sedere, il muso, le orecchie etc... :mrgreen: )
Se fa un curvone autostradale ai 50, ti "toccano" da dietro.... :mrgreen:

Quindi, ricorda la prima regola: il ginocchio è un sensore che ti indica il livello di inclinazione che raggiungi: se curvi solo per toccare col ginocchio va a finire che ti passa sopra uno che piega la metà di te, ma che guida per andare forte :wink:

Stringendo sul discorso ginocchio+Futura, su strada è abbastanza difficilotto, ma non impossibile.
Ma, fidati, devi guidare per quello: e tutto diventa più faticoso e meno redditizio... :wink:
Tocchi prima con cavalletto e pedane...



In conclusione, una nota sul tuo esercizio di "rilascio frizione": il tizio che hai incontrato era abbastanza imbranato, visto che l'R6 va discretamente di più :wink:
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "

:coz: :lupino: :-banana :coz: :lupino: :-banana :coz: :lupino: :-banana

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Messaggio da davidemartini » 19/2/2004, 10:51

Grazie per la tua esauriente risposta.
In effetti vorrei provare l'emozione di toccare con il ginocchietto ma non a discapito delle prestazioni e della comodità di guida.
Beh, Troy Bayliss la usa come una palestra la sua Ducati :-D
Scherzi a parte, grazie per i consigli. Ne farò buon uso.

Ah! Comunque non è il primo con la R6 che mangia un po' di polvere dalla mia Futura. Anche su per la statale per Aosta (bellissimo da Ivrea in su) che è curve dolci e rettilinei sicuri (non sempre!) non mi stava dietro e non era un imbranato. Forse l'ultimo che ho beccato sì, ma quello no!!

A prestissiiiiimo!!!!
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Messaggio da rillo » 19/2/2004, 14:56

Inchia... io non so com'e' ( :mrgreen: ) ma spesso mi capita di spaventarmi (letteralmente spaventarmi) per i "tarelli" che mi sverniciano a sangue freddo e a tradimento.
Sara' sicuramente a causa del casco.... :mrgreen: mooooolto insonorizzato!!!!
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Messaggio da davidemartini » 19/2/2004, 19:50

Capisco il tuo spavento! A volte faccio dei salti sul sellino quando non mi aspetto un sorpasso a gas aperto!!!!
:mrgreen:
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Messaggio da Myriddin » 19/4/2004, 22:16

Wella :)

Ginocchio a terra?

Come dice grey in strada non ci sono mai riuscito.. ci vuole troppo incoscenza.. in due ho grattato (spesso) il cavalletto centrale ma il ginocchio mai...

In pista la mia bimba non l'ho mai portata anche eprche' ho l'R6 per fare queste cose.

E come si diceva il ginocchio e' solo un indicatore, e comunque anche al Lumba si gratta, eccome se si gratta (anche se praticamente esci con una saponetta consumata e una nuova :P).

Se ti interessa io credo che tra questa e la prox settimana mi faro' un giretto per vedere sel il meccanico mi ha messo a posto la Dafne (R6). Se ti interessa ti dico quando vado e ci mettiamo d'accordo e ci facciamo un girello assieme.

Comunque se ti interessa ho una "HOWTO grattare la saponetta", sono un po' di consigli anche se secondo me conviene andare in pista per fare queste cose.
Myr & Dafne (R6) & Calipso(RST)

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Messaggio da Greywolf » 19/4/2004, 22:31

Parole sante... :cool:
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "

:coz: :lupino: :-banana :coz: :lupino: :-banana :coz: :lupino: :-banana

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Messaggio da Myriddin » 19/4/2004, 23:12

TROVATOOOOOO:

E' di Manetta di InPista...

I supertecnici vi diranno che il ginocchio per terra e' una misura, un punto di riferimento. Tutti gli altri vi diranno che e' un mito. Allora, cominciamo dal mito.

Quasi ogni volta che si va in circuito c'e' qualcuno che comincia, e per chi comincia la prima grattata e' sempre un momento da celebrare. Dopo mesi, magari anni passati a guardare pieghe da nausea sulle riviste, finalmente arriva il momento di andare di manetta, tirare fuori il sedere e guadagnarsi questa specie di diploma che e' la prima scalfittura sulle saponette. Alcuni ci riescono subito, altri ci mettono un po ' di piu', ma immancabilmente, appena toccato per la prima volta, si rientra ai box per condividere con gli amici la gioia per il risultato raggiunto, per sentirsi finalmente parte di una specie di club esclusivo.

Abbracci, pacche sulle spalle - una scena tipica, che fa sorridere solo chi non l'ha mai provato in prima persona. Poi si torna fuori, se ne vuole di piu'. Bisogna confermarsi, toccare dall'altra parte (c'e' sempre un parte piu' facile...), poi toccare nelle curve man mano piu' veloci, poi toccare con la punta del piede e poi... Poi sembra che non ci sia mai fine. Ricordo un amico, pilota da anni con un sacco di esperienza, rientrare ai box, togliersi il casco e con gli occhi lucidi farci vedere una bella abrasione sulla pancia della sua Aprilia: abbracci e pacche sulle spalle, come se fosse la prima volta!

E io, che di esperienza ne ho molta di meno, mi ritrovo a volte a fare traiettorie pessime solo per il gusto di prolungare il contatto del ginocchio sull'asfalto, sentire piu' a lungo quella vibrazione magica...

Bando alle ciancie ora, discutiamo un po' di tecnica

La differenza piu' evidente tra la guida su strada, anche sportiva, e la guida al limite in circuito sta nell'entita' dello spostamento del corpo sulla sella. Anche chi non ha mai guidato in pista, quando ci si impegna su una strada di montagna tutta curve, finisce, un po' per istinto e un po' per imitazione delle foto viste sui giornali, per spostare il busto all'interno della curva. Molti arrivano anche a spostarsi effettivamente sulla sella ed ad aprire il ginocchio interno.

Ci si rende cosi' conto che, a parita' di velocita', si puo' inclinare di meno la moto, e, quello che molto piu' importante, si puo' percorrere una curva con la stessa inclinazione ma a velocita' parecchio piu' sostenuta. Questo dipende dal fatto che il baricentro del complesso moto-pilota (il baricentro e' definito come il punto di applicazione della forza peso) si sposta all'interno, e questo spostamento controbilancia in maniera piu' efficace la forza centrifuga, che, combinata con l'attrito dei pneumatici dull'asfalto, tende a fare rovesciare moto e pilota verso l'esterno della curva. Quello di cui non ci si rende conto, pero', e che non si e' MAI spostati abbastanza.

Mi spiego: normalmente, quando si gira in circuito le prime volte, non si fa che esagerare i movimenti appresi nella guida sportiva su strada. Si crede di avere il sedere completamente fuori dalla sella e di avere la gamba interna alla curva aperta a 90 gradi. Beh, nella stragrande maggioranza dei casi non e' vero.

Cosi' puo' succedere, come e' capitato a me all'inizio, di raggiungere inclinazioni davvero maiuscole, arrivando a strisciare generosamente le pedane, SENZA toccare con il ginocchio e con conseguenze pessime per la sicurezza e per l'efficacia della condotta in curva.

Quindi, bisogna spostarsi di piu' e meglio. Ci vuole un sacco di tempo per farlo davvero bene, e mi sembra che solo i piloti professionisti non abbiano piu' nulla da imparare in questo senso.


Andiamo allora con un paio di consigli che vi permetteranno di migliorare molto in fretta.

Innanzitutto bisogna curare la posizione del piede sulla pedana, assolutamente primordiale per aprire la gamba come si deve. Molti - io compreso - credono all'inizio di sbagliare il movimento di apertura, di essere semplicemente pigri o di avere la tuta troppo stretta (non sto scherzando: qualcuno all'inizio mi ha detto "se non apri abbastanza e' perche' hai la tuta in due pezzi, con la tuta intera non avresti problemi...").

Invece e ' tutta questione di piede. Quando guidiamo in rettilineo, abbiamo normalmente il piede appoggiato sulla pedana con la punta che guarda in avanti. L'errore che quasi tutti commettiamo all'inizio e' quello di cercare di portare all'esterno il ginocchio mantenendo il piede con la punta in avanti.

Per aprire bene, ci insegnano i professionisti, la prima cosa da fare e', prima dell'inserimento in curva, spostare il piede interno in modo da avere la punta della pedana esattamente nell'incavo tra alluce e secondo dito del piede. A questo punto, portando il ginocchio all'esterno il piede subisce un movimento di rotazione SENZA torcersi. Si finisce cosi' con la punta del piede che guarda in basso, e la gamba libera di aprirsi come si deve. Altro che tuta stretta...



Per quanto poi riguarda il movimento del posteriore, gli esperti ci fanno notare che non e' mai e poi mai e poi mai abbastanza accentuato. Ancora una volta, all'inizio sembra di essere letteralmente 'appesi' alla moto, poi si guardano le foto o i filmati fatti dagli amici, e ci si rende conto che in realta' ci si e' mossi appena. La posizione giusta e' quella che ci vede davvero 'appesi', tenedoci al serbatotio con l'incavo del ginocchio e del gomito esterni, e ALMENO con tutta la natica interna fuori dalla sella. Di fatto, la posizione migliore ci vede appoggiati alla sella con la coscia, e praticamente TUTTO il sedere fuori.



Inoltre, ricordatevi di queste due regole d'oro:

1) L'esperienza mostra che i principianti arrivano a spostarsi col corpo abbastanza in fretta. Quello che spesso fa difetto, e che e' particolarmente difficile da correggere e' la posizione della testa. La testa non deve stare in linea con la moto, ma, visto che siamo 'appesi' all'interno, il casco deve cercare di essere in linea col retrovisore interno.

2) Il movimento del corpo e' di traslazione verso l'interno della curva e NON di rotazione attorno alla moto.
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Messaggio da Myriddin » 19/4/2004, 23:17

Ah, una cosa che volevo scrivere e ho dimenticato prima sulla velicita' del ginocchietto a terra.

Dipende dalla curva, di solito consigliano verso i 70/80 km/h perche' e' piu' facile, io credo si possa fare tra i 35/40 km/h fino ai 170 circa... o almeno questi sono piu' o meno i miei test, chi e' stato a monza sicuramente ha ginocchiato a 200 ma non so se mi fiderei a farlo... bah... tanto non andro' mai a Monza :P
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Messaggio da Greywolf » 19/4/2004, 23:20

Myr, posso essere un po' scettico sulla validità di questo discorso? :neutral:
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "

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Messaggio da Myriddin » 19/4/2004, 23:21

Quale? l'howto oppure il discorso velocita'?
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