barcellona prove
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barcellona prove
Ciao Giorgio
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La frase del titolo è tratta dall'interessante intervista ad Andrea Bonomi pubblicata sabato scorso su "LiberoMercato", il quotidiano economico allegato a Libero e diretto da Oscar Giannino.
Per la maggioranza di voi, il nome Bonomi non significherà nulla. I più attenti al mondo della finanza ed alle evoluzioni nel settore delle case motociclistiche riconosceranno invece un protagonista della finanza italiana, ma soprattutto la persona che nel marzo del 2006 ha rilevato il 30% (meno un'azione) di Ducati Motor.
Fermi lì, questo non sarà un palloso articolo finanziario, non si parlerà di bilanci, utili o percentuali: si parlerà di moto, di corse e di uomini che hanno la passione delle due ruote nel sangue.
Ma perchè questo articolo ci ha così colpito? Perchè Bonomi, nel corso di questa intervista, dice fuori dai denti quello che molti di noi hanno sempre affermato, e per cui siamo diventati dei mezzi appestati per alcune persone di Borgo Panigale.
"La 999 è un mezzo perfetto ma senz'anima".
"La Multistrada [è] indirizzata ad una fascia di pubblico che non riconosce il marchio Ducati".
"[serie Classic] vecchi modelli Ducati aggiornati e rimessi in strada".
"[in Ducati] molto marketing, pochi ingegneri".
"Ducati ha vissuti gli ultimi dieci anni sfruttando i progetti che aveva lasciato [Castiglioni] nel cassetto".
Non sono parole tratte dagli articoli di MotoCorse (anche se ne troverete di molti simili spulciando nel nostro archivio), ma affermazioni di Bonomi. Il ragazzo (ha quarantadue anni, è un appassionato di motori: non si offenderà se ci prendiamo qualche confidenza) ha le palle. E nei prossimi anni ci farà divertire, ne siamo certi.
Magari mettendo certi "esperti" del marketing (quelli che hanno smesso di rispondere al telefono da quando abbiamo scritto esattamente quello che adesso afferma lui) a pulire i vassoi alla mensa Ducati, ad esempio, e continuando a regalarci moto entusiasmanti come la 1098 e la Hypermotard. Ed entusiasmandoci sulle piste di tutto il mondo, sfidando e battendo i colossi giapponesi.
Per la maggioranza di voi, il nome Bonomi non significherà nulla. I più attenti al mondo della finanza ed alle evoluzioni nel settore delle case motociclistiche riconosceranno invece un protagonista della finanza italiana, ma soprattutto la persona che nel marzo del 2006 ha rilevato il 30% (meno un'azione) di Ducati Motor.
Fermi lì, questo non sarà un palloso articolo finanziario, non si parlerà di bilanci, utili o percentuali: si parlerà di moto, di corse e di uomini che hanno la passione delle due ruote nel sangue.
Ma perchè questo articolo ci ha così colpito? Perchè Bonomi, nel corso di questa intervista, dice fuori dai denti quello che molti di noi hanno sempre affermato, e per cui siamo diventati dei mezzi appestati per alcune persone di Borgo Panigale.
"La 999 è un mezzo perfetto ma senz'anima".
"La Multistrada [è] indirizzata ad una fascia di pubblico che non riconosce il marchio Ducati".
"[serie Classic] vecchi modelli Ducati aggiornati e rimessi in strada".
"[in Ducati] molto marketing, pochi ingegneri".
"Ducati ha vissuti gli ultimi dieci anni sfruttando i progetti che aveva lasciato [Castiglioni] nel cassetto".
Non sono parole tratte dagli articoli di MotoCorse (anche se ne troverete di molti simili spulciando nel nostro archivio), ma affermazioni di Bonomi. Il ragazzo (ha quarantadue anni, è un appassionato di motori: non si offenderà se ci prendiamo qualche confidenza) ha le palle. E nei prossimi anni ci farà divertire, ne siamo certi.
Magari mettendo certi "esperti" del marketing (quelli che hanno smesso di rispondere al telefono da quando abbiamo scritto esattamente quello che adesso afferma lui) a pulire i vassoi alla mensa Ducati, ad esempio, e continuando a regalarci moto entusiasmanti come la 1098 e la Hypermotard. Ed entusiasmandoci sulle piste di tutto il mondo, sfidando e battendo i colossi giapponesi.
cos'e' una moto? due cilindri a V, cerchi a raggi e manubrio alto ©
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w il bonomi, prova ne sia che i castiglioni, ragionano col cuore e non con la testa (MV insegna)
abbasso il marketing e tutte quelle scenze di m@@@a.
detto questo, chiedo a tutti e voi chiedetelo a tutti i motociclisti se guidare una mv, una 1098 o una r1, vi permette di essere nettamente più efficaci.....
sia in circuito che su strada.
le differenze che arriveranno sono a causa delle sensazioni, non della effettiva bontà del mezzo.
per cui a logica, se piglio una r1 e vado come una mv tamburini, non vedo il perchè dovrei spendere più del doppio per andare allo stesso modo.
Quali sono allora le logiche che ci spingono a comprare una moto ed a sostenere che va decisamente meglio di un'altra????
penso che solo i piloti veri e non sono tanti, possano veramente staccare tempi migliori e decretare che una tamburini o una mamba sono "migliori" rispetto alla concorrenza jap.
abbasso il marketing e tutte quelle scenze di m@@@a.
detto questo, chiedo a tutti e voi chiedetelo a tutti i motociclisti se guidare una mv, una 1098 o una r1, vi permette di essere nettamente più efficaci.....
sia in circuito che su strada.
le differenze che arriveranno sono a causa delle sensazioni, non della effettiva bontà del mezzo.
per cui a logica, se piglio una r1 e vado come una mv tamburini, non vedo il perchè dovrei spendere più del doppio per andare allo stesso modo.
Quali sono allora le logiche che ci spingono a comprare una moto ed a sostenere che va decisamente meglio di un'altra????
penso che solo i piloti veri e non sono tanti, possano veramente staccare tempi migliori e decretare che una tamburini o una mamba sono "migliori" rispetto alla concorrenza jap.
Ciao Giorgio
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