Notizie dalla Sguissera del sud
Moderatori: Greywolf, zio, RST'72, Haran Banjo
- Grappa
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per me solo il cambio era andato ma e' uno grosso e quindi ha fatto qualche inghippo col la casa madre. mi e' venuto a prendere la moto col furgone e poi me l'ha riportata dopo tre giorni. motore nuovo con seriale nuovo, registrazione sul libretto e puzza delle guarnizioni all'avviamentoo. e' uno che conosco da tempo ed e' serissimo. se fa una cakkiata con uno del gruppo si perde una cinquantina di clienti in una botta. e' proprio il caso di dire che l'unione fa la forza. per esempio compriamo le gomme tutti insieme, visto che gli enduro hanno il vantaggio di avere misure uguali e il terreno della nostra zona e' comunque omogeneo, 90euro la coppia, montate. poi c'e' chi dice che l'enduro non e' una cosa sana... bah... in venti anni che vado il peggiore degli incidenti e' stato un mio ex compagno di scuola che si e' rotto il bacino ma perche' e' scemo lui ed e' volato giu' da un ponte. letteralmente. nelle stradali e' una moria. il nostro forum lo dimostra. la meta' di noi porta i segni sulla pelle.
cos'e' una moto? due cilindri a V, cerchi a raggi e manubrio alto ©
- sedume sicilia
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Re: Notizie dalla Sguissera del sud
rillo ha scritto:"Rimarrà sterrata
La strada del Vedeggio non cambierà
La risposta del Dipartimento del territorio alle preoccupazioni della Federazione sport equestri
La strada pedonale e ciclabile tra Mezzovico e Rivera non verrà asfaltata. Lo ha ribadito il Dipartimento del territorio rispondendo a una lettera del presidente della Federazione ticinese sport equestri (FTSE)con cui si esprimevano preoccupazioni per il futuro del tracciato. « L’autorità cantonale – ha precisato lo stesso Stelio Pesciallo – ci ha rassicurato che il tracciato sarà sistemato con un fondo sterrato più resistente dell’attuale. Il nostro intervento non va inteso come un’operazione egoistica indirizzata ai soli appassionati di sport equestri, bensì un’iniziativa che tiene in considerazione le necessità anche di pedoni e ciclisti cui sono destinati i medesimi tracciati e che hanno lo stesso interesse dei cavalieri a mantenerli nello stato originale ». In proposito il presidente rileva che i collegamenti di tipo campestre oggi disponibili in Ticino sono molto pochi e vanno tenuti sotto controllo. Per Questo motivo in seno alla FTSE è stata costituita un’apposita commissione che prossimamente si incontrerà con i tecnici del Dipartimento per poter chiarire la questione affinché si arrivi ad evitare che dette strade possano subire trasformazioni irreversibili."
Aggiungerei: NOTIZIONA!
r
complimenti al mecca, ma cosa c'entra con le notizie di nonno rillo?
ah ho capito, è una notizia anche questa...... tipo, ho bruciato la frittata o roba simile
Ciao Giorgio
- rillo
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CdT del 11.05.07
"Le motociclette sfuggono ai radar fissi Le motociclette sfuggono ai radar fissi
Le postazioni dispongono di un solo «occhio». Scelta dettata da motivi finanziari
. I radar fissi installati in Ticino riprendono il veicolo unicamente frontalmente. Per le autovetture non è un problema, per le moto sì. Nel senso che i conducenti delle due ruote immortalate dai radar non possono essere identificati perché la targa si trova sul retro della moto . In sostanza questi sfuggono alle postazioni fisse, ma non ai posti di blocco (radar mobili). È quanto scrive il Governo in risposta al deputato Norman Gobbi (Lega). Sul mercato ci sono delle «apparecchiature sofisticate e costose» che permettono di fotografare la targa delle moto , ma «non sempre è possibile risalire al motociclista». Per la posa dei radar fissi, fino ad ora, il Cantone ha speso 316.000 franchi. "
"Le motociclette sfuggono ai radar fissi Le motociclette sfuggono ai radar fissi
Le postazioni dispongono di un solo «occhio». Scelta dettata da motivi finanziari
. I radar fissi installati in Ticino riprendono il veicolo unicamente frontalmente. Per le autovetture non è un problema, per le moto sì. Nel senso che i conducenti delle due ruote immortalate dai radar non possono essere identificati perché la targa si trova sul retro della moto . In sostanza questi sfuggono alle postazioni fisse, ma non ai posti di blocco (radar mobili). È quanto scrive il Governo in risposta al deputato Norman Gobbi (Lega). Sul mercato ci sono delle «apparecchiature sofisticate e costose» che permettono di fotografare la targa delle moto , ma «non sempre è possibile risalire al motociclista». Per la posa dei radar fissi, fino ad ora, il Cantone ha speso 316.000 franchi. "
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nienet di più facileNon ridere troppo, vedrai che i tuoi concittadini vi faranno mettere la targa anche davanti bastard
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Svizzera: paradiso del motociclismo Svizzera: paradiso del motociclismo.
Da un ambiente mediterraneo con palme e lungolaghi, alle strade alpine con panorami mozzafiato ai passi mitici, andare in moto in Svizzera è divertimento puro.
Una rete viaria ineccepibile con strade di passi e vie secondarie in ottime condizioni, splendidi laghi dalle acque pulite, distributori di benzina ben distribuiti, un’offerta gastronomica di ottimo livello e 370.000 motociclette immatricolate. Questi gli ingredienti che fanno della Svizzera un vero paradiso per motociclisti e motocicliste.
Nel 1990 erano 286.000 le moto immatricolate, e 12.000 gli scooter. Nell’aprile del 2007 le motociclette hanno raggiunto le 370.000 unità e gli scooter le 240.000! Le marche sono 48 e 300 modelli si contendono i favori di una clientela in aumento. Senza falsa modestia, la Svizzera potrebbe mettere all’occhiello il distintivo « Paradiso motociclistico d’ Europa», nessun altro Paese europeo conta, infatti, una tale densità di veicoli motorizzati a due ruote pro capite. Una nota altrettanto positiva, considerato anche l’elevato numero di mezzi, riguarda la diminuzione continua, negli ultimi 15 anni, del numero degli incidenti che vedono coinvolti motociclisti. Evoluzione positiva che va attribuita anche alla tecnica d’alto livello di cui oggi dispongono i veicoli e alla rigorosa formazione dei nuovi motociclisti.
Da un ambiente mediterraneo con palme e lungolaghi, alle strade alpine con panorami mozzafiato ai passi mitici, andare in moto in Svizzera è divertimento puro.
Una rete viaria ineccepibile con strade di passi e vie secondarie in ottime condizioni, splendidi laghi dalle acque pulite, distributori di benzina ben distribuiti, un’offerta gastronomica di ottimo livello e 370.000 motociclette immatricolate. Questi gli ingredienti che fanno della Svizzera un vero paradiso per motociclisti e motocicliste.
Nel 1990 erano 286.000 le moto immatricolate, e 12.000 gli scooter. Nell’aprile del 2007 le motociclette hanno raggiunto le 370.000 unità e gli scooter le 240.000! Le marche sono 48 e 300 modelli si contendono i favori di una clientela in aumento. Senza falsa modestia, la Svizzera potrebbe mettere all’occhiello il distintivo « Paradiso motociclistico d’ Europa», nessun altro Paese europeo conta, infatti, una tale densità di veicoli motorizzati a due ruote pro capite. Una nota altrettanto positiva, considerato anche l’elevato numero di mezzi, riguarda la diminuzione continua, negli ultimi 15 anni, del numero degli incidenti che vedono coinvolti motociclisti. Evoluzione positiva che va attribuita anche alla tecnica d’alto livello di cui oggi dispongono i veicoli e alla rigorosa formazione dei nuovi motociclisti.
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Piu' che la formazione dei nuovi motociclisti direi la diminuzione degli automobilisti, che passando alle due ruote, non investono piu' i motociclisti!rillo ha scritto:Svizzera: paradiso del motociclismo Svizzera: paradiso del motociclismo.
Da un ambiente mediterraneo con palme e lungolaghi, alle strade alpine con panorami mozzafiato ai passi mitici, andare in moto in Svizzera è divertimento puro.
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Nel 1990 erano 286.000 le moto immatricolate, e 12.000 gli scooter. Nell’aprile del 2007 le motociclette hanno raggiunto le 370.000 unità e gli scooter le 240.000! Le marche sono 48 e 300 modelli si contendono i favori di una clientela in aumento. Senza falsa modestia, la Svizzera potrebbe mettere all’occhiello il distintivo « Paradiso motociclistico d’ Europa», nessun altro Paese europeo conta, infatti, una tale densità di veicoli motorizzati a due ruote pro capite. Una nota altrettanto positiva, considerato anche l’elevato numero di mezzi, riguarda la diminuzione continua, negli ultimi 15 anni, del numero degli incidenti che vedono coinvolti motociclisti. Evoluzione positiva che va attribuita anche alla tecnica d’alto livello di cui oggi dispongono i veicoli e alla rigorosa formazione dei nuovi motociclisti.
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