FUTURADUNO 2006 - BREVE REPORT
- sedume sicilia
- Mamma mia... ormai ci sono di casa qui !
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- Iscritto il: 10/1/2005, 13:46
- Moto posseduta: Ape cross
Re: FUTURADUNO 2006 - BREVE REPORT
Breve report
Ciao Ragazzi, in anticipo rispetto al previsto, sono a narrarvi le gesta vissute in Sicilia dai futuristi e dai loro amici.
Io purtroppo ho dovuto mollare la compagnia l’ultimo giorno, causa guasto della Pegaso.
Il raduno per me è cominciato senza moto, esattamente il 20 mattina, quando il mio cellulare, mi segnala l’arrivo di un messaggio.
E’ RST 72, il bergamasco, che mi informa che un tipo di Palermo, di raptor mania, ha chiesto loro se erano gli amici di Sedume, additandomi come membro scelto del KGB.
Devil (un ragazzo siciliano conosciuto a Febbraio), vedendo un po’ di futura ferme, ha chiesto infatti (con ghigno strano forse spaventato dalla quantità di RST tutte insieme) ai rispettivi proprietari: ma voi siete gli amici di Sedume?
Questo episodio ha innescato quel meccanismo mentale che trasforma l’attesa dell’evento, nell’evento.
Il 21, parto da Capo d’Orlando con l’emozione di rividere quelle facce da Futura e sentire gli accenti diversi, insomma gente di tutta Italia (alcuni residenti all’estero), che saldano la loro amici sempre di più con questi sporadici incontri e che creano una sorta di intesa che è stata veicolata dal possesso per tutti, anche solo per un momento di una moto, la nostra futura.
Oltrepassata Messina in direzione Giardini, il tempo da velato si fa grigio, lasciando subito poche speranze, di non incontrare l’acqua.
Infatti poco dopo a scrosci ed alternata a momenti di asciutto, fa la sua comparsa; il pensiero di tutti è stato lo stesso: vuoi vedere che all’ultimo momento è venuto anche Bobo??????
Mentre percorro l’autostrada, intravedo tre moto, tre fari posteriori non identificabili, ciò basta per scagliarmi all’inseguimento di queste moto, con borse e passeggeri.
Raggiunte, un filo di delusione mi spegne le speranze di incontrare dei futuristi.
Arrivo al Naxos Beach resort alle 19.00.
Entrando in stanza “l’amara sorpresa”: Pino aveva già preso possesso della stanza dove avrei dormito anche io……………..
Capite il Pinooooooooooooooooooooo
Mamma mia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La sua presenza si è avvertita subito, anche se in quel momento non era in stanza, l’inquietante Pino era non solo nella mia stanza, ma il vicino di letto……… scusate ma non vi vengono i brividi al sol pensiero?
Gli altri due malcapitati sono Ragazzino e Lino Ferriero.
L’appuntamento con il primo gruppo della ciurma è alle ore 20.00 al ristorante del villaggio.
Eccoli comparire, Gig, e Gigga, Lupin e consorte, Rst 72 e Roby e poi ancora Pino, Ragazzino, Lunarossa e la fresca mogliettina, il Grappa e poi ancora…. Sidecar e Katia che non mi riconoscevano…….. “MA GUARDI COMI SEI DIMAGRITIIII” , Derfuzzo e non finiscono più.
Baci, abbracci insulti e prese per i fondelli fin dai primi minuti…. Si capisce quanto sarà movimentato il raduno.
La sera continua nei vari spazi del Resort (a proposito complimenti per la dritta a Davide che purtroppo non è potuto essere dei nostri), ci si racconta un po’ di vita, aneddoti ed episodi già vissuti, narrati quasi a dire questo l’abbiamo già fatto, ora vogliamo nuovi e stimolanti ricordi da poter inserire in quella grande bacheca della memoria.
Io e Ragazzino spargiamo minacce su chi la mattina dopo non sia pronto per le 9.00, già mangiati e benzinai.
Ci attende il giro dell’Etna “la Montagna” come rispettosamente viene chiamata dalla gente che vi abita le pendici.
Di buona lena il sabato mattina andiamo a recuperari il gruppo dello Zio che secondo tabella oraria sarebbe dovuto attraccare a Catania alle 8.00.
Causa ritardo della nave di più di un'ora, ci dividiamo.
Mentre Ragazzino accompagna lungo i saliscendi dell'Etna i ragazzi che già erano a Giardini, io aspetto i naviganti, li accompagno al villaggio e da li ci portiamo direttamente a Pedara.
Sosta appetitosa a Pedara, presso il ristorante dei carissimi amici Belladonna a base di specialità siciliane e si riparte.
Il giro dell’Etna prosegue verso Bronte “Città del pistacchio” nota per una serie di ricette sia dolci che salate, a base del fantastico frutto.
Il gruppo gode di tanta prelibatezza, tranne Lunarossa ormai ottenebrato dal cibo, non distingue i sapori.
In effetti mangia quantità industriali, di tutto ciò che è commestibile………….. impressionante.
Ripartiamo e la tabella oraria è saltata per cui la sosta prevista a Randazzo e quella all’Alcantara di Mojo, vengono sacrificate in nome della cena che viene consumata ad orari inflessibilmente tedeschi.
Il dopo cena alcuni me compreso siamo saliti a Taormina, che di notte è ,eno affascinante che il giorno, visto che alcuni panorami stupendi visibili solo di giorno e il tempo per la visita al teatro greco è già finito.
Io e Ragazzino sempre più minacciosi avvertiamo che il giorno dopo, la giornata sarà più dura e faticosa di quella appena trascorsa e cerchiamo di portare la gente in moto già mangiata e banzinata non oltre le 8.30.
Impresa impossibile ma il ritardo è solo di un’ora.
Fiumefreddo, Linguaglossa e Randazzo sono i primi paesi che incontriamo nel nostro percorso.
Cedo il comando del gruppo a Ragazzino, che si invola verso Maletto, mentre io mi fermo ad aspettare alcuni motociclisti che rimangono attardati.
Purtroppo la mia moto non riparte e siamo costrati a ricoverarla da parenti.
Il gruppetto che gentilmente mi ha aspettato (Derf, Architetto e Sidecar con relative compagne, riprende la marcia grazie alla buona volontà di Grappa che ha sacrificato la parte posteriore della sua Capo e tutto il “cavalletto” per portarmi, mentre Pino si è fatto carico di accogliere sulla sua moto la sventurata compagna del grappa.
Attraversare tutti i paesini da passeggero, seppur su una Caponord, in una strada dove il rettilineo più lungo, non oltrepassava i 50 metri, vi garantisco essere una tortura, con tutto che il Grappa è un ottimo guidatore.
Lui stesso dopo tre ore, lamentava fatica e stress che sono facilmente immaginabili.
Il panorama comunque è stato di quelli che levano il fiato, colline verdi e rigogliose riempite di macchie bordeaux (l’erba sulla dalla quale si ottengono mieli e formaggi pregiatissimi).
I paesi abbarbicati e quasi intatti al trascorrere del tempo.
Sperlinga, Geraci siculo, Troina e quanti altri lungo la strada statale 120.
Finalmente si arriva a Castelbuono veramente un poco stravolti e raggiungiamo il grosso dei partecipanti, che ci avevano preceduto.
Il posto è incantevole come sempre e la piazza del castello è carica di fascino.
Il ristorante Palazzaccio di Sandro e Giuseppe non delude come al solito e ci sente ospitati in un salotto meraviglioso
Le moto fanno da contraltare all’imponente costruzione.
Si comincia a mangiare, come se fino ad ora non lo si fosse fatto.
Il tempo di ristorarsi un’attimo e di nuovo in moto una botta d’autostrada per arrivare a Capo d’Orlando, dove si è assaggiata la granita siciliano con Pino a fare da chioccia a tutti i pulcini radunati intorno a lui che lo vedevano mangiare la granita al cioccolato con panna e brioches.
I pulcini non capivano e chiedevano come quella commistione di gusti, potesse risultare buona….. provare per credere.
La parte di Sicilia che abbiamo voluto far conoscere, non è quella stereotipata, la classica barca sull’arenile con il mare dietro, ma abbiamo optato per una Sicilia inedita quasi per tutti, paesaggi che è possibile gustare e che mutano al mutare delle stagioni.
Il veloce passaggio serve alla gente (questa è la nostra speranza) a far si che si ritorni per approfondire, ciò che gli attenti spiriti motociclistici, hanno solo percepito ed intravisto.
La partecipazione del gruppo è stata attenta e motivata, il divertimento non è mancato e la sorpresa nei volti era palese.
Grazie a tutti, grazie della pazienza d’aver sostenuto un mini tour-de-force ma pensiamo ne sia valsa la pena.
Con affetto Fabio
Ciao Ragazzi, in anticipo rispetto al previsto, sono a narrarvi le gesta vissute in Sicilia dai futuristi e dai loro amici.
Io purtroppo ho dovuto mollare la compagnia l’ultimo giorno, causa guasto della Pegaso.
Il raduno per me è cominciato senza moto, esattamente il 20 mattina, quando il mio cellulare, mi segnala l’arrivo di un messaggio.
E’ RST 72, il bergamasco, che mi informa che un tipo di Palermo, di raptor mania, ha chiesto loro se erano gli amici di Sedume, additandomi come membro scelto del KGB.
Devil (un ragazzo siciliano conosciuto a Febbraio), vedendo un po’ di futura ferme, ha chiesto infatti (con ghigno strano forse spaventato dalla quantità di RST tutte insieme) ai rispettivi proprietari: ma voi siete gli amici di Sedume?
Questo episodio ha innescato quel meccanismo mentale che trasforma l’attesa dell’evento, nell’evento.
Il 21, parto da Capo d’Orlando con l’emozione di rividere quelle facce da Futura e sentire gli accenti diversi, insomma gente di tutta Italia (alcuni residenti all’estero), che saldano la loro amici sempre di più con questi sporadici incontri e che creano una sorta di intesa che è stata veicolata dal possesso per tutti, anche solo per un momento di una moto, la nostra futura.
Oltrepassata Messina in direzione Giardini, il tempo da velato si fa grigio, lasciando subito poche speranze, di non incontrare l’acqua.
Infatti poco dopo a scrosci ed alternata a momenti di asciutto, fa la sua comparsa; il pensiero di tutti è stato lo stesso: vuoi vedere che all’ultimo momento è venuto anche Bobo??????
Mentre percorro l’autostrada, intravedo tre moto, tre fari posteriori non identificabili, ciò basta per scagliarmi all’inseguimento di queste moto, con borse e passeggeri.
Raggiunte, un filo di delusione mi spegne le speranze di incontrare dei futuristi.
Arrivo al Naxos Beach resort alle 19.00.
Entrando in stanza “l’amara sorpresa”: Pino aveva già preso possesso della stanza dove avrei dormito anche io……………..
Capite il Pinooooooooooooooooooooo
Mamma mia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La sua presenza si è avvertita subito, anche se in quel momento non era in stanza, l’inquietante Pino era non solo nella mia stanza, ma il vicino di letto……… scusate ma non vi vengono i brividi al sol pensiero?
Gli altri due malcapitati sono Ragazzino e Lino Ferriero.
L’appuntamento con il primo gruppo della ciurma è alle ore 20.00 al ristorante del villaggio.
Eccoli comparire, Gig, e Gigga, Lupin e consorte, Rst 72 e Roby e poi ancora Pino, Ragazzino, Lunarossa e la fresca mogliettina, il Grappa e poi ancora…. Sidecar e Katia che non mi riconoscevano…….. “MA GUARDI COMI SEI DIMAGRITIIII” , Derfuzzo e non finiscono più.
Baci, abbracci insulti e prese per i fondelli fin dai primi minuti…. Si capisce quanto sarà movimentato il raduno.
La sera continua nei vari spazi del Resort (a proposito complimenti per la dritta a Davide che purtroppo non è potuto essere dei nostri), ci si racconta un po’ di vita, aneddoti ed episodi già vissuti, narrati quasi a dire questo l’abbiamo già fatto, ora vogliamo nuovi e stimolanti ricordi da poter inserire in quella grande bacheca della memoria.
Io e Ragazzino spargiamo minacce su chi la mattina dopo non sia pronto per le 9.00, già mangiati e benzinai.
Ci attende il giro dell’Etna “la Montagna” come rispettosamente viene chiamata dalla gente che vi abita le pendici.
Di buona lena il sabato mattina andiamo a recuperari il gruppo dello Zio che secondo tabella oraria sarebbe dovuto attraccare a Catania alle 8.00.
Causa ritardo della nave di più di un'ora, ci dividiamo.
Mentre Ragazzino accompagna lungo i saliscendi dell'Etna i ragazzi che già erano a Giardini, io aspetto i naviganti, li accompagno al villaggio e da li ci portiamo direttamente a Pedara.
Sosta appetitosa a Pedara, presso il ristorante dei carissimi amici Belladonna a base di specialità siciliane e si riparte.
Il giro dell’Etna prosegue verso Bronte “Città del pistacchio” nota per una serie di ricette sia dolci che salate, a base del fantastico frutto.
Il gruppo gode di tanta prelibatezza, tranne Lunarossa ormai ottenebrato dal cibo, non distingue i sapori.
In effetti mangia quantità industriali, di tutto ciò che è commestibile………….. impressionante.
Ripartiamo e la tabella oraria è saltata per cui la sosta prevista a Randazzo e quella all’Alcantara di Mojo, vengono sacrificate in nome della cena che viene consumata ad orari inflessibilmente tedeschi.
Il dopo cena alcuni me compreso siamo saliti a Taormina, che di notte è ,eno affascinante che il giorno, visto che alcuni panorami stupendi visibili solo di giorno e il tempo per la visita al teatro greco è già finito.
Io e Ragazzino sempre più minacciosi avvertiamo che il giorno dopo, la giornata sarà più dura e faticosa di quella appena trascorsa e cerchiamo di portare la gente in moto già mangiata e banzinata non oltre le 8.30.
Impresa impossibile ma il ritardo è solo di un’ora.
Fiumefreddo, Linguaglossa e Randazzo sono i primi paesi che incontriamo nel nostro percorso.
Cedo il comando del gruppo a Ragazzino, che si invola verso Maletto, mentre io mi fermo ad aspettare alcuni motociclisti che rimangono attardati.
Purtroppo la mia moto non riparte e siamo costrati a ricoverarla da parenti.
Il gruppetto che gentilmente mi ha aspettato (Derf, Architetto e Sidecar con relative compagne, riprende la marcia grazie alla buona volontà di Grappa che ha sacrificato la parte posteriore della sua Capo e tutto il “cavalletto” per portarmi, mentre Pino si è fatto carico di accogliere sulla sua moto la sventurata compagna del grappa.
Attraversare tutti i paesini da passeggero, seppur su una Caponord, in una strada dove il rettilineo più lungo, non oltrepassava i 50 metri, vi garantisco essere una tortura, con tutto che il Grappa è un ottimo guidatore.
Lui stesso dopo tre ore, lamentava fatica e stress che sono facilmente immaginabili.
Il panorama comunque è stato di quelli che levano il fiato, colline verdi e rigogliose riempite di macchie bordeaux (l’erba sulla dalla quale si ottengono mieli e formaggi pregiatissimi).
I paesi abbarbicati e quasi intatti al trascorrere del tempo.
Sperlinga, Geraci siculo, Troina e quanti altri lungo la strada statale 120.
Finalmente si arriva a Castelbuono veramente un poco stravolti e raggiungiamo il grosso dei partecipanti, che ci avevano preceduto.
Il posto è incantevole come sempre e la piazza del castello è carica di fascino.
Il ristorante Palazzaccio di Sandro e Giuseppe non delude come al solito e ci sente ospitati in un salotto meraviglioso
Le moto fanno da contraltare all’imponente costruzione.
Si comincia a mangiare, come se fino ad ora non lo si fosse fatto.
Il tempo di ristorarsi un’attimo e di nuovo in moto una botta d’autostrada per arrivare a Capo d’Orlando, dove si è assaggiata la granita siciliano con Pino a fare da chioccia a tutti i pulcini radunati intorno a lui che lo vedevano mangiare la granita al cioccolato con panna e brioches.
I pulcini non capivano e chiedevano come quella commistione di gusti, potesse risultare buona….. provare per credere.
La parte di Sicilia che abbiamo voluto far conoscere, non è quella stereotipata, la classica barca sull’arenile con il mare dietro, ma abbiamo optato per una Sicilia inedita quasi per tutti, paesaggi che è possibile gustare e che mutano al mutare delle stagioni.
Il veloce passaggio serve alla gente (questa è la nostra speranza) a far si che si ritorni per approfondire, ciò che gli attenti spiriti motociclistici, hanno solo percepito ed intravisto.
La partecipazione del gruppo è stata attenta e motivata, il divertimento non è mancato e la sorpresa nei volti era palese.
Grazie a tutti, grazie della pazienza d’aver sostenuto un mini tour-de-force ma pensiamo ne sia valsa la pena.
Con affetto Fabio
Ciao Giorgio
- sedume sicilia
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- sedume sicilia
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- Maic
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Mi sa che devi chiedere ai mods..sedume sicilia ha scritto:ciao maicuzzo. peccato non vedere te e gli altri......... tenetevi liberi per ottobre
p.s: sai per caso come cancellare il primo dei messaggi che ho postato?
DI solito, con la vecchia paittaforma, mi sembrava di ricordare che potessi modificare o cancellare i proprio messaggi, ma qui non l'ho visto.
- Gig81
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Grande Sed... ma una tua c@zz@t@ ci voleva, se scrivevi tutto per bene non eri tu...
E grazie di tutto!
E grazie di tutto!
Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
Greywolf
- Gig81
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- Contatta:
ecco quà le prime foto...
http://luigicolella.altervista.org/futu ... index.html
okkio che è un link temporaneo tra qualche settimana lo tolgo...
http://luigicolella.altervista.org/futu ... index.html
okkio che è un link temporaneo tra qualche settimana lo tolgo...
Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
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- ragazzino
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- Iscritto il: 16/7/2003, 09:12
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- Località: Palermo
colgo l'occasione per ringraziare tutti i partecipanti del futuraduno
per la pazienza e la disponibilità mostrata nell'affrontare tutte le fatiche,
anche quelle culinarie
e stata un esperienza bellissima ed indimenticabile come tutti gli altri incontri precedentemente fatti.
per la pazienza e la disponibilità mostrata nell'affrontare tutte le fatiche,
anche quelle culinarie
e stata un esperienza bellissima ed indimenticabile come tutti gli altri incontri precedentemente fatti.
Ultima modifica di ragazzino il 26/4/2006, 11:19, modificato 1 volta in totale.
IL PADRINO PARTE II°
- lupin3
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- Iscritto il: 21/6/2004, 16:25
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- Località: REGGIO EMILIA
No, colgo io l'occasione di ringraziare te e il buon Sed per l'ottimo lavoro svolto, la pazienza nel gestire "la mandria" su' e giu' per le splendide strade della terra sicula, per averci "accudito" fin dall'arrivo a Palemmo fino al giorno del rientro e per averci fatto vedere posti che normalmente un turista "standard" non vedrebbe mai.
Standing ovation per entrambi!!!
Standing ovation per entrambi!!!
GRAPPA UBER HALLES
- sedume sicilia
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