Report dell'evento (lungo)
- Derfflinger
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- Iscritto il: 25/11/2003, 14:20
- Moto posseduta: Futura Flame Red 2002
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Report dell'evento (lungo)
Tutto comincia quando scatta l'ultima settimana prima dell'evento.
Bisogna sistemare la moto; dettagli, ma va fatto: rabbocco olio, pulizia e lubrificazione catena, pressione gomme, controllo attrezzatura di emergenza, fascette varie, nastro isolante, kit riparazione gomme.
Finalmente arriva il venerdi della partenza. Decido di optare per la sola borsa da serbatoio, tanto sono solo (sigh) e il soggiorno e' di soli 2 giorni.
Prendo tutto il necessario, mi avanza anche lo spazio per sistemare la fotocamera.
Dopo anni di motoraduni sono diventato davvero bravo a fare entrare tutto in poco spazio.
Pranzo leggero e via verso la nuova avventura. Sone le 14:00 quando prendo la A1 a Roma-est direzione Firenze.
Il traffico e' scarso, decido per una tranquilla andatura "codice". Ho tutto il tempo che voglio e intendo godermi il panorama.
Arrivare a Orte e' una formalita'.
Ho postato il mio itinerario sul forum, con gli orari in cui sarei passato nella varie localita' ma nessuno si e' fatto vivo, quindi il viaggio sara' in perfetta solitudine.
Sono sulla E45, la Orte Ravenna che percoro fino a S. Sepolcro, per poi prendere la mitica SS258 di Viamaggio. Tante volte letta sulle riviste specializzate del settore, tanto decantata e mai percorsa.
Un fremito percorre tutto il mio corpo quando approccio le prime curve. Il traffico e' inesistente, l'asfalto in alcuni tratti e' stato rifatto, oso qualche piega un po' piu' audace. Il V60 gira vigoroso e risponde prontamente alle sollecitazioni della manetta. Le sensazione sono positive, la moto va sicura, le M3 danno un feeling assoluto. Tutto bellissimo ed un sorriso a 32 denti compare sotto il casco.
Sono felice come uno scolaretto ai primi amori.
La strada continua a salire, quei pochi camion che incontro vengono superati i scioltezza tanta e' la scarsita di traffico.
Vengo superato da una Hornet, che dopo poche curve sparisce. Lo ritrovero fermo al bar in cima al passo, ma siccome sono in riserva decido di preseguire fino al primo benzinaio.
Arrivo a Badia Tebalda faccio il pieno dopo 277 km percorsi senza neanche accorgemene.
Approfitto anche per una visita in paese che si dimostra incantevole, con tutte casette al rustico, mantenute alla perfezione. Anche il bar e' accolgliente e mi accomodo nella veranda a gustarmi un buon caffe'.
Sono le 16:30 quando riparto alla volta di Rimini.
La discesa verso la valle del Marecchia e' colorata ancora di un verde intenso, nei prati pascolano, come fiocchi di neve, le famose Chianine. Non evevo mai viste cosi tante.
Dopo Novafeltria il traffico comincia a intensificarsi. Rispetto tutti i limiti di
velocita' anche perche' il paio di velox fissi incontrati consigliano cautela.
Alle 18 e 30 sono all'Hotel. Una sola moto parcheggiata fuori, sono il secondo.
Salgo in reception e incortro Chirone e la sua sorridente fidanzata.
Una rinfrescata e scendo. Sono arrivati anche gli altri.
Rst72 e signora, Lupin, Gig e Gigga, freschissimo dottore in legge.
Arriva anche Ulde, che da buon organizzatore si accerta che tutto stia andando bene.
Sistemiano le moto in un luogo indegno, ma almeno sono fuori dalla strada e andiamo a cena.
Qui entra in gioco lo straordinario fiuto dei Futurer a trovare un locale dove mangiare discretamente e non farsi spellare.
Lo Zodiaco (cosi si chiama la pizzeria ristorante) ci appare adeguato, anche se c'e' poco da scegliere vista la stagione.
Rapida occhiata al menu: un antipasto mare monti e una pizza a piacere vengono giudicati sufficienti dalla audience. Intanto Pinobike ci fa sapere tramite SMs che e' arrivato a Rimini. Sono le 21 e 15 e qui dall'alto della mia veneranda eta' mi prendo tutta la responsabilita' di iniziare il pasto senza aspettare ulteriormente. A posteriori la decisione si rivelo' giusta perche' i tre giusero alle 22:30 passate.
Non indugio oltre sulla pochezza della performance di Lupin nel fare gli onori casa con il cameriere, vista la sua vicinanza "dialettale" alla zona.
Sabato 1-ottobbre ovvero aspettando Bobo.
Alle 8:45, puntuale come un treno svizzero Ulde, accompagnato dalla sua deliziosa zavorrina, si materializza davanti all'albergo, ben spalleggiato da 2 fiammanti R1200GS.
Anche Zio nel frattempo ci ha raggiunto.
Alle 9:30 circa si parte per in mega giro previsto in scaletta. Fermata per rifornimento e via. Direzione S'Arcangelo. Il traffico sparisce dopo Borghi sulla SP11. Si comincia a salire verso Sogliano sul Ribicone. Stada stretta ma perfettamente asfaltata, andatura allegra. Ulde, nonostante il passeggero, quando possibile, ci fa divertire aprendo la manetta allungando la fila. E Bobo ? Forse ci aspetta a Mercato Saraceno. No forse a Civitella di Romagna.
Si riparte, la strda continua a salire e l'aria si fa piu frizzante. Stiamo percorrendo tutte strade provinciali dal traffico scarsissimo e dai paesaggi incantevoli. Lo Zio, che rimpiange la Futura, ci diletta con pieghe con mano sull'asfalto, cosi' tanto per ingannare il tempo. A Cigno tocchiamo quota 852m slm ed inizia la discesa verso Civitella.
E Bobo ? Pare sia a S. Sofia.
Bene che sia la volta buona. Ebbene si ! La santa ci porta fortuna ! Lui e' li con signora e magliette.
Intanto si e fatto mezzogiorno e mezzo e km da percorrere sono ancora tanti.
Ci aspetta il passo della Calla, la "cima Coppi" della giornata con i suoi 1296 m. Curve e contro curve, tornanti, ma anche parecchi lavori in corso con sensi unici alternati che consigliano una guida prudente.
Altra musica la discesa verso Stia. Strada godibile che ci permette di dare un'ulteriore sistemata alle gomme (come se ce ne fosse stato bisogno).
Sono un po' a corto di Benzina, era da Badia Tebalda che andavo avanti. Ci fermiamo a Pratovecchio a rifornire.
Sono Oramai le 2 passate, siamo in terribile ritardo e morsi della fame cominciano a farsi sentire. Apprendiamo pero' che il gruppo V60 lo e' ancora di piu' per un guasto tecnico capitato a una moto del gruppo. Niente paura pero', e' una Ducati ST3.
Si punta decisamnete al Ristorante i 3 baroni. Vista l'ora si comincia a mangiare, tanto prima o poi gli altri arriveranno.
Il menu' e' di primordine. Le porzioni appaiono un po' scarsine, data fame ma la qualita' non si discute, la Tagliata ai 5 pepi poi e di valore mondiale.
Si finisce alle 4.
Deve essere stato il vino o un irresistibile prurito alla mano destra ma la salita al passo dei Mandrioli, ultima asperita' della gironata e stata affrontata con uno spirito agonistico inusuale per il gruppo.
Pronti via ! Tutti a cannone per le splendite curve che portano al passo, percorse con il ginocchio per terra. Staccate assassine con quattro moto affiancate all'ingresso di curva. Ma sembra che tutti si siano divertiti da matti.
Foto di rito in cima al passo e giu' in picchiata verso Bagno di Romagna.
Siamo in estremo ritardo, quindi un dopo un breve conciliabolo si device per la piu' veloce E45, passando per Cesena e poi la via Emilia fino a Rimini dovo arriviamo con il buio.
Ma non e' finita. Rapida rinfrescata e si esce per la cena di gala a base di pesce in un ristorante appena fuori Rimini.
Qui e' di tutto e di piu'. Pesce a non finire. Dall'antipasto ai primi ai secondi, ai terzi ecc. fino al sorbetto ed il caffe'. Brindisi alla nostra salute e simpatia del gruppo. Foto ricordo nel parcheggio e via in albergo per il meritato riposo.
Che lo dico a fare. Avro' impegato dai 3 ai 4 secondi prima di cadere in coma. Stanco ma estremamente appagato da tutti gli avvrnimenti della giornata.
Domenica 2-ottobre Il rientro .
La punta era alle 9:30 con comodo. Ma qui se dai un dito si prendono tutto il braccio.
Alle 9:30 c'era ancora gente che dormiva. Ma nessuno si e' lamentato, nessuno aveva fretta di rientrare. E sempre cosi' quando sta per finire una cosa bella.
Il tempo e' tiranno. Bisogna andare. Caricare i bagagli sulle moto; facile per ha una moto da turismo, piu' difficile per chi ha una super sportiva.
Si sono visti dei simil monoliti sui sedili posterio di quest'ultime. Miracoli di equilibrismo.
Prima di andare si e' deciso andare sotto il famoso Grand Hotel di Rimini, immortalato dal maestro Fellini nel suo film Amarcord.
La cornice per la foto ricordo si dimostrata ideale, all'altezza dell'evento. Oddio c'e' voluta circa mezz'ora per sistemare le moto, ma alla fine la coreografia era accettabile.
Infine e' arrivato il momento dei saluti e degli arrivederci. Il gruppo V60 ha preso decisamente verso Sud rientrando per la Flaminia via Fano.
Io ho optato per la stessa strada dell'andata. Anche perche' il tragitto faceva parte del road book del giro della domenica per i limitrofi.
Percio' vai con le pieghe di Viamaggio percorsa ad andatura sostenuta tanto per non perdere l'abitudine.
Arrivati al bar ho salutatop il resto della compagnia e mi sono diretto verso Roma. Nelle tre ore di viaggio non mi sono affatto annoiato, ho ripensato ai bei momenti vissuti nei due giorni appena trascorsi, alle persone conosciute, alla gioa di far parte di un bel gruppo affiatato come il nostro, che come ho gia' avuto occasione di scrivere sul forum, sa
apprezzare i sapori della vita, senza mai trascendere in inutili eccessi.
Sono arrivati a destinazione senza problemi ed alle 4 e 30 ero sotto la doccia.
Mi raccomando. L'appuntamento e' per aprile 2007 in Garfagnana.
Vi voglio bene.
Derf
Bisogna sistemare la moto; dettagli, ma va fatto: rabbocco olio, pulizia e lubrificazione catena, pressione gomme, controllo attrezzatura di emergenza, fascette varie, nastro isolante, kit riparazione gomme.
Finalmente arriva il venerdi della partenza. Decido di optare per la sola borsa da serbatoio, tanto sono solo (sigh) e il soggiorno e' di soli 2 giorni.
Prendo tutto il necessario, mi avanza anche lo spazio per sistemare la fotocamera.
Dopo anni di motoraduni sono diventato davvero bravo a fare entrare tutto in poco spazio.
Pranzo leggero e via verso la nuova avventura. Sone le 14:00 quando prendo la A1 a Roma-est direzione Firenze.
Il traffico e' scarso, decido per una tranquilla andatura "codice". Ho tutto il tempo che voglio e intendo godermi il panorama.
Arrivare a Orte e' una formalita'.
Ho postato il mio itinerario sul forum, con gli orari in cui sarei passato nella varie localita' ma nessuno si e' fatto vivo, quindi il viaggio sara' in perfetta solitudine.
Sono sulla E45, la Orte Ravenna che percoro fino a S. Sepolcro, per poi prendere la mitica SS258 di Viamaggio. Tante volte letta sulle riviste specializzate del settore, tanto decantata e mai percorsa.
Un fremito percorre tutto il mio corpo quando approccio le prime curve. Il traffico e' inesistente, l'asfalto in alcuni tratti e' stato rifatto, oso qualche piega un po' piu' audace. Il V60 gira vigoroso e risponde prontamente alle sollecitazioni della manetta. Le sensazione sono positive, la moto va sicura, le M3 danno un feeling assoluto. Tutto bellissimo ed un sorriso a 32 denti compare sotto il casco.
Sono felice come uno scolaretto ai primi amori.
La strada continua a salire, quei pochi camion che incontro vengono superati i scioltezza tanta e' la scarsita di traffico.
Vengo superato da una Hornet, che dopo poche curve sparisce. Lo ritrovero fermo al bar in cima al passo, ma siccome sono in riserva decido di preseguire fino al primo benzinaio.
Arrivo a Badia Tebalda faccio il pieno dopo 277 km percorsi senza neanche accorgemene.
Approfitto anche per una visita in paese che si dimostra incantevole, con tutte casette al rustico, mantenute alla perfezione. Anche il bar e' accolgliente e mi accomodo nella veranda a gustarmi un buon caffe'.
Sono le 16:30 quando riparto alla volta di Rimini.
La discesa verso la valle del Marecchia e' colorata ancora di un verde intenso, nei prati pascolano, come fiocchi di neve, le famose Chianine. Non evevo mai viste cosi tante.
Dopo Novafeltria il traffico comincia a intensificarsi. Rispetto tutti i limiti di
velocita' anche perche' il paio di velox fissi incontrati consigliano cautela.
Alle 18 e 30 sono all'Hotel. Una sola moto parcheggiata fuori, sono il secondo.
Salgo in reception e incortro Chirone e la sua sorridente fidanzata.
Una rinfrescata e scendo. Sono arrivati anche gli altri.
Rst72 e signora, Lupin, Gig e Gigga, freschissimo dottore in legge.
Arriva anche Ulde, che da buon organizzatore si accerta che tutto stia andando bene.
Sistemiano le moto in un luogo indegno, ma almeno sono fuori dalla strada e andiamo a cena.
Qui entra in gioco lo straordinario fiuto dei Futurer a trovare un locale dove mangiare discretamente e non farsi spellare.
Lo Zodiaco (cosi si chiama la pizzeria ristorante) ci appare adeguato, anche se c'e' poco da scegliere vista la stagione.
Rapida occhiata al menu: un antipasto mare monti e una pizza a piacere vengono giudicati sufficienti dalla audience. Intanto Pinobike ci fa sapere tramite SMs che e' arrivato a Rimini. Sono le 21 e 15 e qui dall'alto della mia veneranda eta' mi prendo tutta la responsabilita' di iniziare il pasto senza aspettare ulteriormente. A posteriori la decisione si rivelo' giusta perche' i tre giusero alle 22:30 passate.
Non indugio oltre sulla pochezza della performance di Lupin nel fare gli onori casa con il cameriere, vista la sua vicinanza "dialettale" alla zona.
Sabato 1-ottobbre ovvero aspettando Bobo.
Alle 8:45, puntuale come un treno svizzero Ulde, accompagnato dalla sua deliziosa zavorrina, si materializza davanti all'albergo, ben spalleggiato da 2 fiammanti R1200GS.
Anche Zio nel frattempo ci ha raggiunto.
Alle 9:30 circa si parte per in mega giro previsto in scaletta. Fermata per rifornimento e via. Direzione S'Arcangelo. Il traffico sparisce dopo Borghi sulla SP11. Si comincia a salire verso Sogliano sul Ribicone. Stada stretta ma perfettamente asfaltata, andatura allegra. Ulde, nonostante il passeggero, quando possibile, ci fa divertire aprendo la manetta allungando la fila. E Bobo ? Forse ci aspetta a Mercato Saraceno. No forse a Civitella di Romagna.
Si riparte, la strda continua a salire e l'aria si fa piu frizzante. Stiamo percorrendo tutte strade provinciali dal traffico scarsissimo e dai paesaggi incantevoli. Lo Zio, che rimpiange la Futura, ci diletta con pieghe con mano sull'asfalto, cosi' tanto per ingannare il tempo. A Cigno tocchiamo quota 852m slm ed inizia la discesa verso Civitella.
E Bobo ? Pare sia a S. Sofia.
Bene che sia la volta buona. Ebbene si ! La santa ci porta fortuna ! Lui e' li con signora e magliette.
Intanto si e fatto mezzogiorno e mezzo e km da percorrere sono ancora tanti.
Ci aspetta il passo della Calla, la "cima Coppi" della giornata con i suoi 1296 m. Curve e contro curve, tornanti, ma anche parecchi lavori in corso con sensi unici alternati che consigliano una guida prudente.
Altra musica la discesa verso Stia. Strada godibile che ci permette di dare un'ulteriore sistemata alle gomme (come se ce ne fosse stato bisogno).
Sono un po' a corto di Benzina, era da Badia Tebalda che andavo avanti. Ci fermiamo a Pratovecchio a rifornire.
Sono Oramai le 2 passate, siamo in terribile ritardo e morsi della fame cominciano a farsi sentire. Apprendiamo pero' che il gruppo V60 lo e' ancora di piu' per un guasto tecnico capitato a una moto del gruppo. Niente paura pero', e' una Ducati ST3.
Si punta decisamnete al Ristorante i 3 baroni. Vista l'ora si comincia a mangiare, tanto prima o poi gli altri arriveranno.
Il menu' e' di primordine. Le porzioni appaiono un po' scarsine, data fame ma la qualita' non si discute, la Tagliata ai 5 pepi poi e di valore mondiale.
Si finisce alle 4.
Deve essere stato il vino o un irresistibile prurito alla mano destra ma la salita al passo dei Mandrioli, ultima asperita' della gironata e stata affrontata con uno spirito agonistico inusuale per il gruppo.
Pronti via ! Tutti a cannone per le splendite curve che portano al passo, percorse con il ginocchio per terra. Staccate assassine con quattro moto affiancate all'ingresso di curva. Ma sembra che tutti si siano divertiti da matti.
Foto di rito in cima al passo e giu' in picchiata verso Bagno di Romagna.
Siamo in estremo ritardo, quindi un dopo un breve conciliabolo si device per la piu' veloce E45, passando per Cesena e poi la via Emilia fino a Rimini dovo arriviamo con il buio.
Ma non e' finita. Rapida rinfrescata e si esce per la cena di gala a base di pesce in un ristorante appena fuori Rimini.
Qui e' di tutto e di piu'. Pesce a non finire. Dall'antipasto ai primi ai secondi, ai terzi ecc. fino al sorbetto ed il caffe'. Brindisi alla nostra salute e simpatia del gruppo. Foto ricordo nel parcheggio e via in albergo per il meritato riposo.
Che lo dico a fare. Avro' impegato dai 3 ai 4 secondi prima di cadere in coma. Stanco ma estremamente appagato da tutti gli avvrnimenti della giornata.
Domenica 2-ottobre Il rientro .
La punta era alle 9:30 con comodo. Ma qui se dai un dito si prendono tutto il braccio.
Alle 9:30 c'era ancora gente che dormiva. Ma nessuno si e' lamentato, nessuno aveva fretta di rientrare. E sempre cosi' quando sta per finire una cosa bella.
Il tempo e' tiranno. Bisogna andare. Caricare i bagagli sulle moto; facile per ha una moto da turismo, piu' difficile per chi ha una super sportiva.
Si sono visti dei simil monoliti sui sedili posterio di quest'ultime. Miracoli di equilibrismo.
Prima di andare si e' deciso andare sotto il famoso Grand Hotel di Rimini, immortalato dal maestro Fellini nel suo film Amarcord.
La cornice per la foto ricordo si dimostrata ideale, all'altezza dell'evento. Oddio c'e' voluta circa mezz'ora per sistemare le moto, ma alla fine la coreografia era accettabile.
Infine e' arrivato il momento dei saluti e degli arrivederci. Il gruppo V60 ha preso decisamente verso Sud rientrando per la Flaminia via Fano.
Io ho optato per la stessa strada dell'andata. Anche perche' il tragitto faceva parte del road book del giro della domenica per i limitrofi.
Percio' vai con le pieghe di Viamaggio percorsa ad andatura sostenuta tanto per non perdere l'abitudine.
Arrivati al bar ho salutatop il resto della compagnia e mi sono diretto verso Roma. Nelle tre ore di viaggio non mi sono affatto annoiato, ho ripensato ai bei momenti vissuti nei due giorni appena trascorsi, alle persone conosciute, alla gioa di far parte di un bel gruppo affiatato come il nostro, che come ho gia' avuto occasione di scrivere sul forum, sa
apprezzare i sapori della vita, senza mai trascendere in inutili eccessi.
Sono arrivati a destinazione senza problemi ed alle 4 e 30 ero sotto la doccia.
Mi raccomando. L'appuntamento e' per aprile 2007 in Garfagnana.
Vi voglio bene.
Derf
- sedume sicilia
- Mamma mia... ormai ci sono di casa qui !
- Messaggi: 17498
- Iscritto il: 10/1/2005, 13:46
- Moto posseduta: Ape cross
- chirone74
- Cricchetto
- Messaggi: 7796
- Iscritto il: 11/5/2006, 13:29
- Moto posseduta: HONDA ST 1300
- Località: il luogo più bello del mondo
grande Derff!
che faccio??? mi commuovo???
ti vogliamo bene tutti!!!
e non si mancherà nel 2007, per nessun motivo!!!
che faccio??? mi commuovo???
ti vogliamo bene tutti!!!
e non si mancherà nel 2007, per nessun motivo!!!
VESPA PK 50 XL (Tuono Rosso)- CAGIVA MITO 125 (Ilmito)- SUZUKI GSX 750 R (Il bau)- YAMAHA FZS FAZER 600 (Silvana) - APRILIA RST 1000 FUTURA (Futi)- BMW K 1200 R (biemmi) - YAMAHA FJR 1300 (Jerry) - MG V11 LE MANS - Transalp 600 - HONDA ST 1300 PAN EUROPEAN
- pinobike
- Tom Palma, il Pinotauro!
- Messaggi: 12355
- Iscritto il: 15/7/2003, 17:23
- Moto posseduta: Ape cross
- Località: Torino
Sed........sedume sicilia ha scritto:ti ricordi quando rosicavi....... anche io ..............ragazzino ha scritto:ed io rosico
complimenti ragazzi........ a parte la pizzeria e pino tutto ok
"non aspettare domani per fare quello che potresti fare oggi" - "ne rimarrà uno solo" - "ne ho due" .... ma detto ciò MI SONO ROTTO LE PALLE...!!!
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