aiuto, devo fare la tesi di laurea
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aiuto, devo fare la tesi di laurea
cari ragazzi, vi ringrazio per ascoltarmi tutte le volte che scrivo qualcosa, sia di serio che non. ora vi chiederò un favore, è una cosa seria.
vorrei fare una tesi di laurea su i difetti di progettazione della futura, e come risolverli, ovviamente con tutti una serie di definizioni e calcoli sul perchè di certe scelte e come migliararli....
mi farebbe piacere se mi raccontaste tutte le cose che vi sono successe, i vari difetti, e come li avete risolti...
nonno, ulde, grey, mi farebbe piacere se poi ci potreste dare uno sguardo quando inizierò a comporla... se mi aiutate, sarò estremamente contento e ovviamente sono notizie che le inserirò sulla tesi che un forum mi ha aiutato....
spero di essere stato chiaro, per qualunque dubbio contattatemi...
grazie anticipatamente per tutto il vostro interesse e per la vostra disponibiltà
francesco
vorrei fare una tesi di laurea su i difetti di progettazione della futura, e come risolverli, ovviamente con tutti una serie di definizioni e calcoli sul perchè di certe scelte e come migliararli....
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Per quel che so, il più banale è quello dello sgancio rapido del serbatoio.
1) si poteva mettere subito di metallo e si risolvevano tanti problemi.
2) non serve a una cippa, dal momento che per alzare il serba non serve staccarlo e per togliere il serbatoio completamente bisogna staccare il tubo del ritorno, quindi devi cmq vuotare tutta la benzina.
In questo caso si doveva mettere un ulteriore sgancio anche nel tubo di ritorno.
In fase di produzione sarebbe stata una spesa di una 10ina di euro, per salvare un prodotta poteva valerne la pena.
Impianto elettrico
1) Alternatore 470 W sotto dimensionato, bastava veramente poco per avere qualche W in più
2) Cavi di sessione microscopica che insieme ad un alternatore appunto sottodimensionato aumentano il surriscaldamento dei connettori (visto che sono un punto di ulteriore resistenza).
3) Meraviglioso cruscotto dove avrei aggiunto un voltometro, visto il regolatore di non altissima qualità, uno strumento del genere ti segnalerebbe delle anomalie, che segnalate si risolverebbero con poco, ma se non riparate potrebbero portare anche all'incendio della moto stessa.
Posso dire con certezza che se non fosse stato per quel led che mi si è acceso mettendomi in evidenza il regolatore fritto, oggi sarei senza o con un altra Futura.
FINE DELLA PRIMA PUNTATA
1) si poteva mettere subito di metallo e si risolvevano tanti problemi.
2) non serve a una cippa, dal momento che per alzare il serba non serve staccarlo e per togliere il serbatoio completamente bisogna staccare il tubo del ritorno, quindi devi cmq vuotare tutta la benzina.
In questo caso si doveva mettere un ulteriore sgancio anche nel tubo di ritorno.
In fase di produzione sarebbe stata una spesa di una 10ina di euro, per salvare un prodotta poteva valerne la pena.
Impianto elettrico
1) Alternatore 470 W sotto dimensionato, bastava veramente poco per avere qualche W in più
2) Cavi di sessione microscopica che insieme ad un alternatore appunto sottodimensionato aumentano il surriscaldamento dei connettori (visto che sono un punto di ulteriore resistenza).
3) Meraviglioso cruscotto dove avrei aggiunto un voltometro, visto il regolatore di non altissima qualità, uno strumento del genere ti segnalerebbe delle anomalie, che segnalate si risolverebbero con poco, ma se non riparate potrebbero portare anche all'incendio della moto stessa.
Posso dire con certezza che se non fosse stato per quel led che mi si è acceso mettendomi in evidenza il regolatore fritto, oggi sarei senza o con un altra Futura.
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Re: aiuto, devo fare la tesi di laurea
dovresti fare una tesi su come fai a produrre certe puzze la notte...caro il mio fieto............yamaryu84 ha scritto:cari ragazzi, vi ringrazio per ascoltarmi tutte le volte che scrivo qualcosa, sia di serio che non. ora vi chiederò un favore, è una cosa seria.
vorrei fare una tesi di laurea su i difetti di progettazione della futura, e come risolverli, ovviamente con tutti una serie di definizioni e calcoli sul perchè di certe scelte e come migliararli....
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Quando vuoi.
Io tratterei pure il cuscinetto del forcellone e la scelta insensata di farsi fare un cuscinetto sensorizzato, invece che leggere la velocità sui dadi ruota con un banale sensore capacitivo come la RSV
QUELLA è stata forse la scelta più stupida a livello progettuale, perchè:
1) ti lega a un fornitore (SKF) detentore del brevetto. MAI sposarsi a un fornitore più grande di te...
2) aumento dei costi di realizzazione, perchè hai aggiunto componenti invece che toglierle
3) aumento della complessità progettuale e soprattutto nell'assemblaggio (ulteriori costi)
4) il componente è più fragile dello standard
Io tratterei pure il cuscinetto del forcellone e la scelta insensata di farsi fare un cuscinetto sensorizzato, invece che leggere la velocità sui dadi ruota con un banale sensore capacitivo come la RSV
QUELLA è stata forse la scelta più stupida a livello progettuale, perchè:
1) ti lega a un fornitore (SKF) detentore del brevetto. MAI sposarsi a un fornitore più grande di te...
2) aumento dei costi di realizzazione, perchè hai aggiunto componenti invece che toglierle
3) aumento della complessità progettuale e soprattutto nell'assemblaggio (ulteriori costi)
4) il componente è più fragile dello standard
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
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non ho capito in cosa ti laurei. comunque mi sembra di abbiano dato consigli validi, quindi
meccanica: cuscinetto
elettronica: alternatore
ma io aggiugerei anche marketing (prezzi sballati) e sicuramente fianaza&controllo (post vendita) se mai fosse che primi due non siano di tua competenza
meccanica: cuscinetto
elettronica: alternatore
ma io aggiugerei anche marketing (prezzi sballati) e sicuramente fianaza&controllo (post vendita) se mai fosse che primi due non siano di tua competenza
quannu lu furnu è callu basta na fascina
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Sono in parte d'accordo con te al punto 1Greywolf ha scritto:Quando vuoi.
Io tratterei pure il cuscinetto del forcellone e la scelta insensata di farsi fare un cuscinetto sensorizzato, invece che leggere la velocità sui dadi ruota con un banale sensore capacitivo come la RSV
QUELLA è stata forse la scelta più stupida a livello progettuale, perchè:
1) ti lega a un fornitore (SKF) detentore del brevetto. MAI sposarsi a un fornitore più grande di te...
2) aumento dei costi di realizzazione, perchè hai aggiunto componenti invece che toglierle
3) aumento della complessità progettuale e soprattutto nell'assemblaggio (ulteriori costi)
4) il componente è più fragile dello standard
Non sono d'accordo al punto 2: non è vero che hanno aggiunto componenti ma ne han tolto, esempio non c'è la ruota fonica.
Hanno voluto fare un progetto futuristico, a mio avviso un progetto del genere ci sta, basta guardare la pulizia del gruppo posteriore.
IO la vedo come una chicca.
Anche al punto 3, non sono per niente d'accordo, non vedo nessuna complessità nell'assemblaggio, anzi quando la conosci ti rendi conto che è di una semplicità elementare.
Il problema più grande è che ne sono state vendute talmente poche che in molti casi nemmeno la rete di assistenza conosce a fondo questa moto.
L'errore più grande di Aprilia è proprio quello di avere una rete di assistenza assolutamente non adeguata e poco preparata.
Anche al punto 4 non mi trovi assolutamente d'accordo, il componente in questione non è assolutamente più fragile dello standard, io ho fatto 60000 km prima di cambiarlo, ma se non mi fossi fatto influenzare da molti di voi ne avrei fatti molti di più.
In questo caso il problema non è nel cuscinetto di per sè, ma nel gruppo di molle a tazza che abbiamo dall'altra parte, nel porta corona.
Questa molla a tazza tende piano piano ad allentarsi, questo allentamento provoca anche all'allentamento del mozzo e del cuscinetto stesso, ecco perchè poi a Chester gli è volato via tutto.
Quei 3 vitini, (che poi che tiene è solo 1), non può da solo tenere fermo il dado di un mozzo quando questo si è allentato.
Il rimedio a questo problema, sarebbe semplicemente ogni 15, 20000 km, allentare questo dado, ingrassare la gabbietta reggispinta e la molla tazza e richiudere tutto alla copia stabilita 15kgm
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A proposito di questo cuscinetto, vorrei aggiungere, che se il marketing Aprilia fosse stato all'altezza, vendendo quindi un numero decente di Futura, il prezzo di questo componente sarebbe diminuito di parecchio.
In produzione una banda magnetica al posto di una normale schermatura, non ti cambia il prezzo più di tanto.
é chiaro però che se i numeri sono bassi i costi sono alti
In produzione una banda magnetica al posto di una normale schermatura, non ti cambia il prezzo più di tanto.
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Quoto il Prof. Pugnetta.
Aggiungerei un paragrafetto (anche se non puramente tecnico) sul perchè ha avuto più successo all'estero che in italia.
Aggiungerei un paragrafetto (anche se non puramente tecnico) sul perchè ha avuto più successo all'estero che in italia.
Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
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Esatto.... per leggere la velocità, non c'è una ruota fonica con un sensore, come esiste nella maggior parte dei casi su altre moto
Qui hanno pensato di mettere nel cuscinetto del mozzo posteriore, al posto di una normale schermatura, come vedi nella foto
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Hanno pensato di mettere una banda magnetica
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questa foto solo per farti vedere la differenza, (in questo caso il cuscinetto era montato al contrario, motivo perchè non funzionava il contakm)
In questo caso un sensore che si trova di fianco a questa banda magnetica legge il numero dei giri e fa il calcolo della velocità
Qui hanno pensato di mettere nel cuscinetto del mozzo posteriore, al posto di una normale schermatura, come vedi nella foto
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In questo caso un sensore che si trova di fianco a questa banda magnetica legge il numero dei giri e fa il calcolo della velocità
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Nonno resta il fatto che nell'epoca della globalizzazione dove tutte le auto del mondo sono sviluppate su 4 telai progettati in comune dalle varie case farsi fare un ca@@o di cuscinetto su misura è una stronzata sia tecnicamente che commercialmente per quanto mi riguarda, ci sono anche al tre moto con il monobraccio e non hanno tutte queste rogne.
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Francamente io continuo a non vedere tutte queste rogne, ripeto il problema grosso secondo me, è stata la scarsa preparazione nella rete di assistenza.
Se nei tagliandi dove è previsto il controllo e il serraggio dei vari viti e bulloni, fosse stato controllato quel ca@@o di dado del porta corona, quel cuscinetto sarebbe durato tranquillamente fino ai 100000 km.
Per rispondere all'altra tua domanda, posso dire che sono moltissime le case costruttrici che fanno fare dei pezzi con misure non standarizzate per obbligare l'utente a non montare pezzi di concorrenza che potrebbero creare altri problemi.
Se nei tagliandi dove è previsto il controllo e il serraggio dei vari viti e bulloni, fosse stato controllato quel ca@@o di dado del porta corona, quel cuscinetto sarebbe durato tranquillamente fino ai 100000 km.
Per rispondere all'altra tua domanda, posso dire che sono moltissime le case costruttrici che fanno fare dei pezzi con misure non standarizzate per obbligare l'utente a non montare pezzi di concorrenza che potrebbero creare altri problemi.
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Ahhh, come ai bei tempi
Nonno, sai che ti voglio Pene e per questo ti macello pezzo a pezzo
Ora inizia il macello
in ogni caso, se anche ci fosse, l'adozione del cuscinetto sensorizzato non ti riduce il numero dei componenti, visto che la ruota fonica -che poi è una banda magnetica, ma concedimi la semplificazione a titolo Caccademico- è annegata nel cuscinetto.
Ecco, in teoria monti il cuscinetto e poi non devi montare una ruota fonica, ma gli svantaggi sono comunque maggiori, come vedrai tra poco.
Il progetto futuristico te lo passo, visto che pure il nome della moto lo richiama.
E la pulizia del posteriore non sarebbe stata inficiata da una ruota fonica, in ogni caso.
quindi il discorso design va a farsi friggere.
Quando l'operatore deve stare a ragionare, E' COSA BRUTTA BRUTTA BRUTTA.
MAI, ripeto, MAI far prendere delle decisioni in catena di montaggio: questi sono COSTI,. e pure salati.
Pensa se in catena (e di sicuro lo avranno fatto) montano il cuscinetto al contrario come ha fatto Fiore -mica micciomiciobaubau- sulla TATA: ti accorgi della difettosità soltanto quando la moto passa dall'ultimo controllo. Per risistemare devi riaprire la moto.
E questo se ti va fatta di culo.
Sennò te ne accorgi quando la consegni al Cliente.
Questi costi di NON qualità valgono doppio: primo perchè costano, poi perchè fai delle più fatte figure di m@@@a che come danno di immagine campa cavallo.
Ti ricordo che Aprilia in quel periodo è fallita proprio per la non qualità, capisc'ammè.
Punto l'attenzione su questa frase, assolutamente FONDAMENTALE:
Il successo delle Giappe è che anche se non hai mai visto la moto in questione, la riesci a riparare.
Tu, forte del tuo background racing, riesci sempre a cavartela.
Ma non dimenticare che il 99,99% dei meccanici di officina autorizzata sono solo dei ragazzotti che non hanno trovato niente di meglio da fare.
No, una moto difficile da mettere a punto e da manutenere è un handicap mostruoso per le vendite.
E ti assicuLo che sono evitati come la PESTE per la loro bassissima affidabilità, oltre che al fatto che costano 6 volte l'omologo non sensorizzato.
E aggiungo che, essendoci il monopolio SKF, col piffero che i prezzi calano con le quantità: è MONOPOLIO e SKF se li fa pagare molto molto salati.
Potevano copiare il monobraccio del VFR che ha infinite meno rogne.
tre vitine di qua, una banda magnetica di là, MA CHE E'?
La moto deve funzionare di meccanica, NON richiedere malizie nella messa a punto e far sbavare esteticamente.
Tutto il resto sono boiate.
Citando il Capello, il 99,99% dei motociclisti non ci capiscono una sega.
Tutti si riempiono la bocca di "alluminio", "titanio", "mappe al manubrio", "UOLLINS -che manco sanno scriverlo" e boiate da PegPerego varie.
Mai, MAI si è visto uno al bar esibire orgoglioso il suo cuscinetto sensorizzato e le tre vitine di regolazione micrometrica.
Fuffa, tutta fuffa e leziosità ingegneristica.
Ha fatto più notizia il fatto che il devioluci è al contrario, non il cuscinetto di staminkia.
E' una PUTTANATA il progetto di quel monobraccio che, unito ad altre puttanate di progetto e di marketing ha fatto sì che una delle migliori sport tourer di ogni tempo sia diventato un oggetto di CULto per quattro sfigati masochisti.
Ribadisco il concetto: tu sei un GURU della meccanica, un sublime preparatore e il mio maestro Jedi.
Ma sulle mass-production hai preso un granchio cUlossale, perchè consideri gli altri bravi come te.
Tu sei unico!
e come disse il marchese del grillo: "tu sei tu e gli altri non sono un ca@@o".
Ecco perchè ti sbagli, perchè dimentichi il primo compito di un ufficio tecnico: fare progetti che siano FACILI, REALIZZABILI.
I progetti PERFORMANTI vanno bene nel racing, e anche anche.
Per la produzione di serie, più è facile, meglio è.
Me lo dicevano sempre da Breuberg, quando proponevo modifiche alle specifiche: "fammi una specifica ROBUSTA, che anche l'operatore più sfigato mi riesca a confezionare"
e io progettavo gomme racing, non di serie.
Quando quel pirla del mio capo mandò invece avanti una specifica come pareva a lui, contro il mio parere (contava un ca@@o, ovviamente) e quello del direttore di produzione, il risultato fu che di 12 prototipi 11 erano da cacciare via.
E la gomma faceva pure cagare
Le mie specifiche sono invece rimaste in produzione per quasi 5 anni
E scusate se è poco
Nonno, sai che ti voglio Pene e per questo ti macello pezzo a pezzo
Prof.Pugnetta ha scritto:Quando vuoi.
Io tratterei pure il cuscinetto del forcellone e la scelta insensata di farsi fare un cuscinetto sensorizzato, invece che leggere la velocità sui dadi ruota con un banale sensore capacitivo come la RSV
QUELLA è stata forse la scelta più stupida a livello progettuale, perchè:
1) ti lega a un fornitore (SKF) detentore del brevetto. MAI sposarsi a un fornitore più grande di te...
Ok, fin qui ci siamo quasiNONNOpiega ha scritto:Sono in parte d'accordo con te al punto 1
Ora inizia il macello
Prof.Pugnetta ha scritto:2) aumento dei costi di realizzazione, perchè hai aggiunto componenti invece che toglierle
Se non ricordo male, la RSV non ha una ruota fonica: legge sui dadi corona.NONNOpiega ha scritto:Non sono d'accordo al punto 2: non è vero che hanno aggiunto componenti ma ne han tolto, esempio non c'è la ruota fonica.
Hanno voluto fare un progetto futuristico, a mio avviso un progetto del genere ci sta, basta guardare la pulizia del gruppo posteriore.
IO la vedo come una chicca.
in ogni caso, se anche ci fosse, l'adozione del cuscinetto sensorizzato non ti riduce il numero dei componenti, visto che la ruota fonica -che poi è una banda magnetica, ma concedimi la semplificazione a titolo Caccademico- è annegata nel cuscinetto.
Ecco, in teoria monti il cuscinetto e poi non devi montare una ruota fonica, ma gli svantaggi sono comunque maggiori, come vedrai tra poco.
Il progetto futuristico te lo passo, visto che pure il nome della moto lo richiama.
E la pulizia del posteriore non sarebbe stata inficiata da una ruota fonica, in ogni caso.
quindi il discorso design va a farsi friggere.
Prof.Pugnetta ha scritto:3) aumento della complessità progettuale e soprattutto nell'assemblaggio (ulteriori costi)
Il cuscinetto ha un verso di montaggio, come Pen sai.NONNOpiega ha scritto:Anche al punto 3, non sono per niente d'accordo, non vedo nessuna complessità nell'assemblaggio, anzi quando la conosci ti rendi conto che è di una semplicità elementare.
Il problema più grande è che ne sono state vendute talmente poche che in molti casi nemmeno la rete di assistenza conosce a fondo questa moto.
L'errore più grande di Aprilia è proprio quello di avere una rete di assistenza assolutamente non adeguata e poco preparata.
Quando l'operatore deve stare a ragionare, E' COSA BRUTTA BRUTTA BRUTTA.
MAI, ripeto, MAI far prendere delle decisioni in catena di montaggio: questi sono COSTI,. e pure salati.
Pensa se in catena (e di sicuro lo avranno fatto) montano il cuscinetto al contrario come ha fatto Fiore -mica micciomiciobaubau- sulla TATA: ti accorgi della difettosità soltanto quando la moto passa dall'ultimo controllo. Per risistemare devi riaprire la moto.
E questo se ti va fatta di culo.
Sennò te ne accorgi quando la consegni al Cliente.
Questi costi di NON qualità valgono doppio: primo perchè costano, poi perchè fai delle più fatte figure di m@@@a che come danno di immagine campa cavallo.
Ti ricordo che Aprilia in quel periodo è fallita proprio per la non qualità, capisc'ammè.
Punto l'attenzione su questa frase, assolutamente FONDAMENTALE:
BINGO, caro Nonno.NONNOpiega ha scritto: Il problema più grande è che ne sono state vendute talmente poche che in molti casi nemmeno la rete di assistenza conosce a fondo questa moto.
L'errore più grande di Aprilia è proprio quello di avere una rete di assistenza assolutamente non adeguata e poco preparata.
Il successo delle Giappe è che anche se non hai mai visto la moto in questione, la riesci a riparare.
Tu, forte del tuo background racing, riesci sempre a cavartela.
Ma non dimenticare che il 99,99% dei meccanici di officina autorizzata sono solo dei ragazzotti che non hanno trovato niente di meglio da fare.
No, una moto difficile da mettere a punto e da manutenere è un handicap mostruoso per le vendite.
Prof.Pugnetta ha scritto:4) il componente è più fragile dello standard
In meccanica come quella che mangio io ormai ogni giorno da 4 anni questi cuscinetti li vedo ogni settimana.NONNOpiega ha scritto:Anche al punto 4 non mi trovi assolutamente d'accordo, il componente in questione non è assolutamente più fragile dello standard, io ho fatto 60000 km prima di cambiarlo, ma se non mi fossi fatto influenzare da molti di voi ne avrei fatti molti di più.
E ti assicuLo che sono evitati come la PESTE per la loro bassissima affidabilità, oltre che al fatto che costano 6 volte l'omologo non sensorizzato.
E aggiungo che, essendoci il monopolio SKF, col piffero che i prezzi calano con le quantità: è MONOPOLIO e SKF se li fa pagare molto molto salati.
Se ti do ragione ti do torto al tempo stesso: è un progetto, concedimelo, di CACCA, proprio perchè è lezioso.NONNOpiega ha scritto:In questo caso il problema non è nel cuscinetto di per sè, ma nel gruppo di molle a tazza che abbiamo dall'altra parte, nel porta corona.
Questa molla a tazza tende piano piano ad allentarsi, questo allentamento provoca anche all'allentamento del mozzo e del cuscinetto stesso, ecco perchè poi a Chester gli è volato via tutto.
Quei 3 vitini, (che poi che tiene è solo 1), non può da solo tenere fermo il dado di un mozzo quando questo si è allentato.
Il rimedio a questo problema, sarebbe semplicemente ogni 15, 20000 km, allentare questo dado, ingrassare la gabbietta reggispinta e la molla tazza e richiudere tutto alla copia stabilita 15kgm
Potevano copiare il monobraccio del VFR che ha infinite meno rogne.
tre vitine di qua, una banda magnetica di là, MA CHE E'?
La moto deve funzionare di meccanica, NON richiedere malizie nella messa a punto e far sbavare esteticamente.
Tutto il resto sono boiate.
Citando il Capello, il 99,99% dei motociclisti non ci capiscono una sega.
Tutti si riempiono la bocca di "alluminio", "titanio", "mappe al manubrio", "UOLLINS -che manco sanno scriverlo" e boiate da PegPerego varie.
Mai, MAI si è visto uno al bar esibire orgoglioso il suo cuscinetto sensorizzato e le tre vitine di regolazione micrometrica.
Fuffa, tutta fuffa e leziosità ingegneristica.
Ha fatto più notizia il fatto che il devioluci è al contrario, non il cuscinetto di staminkia.
E' una PUTTANATA il progetto di quel monobraccio che, unito ad altre puttanate di progetto e di marketing ha fatto sì che una delle migliori sport tourer di ogni tempo sia diventato un oggetto di CULto per quattro sfigati masochisti.
Ribadisco il concetto: tu sei un GURU della meccanica, un sublime preparatore e il mio maestro Jedi.
Ma sulle mass-production hai preso un granchio cUlossale, perchè consideri gli altri bravi come te.
Tu sei unico!
e come disse il marchese del grillo: "tu sei tu e gli altri non sono un ca@@o".
Ecco perchè ti sbagli, perchè dimentichi il primo compito di un ufficio tecnico: fare progetti che siano FACILI, REALIZZABILI.
I progetti PERFORMANTI vanno bene nel racing, e anche anche.
Per la produzione di serie, più è facile, meglio è.
Me lo dicevano sempre da Breuberg, quando proponevo modifiche alle specifiche: "fammi una specifica ROBUSTA, che anche l'operatore più sfigato mi riesca a confezionare"
e io progettavo gomme racing, non di serie.
Quando quel pirla del mio capo mandò invece avanti una specifica come pareva a lui, contro il mio parere (contava un ca@@o, ovviamente) e quello del direttore di produzione, il risultato fu che di 12 prototipi 11 erano da cacciare via.
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In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
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