autoapprendimento della centralina variazione temp/pressione

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Grappa
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autoapprendimento della centralina variazione temp/pressione

Messaggio da Grappa » 5/1/2006, 14:41

se si lascia la moto in letargo per molto e la temparatura cambia, oppure si fa' un forte dislivello, o (caso mio) si imbarca la moto con 40gradi e si arriva che c'e' la neve, puo' capitare che la moto sbroccoli.
si puo' aiutare l'apprendimento della centralina nel seguente modo. ad ogni caso dopo qualche riavvio la cosa e' automatica.

parole non mie

il minimo alto può avere due origini diverse, che però si manifestano con sintomi diversi. Ci può essere un'origine "meccanica": le farfalle non fanno l'ultimo pelo di corsa, per cui la centralina non riconosce lo stato di farfalla chiusa e non applica il close loop di controllo della velocità del minimo. Il sintomo è che il minimo resta alto anche se metti in folle. La soluzione è lubrificare o sostituire il corpo farfallato. L'origine "elettronica" è dovuta a tutti gli autoadattamenti che si compiono per mantenere il minimo alla stessa velocità, cambiando le condizioni atmosferiche. Provo a descriverti il fenomeno: Il motore ha bisogno di una certa potenza per girare al minimo, potenza che viene vinta solo dalle perdite meccaniche. Esse aumentano con la velocità del motore, per cui la velocità del minimo è il punto d'equilibrio tra potenza fornita e potenza dissipata. La potenza sviluppata dal motore è proporzionale alla quantità di miscela aria benzina che bruci. Ora siccome il titolo aria benzina resta più o meno costante, alla fine la potenza del motore è proporzionale alla massa d'aria aspirata nell unità di tempo. Il motore, più o meno, aspira volumi, per cui, essendo l'aria un fluido comprimibile, per ottenere la stessa massa devi aspirare più volume, giocando sulle aree di passaggio. In particolare con l'aria più fredda, a parità di volume aspirato ci sarà più massa. La centralina si autoadatta ai valori di funzionamento medi mentre il motore è acceso, per cui se utilizzi la moto in condizioni atmosferiche molto differenti rispetto l'ultima accensione, possono verificarsi problemi di minimo (tipicamente minimo alto nella transizione caldo - freddo; minimo basso, fino anche ad accidentali spegnimenti nella transizione freddo - caldo). Ovviamente simili conclusioni si hanno anche se varia la pressione atmosferica e meno l'umidità relativa. Il sintomo di questo tipo di problema è che quando metti in folle il regime torna al corretto valore. Puoi forzare l'autoadattamento tenendo la moto in folle, al minimo, con temperatura acqua tra 75 ed 85 gradi, dando ogni tanto una sgassata. Ho fatto un brevissimo sunto, la situazione è decisamente più complicata.
Ultima modifica di Grappa il 5/1/2006, 14:56, modificato 2 volte in totale.
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Gig81
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Messaggio da Gig81 » 5/1/2006, 14:47

Anvedi il grappa... da dire (credo) che l'autoapprendimento non è possibile nelle moto a carburatori, vero?
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Messaggio da ragazzino » 5/1/2006, 16:02

Gig81 ha scritto:Anvedi il grappa... da dire (credo) che l'autoapprendimento non è possibile nelle moto a carburatori, vero?
verissimo anche se alcuni sono gestiti elettronicamente
:cool:
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Messaggio da Derfflinger » 9/1/2006, 18:55

Per poco che so' di informatica i sistemi esperti, cioe' quelli capaci di autoapprendimento hanno bisogno si software e potenze di calcolo tali che non sono ancora alla portata delle centraline installate, non dico sulle nostre moto, ma neanche sulle migliori vetture alto di gamma delle piu' prestigiose case automobilistiche anche se dotate di precessori RISC.

Quindi tutto quello che possono fare le nostre centraline (ancora a 16 bit) e' capire quello che i sensori sparsi in giro per la moto gli trasmettono. Quindi variazioni di temperatura apertura della farfalla numero di giri ecc, sono validi in tempo reale. La centralina non e' in grado di memorizzare ma solo di adattarsi ai nuovi valori, che, ricordiamoci, devono avere un riscontro sulla mappatura installata nella centralina.

In conclusione, serei cauto nel parlare di auto apperndimento.

Ciao Derf
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Messaggio da Gig81 » 9/1/2006, 21:54

Si, ma il "real time" delle centraline magari ha quei 10 minuti di ritardo che fanno pensare ad una specie di effetto memoria, di certo non va a scrivere i suoi "ricordi" da nessuna parte...
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Messaggio da Grappa » 10/1/2006, 00:20

Derfflinger ha scritto:Per poco che so' di informatica i sistemi esperti, cioe' quelli capaci di autoapprendimento hanno bisogno si software e potenze di calcolo tali che non sono ancora alla portata delle centraline installate, non dico sulle nostre moto, ma neanche sulle migliori vetture alto di gamma delle piu' prestigiose case automobilistiche anche se dotate di precessori RISC.

Quindi tutto quello che possono fare le nostre centraline (ancora a 16 bit) e' capire quello che i sensori sparsi in giro per la moto gli trasmettono. Quindi variazioni di temperatura apertura della farfalla numero di giri ecc, sono validi in tempo reale. La centralina non e' in grado di memorizzare ma solo di adattarsi ai nuovi valori, che, ricordiamoci, devono avere un riscontro sulla mappatura installata nella centralina.

In conclusione, serei cauto nel parlare di auto apperndimento.

Ciao Derf
ti quoto (in quanto non ci capisco una mazza)
ma il testo che ho riportato e' verba del capo progetto della capo, quindi mi fido :wink:
in pratica non dice altro che se la moto sbroccola al cambio stagione bisogna riaccendere un paio di volte e ho vissuto la cosa sulla mia pelle.
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Messaggio da Derfflinger » 10/1/2006, 17:52

Gig81 ha scritto:Si, ma il "real time" delle centraline magari ha quei 10 minuti di ritardo che fanno pensare ad una specie di effetto memoria, di certo non va a scrivere i suoi "ricordi" da nessuna parte...
Bravo.
:smile:
Il mio 3D era solo una precisazione sui termini.

Ciao Derf
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Messaggio da ulde » 12/1/2006, 16:29

un minimo di autoapprendimento le centraline lo fanno, anche se è pure vero che non memorizzano i dati di pressione atmo e umidità. Nel caso della lettera che ha pubblicato il grappa (e non so chi l'ha scritta!) io riconosco i problemi che ha la mia moto, ma senza farsi delle pugnette elettroniche, sono arrivato alla conclusione che a darmi problemi è il famoso motorino passo-passo che regola il minimo ed anche le accelleratine in rilascio per evitare lo spegnimento della moto. Ed è sempre lui che mi dava i problemi di scoppiettamenti da me commentati quest'estate. Sono arrivato a questa conclusioe in quanto ho iniziato ad escludere un po' di cose, regolando il minimo come si faceva una volta sui carburatori...cioè con una bella vite sulle farfalle per farle stare aperte quanto basta.
ora devo cambiare il motorino e dopo ritorna tutto a posto.
tornando alle centraline, al massimo si possono resettare eventuali errori che hanno in memoria, semplicemente staccando i cavi della batteria e mettendo insieme i due cavi, facendo toccare tra loro i morsetti e tenendoli insieme per alcuni secondi.
dopo bisogna accendere la moto ed aspettare che si attacchi la ventola possibilmente senza toccare il gas.in questo modo la centralina si pulisce da tutti gli errori eventualmente in memoria.
se invece, durante il funzionamento normale della moto, si rompe un sensore vitale della moto (farfalla, fase o altro....) la centralina va in recovery, praticamente mi tiene il motore ad un regime tale che mi permette di arrivare a casa!!!!!

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Messaggio da Mao » 12/1/2006, 17:22

Ho dovuto cambiare i corpi farfallati.
Quando ho portato la moto dal mecca per la rimappatura,mi disse che la
centralina doveva fare l'autoapprendimento.
Non ci capisco una cippa per cui tutto per me è buono.
Ciao

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