magenta ha scritto:grey ti puoi rispondere anche da solo...i risultati li vedi tutti i giorni per strada.
Mboh?
forse il mio punto di vista è talmente diverso dal tuo che vedo quasi il contrario
e i peggiori attacchi al Cattolicesimo li fanno i bigotti, che però tu comprendi nei Cattolici...
sorry, io seguo un paio di concetti espressi da un Hippy messo in croce: "date a Cesare quel che è di Cesare"-Mc:12,13-17 (quando uno scassamaroni Fariseo-bigotto cercò di fargli dire che lo Stato doveva essere teocratico e non LAICO- MIIIIIIIIII: chi è questo rivoluzionario comunista Hippy???)
E qualcun altro, che per ora c'entra poco, ma che andrebbero a rendermi ulteriormente logorroico
magenta ha scritto:Se la linea guida del vaticano è dire che i gay sono malati che si devono curare i preti non possono dire il contrario altrimenti vengono richiamati... una circolare è un documento vincolante, se fai una cazzata sei trasferito o sospeso.
Oggetivamente parlando: il sistema linfatico-ormonale-ecc di un gay si può definire "aasolutamente e perfettamente nella norma"?
Ti parlo da un punto di vista MECCANICO, non etico, sia chiaro.
Perchè uno che ha degli scompensi chimici nella testa lo si chiama MALATO MENTALE, e non "Diversamente pensante"?
Meccanicamente parlando i nostri organismi sono fatti per accoppiamenti tra sessi diversi, ed è la natura stessa a farci tirare il pistolino per un bel paio di tette.
Se il pistolino mi tira per un altro pistolino, forse, MECCANICAMENTE, qualcosa non va.
Che poi questo non vada ad inficiare MINIMAMENTE l'umanità, la sensibilità (anzi, spesso è acuita), l'essere PERSONA nell'essere GAY, mi sembra sia altrettanto ovvio ed assodato, anzi di più.
Però fa comodo fare di tutta un'erba un fascio...
EDIT: cercando il riferimento al Vangelo mi sono imbattuto in
QUESTO.
A metà svariona non poco, ma chiude con un bel "L'evasione fiscale, quando raggiunge certe proporzioni - ci ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica -, è un peccato mortale, al pari di ogni altro furto grave. È un furto fatto non allo "stato", cioè a nessuno, ma alla comunità, cioè a tutti. Questo suppone naturalmente che anche lo stato sia giusto ed equo nell'imporre le sue tasse.
La collaborazione dei cristiani alla costruzione di una società giusta e pacifica non si esaurisce nel pagare le tasse; deve estendersi anche alla promozione dei valori comuni, quali la famiglia, la difesa della vita, la solidarietà con i più poveri, la pace. C'è anche un altro ambito in cui i cristiani dovrebbero dare un contributo più incisivo alla politica. Non riguarda tanto i contenuti quanto i metodi, lo stile. Occorre svelenire il clima di perpetuo litigio, riportare nei rapporti tra i partiti un maggiore rispetto, compostezza e dignità. Rispetto del prossimo, mitezza, capacità di autocritica: sono tratti che un discepolo di Cristo deve portare in tutte le cose, anche in politica. È indegno di un cristiano abbandonarsi a insulti, sarcasmo, scendere a risse con gli avversari. Se, come diceva Gesù, chi dice al fratello "stupido!", è già reo della Geenna, che ne sarà di molti uomini politici?"
Tu magari lo vedi come una insopportabile ingerenza, ma non è forse invece un invito all'educazione?
Non è un invito alla legalità?
Alla faccia del nano difensore dei bigotti, che invita ad evaderle, le tasse?
Poi, sia chiaro, questo è uno spunto alla riflessione, non un ordine come lo vedresti tu