Report Giro delle Alpi Italo-Francesi
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- Iscritto il: 15/7/2003, 17:23
- Moto posseduta: Ape cross
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Report Giro delle Alpi Italo-Francesi
Non sono come il nostro super Mario, ma provo a fare un report del giro appena fatto.
Venerdì 9 pomeriggio mollo finalmente l'ufficio per andare ad accogliere gli amici del giro.
Alle 20 e 30 mi presento al B&B e trovo Morasam che è appena arrivato, puntuale come uno svizzero.
Saluti e abracci, il tempo di registrarsi e farsi dare le 2 camere ed arrivano gli altri compari. Tutti e 3 insime.
Al B&B c'è festa con musica e cena fredda a buffet offerta dai propietari.
Ci viene il pensiero di fermarci, ma ormai si era prenotato all'agriturismo e quindi i ragazzi fanno una rapida doccia e alle 21 e 30 si và a casa mia a prendere moglie e cognata.
Pochi km è siamo a casa, veloce giro nella mia nuova dimora, poi tutti a cena. A quel punto la mia batteria decide che è scarica e mi lascia a piedi. Meno male che ero a casa, quindi prendo l'auto e si và a cena, sono già le 22.
L'agriturismo non è male, qualche pizza qualche antipasto, un hamburgher incredibbile per Bobo, dolce e via a letto....
PS: secondo me però Bobo avrebbe preferito una cena al Caminetto, vi ricordate per chi c'era la lotta all'ultima forchettata tra Bobo e Ulde... ???
Sabato mattina appuntamento alle 8,30 che io ho naturalmente saltato. Ci si è messo pure l'antifurto di casa che la mia dolce metà non riusciva ad inserire in modo parziale. Comunque dopo un rincorresi alle 9 e 30 finalmente si parte per il giro.
Prima tappa prevista al Sestriere. Lungo la salita troviamo molto traffico, strano non mi era mai capitato. Al Setriere piccola sosta poi si scende per Cesana. E qui altra sorpresa trovaimo la strada chiusa e siamo dirottati su una brutta strada alternativa.
A Cesana capiamo il perchè di tanto traffico e della starda interrotta. C'era programmato nel we una gara in salita tra Cesana e il Sestriere.
Finalmente imbocchiamo la salita per il Monginevro, e qui troviamo un pò di curvette e tornanti dove pulire un pò di gomma.
Belle curve fino a Briancone.
Qui ci fermiamo ad un bar per una questione di liquidi, da lasciare e da prendere
E troviamo pure una fiammante RSV4, che avevamo incrociato sul Monginevro, con su montati degli akrapovic. Rillo chiede di metterla in modo per sentire il rombo. Indescrivibbile...!!!!!!
Risolto il problema "idraulico" si riparte in direzione Galibier dove si arriva intorno alle 13 secondo tabella di marcia.
L'andatura fino ad ora è tutto sommato tranquilla. La salita al Galibier da questo lato è breve, come per molti passi la strada e le curve non sono proprio da futura e l'asfalto un pò saltellante.
Comunque il paesaggio è mozzafiato...
Arrivati al colle ci si ferma per le solite foto di rito, poi giù di qualche curva al rifugio dove è prevista la sosta pranzo.
Peccato che Morasam passa tutti e prende a fare la discesa senza fermarsi al rifugio. Tento, invano, di raggiugerlo, poi mi fermo sperando che non vedendo più i nostri fari nei retrovisori si fermi e ritorni indietro.
E così ritorno al rifugio dove Rillo, Bobo e Lupino hanno già preso posto.
Come pensavo di li a poco ci raggiunge il buon Morasam.
Bisteccona con patatine, fetta di torta è anche il pranzo è andato.
Si riprende la marcia in direzione S.Michel de Murienne, ovviamente in gran parte in discesa ma buona per riscaldare le gomme.
A S.Michel de Murienne si gira a destra in direzione Modane. La temperatura tutto sommato va bene anche quando percorriamo le strade di fondo valle.
Strade molto belle, asfalto pulito che presenta un bel grip, curve che sembrano studiate apposta per la futura.
A questo punto il ritmo aumenta di brutto, molto allegro ma mai al limite, in fondo non siamo in pista.
Il divertimento e la goduria sono totali, fare quelle curve, molto ben curvate, in accelerazione è fantastico. Roba da lascirci le saponette (ad avercele).
E un molla e prendi continuo, tratti che sembrano pista, interrotti dal passaggio nei paesini che si attraversano a bassa velocità.
Il passo è buono e anche il buon Rilluccio riesce a starci dietro.
Di curva in curva si arriva al colle d'Iseran. Altro passo spettacolare.
Qui vediamo che il tempo si rabbuia e arriva qualche goccia d'acqua.
Senza perdere tempo si monta in sella e si procede in direzione val d'Isere. Mentre si scende verso valle comincia a piovere e Lupino decide di fermarsi per indossare la tuta antipioggia.
Così facciamo tutti. Ma prima ci tocca tirare su la moto del Lupino che ha affondato il cavalletto sull'asfalto fresco ed è finita a terra da fermo. Quanche graffio alla carena, plexi freccia sx saltato e leve frizione rotta al solito posto. Comunque nulla di preoccupante
Si riparte intutati e coperti. Il temporale ci precede e bagna la bellisima strada che dobbiamo percorrere. Un peccato non poter fare quella strada alla giusta andatura e sopratutto non poter piegare a dovere. Ma l'asfalto bagnato impone prudenza.
Come tutti voi sapete la futura è più veloce anche dei temporali, e così quelli che dovevano essere gli ultimi 50 km, poi diventati quasi 100 onde evitare l'ultimo passo, viste le condizioni meteo, li abbiamo fatti sotto il temporale. Per qualche minuto ci siamo trovati davanti anche un muro d'acqua. Ma ormai avevamo preso la mano con la guida sul bagnato per cui siamo andati avanti senza fermarci.
Peccato, un vero peccato aver dovuto fare questa tratto finale del giro sotto l'acqua. La strada era semplicemente fantastica.
Da rifare comunque.
Alle 19 e 30 siamo arrivati a Megevè. Tutto sommato neanche tardi visto l'inconveniente pioggia.
Bel posticino Megevè, belle ville bei negozi, bei ristoranti.............. bei soldoni, anzi euroni per farci le ferie.......Minchia quanto è cara.
Comunque alla reception una bella biondina, che nel suo indaffararsi tra computer chiavi ecc, ci omaggia del suo bel decoltè (PS: per le mogli che leggono, senza malizia eh). In fondo dopo tanta fatica e pioggia ci sta pure bene. Nel frattempo a smesso di piovere.
Concordiamo l'affitto di un posto auto nel garage e ci mettiamo tutte le moto, quindi tutti in camera.
Rillo si prende una stanza da solo. Io mi accaso con Morasam e Lupino con Bobo.
In camera l'amara scoperta per Morasam. La sua tuta antipioggia tutto è tranne che una tuta antipioggia.
Praticamente è tutto bagnato. A parte stivali e quanti ha anche i jeans e il giubbotto, e quello che c'è sotto bagnati. Chiedo scusa a Morasam ma la risata è stata d'obbligo.
Mentre lui si infila sotto una doccia calda, io scopro che anche nella mia borsa serbatotio è filtrata dell'acqua e qualche indumento a dei punti umidi.
Poco male un'asciugata con il phon e tutto risolto.
Ho usato il phon per asciugare anche le scarpe, almeno un pò. Solo che a momenti lo fondevo
Appuntamento alle 20 e 30 nella hall dell'albergo. Decisone da prendere, dove si và a cena.
Prendere la moto non se ne parla, e scendere in paese con quel tempo neanche. Quindi si decide di fermarsi nel ristorante sotto l'albergo.
Posto elegante, gnocca tanta di quella che trovi in certe località anche qui in Italia. Sorvolo sui prezzi e sul conto finale, ma alla fine dopo un'ora di attesa riusciamo a mangiare qualcosa, naturalmente sempre poco per Bobo. E finalmente si và a letto dopo 450 km di cui almeno 100 sotto la pioggia una bella dormita ci voleva.
E siamo alla domenica. ci si sveglia presto 10 minuti alle otto. Uno sguardo fuori, per fortuna c'è il sole.
Ci mettiamo qualcosa addosso e andiamo giù a fare colazione. Considerato il costo della colazione 10 euri mi aspettavo chissà che. C'era di più nell'albergo di Dalmine...
Comunque fatta colazione ci intutiamo carichiamo le moto e via in direzione Chamonix.
Non facciamo in tempo a scaldare le gomme che becchiamo una bella stada tutte curve. E allora giù in pieghe paurose, dopo esserci scaldati con tutte quelle curve il giorno prima la moto andava giù da sola... bellissimo.
A parte un tratto in supestrada presa per sbaglio, anche la strada che da Megevè porta a Chamonix e da questa al confine con la Svizzera si presenta molto bella con belle curve ideali per la nostra futura.
Prima del confine con al svizzera ci si ferma per la solita questione "idraulica". Naturalmente Bobo, seguito dal Lupino, non perde occasione per un altro spuntino a base di torta
Siamo stati immortalati con le nostre moto anche da una squadra della Costa Rica, non so se di calcio o altro.
E di nuovo in sella in direzione Martigny, dove giungiamo in breve tempo. Qui il nostro Rilluccio ci lascia è prosegue per Lugano facendosi le 100 valli. Stavamo quasi per convincerci a seguirlo, ma poi alla fine si è deciso di seguire il percorso stabilito.
Quindi dopo gli opportuni saluti al Rilluccio inizia la scalata la Gran S. Bernardo.
La prima parte della salita è molto scorrevole, ci sono tratti a doppia corsia. Quando diventa più strada da montagna aumenta anche il divertimento. Velocità molto allegra e curve in accelerazione da brivido.
Il massimo però quando ci troviamo davanti un tornate a largo, ma proprio largo raggio.
Buttiamo giù le moto e praticamente siamo rimasti giù per un tempo infinito. Non finiva mai e subito dopo un'altro. Cioè roba da andare su è giù per tutta la giornata............spettacolare.
Sul G.S. Bernardo solito spettacolo della natura. E anche solita sosta.
E quasi ora di pranzo quindi si decide di scendere a valle per pranzare.
La discesa inizia bene, la strada che ricordavo mal messa è stata rifatta e riasfaltata, per cui benche stretta, curve comprese, è piacevole.
Poi invece incontriamo un tratto che è tutto un cantiere, da percorrere con estrema prudenza.
All'altezza dell'ingresso del traforo finalmente ritorna la normalità e ci si diverte ancora un pò a fare un tratto con tornati molto larghi da fare in velocità.
Ad Aosta ci ferniamo in una trattoria per un veloce pranzetto, un piatto di pasta e un dolce. Quattro chiacchiere, tanto per cambiare e poi in sella.
Ormai è ora di rientrare a casa, ancora qualche curva lungo la statale che da Aosta porta fino a Quincinetto.
Qui sosta per mettere un pò di benzina, saluti e abbracci con Morasam, Lupino e Bobo e via in autostrada.
Al bivio di Ivrea che immette nella bratella per Milano l'ultimo saluto e poi dritto sparato verso casa.
Il giro è finito, tanti km, tante ore di moto come al solito in ottima compagnia....................... che vuoi di più???
Alla prossima ragazzi, è stato un piacere
Venerdì 9 pomeriggio mollo finalmente l'ufficio per andare ad accogliere gli amici del giro.
Alle 20 e 30 mi presento al B&B e trovo Morasam che è appena arrivato, puntuale come uno svizzero.
Saluti e abracci, il tempo di registrarsi e farsi dare le 2 camere ed arrivano gli altri compari. Tutti e 3 insime.
Al B&B c'è festa con musica e cena fredda a buffet offerta dai propietari.
Ci viene il pensiero di fermarci, ma ormai si era prenotato all'agriturismo e quindi i ragazzi fanno una rapida doccia e alle 21 e 30 si và a casa mia a prendere moglie e cognata.
Pochi km è siamo a casa, veloce giro nella mia nuova dimora, poi tutti a cena. A quel punto la mia batteria decide che è scarica e mi lascia a piedi. Meno male che ero a casa, quindi prendo l'auto e si và a cena, sono già le 22.
L'agriturismo non è male, qualche pizza qualche antipasto, un hamburgher incredibbile per Bobo, dolce e via a letto....
PS: secondo me però Bobo avrebbe preferito una cena al Caminetto, vi ricordate per chi c'era la lotta all'ultima forchettata tra Bobo e Ulde... ???
Sabato mattina appuntamento alle 8,30 che io ho naturalmente saltato. Ci si è messo pure l'antifurto di casa che la mia dolce metà non riusciva ad inserire in modo parziale. Comunque dopo un rincorresi alle 9 e 30 finalmente si parte per il giro.
Prima tappa prevista al Sestriere. Lungo la salita troviamo molto traffico, strano non mi era mai capitato. Al Setriere piccola sosta poi si scende per Cesana. E qui altra sorpresa trovaimo la strada chiusa e siamo dirottati su una brutta strada alternativa.
A Cesana capiamo il perchè di tanto traffico e della starda interrotta. C'era programmato nel we una gara in salita tra Cesana e il Sestriere.
Finalmente imbocchiamo la salita per il Monginevro, e qui troviamo un pò di curvette e tornanti dove pulire un pò di gomma.
Belle curve fino a Briancone.
Qui ci fermiamo ad un bar per una questione di liquidi, da lasciare e da prendere
E troviamo pure una fiammante RSV4, che avevamo incrociato sul Monginevro, con su montati degli akrapovic. Rillo chiede di metterla in modo per sentire il rombo. Indescrivibbile...!!!!!!
Risolto il problema "idraulico" si riparte in direzione Galibier dove si arriva intorno alle 13 secondo tabella di marcia.
L'andatura fino ad ora è tutto sommato tranquilla. La salita al Galibier da questo lato è breve, come per molti passi la strada e le curve non sono proprio da futura e l'asfalto un pò saltellante.
Comunque il paesaggio è mozzafiato...
Arrivati al colle ci si ferma per le solite foto di rito, poi giù di qualche curva al rifugio dove è prevista la sosta pranzo.
Peccato che Morasam passa tutti e prende a fare la discesa senza fermarsi al rifugio. Tento, invano, di raggiugerlo, poi mi fermo sperando che non vedendo più i nostri fari nei retrovisori si fermi e ritorni indietro.
E così ritorno al rifugio dove Rillo, Bobo e Lupino hanno già preso posto.
Come pensavo di li a poco ci raggiunge il buon Morasam.
Bisteccona con patatine, fetta di torta è anche il pranzo è andato.
Si riprende la marcia in direzione S.Michel de Murienne, ovviamente in gran parte in discesa ma buona per riscaldare le gomme.
A S.Michel de Murienne si gira a destra in direzione Modane. La temperatura tutto sommato va bene anche quando percorriamo le strade di fondo valle.
Strade molto belle, asfalto pulito che presenta un bel grip, curve che sembrano studiate apposta per la futura.
A questo punto il ritmo aumenta di brutto, molto allegro ma mai al limite, in fondo non siamo in pista.
Il divertimento e la goduria sono totali, fare quelle curve, molto ben curvate, in accelerazione è fantastico. Roba da lascirci le saponette (ad avercele).
E un molla e prendi continuo, tratti che sembrano pista, interrotti dal passaggio nei paesini che si attraversano a bassa velocità.
Il passo è buono e anche il buon Rilluccio riesce a starci dietro.
Di curva in curva si arriva al colle d'Iseran. Altro passo spettacolare.
Qui vediamo che il tempo si rabbuia e arriva qualche goccia d'acqua.
Senza perdere tempo si monta in sella e si procede in direzione val d'Isere. Mentre si scende verso valle comincia a piovere e Lupino decide di fermarsi per indossare la tuta antipioggia.
Così facciamo tutti. Ma prima ci tocca tirare su la moto del Lupino che ha affondato il cavalletto sull'asfalto fresco ed è finita a terra da fermo. Quanche graffio alla carena, plexi freccia sx saltato e leve frizione rotta al solito posto. Comunque nulla di preoccupante
Si riparte intutati e coperti. Il temporale ci precede e bagna la bellisima strada che dobbiamo percorrere. Un peccato non poter fare quella strada alla giusta andatura e sopratutto non poter piegare a dovere. Ma l'asfalto bagnato impone prudenza.
Come tutti voi sapete la futura è più veloce anche dei temporali, e così quelli che dovevano essere gli ultimi 50 km, poi diventati quasi 100 onde evitare l'ultimo passo, viste le condizioni meteo, li abbiamo fatti sotto il temporale. Per qualche minuto ci siamo trovati davanti anche un muro d'acqua. Ma ormai avevamo preso la mano con la guida sul bagnato per cui siamo andati avanti senza fermarci.
Peccato, un vero peccato aver dovuto fare questa tratto finale del giro sotto l'acqua. La strada era semplicemente fantastica.
Da rifare comunque.
Alle 19 e 30 siamo arrivati a Megevè. Tutto sommato neanche tardi visto l'inconveniente pioggia.
Bel posticino Megevè, belle ville bei negozi, bei ristoranti.............. bei soldoni, anzi euroni per farci le ferie.......Minchia quanto è cara.
Comunque alla reception una bella biondina, che nel suo indaffararsi tra computer chiavi ecc, ci omaggia del suo bel decoltè (PS: per le mogli che leggono, senza malizia eh). In fondo dopo tanta fatica e pioggia ci sta pure bene. Nel frattempo a smesso di piovere.
Concordiamo l'affitto di un posto auto nel garage e ci mettiamo tutte le moto, quindi tutti in camera.
Rillo si prende una stanza da solo. Io mi accaso con Morasam e Lupino con Bobo.
In camera l'amara scoperta per Morasam. La sua tuta antipioggia tutto è tranne che una tuta antipioggia.
Praticamente è tutto bagnato. A parte stivali e quanti ha anche i jeans e il giubbotto, e quello che c'è sotto bagnati. Chiedo scusa a Morasam ma la risata è stata d'obbligo.
Mentre lui si infila sotto una doccia calda, io scopro che anche nella mia borsa serbatotio è filtrata dell'acqua e qualche indumento a dei punti umidi.
Poco male un'asciugata con il phon e tutto risolto.
Ho usato il phon per asciugare anche le scarpe, almeno un pò. Solo che a momenti lo fondevo
Appuntamento alle 20 e 30 nella hall dell'albergo. Decisone da prendere, dove si và a cena.
Prendere la moto non se ne parla, e scendere in paese con quel tempo neanche. Quindi si decide di fermarsi nel ristorante sotto l'albergo.
Posto elegante, gnocca tanta di quella che trovi in certe località anche qui in Italia. Sorvolo sui prezzi e sul conto finale, ma alla fine dopo un'ora di attesa riusciamo a mangiare qualcosa, naturalmente sempre poco per Bobo. E finalmente si và a letto dopo 450 km di cui almeno 100 sotto la pioggia una bella dormita ci voleva.
E siamo alla domenica. ci si sveglia presto 10 minuti alle otto. Uno sguardo fuori, per fortuna c'è il sole.
Ci mettiamo qualcosa addosso e andiamo giù a fare colazione. Considerato il costo della colazione 10 euri mi aspettavo chissà che. C'era di più nell'albergo di Dalmine...
Comunque fatta colazione ci intutiamo carichiamo le moto e via in direzione Chamonix.
Non facciamo in tempo a scaldare le gomme che becchiamo una bella stada tutte curve. E allora giù in pieghe paurose, dopo esserci scaldati con tutte quelle curve il giorno prima la moto andava giù da sola... bellissimo.
A parte un tratto in supestrada presa per sbaglio, anche la strada che da Megevè porta a Chamonix e da questa al confine con la Svizzera si presenta molto bella con belle curve ideali per la nostra futura.
Prima del confine con al svizzera ci si ferma per la solita questione "idraulica". Naturalmente Bobo, seguito dal Lupino, non perde occasione per un altro spuntino a base di torta
Siamo stati immortalati con le nostre moto anche da una squadra della Costa Rica, non so se di calcio o altro.
E di nuovo in sella in direzione Martigny, dove giungiamo in breve tempo. Qui il nostro Rilluccio ci lascia è prosegue per Lugano facendosi le 100 valli. Stavamo quasi per convincerci a seguirlo, ma poi alla fine si è deciso di seguire il percorso stabilito.
Quindi dopo gli opportuni saluti al Rilluccio inizia la scalata la Gran S. Bernardo.
La prima parte della salita è molto scorrevole, ci sono tratti a doppia corsia. Quando diventa più strada da montagna aumenta anche il divertimento. Velocità molto allegra e curve in accelerazione da brivido.
Il massimo però quando ci troviamo davanti un tornate a largo, ma proprio largo raggio.
Buttiamo giù le moto e praticamente siamo rimasti giù per un tempo infinito. Non finiva mai e subito dopo un'altro. Cioè roba da andare su è giù per tutta la giornata............spettacolare.
Sul G.S. Bernardo solito spettacolo della natura. E anche solita sosta.
E quasi ora di pranzo quindi si decide di scendere a valle per pranzare.
La discesa inizia bene, la strada che ricordavo mal messa è stata rifatta e riasfaltata, per cui benche stretta, curve comprese, è piacevole.
Poi invece incontriamo un tratto che è tutto un cantiere, da percorrere con estrema prudenza.
All'altezza dell'ingresso del traforo finalmente ritorna la normalità e ci si diverte ancora un pò a fare un tratto con tornati molto larghi da fare in velocità.
Ad Aosta ci ferniamo in una trattoria per un veloce pranzetto, un piatto di pasta e un dolce. Quattro chiacchiere, tanto per cambiare e poi in sella.
Ormai è ora di rientrare a casa, ancora qualche curva lungo la statale che da Aosta porta fino a Quincinetto.
Qui sosta per mettere un pò di benzina, saluti e abbracci con Morasam, Lupino e Bobo e via in autostrada.
Al bivio di Ivrea che immette nella bratella per Milano l'ultimo saluto e poi dritto sparato verso casa.
Il giro è finito, tanti km, tante ore di moto come al solito in ottima compagnia....................... che vuoi di più???
Alla prossima ragazzi, è stato un piacere
Ultima modifica di pinobike il 14/7/2010, 11:57, modificato 1 volta in totale.
"non aspettare domani per fare quello che potresti fare oggi" - "ne rimarrà uno solo" - "ne ho due" .... ma detto ciò MI SONO ROTTO LE PALLE...!!!
- piegachetipassa
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Bellissimo report Pinuzzo!
Grazie di aver postato il resoconto del bellissimo giro, così ho potuto rosicare fino in fondo!!!
Mi spiace per la Futura di Lupino, capisco perfettamente quello che ha dice Piega, a me è successo a Matera sulla sabbia 3 anni fa (solo un graffio sulla carena fortunatamente) ma ancora non ho superato il trauma.....
Grazie di aver postato il resoconto del bellissimo giro, così ho potuto rosicare fino in fondo!!!
Mi spiace per la Futura di Lupino, capisco perfettamente quello che ha dice Piega, a me è successo a Matera sulla sabbia 3 anni fa (solo un graffio sulla carena fortunatamente) ma ancora non ho superato il trauma.....
RST'72 alias Cibbernau alias Biondo alias Capello
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- pinobike
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- Località: Torino
tranquillo Mario, quanto prima riorganizziamo il giro per tutti i rosicanti.....così non rosicano piùRST'72 ha scritto:Bellissimo report Pinuzzo!
Grazie di aver postato il resoconto del bellissimo giro, così ho potuto rosicare fino in fondo!!!
Mi spiace per la Futura di Lupino, capisco perfettamente quello che ha dice Piega, a me è successo a Matera sulla sabbia 3 anni fa (solo un graffio sulla carena fortunatamente) ma ancora non ho superato il trauma.....
"non aspettare domani per fare quello che potresti fare oggi" - "ne rimarrà uno solo" - "ne ho due" .... ma detto ciò MI SONO ROTTO LE PALLE...!!!
Chi c’è in linea
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