Era ora...
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Era ora...
http://www.repubblica.it/2006/11/motori ... acolo.html
Costa 6300 euro, ma ha consumi bassissimi, zero emissioni, con
una velocità massima di 100 km/h e un'autonomia di 110 km
Provocazione Vectrix,
lo scooter diventa elettrico
di MAURILIO RIGO
Abbandonate i vecchi preconcetti sui veicoli elettrici a due ruote. Ci sono voluti dieci anni e un investimento complessivo di 65 milioni di dollari però adesso, finalmente, è tutta un'altra musica. Alla Vectrix Corporation, società americana fondata nel 1996 per sviluppare e commercializzare veicoli a zero emissioni di gas inquinanti (ZEV) con una tecnologia studiata per le due ruote, sono riusciti a coniugare alte prestazioni e zero emissioni in un maxi scooter elettrico capace di raggiungere i 100 km/h e un'autonomia di 110 km.
Lo scooter Vectrix a prima vista si presenta come un tradizionale scooterone di media cilindrata dalle linee moderne e filanti, e se non fosse per la ruota posteriore, che appare piena poiché incorpora il motore elettrico di tipo brushless a magneti permanenti con trasmissione integrata, sarebbe arduo distinguerlo da un classico modello con motore a scoppio. In effetti la differenza si sente solo quando si sale in sella e ci si accinge a partire, non prima però di aver fatto un reset sul modo di guidare a cui siamo abituati.
Innanzitutto la procedura di partenza, per motivi di sicurezza, richiede di azionare in sequenza prima la leva sinistra del freno poi quella destra, soltanto allora sul display di sinistra dei tre strumenti che compongono il cruscotto, si accenderà la scritta "GO" che da il via libera alla partenza. Il tutto avvolti da un silenzio irreale rispetto al rumore del normale motore termico a benzina poiché qui non ci sono né cilindri, né pistoni e tantomeno rumorose marmitte. Al ruotare della manopola del gas corrisponde un'accelerazione rapida ma dolce e progressiva, che fa scattare il Vectrix da 0 a 50 km/h in 3,6 secondi e il bello deve ancora venire perché quando si inizia a prendere confidenza con il sistema DART (Decelerating Accelerating and Regenerative Throttle) si smette di usare i freni tradizionali e per frenare si ruota soltanto la manopola del gas al contrario.
In questo modo poi, oltre a risparmiare le pasticche dei freni, si recupera energia e si accresce l'autonomia dell'8-12%. Ma non finisce qui perché il sistema è utilissimo nelle manovre da fermo (si tratta sempre di spostare 210 kg...), ruotando infatti in senso opposto la manopola del gas lo scooter come per incanto si muove tranquillamente all'indietro, inoltre funziona come una specie di Abs poiché la ruota posteriore non si blocca e consente così di frenare anche in curva senza influenzare l'inclinazione del veicolo.
L'energia è fornita da un capiente pacco batterie a nichel idruri metallici (NiMH) creato appositamente dalla Gp Batteries di Hong Kong con una capacità di 3,7 kwh e progettato per durare fino a 1.700 cicli completi di scarica e ricarica. Calcolando quindi un percorso medio da 160 a 240 km a settimana e conseguenti 2-3 cicli completi di ricarica la durata del pacco batterie è di oltre dieci anni. Il caricatore di bordo da 1,5 kw si collega a una comune presa da corrente monofase (220 volt) e ricarica le batterie in circa due ore.
Se tutto questo permette di avere un baricentro dello scooter molto basso (le batterie sono inserite all'interno del telaio, sotto il tunnel centrale), che significa grande maneggevolezza del mezzo, si paga un po' per la posizione, molto raccolta, in cui si trovano le gambe che alla lunga tende a stancare.
Inoltre alcuni particolari dello scooter come le plastiche cromate, sono soggette a facile deterioramento e anche la visibilità degli specchietti retrovisori potrebbe essere migliorata. Particolari non trascurabili visto l'obiettivo di uno scooter fatto per durare nel tempo e dal prezzo di acquisto non indifferente. Proprio in tal senso, per facilitare la vita dei potenziali acquirenti, alla Vectrix hanno messo a punto una speciale formula denominata "Plug & Go" che offre assistenza completa per 4 anni, comprensiva di assicurazione rc e furto (messa a punto con le Generali), tagliandi, assistenza stradale (Europe Assistance) a fronte di un pagamento di 6.299 euro (che con gli ecoincentivi potrebbe essere ancora più basso, ad esempio a Roma è previsto un contributo di 1.300 euro) e una rata mensile di 149 euro per 4 anni.
Se inizialmente queste cifre possono sembrare elevate bisogna considerare i conti complessivi sulla durata dei quattro anni e solo l'abbattimento dei costi di rifornimento rispetto a un maxiscooter a benzina è del 93% visto che un pieno costa poco meno di 50 centesimi per 100 km. In base agli incentivi concessi e ai chilometri percorsi quindi, il pareggio può essere raggiunto in un periodo compreso tra uno e tre anni.
Da quel momento in poi è tutto risparmio senza contare anche un po' di orgoglio per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente. Comunque le parole non servono a nulla se non si prova il veicolo, infatti quello che raccomanda Carlo Di Biagio, ex amministratore delegato di Ducati e ora Ceo della Vectrix è: "Provatelo, poi possiamo parlare di tutto, ma prima provatelo". La prossima occasione per testare il maxi scooter Vectrix sarà l'Eicma, il Salone delle due ruote in programma dal 16 al 19 prossimi alla nuova Fiera di Milano.
(9 novembre 2006)
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L'unica cosa che non hanno giustamente menzionato è che avendo il motore nella ruota posteriore aumentano le masse non sospese...
Ma per l'uso che se ne farà...
Costa 6300 euro, ma ha consumi bassissimi, zero emissioni, con
una velocità massima di 100 km/h e un'autonomia di 110 km
Provocazione Vectrix,
lo scooter diventa elettrico
di MAURILIO RIGO
Abbandonate i vecchi preconcetti sui veicoli elettrici a due ruote. Ci sono voluti dieci anni e un investimento complessivo di 65 milioni di dollari però adesso, finalmente, è tutta un'altra musica. Alla Vectrix Corporation, società americana fondata nel 1996 per sviluppare e commercializzare veicoli a zero emissioni di gas inquinanti (ZEV) con una tecnologia studiata per le due ruote, sono riusciti a coniugare alte prestazioni e zero emissioni in un maxi scooter elettrico capace di raggiungere i 100 km/h e un'autonomia di 110 km.
Lo scooter Vectrix a prima vista si presenta come un tradizionale scooterone di media cilindrata dalle linee moderne e filanti, e se non fosse per la ruota posteriore, che appare piena poiché incorpora il motore elettrico di tipo brushless a magneti permanenti con trasmissione integrata, sarebbe arduo distinguerlo da un classico modello con motore a scoppio. In effetti la differenza si sente solo quando si sale in sella e ci si accinge a partire, non prima però di aver fatto un reset sul modo di guidare a cui siamo abituati.
Innanzitutto la procedura di partenza, per motivi di sicurezza, richiede di azionare in sequenza prima la leva sinistra del freno poi quella destra, soltanto allora sul display di sinistra dei tre strumenti che compongono il cruscotto, si accenderà la scritta "GO" che da il via libera alla partenza. Il tutto avvolti da un silenzio irreale rispetto al rumore del normale motore termico a benzina poiché qui non ci sono né cilindri, né pistoni e tantomeno rumorose marmitte. Al ruotare della manopola del gas corrisponde un'accelerazione rapida ma dolce e progressiva, che fa scattare il Vectrix da 0 a 50 km/h in 3,6 secondi e il bello deve ancora venire perché quando si inizia a prendere confidenza con il sistema DART (Decelerating Accelerating and Regenerative Throttle) si smette di usare i freni tradizionali e per frenare si ruota soltanto la manopola del gas al contrario.
In questo modo poi, oltre a risparmiare le pasticche dei freni, si recupera energia e si accresce l'autonomia dell'8-12%. Ma non finisce qui perché il sistema è utilissimo nelle manovre da fermo (si tratta sempre di spostare 210 kg...), ruotando infatti in senso opposto la manopola del gas lo scooter come per incanto si muove tranquillamente all'indietro, inoltre funziona come una specie di Abs poiché la ruota posteriore non si blocca e consente così di frenare anche in curva senza influenzare l'inclinazione del veicolo.
L'energia è fornita da un capiente pacco batterie a nichel idruri metallici (NiMH) creato appositamente dalla Gp Batteries di Hong Kong con una capacità di 3,7 kwh e progettato per durare fino a 1.700 cicli completi di scarica e ricarica. Calcolando quindi un percorso medio da 160 a 240 km a settimana e conseguenti 2-3 cicli completi di ricarica la durata del pacco batterie è di oltre dieci anni. Il caricatore di bordo da 1,5 kw si collega a una comune presa da corrente monofase (220 volt) e ricarica le batterie in circa due ore.
Se tutto questo permette di avere un baricentro dello scooter molto basso (le batterie sono inserite all'interno del telaio, sotto il tunnel centrale), che significa grande maneggevolezza del mezzo, si paga un po' per la posizione, molto raccolta, in cui si trovano le gambe che alla lunga tende a stancare.
Inoltre alcuni particolari dello scooter come le plastiche cromate, sono soggette a facile deterioramento e anche la visibilità degli specchietti retrovisori potrebbe essere migliorata. Particolari non trascurabili visto l'obiettivo di uno scooter fatto per durare nel tempo e dal prezzo di acquisto non indifferente. Proprio in tal senso, per facilitare la vita dei potenziali acquirenti, alla Vectrix hanno messo a punto una speciale formula denominata "Plug & Go" che offre assistenza completa per 4 anni, comprensiva di assicurazione rc e furto (messa a punto con le Generali), tagliandi, assistenza stradale (Europe Assistance) a fronte di un pagamento di 6.299 euro (che con gli ecoincentivi potrebbe essere ancora più basso, ad esempio a Roma è previsto un contributo di 1.300 euro) e una rata mensile di 149 euro per 4 anni.
Se inizialmente queste cifre possono sembrare elevate bisogna considerare i conti complessivi sulla durata dei quattro anni e solo l'abbattimento dei costi di rifornimento rispetto a un maxiscooter a benzina è del 93% visto che un pieno costa poco meno di 50 centesimi per 100 km. In base agli incentivi concessi e ai chilometri percorsi quindi, il pareggio può essere raggiunto in un periodo compreso tra uno e tre anni.
Da quel momento in poi è tutto risparmio senza contare anche un po' di orgoglio per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente. Comunque le parole non servono a nulla se non si prova il veicolo, infatti quello che raccomanda Carlo Di Biagio, ex amministratore delegato di Ducati e ora Ceo della Vectrix è: "Provatelo, poi possiamo parlare di tutto, ma prima provatelo". La prossima occasione per testare il maxi scooter Vectrix sarà l'Eicma, il Salone delle due ruote in programma dal 16 al 19 prossimi alla nuova Fiera di Milano.
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L'unica cosa che non hanno giustamente menzionato è che avendo il motore nella ruota posteriore aumentano le masse non sospese...
Ma per l'uso che se ne farà...
Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
Greywolf
- sedume sicilia
- Mamma mia... ormai ci sono di casa qui !
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- iteuronet
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premesso che quoto il rispetto dell ambiente e che mi son rotto di piangere tutte le volte che faccio rifornimento CONTESTO assolutamente le caratteristiche dinamiche del mezzo:procedura di partenza dopo la sequenza sin-dex propongo di sostituire alla scritta GO sul relativo display la scritta FUCK. Il sistema DART é una pirlata :io in curva VOGLIO influenzare l´inclinazione del veicolo e poi in curva non si frena ma si apre il gas! e poi vi immaginate il DART su una moto con tutti gli imbranati che quando chiudono andassero allˇindietro:ci sarebbero gamberi dappertutto al posto di motociclisti!E voglio pure cambiare le pasticche dei freni,vuoi mettere il gusto della staccata con moto intrivellata e relativa adrenalina ?Lˇassenza totale di rumore poi...sono gia incazzato per quello della rst figumiamoci poi circolare nel silenzio assoluto,si sentirebbe solo quello delle flatulenze addominali di Sed il che e veramente troppo!
- Grappa
- non teng nulla a'fà
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la settimana scorsa sono stato a sciare in svizzera a zermatt. all'ingresso del paese si deve parcheggiare la macchina in una specie di bunker sottoterra. della serie le macchine non le vogliamo nemmeno vedere....
in citta solo furgoncini elettrici. tutti uguali tipo quelli del pleimobil. beh. una figata. mi e' balzata in mente subito l'idea di farlo per i centri storici. macchina in garage e poi si prende il trespolino elettrico. uno qualsiasi, tutti uguali. si mette giu' la carta di identita e quella si accende. avevo bevuto o sara' un futuro auspicabile. di certo il paese era silenzioso. brulicante di attivita' ma silenzioso e vivibile. vabbuo quelli so swizzeri ma noi che siamo da meno?
in citta solo furgoncini elettrici. tutti uguali tipo quelli del pleimobil. beh. una figata. mi e' balzata in mente subito l'idea di farlo per i centri storici. macchina in garage e poi si prende il trespolino elettrico. uno qualsiasi, tutti uguali. si mette giu' la carta di identita e quella si accende. avevo bevuto o sara' un futuro auspicabile. di certo il paese era silenzioso. brulicante di attivita' ma silenzioso e vivibile. vabbuo quelli so swizzeri ma noi che siamo da meno?
cos'e' una moto? due cilindri a V, cerchi a raggi e manubrio alto ©
- sedume sicilia
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Grappa ha scritto:la settimana scorsa sono stato a sciare in svizzera a zermatt. all'ingresso del paese si deve parcheggiare la macchina in una specie di bunker sottoterra. della serie le macchine non le vogliamo nemmeno vedere....
in citta solo furgoncini elettrici. tutti uguali tipo quelli del pleimobil. beh. una figata. mi e' balzata in mente subito l'idea di farlo per i centri storici. macchina in garage e poi si prende il trespolino elettrico. uno qualsiasi, tutti uguali. si mette giu' la carta di identita e quella si accende. avevo bevuto o sara' un futuro auspicabile. di certo il paese era silenzioso. brulicante di attivita' ma silenzioso e vivibile. vabbuo quelli so swizzeri ma noi che siamo da meno?
quoto
a wengen dove fanno la coppa del mondo, le macchine vengono lasciate all'inizio della valle.
il trasposrto è garantito da navette.
in centro solo pochi mezzi elettrici
Ciao Giorgio
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Lˇassenza totale di rumore poi...sono gia incazzato per quello della rst figumiamoci poi circolare nel silenzio assoluto,si sentirebbe solo quello delle flatulenze addominali di Sed il che e veramente troppo!
V-Trattor 1000 - Bella come un burnout sul muso di un pulotto
Il giorno più bello della mia vita? Non ve lo dico, ma il secondo è quando ho venduto la Futura!
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- Gig81
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Non è stato concepito come una moto per godersi le pieghe ma come un mezzo di servzio da usare per andare a lovoro in città...iteuronet ha scritto:premesso che quoto il rispetto dell ambiente e che mi son rotto di piangere tutte le volte che faccio rifornimento CONTESTO assolutamente le caratteristiche dinamiche del mezzo:procedura di partenza dopo la sequenza sin-dex propongo di sostituire alla scritta GO sul relativo display la scritta FUCK. Il sistema DART é una pirlata :io in curva VOGLIO influenzare l´inclinazione del veicolo e poi in curva non si frena ma si apre il gas! e poi vi immaginate il DART su una moto con tutti gli imbranati che quando chiudono andassero allˇindietro:ci sarebbero gamberi dappertutto al posto di motociclisti!E voglio pure cambiare le pasticche dei freni,vuoi mettere il gusto della staccata con moto intrivellata e relativa adrenalina ?Lˇassenza totale di rumore poi...sono gia incazzato per quello della rst figumiamoci poi circolare nel silenzio assoluto,si sentirebbe solo quello delle flatulenze addominali di Sed il che e veramente troppo!
Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
Greywolf
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