Profonda tecnica - quanto inquina un'auto elettrica?
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Profonda tecnica - quanto inquina un'auto elettrica?
Rompo il mio scoglionato silenzio per consigliarvi la lettura di questo post in uno dei Gruppi Linkedin ai quali partecipo - clicca
Buona lettura e buon scambio di opinioni e idee.
Come sempre: W la figa e nopistcrosss
"Quanto inquina l’auto elettrica
25 gennaio 2012
38
Le emissioni di anidride carbonica (CO2) dell’auto elettrica sono una di quelle cose su cui regna la confusione più totale. Questo avviene perchè, sebbene i veicoli elettrici siano effettivamente emission-free, l’elettricità necessaria a ricaricare la batteria viene prodotta nelle normali centrali. Altrimenti detto, le emissioni dei veicoli elettrici dipendono dal mix energetico di produzione dell’energia elettrica usata per le auto. Se l’elettricità venisse prodotta dalle sole fonti rinnovabili, le emissioni dei veicoli elettrici sarebbero infatti proprio zero. D’altra parte, è anche vero che se l’energia elettrica venisse prodotta usando solamente centrali a carbone, le emissioni sarebbero doppie rispetto alle normali auto a benzina/diesel.
Su ATZ Technology di questo mese si trova una ottima analisi della Mitsubishi i-MiEV per quel che riguarda design, potenza, consumi, acustica, peso e, più interessante, le emissioni di CO2 derivanti dal mix di produzione energetica attuale. E’ allora interessante confrontare alcuni paramentri chiave su emissioni e costi con la Volkswagen Polo, l’auto a benzina/diesel con le emissioni più basse in commercio, per rispondere a una delle domande più comuni sull’auto elettrica: conviene davvero?
Dunque, quelli di ATZ hanno provato la MiEV su strada, estrapolandone le curve di potenza da dati reali su un modello con cambio automatico, fino alla velocità di 120 km/h. Ne è venuto fuori che il consumo è di 165 Wh/km. La MiEV monta una batteria da 16 kWh, il che vuol dire che la sua autonomia è di circa 100 km, in linea con quanto già scritto qualche settimana fa per la Nissan Leaf. Per quel che riguarda le emissioni, il mix energetico tedesco del 2010 – prima che i tedeschi decidessero per lo spegnimento delle centrali nucleari nazionali – corrispondeva a 563 grammi di CO2 per kWh prodotto. In altri termini, considerate le emissioni per la produzione dell’energia elettrica nelle centrali, in Germania la Mitsubishi i-MiEV emette 93 grammi di CO2 al chilometro. Va aggiunto che, qualora i tedeschi dovessero rimpiazzerare anche solo parte delle centrali nucleari in dismissione con impianti a gas o carbone, questo numero non potrà che aumentare.
Vediamo la VW Polo V. La tabella sotto mostra i consumi della Polo in diverse opzioni commercialmente disponibili.
E’ evidente che, in versione diesel Blue-Motion, le emessioni della VW Polo sono inferiori a quelle della Mitsubishi MiEV. Va però precisato che, rispetto alla MiEV, la Polo pesa circa 60 kg in più ed è più grande del 15% circa. Inoltre, i 45 litri di serbatoio garantiscono un’autonomia di oltre 800 km, ben oltre i 100 km della MiEV. Onore alla casa tedesca, dunque, sul piano tecnologico.
Ora, trattandosi di una competizione di tecnologie commerciali, non si può prescindere dal considerare anche il costo per l’utente. In Italia, una VW Polo V in versione diesel Blue-Motion costa 17.400 euro, una MiEV 36.900 euro. Per quel che riguarda il combustibile, con una percorrenza annua di 15mila km – la media di un utente tedesco – al prezzo del diesel di 1.5euro/litro, la spesa annuale della Polo è di circa 925 euro. Per gli stessi 15mila km all’anno, la MiEV necessita di circa 2500 kWh di energia elettrica. Ammettendo una tariffa di rifornimento agevolata per veicoli elettrici di 10 cent/kWh (circa un terzo del prezzo in bolletta attuale per le abitazioni), si spendono dunque circa 250 euro l’anno di elettricità. Numeri alla mano, dunque, per l’acquisto e 10 anni di combustibile, una Mistubishi i-MiEV costa circa 12-13mila euro in più di una VW Polo, che non sono bruscolini. Il che sottolinea, ce ne fosse bisogno, quando siano fuori luogo le guerre stellari di Greenpeace contro Volkswagen, accusata di non impegnarsi abbastanza nella lotta alle emissioni.
Ora, vanno però considerati anche i costi di manutenzione, bollo e assicurazione. Per una vettura di piccole dimensioni si spendono circa 1000 euro l’anno di manutenzione. Secondo alcune stime, rispetto alle controparti con motore a combustione interna, per i veicoli elettrici ne basta un terzo, cioè 300 euro l’anno. Altrimenti detto, considerando 10 anni di vita del veicolo, per raggiungere la parità economica, l’auto elettrica ha bisogno di almeno 500 euro l’anno di incentivi su bollo e assicurazione. Torniamo allora alla domanda iniziale: conviene davvero? Guardatevi attorno, se vi è possibile contare su quei 500 euro l’anno di incentivi di cui sopra, in 10 anni e da un punto di vista meramente economico, si va in pari con un veicolo a benzina/diesel e la scelta è di pura preferenza per l’utente. Altrimenti, dipende da quanto si è disposti a spendere per l’ambiente.
Vanno infine notati due fatti importanti. Il primo è che la Mitsubishi i-MiEV è figlia di una concezione di auto elettrica appartente al passato, dove la batteria veniva venduta assieme al veicolo e i cui costi gravavano totalmente sull’utente. Nei veicoli elettrici di nuova generazione come la SmartED di Daimler, la batteria viene ceduta a noleggio, non venduta, tagliando cospicuamente la spesa iniziale. Secondo gli annunci di Daimler, la versione elettrica del veicolo dovrebbe costare quanto quella a diesel. La battaglia si sposterebbe dunque sui costi di gestione del veicolo che, nella versione elettrica, includeranno noleggio e manutenzione della batteria ma saranno sgravati dai (crescenti) costi di benzina/diesel. Questo tipo di veicoli elettrici dovrebbe venire commercializzato nella seconda metà del 2012. Staremo a vedere. Permane comunque il vero, grande problema dell’auto elettrica: l’autonomia ridotta.
Il secondo fatto da notare riguarda le emissioni. Non conta solo la CO2 emessa al km. I fermi imposti in questi giorni dalle amministrazioni locali per lo sforamento multiplo nell’aria delle città dei parametri di emissione di polveri sottili, NOx, HC, PM, eccetera – che penetrano in profondità nelle vie respiratorie causando gravi danni alla salute – non hanno niente a che vedere con le emissioni di CO2. Insomma, il fatto rilevante è che le auto normali non emettono solo CO2, ma anche veleni nell’aria delle città, al contrario delle controparti elettriche. Alla fine, è quello che conta.
Si ringrazia sentitamente il blogger Defcon70 per dati, discussioni e miglioramenti al testo."
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Le emissioni di anidride carbonica (CO2) dell’auto elettrica sono una di quelle cose su cui regna la confusione più totale. Questo avviene perchè, sebbene i veicoli elettrici siano effettivamente emission-free, l’elettricità necessaria a ricaricare la batteria viene prodotta nelle normali centrali. Altrimenti detto, le emissioni dei veicoli elettrici dipendono dal mix energetico di produzione dell’energia elettrica usata per le auto. Se l’elettricità venisse prodotta dalle sole fonti rinnovabili, le emissioni dei veicoli elettrici sarebbero infatti proprio zero. D’altra parte, è anche vero che se l’energia elettrica venisse prodotta usando solamente centrali a carbone, le emissioni sarebbero doppie rispetto alle normali auto a benzina/diesel.
Su ATZ Technology di questo mese si trova una ottima analisi della Mitsubishi i-MiEV per quel che riguarda design, potenza, consumi, acustica, peso e, più interessante, le emissioni di CO2 derivanti dal mix di produzione energetica attuale. E’ allora interessante confrontare alcuni paramentri chiave su emissioni e costi con la Volkswagen Polo, l’auto a benzina/diesel con le emissioni più basse in commercio, per rispondere a una delle domande più comuni sull’auto elettrica: conviene davvero?
Dunque, quelli di ATZ hanno provato la MiEV su strada, estrapolandone le curve di potenza da dati reali su un modello con cambio automatico, fino alla velocità di 120 km/h. Ne è venuto fuori che il consumo è di 165 Wh/km. La MiEV monta una batteria da 16 kWh, il che vuol dire che la sua autonomia è di circa 100 km, in linea con quanto già scritto qualche settimana fa per la Nissan Leaf. Per quel che riguarda le emissioni, il mix energetico tedesco del 2010 – prima che i tedeschi decidessero per lo spegnimento delle centrali nucleari nazionali – corrispondeva a 563 grammi di CO2 per kWh prodotto. In altri termini, considerate le emissioni per la produzione dell’energia elettrica nelle centrali, in Germania la Mitsubishi i-MiEV emette 93 grammi di CO2 al chilometro. Va aggiunto che, qualora i tedeschi dovessero rimpiazzerare anche solo parte delle centrali nucleari in dismissione con impianti a gas o carbone, questo numero non potrà che aumentare.
Vediamo la VW Polo V. La tabella sotto mostra i consumi della Polo in diverse opzioni commercialmente disponibili.
E’ evidente che, in versione diesel Blue-Motion, le emessioni della VW Polo sono inferiori a quelle della Mitsubishi MiEV. Va però precisato che, rispetto alla MiEV, la Polo pesa circa 60 kg in più ed è più grande del 15% circa. Inoltre, i 45 litri di serbatoio garantiscono un’autonomia di oltre 800 km, ben oltre i 100 km della MiEV. Onore alla casa tedesca, dunque, sul piano tecnologico.
Ora, trattandosi di una competizione di tecnologie commerciali, non si può prescindere dal considerare anche il costo per l’utente. In Italia, una VW Polo V in versione diesel Blue-Motion costa 17.400 euro, una MiEV 36.900 euro. Per quel che riguarda il combustibile, con una percorrenza annua di 15mila km – la media di un utente tedesco – al prezzo del diesel di 1.5euro/litro, la spesa annuale della Polo è di circa 925 euro. Per gli stessi 15mila km all’anno, la MiEV necessita di circa 2500 kWh di energia elettrica. Ammettendo una tariffa di rifornimento agevolata per veicoli elettrici di 10 cent/kWh (circa un terzo del prezzo in bolletta attuale per le abitazioni), si spendono dunque circa 250 euro l’anno di elettricità. Numeri alla mano, dunque, per l’acquisto e 10 anni di combustibile, una Mistubishi i-MiEV costa circa 12-13mila euro in più di una VW Polo, che non sono bruscolini. Il che sottolinea, ce ne fosse bisogno, quando siano fuori luogo le guerre stellari di Greenpeace contro Volkswagen, accusata di non impegnarsi abbastanza nella lotta alle emissioni.
Ora, vanno però considerati anche i costi di manutenzione, bollo e assicurazione. Per una vettura di piccole dimensioni si spendono circa 1000 euro l’anno di manutenzione. Secondo alcune stime, rispetto alle controparti con motore a combustione interna, per i veicoli elettrici ne basta un terzo, cioè 300 euro l’anno. Altrimenti detto, considerando 10 anni di vita del veicolo, per raggiungere la parità economica, l’auto elettrica ha bisogno di almeno 500 euro l’anno di incentivi su bollo e assicurazione. Torniamo allora alla domanda iniziale: conviene davvero? Guardatevi attorno, se vi è possibile contare su quei 500 euro l’anno di incentivi di cui sopra, in 10 anni e da un punto di vista meramente economico, si va in pari con un veicolo a benzina/diesel e la scelta è di pura preferenza per l’utente. Altrimenti, dipende da quanto si è disposti a spendere per l’ambiente.
Vanno infine notati due fatti importanti. Il primo è che la Mitsubishi i-MiEV è figlia di una concezione di auto elettrica appartente al passato, dove la batteria veniva venduta assieme al veicolo e i cui costi gravavano totalmente sull’utente. Nei veicoli elettrici di nuova generazione come la SmartED di Daimler, la batteria viene ceduta a noleggio, non venduta, tagliando cospicuamente la spesa iniziale. Secondo gli annunci di Daimler, la versione elettrica del veicolo dovrebbe costare quanto quella a diesel. La battaglia si sposterebbe dunque sui costi di gestione del veicolo che, nella versione elettrica, includeranno noleggio e manutenzione della batteria ma saranno sgravati dai (crescenti) costi di benzina/diesel. Questo tipo di veicoli elettrici dovrebbe venire commercializzato nella seconda metà del 2012. Staremo a vedere. Permane comunque il vero, grande problema dell’auto elettrica: l’autonomia ridotta.
Il secondo fatto da notare riguarda le emissioni. Non conta solo la CO2 emessa al km. I fermi imposti in questi giorni dalle amministrazioni locali per lo sforamento multiplo nell’aria delle città dei parametri di emissione di polveri sottili, NOx, HC, PM, eccetera – che penetrano in profondità nelle vie respiratorie causando gravi danni alla salute – non hanno niente a che vedere con le emissioni di CO2. Insomma, il fatto rilevante è che le auto normali non emettono solo CO2, ma anche veleni nell’aria delle città, al contrario delle controparti elettriche. Alla fine, è quello che conta.
Si ringrazia sentitamente il blogger Defcon70 per dati, discussioni e miglioramenti al testo."
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
- GrappaLux
- le so tutte!!!
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miei considerazioni:
-greenpeace non si e' schierata contro VW a prescindere ma ha contestato la nuova UP che in fatti sebbene piu' piccola della Polo ha emissioni maggiori. direi che la loro posizione non fa una grinza visto che quel modello e' appunto per un'utenza giovane e ad uso prevalentemente cittadino.
-il calcolo economico fatto dovrebbe considerare la tendenza al ribasso dei prezzi per auto elettriche (vedi nuova Yaris) e l'utenza che magari riuscirebbe a ricaricarsi la betterie in casa senza usare la rete di distribuzione (vedi me), quindi piu' che 10cents/kw direi tendente al zero perche' di fatto l'esubero che ho ora lo butto.
-chi ha detto che la germania rimpiazzera' il nucleare con combustibile fossile? io vedo eolico e fotovoltaico in costruzione ovunque.
-qui da me grazie agli incentivi le flotte aziendali stanno migrando sulle auto ibride. gli autobus sono gia' quasi tutti ibridi o metano e ti assicuro che fare due passi in centro citta' e' un piacere e ... un silenzio
-greenpeace non si e' schierata contro VW a prescindere ma ha contestato la nuova UP che in fatti sebbene piu' piccola della Polo ha emissioni maggiori. direi che la loro posizione non fa una grinza visto che quel modello e' appunto per un'utenza giovane e ad uso prevalentemente cittadino.
-il calcolo economico fatto dovrebbe considerare la tendenza al ribasso dei prezzi per auto elettriche (vedi nuova Yaris) e l'utenza che magari riuscirebbe a ricaricarsi la betterie in casa senza usare la rete di distribuzione (vedi me), quindi piu' che 10cents/kw direi tendente al zero perche' di fatto l'esubero che ho ora lo butto.
-chi ha detto che la germania rimpiazzera' il nucleare con combustibile fossile? io vedo eolico e fotovoltaico in costruzione ovunque.
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- Greywolf
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Avete talmente tanto prosciutto sugli occhi che nemmeno vi accorgete delle falle di quelle argomentazioni che ho postato...
e finite col dire le solite cose, tipo difendere a spada tratta greenpeace...
Nemmeno leggete, avete la risposta pronta CTRL-C e CTRL-V: se io postassi un W l'elettrico mi direste che devo smetterla di dare addosso a greenpeace
e finite col dire le solite cose, tipo difendere a spada tratta greenpeace...
Nemmeno leggete, avete la risposta pronta CTRL-C e CTRL-V: se io postassi un W l'elettrico mi direste che devo smetterla di dare addosso a greenpeace
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
- lupin3
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Le falle le ha sottolineate il Grappa e io ho appoggiato il suo intervento.
Poi sai com'e'....quando uno scrive "Il che sottolinea, ce ne fosse bisogno, quando siano fuori luogo le guerre stellari di Greenpeace contro Volkswagen" mi scende la catena e capisco che chi dice cio' non conosce un ca@@o di Greenpeace e allora perdo l'interesse nella lettura.
Poi sai com'e'....quando uno scrive "Il che sottolinea, ce ne fosse bisogno, quando siano fuori luogo le guerre stellari di Greenpeace contro Volkswagen" mi scende la catena e capisco che chi dice cio' non conosce un ca@@o di Greenpeace e allora perdo l'interesse nella lettura.
GRAPPA UBER HALLES
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Buono, solitamente prendo il crudo dal salumiere di fiducia (Levoni) che mi chiama quando è al punto giusto, comunque non disprezzo il crudo affumicato della foresta nera di Lidl...Prosciutto
Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
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grey: onestamente ho perso il punto. sulla brochure della prius c'e' scritto che oltre il 95% e' reciclabile, incluse le batterie. ripeto che l'ebnergia elettrica e' producibile anche con rinnovabili (in questi giorni di freddo sono a 40kva di produzione consumandone 25). io mi reputo piu' contadino che ammnistratore o politoco ma cosa c'e' di non scalabile nel mio pensiero?
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GrappaLux ha scritto:grey: onestamente ho perso il punto. sulla brochure della prius c'e' scritto che oltre il 95% e' reciclabile, incluse le batterie. ripeto che l'ebnergia elettrica e' producibile anche con rinnovabili (in questi giorni di freddo sono a 40kva di produzione consumandone 25). io mi reputo piu' contadino che ammnistratore o politoco ma cosa c'e' di non scalabile nel mio pensiero?
C'è che, pur essendo sostanzialmente condivisibili, le tue argomentazioni sono parzialmente svincolate dal contesto del blog che vi ho postato.
di condivisibile c'è:
- l'industrializzazione sempre crescente dei sistemi di stoccaggio dell'energia porterà a una riduzione dei prezzi (pur se resta ancora da capire PERCHE' ancora non si è fatto praticamente nulla, nonostante si usino batterie dai tempi di Galvani. Che ci sia TUTTORA un limite tecnologico? Che sia perchè la Cina ha il monopolio delle terre rare e elementi fondamentali per lo sviluppo?)
- l'adozione di mezzi ibridi per il trasporto pubblico è una gran bella cosa, anche se comunque non c'entra NIENTE CON QUESTO ARTICOLO.
di superficiale c'è:
- manco ti sei accorto che nel confronto tra elettrico ed endotermico hanno svarionato bellamente nel calcolo delle emissioni: non puoi fare un well-to-wheel per l'elettrico e poi non considerare le emissioni generate per la raffinazione di benzina/diesel (le centrali usano altro idrocarburo), nè per la loro distribuzione. E' un confronto tirato per le orecchie.
- ora mi dici che la prius è riciclabile: bene, ma hai calcolato la EMISSIONI che hai quando ricicli? Riciclare la plastica, per dire, non è un compostaggio organico: devi prima triturarla e poi FONDERLA. E per fonderla devi scaldarla. E come la scaldi? Capisc'ammè
- sempre non scalabile è il fatto che tu applichi la tua personale situazione al resto del mondo. Se tutti avessero una sovraproduzione elettrica in casa, OGGI Gazprom ci farebbe una pippa. Se tutti avessero il garage che hai tu, TUTTE le città non avrebbero edifici alti più di due piani, perchè la superficie terrestre sarebbe coperta di villette. Costruite su terreni resi incolti e poi urbanizzati. e fanculo all'agricoltura, almeno parzialmente. e il problema-parcheggio non sussisterebbe. Vallo a spiegare a Milano, Roma o anche in centro a Monaco. PS: i centri storici andrebbero rasi al suolo per far spazio a parcheggi eco-compatibili e quartieri affaristici (provoco estremizzando)
Di non condivisibile c'è la catena che scende, a dimostrazione dell'esistenza di due fazioni talmente arroccate nelle loro posizioni da rifiutare ogni forma di confronto.
in parte è riferito a te, che hai appunto proposto quei punti solo in parte inerenti alla discussione come fossero un mantra, ma soprattutto per il vegetariano che stermina maiali con finalità optometriche e che si limita ad annuire bovinamente di fronte al verbo di uno che almeno qualche ragionamento (da "contadino" in gamba quale è) se lo è fatto.
PS: l'uomo con gli occhiali di prosciutto e montatura di pancetta lavora per un'azienda che si approvvigiona di metalli in Cina, fusi da fonderie totalmente ecoincompatibili. Poi ricicla, ma intanto cerca il risparmio e sposta il problema ecologico.
avevo provato a postare una diversa prospettiva, ma alla fine il discorso torna sempre su prius/greenpeace/ottica-avanzi-e-costine
sterile e inconcludente
Resta sempre e comunque il punto nodale dell'autonomia limitata e dei tempi di ricarica di un sistema full-electric (oltre al costo), e che un sistema ibrido è valido davvero solo in un ambito dove la velocità non è costante.
così come resta un punto fermo la guidabilità di un motore elettrico, enormemente migliore di un motore endotermico, sia esso ad accensione spontanea, che ad accensione comandata
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
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Non potevo tacere, Grappa aveva chiesto una mia risposta.piegachetipassa ha scritto:troppa roba da leggere al mattino presto....................
Sei stato troppo in letargo ed ora ti sfoghi?????
Non temere: ora sparisco di nuovo
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
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ok grey. posso capire quanto dici ma ancora mi resta difficile inquadrare una "guida pratica" al come comportarsi.
intendo un qualcosa che sia compatibile con la vita di tutti i giorni perche' di certo non posso muovermi in bici anche se cerco di farlo il piu' possibile.
leggevo tempo addietro di come l'auto piu' ecocompatibile sia in realta' la nostra vecchia auto, nel senso che cambiandola l'impatto ambientale e ' comunque non compensabile dal risparmio del nuovo modello. anche qui' capisco il punto di vista ma io devo fare i conti col mio portafogli. veramente, mi piacerebbe una maggiore chiarezza in merito perche' in fin dei conti siamo persone civili e se c''e da fare dei sforzi per migliorare qualcosa lo si fa ma bisogna capirne il perche'
intendo un qualcosa che sia compatibile con la vita di tutti i giorni perche' di certo non posso muovermi in bici anche se cerco di farlo il piu' possibile.
leggevo tempo addietro di come l'auto piu' ecocompatibile sia in realta' la nostra vecchia auto, nel senso che cambiandola l'impatto ambientale e ' comunque non compensabile dal risparmio del nuovo modello. anche qui' capisco il punto di vista ma io devo fare i conti col mio portafogli. veramente, mi piacerebbe una maggiore chiarezza in merito perche' in fin dei conti siamo persone civili e se c''e da fare dei sforzi per migliorare qualcosa lo si fa ma bisogna capirne il perche'
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E qui mi trovi assolutamente più che d'accordo.GrappaLux ha scritto:ok grey. posso capire quanto dici ma ancora mi resta difficile inquadrare una "guida pratica" al come comportarsi.
intendo un qualcosa che sia compatibile con la vita di tutti i giorni perche' di certo non posso muovermi in bici anche se cerco di farlo il piu' possibile.
leggevo tempo addietro di come l'auto piu' ecocompatibile sia in realta' la nostra vecchia auto, nel senso che cambiandola l'impatto ambientale e ' comunque non compensabile dal risparmio del nuovo modello. anche qui' capisco il punto di vista ma io devo fare i conti col mio portafogli. veramente, mi piacerebbe una maggiore chiarezza in merito perche' in fin dei conti siamo persone civili e se c''e da fare dei sforzi per migliorare qualcosa lo si fa ma bisogna capirne il perche'
Il punto è che una soluzione unica non c'è.
In Lux fai pochi km al giorno, mentre poi ogni tanto ti sgroppi 2000km. Tua moglie fa più km di un tassista.
che fare?
forse per te in Lux basterebbe un EV, magari un HEV in caso di viaggio lungo, ma già sarebbe un compromesso.
quindi dovresti avere almeno due auto. Solo per te.
il bello è che ne faresti produrre due per INQUINARE MENO!!!
Che è come dire "faccio due gemelli così il costo per pannolino mi cala"
Però hai il doppio dei pannolini da cambiare! E da comprare.
E' un cane che si morde la coda.
Quindi che fare?
Purtroppo (ma bisogna pur campare) le Case automobilistiche devono far profitti, e investono in ricerca per far profitti. e per un buon elettrico bisogna investire in R&D, ma se non hai un ritorno a breve non investi.
e allora finisce tutto nelle mani dei Governi, che possono erogare fondi per questo genere di ricerca.
Ma i Governi sono nelle mani delle lobbies, specialmente del petrolio.
E siamo punto a capo.
Non so.
io ribadisco che, allo stato attuale della tecnica, una valida soluzione sarebbe un ibrido dove il motore endotermico serve esclusivamente alla ricarica di batterie tampone come la VOLT o la AMPERA (che peraltro hanno sviluppato questo concetto in maniera indegna - che schifo!), e magari con un bel diesel 2T.
Di più, nin zo.
@Nonno: le mie mestruazioni iniziano il lunedì mattina alle 8 e finiscono il venerdì' alle 17:30. tutte le settimane
fanculo
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
Chi c’è in linea
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