Report FUTURADUNO 2012
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.... non e che ho poi tutto sto tempo per smontare la moto e rimontarla prima di fare un viaggio .... il gommino lo cambio quando comincia a perdere non prima ....piegachetipassa ha scritto:Volevo inoltre aggiungere a Mauro e Pino che se avessero cambiato il gommino del cilindretto frizione, prima che iniziasse a perdere (come faccio io) non rischiavano di rimanere a piedi
"non aspettare domani per fare quello che potresti fare oggi" - "ne rimarrà uno solo" - "ne ho due" .... ma detto ciò MI SONO ROTTO LE PALLE...!!!
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oppure hai l'opzione di prenderti una yamaiala e di gommini non ne hai... godi meno ma stai più tranquillo..... ca@@o me la son tirata... ora mi cade la moto a pezzi
Ultima modifica di salvino70 il 20/9/2012, 12:12, modificato 1 volta in totale.
Peace & Love... ma se fai da tappo mi rompi il c.a.z.z.o... .
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Report Futuraduno 2012 - 3° giorno
Ecco l'ultima puntata del report:
Il 3° giorno inizia per tutti con il suono melodioso delle campane della chiesa del paese. In moltii però non apprezzano, sarà forse l'orario (le 6 del mattino) ad incidere sul giudizio?
Grazie anche alle campane nessuno è in ritardo per la colazione (ennesima abbuffata). Porto con me il solito atlante del touring che Alberto (Salvino) riprenderà a sfogliare (non gli sono bastate le 2 ore del giorno prima) per capire che strada fare per arrivare a casa ad un orario accettabile. Le prova tutte, passando dall'Austria, Belluno, Trieste, manca solo l'idea di arrivare a Venezia e traghettare fino a Pisa....
Alla fine fortunatamente decide si stare con noi fino a pranzo che è previsto in zona passo Giau. Fortunatamente perché quello della mattinata della domenica sarà uno dei percorsi più belli fatti in questi anni di raduni.
Chi invece ci saluta è Ite che purtroppo (ma comprensibilmente visto che si allontanerebbe dalla via di casa) si perderà le strade delle Dolomiti, mentre MauroB aveva già lasciato i radunisti la sera prima.
Si capisce subito che la giornata sarà all'insegna delle curve e delle pieghe sin dai primi km, ma è sulla salita verso il passo Mauria che si aprono le danze come al recente ritrovo sul Centocroci. Queta volta apre la carovana Morasam che fa da apripista (si proprio “pista” visto il ritmo tenuto ...:) dietro di lui a turno ci scambiamo io, Lupino, Pino e Salvino con il quale ho una lotta all'ultima staccata e all'ultima piega. Solo dopo qualche km di ingarellamento mollo una frazione di secondo il gas e me lo trovo davanti a grattare le pedane della Fazerona. Subito dietro, ho Bobo che non so come faccia ad andare così con delle gomme così di m....a e abbinate male. Dietro Bobo Superale, colui che si definiva un cancello e che invece di gas ne ha dato eccome. Io che non so impennare in uscita da un tornante credendo di essere in 2ª (ero in 1ª) do gas pieno e la Futura effettua il sorpasso di un'auto con una coreografica (per me....) impennatina!
In cima al passo Mauria ci fermiamo con la bava alla bocca (l'eufemismo che userà Lupin che renderebbe meglio l'idea non è riportabile su un forum pubblico). Tempo di togliersi il casco e (per chi fuma) di accendere la sigaretta per far vedere che si aspetta da tanto e ci raggiungono anche i due veneti e rillo. Bobo oltre a ricordare che l'ultima volta che fece quel passo gli si era fermata la Tiger, mi dice: “Ma te prima o poi ste ca...o di borse le strusci per terra!” qualcuno invece dice a lui: “Come canta il motore della Tiger con quello scarico”; risposta sua: “Non stava cantanto, urlava di dolore per dirmi non ce la faccio più, molla un po' il gas ogni tanto!!!”
Se non si è capito ci siamo divertiti parecchio e il divertimento continua anche nella discesa verso Cortina d'Ampezzo dove ci fermiamo per un caffè. A Salvino chiedo ironicamente se per arrivare assieme a noi ha preso l'autostrada
Si decide di fare il passo Giau e poi dopo la discesa separarsi ognuno per l'itinerario che porti verso casa.
Sulla salita al passo Giau troviamo davanti una comitiva di motociclisti tedeschi diversi con telecamera sul casco che ci rallentano un po'. Tirano come ossessi in rettilineo e in curva si piantano e quindi è anche difficile sorpassarli in sicurezza. Inoltre l'asfalto e scivolosissimo pur non essendoci brecciolino o ghiaietta. Ho davanti a me Superale che ad ogni uscita di curva ad ogni manata di gas produce coreografiche scodate con annessa strisciata di gomma nera e credo di fare lo stesso pure io visto che sento patinare la ruota in continuazione, penso che se non altro questi tedeschi avranno filmato qualcosa di interessante: uno stuolo di Futura con borse che li sorpassano derapando come la Honda di Stoner
In cima al passo Giau (uno dei pochi passi di questo giro che conoscevo bene) il panorama è fantastico e la giornata limpida rende ancora migliore la visuale sulle Dolomiti, dal monte Cristallo fino al ghiacciaio della Marmolada passando dal gruppo del Sella!
Un panino-toast al volo perchè Salvino sta nuovamente tritandoci la fava col fatto che deve far tanti km, che deve essere a casa presto, che ha tanta autostrada (Alberto il prossimo raduno lo facciamo Pardossi-Buti andata e ritorno così non rompi più le p@@@e! )
Il tempo per guardare ciò che resta della mia Michelin un saluto ai veneti (Superale-Techno-Stefano) che scorteranno Salvino fino a Belluno.
Ci mettiamo in fila dietro a Lupino rispettivamente Pino (se non è secondo non è contento), io, Morasam, Bobo e Rillo.
Attraversiamo il passo di Fedaia sotto la Marmolada dove riesco a scattare un paio di foto al volo almeno al ghiacciaio della Marmolada per poi impegnarmi nuovamente nella guida per recuperare gli altri....
La Val di Fassa invece è costellata di paesini talmente curati che sembrano finti, in piena stagione solitamente c'è la ressa, ma anche a settembre non riesce ad entusiasmarmi, l'anima dei paesi di montagna di una volta non è certo questa. Inoltre ci sono velox dappertutto e anche andando piano si rischia sempre di sforare i limiti.
Molto meglio la Val di Fiemme a mio avviso e per quanto rigurarda la guida anche la successiva Val di Cembra che percorriamo sul lato opposto al solito a causa chiusura strada.
Per farla breve CURVE – CURVE – CURVE – CURVE E ANCORA CURVE!
In zona Trento dobbiamo salutare anche gli emiliani Bobo e Lupin, pensavo di fermarci ad un bar ma il tempo stringe e allora per cambiare l'acqua al pipistrello l'unica soluzione e questa:
Una stretta di mano, anzi no meglio un abbraccio e via
Noi abbiamo ancora parecchia strada da fare,
Risaliamo verso il lago di Cles attraverso una bella strada piena di curve ampie terreno ideale per le FuturE e successivamente verso il passo del Tonale. Bella anche questa (già fatta parecchie volte). Arrivati in cima al Tonale Pino e Samuele cercano invano un casello dell'autostrada per fare un po' di strada dritta, ma di curve ne abbiamo ancora. Fino a Edolo dove ci separiamo anche da rillo la strada è ancora divertente, mentre i tanti km da lì a casa sono una tortura. Il traffico di rientro della domenica rende stressante la guida, ma ho promesso a Pino di arrivare al casello di Dalmine per le 19:00 e guidando praticamente nell'altra corsia per tutto il tempo (una cosa che normalmente non mi si addice) riusciamo a rispettare anche questi tempi.
Saluto anche Pino e Morasam, ormai sono a casa e comincio a rilassarmi, a casa. Mi vengono in mente le strade, i paesaggi, ma soprattutto l'allegria che ha contraddistinto anche il FUTURADUNO 2012. A casa mi aspettano moglie e bimbo, le uniche cose che mi sono veramente mancate in questi 3 giorni.
Grazie a tutti ragazzi, in modo particolare ai Veneti che finalmente dopo anni sono riusciti ad organizzare un raduno anche nelle loro splendide zone.
Un grazie alle Michelin Power Pure (MESSAGGIO PROMOZIONALE ) che hanno avuto una tenuta eccezionale anche con quasi 8.000 km sul groppone e partendo con la posteriore già quasi liscia mi ha fatto tornare a casa senza troppi patemi.
Infine un grazie a questa splendida moto, con la luce del tramonto il grigio è ancora più bello e fanculo chi pensa il contrario
Ecco l'ultima puntata del report:
Il 3° giorno inizia per tutti con il suono melodioso delle campane della chiesa del paese. In moltii però non apprezzano, sarà forse l'orario (le 6 del mattino) ad incidere sul giudizio?
Grazie anche alle campane nessuno è in ritardo per la colazione (ennesima abbuffata). Porto con me il solito atlante del touring che Alberto (Salvino) riprenderà a sfogliare (non gli sono bastate le 2 ore del giorno prima) per capire che strada fare per arrivare a casa ad un orario accettabile. Le prova tutte, passando dall'Austria, Belluno, Trieste, manca solo l'idea di arrivare a Venezia e traghettare fino a Pisa....
Alla fine fortunatamente decide si stare con noi fino a pranzo che è previsto in zona passo Giau. Fortunatamente perché quello della mattinata della domenica sarà uno dei percorsi più belli fatti in questi anni di raduni.
Chi invece ci saluta è Ite che purtroppo (ma comprensibilmente visto che si allontanerebbe dalla via di casa) si perderà le strade delle Dolomiti, mentre MauroB aveva già lasciato i radunisti la sera prima.
Si capisce subito che la giornata sarà all'insegna delle curve e delle pieghe sin dai primi km, ma è sulla salita verso il passo Mauria che si aprono le danze come al recente ritrovo sul Centocroci. Queta volta apre la carovana Morasam che fa da apripista (si proprio “pista” visto il ritmo tenuto ...:) dietro di lui a turno ci scambiamo io, Lupino, Pino e Salvino con il quale ho una lotta all'ultima staccata e all'ultima piega. Solo dopo qualche km di ingarellamento mollo una frazione di secondo il gas e me lo trovo davanti a grattare le pedane della Fazerona. Subito dietro, ho Bobo che non so come faccia ad andare così con delle gomme così di m....a e abbinate male. Dietro Bobo Superale, colui che si definiva un cancello e che invece di gas ne ha dato eccome. Io che non so impennare in uscita da un tornante credendo di essere in 2ª (ero in 1ª) do gas pieno e la Futura effettua il sorpasso di un'auto con una coreografica (per me....) impennatina!
In cima al passo Mauria ci fermiamo con la bava alla bocca (l'eufemismo che userà Lupin che renderebbe meglio l'idea non è riportabile su un forum pubblico). Tempo di togliersi il casco e (per chi fuma) di accendere la sigaretta per far vedere che si aspetta da tanto e ci raggiungono anche i due veneti e rillo. Bobo oltre a ricordare che l'ultima volta che fece quel passo gli si era fermata la Tiger, mi dice: “Ma te prima o poi ste ca...o di borse le strusci per terra!” qualcuno invece dice a lui: “Come canta il motore della Tiger con quello scarico”; risposta sua: “Non stava cantanto, urlava di dolore per dirmi non ce la faccio più, molla un po' il gas ogni tanto!!!”
Se non si è capito ci siamo divertiti parecchio e il divertimento continua anche nella discesa verso Cortina d'Ampezzo dove ci fermiamo per un caffè. A Salvino chiedo ironicamente se per arrivare assieme a noi ha preso l'autostrada
Si decide di fare il passo Giau e poi dopo la discesa separarsi ognuno per l'itinerario che porti verso casa.
Sulla salita al passo Giau troviamo davanti una comitiva di motociclisti tedeschi diversi con telecamera sul casco che ci rallentano un po'. Tirano come ossessi in rettilineo e in curva si piantano e quindi è anche difficile sorpassarli in sicurezza. Inoltre l'asfalto e scivolosissimo pur non essendoci brecciolino o ghiaietta. Ho davanti a me Superale che ad ogni uscita di curva ad ogni manata di gas produce coreografiche scodate con annessa strisciata di gomma nera e credo di fare lo stesso pure io visto che sento patinare la ruota in continuazione, penso che se non altro questi tedeschi avranno filmato qualcosa di interessante: uno stuolo di Futura con borse che li sorpassano derapando come la Honda di Stoner
In cima al passo Giau (uno dei pochi passi di questo giro che conoscevo bene) il panorama è fantastico e la giornata limpida rende ancora migliore la visuale sulle Dolomiti, dal monte Cristallo fino al ghiacciaio della Marmolada passando dal gruppo del Sella!
Un panino-toast al volo perchè Salvino sta nuovamente tritandoci la fava col fatto che deve far tanti km, che deve essere a casa presto, che ha tanta autostrada (Alberto il prossimo raduno lo facciamo Pardossi-Buti andata e ritorno così non rompi più le p@@@e! )
Il tempo per guardare ciò che resta della mia Michelin un saluto ai veneti (Superale-Techno-Stefano) che scorteranno Salvino fino a Belluno.
Ci mettiamo in fila dietro a Lupino rispettivamente Pino (se non è secondo non è contento), io, Morasam, Bobo e Rillo.
Attraversiamo il passo di Fedaia sotto la Marmolada dove riesco a scattare un paio di foto al volo almeno al ghiacciaio della Marmolada per poi impegnarmi nuovamente nella guida per recuperare gli altri....
La Val di Fassa invece è costellata di paesini talmente curati che sembrano finti, in piena stagione solitamente c'è la ressa, ma anche a settembre non riesce ad entusiasmarmi, l'anima dei paesi di montagna di una volta non è certo questa. Inoltre ci sono velox dappertutto e anche andando piano si rischia sempre di sforare i limiti.
Molto meglio la Val di Fiemme a mio avviso e per quanto rigurarda la guida anche la successiva Val di Cembra che percorriamo sul lato opposto al solito a causa chiusura strada.
Per farla breve CURVE – CURVE – CURVE – CURVE E ANCORA CURVE!
In zona Trento dobbiamo salutare anche gli emiliani Bobo e Lupin, pensavo di fermarci ad un bar ma il tempo stringe e allora per cambiare l'acqua al pipistrello l'unica soluzione e questa:
Una stretta di mano, anzi no meglio un abbraccio e via
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Risaliamo verso il lago di Cles attraverso una bella strada piena di curve ampie terreno ideale per le FuturE e successivamente verso il passo del Tonale. Bella anche questa (già fatta parecchie volte). Arrivati in cima al Tonale Pino e Samuele cercano invano un casello dell'autostrada per fare un po' di strada dritta, ma di curve ne abbiamo ancora. Fino a Edolo dove ci separiamo anche da rillo la strada è ancora divertente, mentre i tanti km da lì a casa sono una tortura. Il traffico di rientro della domenica rende stressante la guida, ma ho promesso a Pino di arrivare al casello di Dalmine per le 19:00 e guidando praticamente nell'altra corsia per tutto il tempo (una cosa che normalmente non mi si addice) riusciamo a rispettare anche questi tempi.
Saluto anche Pino e Morasam, ormai sono a casa e comincio a rilassarmi, a casa. Mi vengono in mente le strade, i paesaggi, ma soprattutto l'allegria che ha contraddistinto anche il FUTURADUNO 2012. A casa mi aspettano moglie e bimbo, le uniche cose che mi sono veramente mancate in questi 3 giorni.
Grazie a tutti ragazzi, in modo particolare ai Veneti che finalmente dopo anni sono riusciti ad organizzare un raduno anche nelle loro splendide zone.
Un grazie alle Michelin Power Pure (MESSAGGIO PROMOZIONALE ) che hanno avuto una tenuta eccezionale anche con quasi 8.000 km sul groppone e partendo con la posteriore già quasi liscia mi ha fatto tornare a casa senza troppi patemi.
Infine un grazie a questa splendida moto, con la luce del tramonto il grigio è ancora più bello e fanculo chi pensa il contrario
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Grazie.
Quello che non si riesce a descrivere a parole e neanche con le immagini è l'atmosfera che c'è a tavola.
Tu ormai lo sai, non si riesce a star seri per più di un minuto e i mal di pancia dalle risate sono continui.
Come dice sempre Pino è un toccasana che riesce a farti staccare la spina dallo stress della vita quotidiana.
Dovremmo chiedere all'ASL se ce li passano come cura
Quello che non si riesce a descrivere a parole e neanche con le immagini è l'atmosfera che c'è a tavola.
Tu ormai lo sai, non si riesce a star seri per più di un minuto e i mal di pancia dalle risate sono continui.
Come dice sempre Pino è un toccasana che riesce a farti staccare la spina dallo stress della vita quotidiana.
Dovremmo chiedere all'ASL se ce li passano come cura
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