quotochestersmoker ha scritto:Con tutto il rispetto di Taricone, per carità... ma... ne muoiono tanti... meno famosi. Penso ai morti sul lavoro... perché in TV e in radio ci sono personaggi famosi che piangono per loro? Ma sti cazzi, ragà.
Taricone precipitato col paracadute
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quoto però il suo atteggiamento mi piaceva, come dice Grappa, in questa intervista mi piacciono tutte le sue rispostesedume sicilia ha scritto:quotochestersmoker ha scritto:Con tutto il rispetto di Taricone, per carità... ma... ne muoiono tanti... meno famosi. Penso ai morti sul lavoro... perché in TV e in radio ci sono personaggi famosi che piangono per loro? Ma sti cazzi, ragà.
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Questa è mitica:
Capisco, ma allora perché è andato al Grande Fratello?
"Ma che so, avevo fatto tanti concorsi per entrare ovunque, in polizia, in comune, pure un provino per Nino D'Angelo. Ma l'unico posto dove m'hanno preso è stato il Grande Fratello".
Capisco, ma allora perché è andato al Grande Fratello?
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Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
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parole non mie ma che condivido
"Pietro Taricone aveva tanta gioia di vivere, a 35 anni hai tutta la vita davanti e lui non si risparmiava. Aveva una bellissima moglie, una figlia che l’adorava.. Per molti Pietro Taricone ha rappresentato il “macho italiano” della televisione italiana: io direi che ha rappresentato l’Italiano medio in tutto e per tutto, con i suo pregi e i suoi difetti. Se vi ricordate ai tempi del Grande Fratello 1, in cui nel bene o nel male lui creò una moda, Pietro non era altro che un palestrato fuoricorso di Giurisprudenza che dopo centinaia di concorsi riuscì, per alcuni per la sua spavalderia ma per altri come me per la sua simpatia, a passare i provini del GF e addirittura a qualificarsi terzo. In realtà fu il vero vincitore morale di quell’annata: non è un caso che da allora nella casa non sono mai mancati i “machi” palestrati che hanno provato, non riuscendoci, a replicare la figura di Pietro. Con quell’accento Casertano mai nascosto, il suo essere italiano del Sud, per alcuni “un terrone bene educato”, sicuramente Pietro Taricone ha rappresentato per molti quell’Italia Meridionale che alcuni odiano tanto. Pietro ha saputo smentire i maligni che lo volevano opportunista, uno dei tanti del GF che voleva diventare attore senza aver studiato. In realtà lui sin dalla sua uscita al GF, raramente si è fatto vedere in televisione nei vari show televisivi come hanno fatto tanti altri per mantenere la popolarità, che ormai si è ridotta alla ricerca della “semplice visibilità”. Taricone infatti dichiarava che “voleva riappropriarsi della propria vita”, che la partecipazione agli show “lo avrebbe trasformato in una marionetta” e che lui non si sentiva di fare l’attore solo perché aveva fatto il GF ma che era “consapevole che avrebbe dovuto sudare, studiare per fare l’attore. E sicuramente il tutto dopo la sospirata laurea di Giurisprudenza. E poi chissà una famiglia”. Questo era quello che dichiarava Taricone, sorridendo come sempre, come ogni buon italiano sa fare anche in momenti di chaos della propria vita. E alla fine ha fatto quello che aveva dichiarato: non partecipò più a show televisivi, si laureò a Giurisprudenza, studiò per fare l’attore, in uno dei primi film si è innamorato della bellissima Kasia Smutniak con cui poi ha avuto una splendida bambina. Il tutto senza rinunciare mai alla sua voglia di vivere, alla sua passione sportiva: il volo. Una passione sportiva che riassume il suo stare al mondo: da uomo libero. Taricone è riuscito a mantenere le promesse fatte a se stesso, dichiarandole apertamente anche in pubblico – cosa rara dirle in pubblico, ancora di più mantenerle – per questo e solo per questo, noi oggi dovremo ricordarlo come una brava persona e un esempio per chi vuole combattere per raggiungere determinati obiettivi nella propria vita."
"Pietro Taricone aveva tanta gioia di vivere, a 35 anni hai tutta la vita davanti e lui non si risparmiava. Aveva una bellissima moglie, una figlia che l’adorava.. Per molti Pietro Taricone ha rappresentato il “macho italiano” della televisione italiana: io direi che ha rappresentato l’Italiano medio in tutto e per tutto, con i suo pregi e i suoi difetti. Se vi ricordate ai tempi del Grande Fratello 1, in cui nel bene o nel male lui creò una moda, Pietro non era altro che un palestrato fuoricorso di Giurisprudenza che dopo centinaia di concorsi riuscì, per alcuni per la sua spavalderia ma per altri come me per la sua simpatia, a passare i provini del GF e addirittura a qualificarsi terzo. In realtà fu il vero vincitore morale di quell’annata: non è un caso che da allora nella casa non sono mai mancati i “machi” palestrati che hanno provato, non riuscendoci, a replicare la figura di Pietro. Con quell’accento Casertano mai nascosto, il suo essere italiano del Sud, per alcuni “un terrone bene educato”, sicuramente Pietro Taricone ha rappresentato per molti quell’Italia Meridionale che alcuni odiano tanto. Pietro ha saputo smentire i maligni che lo volevano opportunista, uno dei tanti del GF che voleva diventare attore senza aver studiato. In realtà lui sin dalla sua uscita al GF, raramente si è fatto vedere in televisione nei vari show televisivi come hanno fatto tanti altri per mantenere la popolarità, che ormai si è ridotta alla ricerca della “semplice visibilità”. Taricone infatti dichiarava che “voleva riappropriarsi della propria vita”, che la partecipazione agli show “lo avrebbe trasformato in una marionetta” e che lui non si sentiva di fare l’attore solo perché aveva fatto il GF ma che era “consapevole che avrebbe dovuto sudare, studiare per fare l’attore. E sicuramente il tutto dopo la sospirata laurea di Giurisprudenza. E poi chissà una famiglia”. Questo era quello che dichiarava Taricone, sorridendo come sempre, come ogni buon italiano sa fare anche in momenti di chaos della propria vita. E alla fine ha fatto quello che aveva dichiarato: non partecipò più a show televisivi, si laureò a Giurisprudenza, studiò per fare l’attore, in uno dei primi film si è innamorato della bellissima Kasia Smutniak con cui poi ha avuto una splendida bambina. Il tutto senza rinunciare mai alla sua voglia di vivere, alla sua passione sportiva: il volo. Una passione sportiva che riassume il suo stare al mondo: da uomo libero. Taricone è riuscito a mantenere le promesse fatte a se stesso, dichiarandole apertamente anche in pubblico – cosa rara dirle in pubblico, ancora di più mantenerle – per questo e solo per questo, noi oggi dovremo ricordarlo come una brava persona e un esempio per chi vuole combattere per raggiungere determinati obiettivi nella propria vita."
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Io continuo a pensare che se fai l'operaio e hai da mantenere una famiglia, il mutuo da pagare, le bollette, e lo fai senza lamentarti, magari rischiando il c**o tutti i giorni, beh... per me sei un grande. Magari l'avrebbe fatto pure lui, se non fosse andato in TV, ma... prenderlo ad esempio o ricordarlo come una brava persona... boh. E chi l'ha conosciuto. Magari lo era, non dico di no, ma perché non ricordare chi pur sognando certi obiettivi, ci prova e non ce la fa, e spesso viene chiamato "fallito"... non lo so. Francamente, mi dispiace e spero vivamente che riposi in pace, per carità. Però un po' mi urta quando i detrattori diventano buoni soltanto quando uno muore. Non intendo dire che sia questo il caso, per carità. A me stava pure simpatico (uno dei pochi)!
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infatti era uno che per nascita sarebbe stato condannato a fare l'operaio ma e' riuscito ad alzare la testa. come dicevi tu lui c'e' riuscito e questo credo sia un merito. riconosciamogli almeno che e' riuscito in qualcosa senza togliere agli altri. a me sti operai eroi solo perche' fanno la bestia da soma e stanno zitti mi hanno un po rotto i zibedei. sai alla fine e' facile e' sin troppo facile...
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Benzina sul fuoco... cacchio.a me sti operai eroi solo perche' fanno la bestia da soma e stanno zitti mi hanno un po rotto i zibedei. sai alla fine e' facile e' sin troppo facile...
Lo sai un po sono dalla tua, ma detta così è un po brutale.
Forse stiamo complicando la cosa, chester nessuno ha detto che era un santo o un mito, tra i personaggi VIP forse era uno dei migliori, ha cavalcato l'onda per arrivare in cima ma poi ha cercato di costruirsi delle basi per restarsi, non è poco. Non è ne più ne meno di uno che lavora in fabbrica o in campagna e mantiene la sua famiglia, ognuno a questo mondo fa al 50% quello che può e al 50% quello che vuole.
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Beh, andare al Grande Fratello non mi pare alzare la testa, ma perdere ogni dignità.GrappaLux ha scritto:infatti era uno che per nascita sarebbe stato condannato a fare l'operaio ma e' riuscito ad alzare la testa. come dicevi tu lui c'e' riuscito e questo credo sia un merito. riconosciamogli almeno che e' riuscito in qualcosa senza togliere agli altri. a me sti operai eroi solo perche' fanno la bestia da soma e stanno zitti mi hanno un po rotto i zibedei. sai alla fine e' facile e' sin troppo facile...
E comunque, ti hanno rotto gli zebedei gli operai che lavorano come muli e stanno zitti forse perché è una realtà che ti tocca solo di striscio (o non ti tocca proprio), altrimenti capiresti che probabilmente parlare è un conto, ma fare l'operaio e stare zitto altrimenti perdi il lavoro, lo si fa proprio perché c'è la bolletta da pagare. Cosa credi? Che l'operaio può permettersi di lamentarsi? E poi il mutuo glielo paghi tu? La colpa è dei colletti bianchi, dei "sindacalisti" e di quelli che al partito aderiscono soltanto perché così c'hanno la riunione e si beccano meno ore di lavoro. E aggiungo che è anche colpa nostra, perché prima di muoverci e batterci contro le ingiustizie sociali contiamo quali sono i vantaggi che noi, in prima persona, ne trarremmo. Grappa non ti conosco e sono più giovane di te, ma guardare il mondo da un lato non è come guardarlo dall'altro. E' chiaro che darsi da fare per raggiungere i propri obiettivi è onorevole, ma non tutti hanno le stesse opportunità. E, personalmente, un reality show non lo vedo come un'opportunità. Non pensare che l'operaio scelga di fare una vita di sacrifici. Semplicemente, li fa e basta. Perché la vita gli ha offerto quello. E lo fa e basta. Nasce, lavora, produce, mette su famiglia e muore. Questa è la vita reale, e si può anche essere felici così, stop.
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E tu per nascita eri condannato a fare la vita che fai? E io per nascita sono condannato a fare la vita che faccio? Che razza di ragionamento è?GrappaLux ha scritto:infatti era uno che per nascita sarebbe stato condannato a fare l'operaio
Gig sono d'accordo sul fatto che fosse tra i migliori nel mondo dello show-biz. Anzi, ribadisco che l'ho visto in alcuni programmi un po' meno gettonati e le sue posizioni sul mondo mi piacevano e le condivido. Ma spesso non si può fare quello che si vuole perché le opportunità non ce le hai. E vedi che le percentuali oscillano brutalmente verso il fare ciò che si può... e ripeto che pure così si può essere allegri e vivere serenamente. Detto questo, pace all'anima sua.IlGig ha scritto:Forse stiamo complicando la cosa, chester nessuno ha detto che era un santo o un mito, tra i personaggi VIP forse era uno dei migliori, ha cavalcato l'onda per arrivare in cima ma poi ha cercato di costruirsi delle basi per restarsi, non è poco. Non è ne più ne meno di uno che lavora in fabbrica o in campagna e mantiene la sua famiglia, ognuno a questo mondo fa al 50% quello che può e al 50% quello che vuole.
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