Quando passa... cosa spinge...
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Quando passa... cosa spinge...
Lo chiedo a voi, siete motociclisti, e siete probabilmente (tranne qualche altro amico) i motociclisti con cui ho più conoscenze e condiviso esperienze...
Quando ci passa la voglia di andare in moto, cosa ci spinge a risalirci sopra??!!
Un paio di settimane fa, durante un giro, chiamato da una amica che lo aveva organizzato, ma non si ricordava bene qualche bivio, mi sono aggregato ad un gruppo di motociclisti, solo alcuni li conoscevo...
Scendendo per una strada, in vista di un ristorante, il gruppo modera l'andatura, diciamo sui 50 Km/h; leggera curvetta verso sinistra, i primi 3-4 passano il ristorante, all'improvviso quello davanti a me finisce in terra: mi trovo il suo bel corpo salsicciato praticamente sotto la ruota davanti: freno, inchiodo, lo sterzo si chiude, l'attimo che dentro il casco ti urli "ca@@o!!", ti senti sbattere da tutte le parti; ti fermi, volti lo sguardo attorno in un secondo, cerco il guardrail, mi ci avvicino e lo abbraccio, tipo scoglio di salvezza; il resto del gruppo che seguiva, più lontano, riesce a fermarsi; l'altro ragazzo cadutomi davanti, non si è fatto praticamente niente.
Io sono praticamente caduto in vanti di faccia e sono rotolato; giacca e pantaloni da buttare, guanti e un paio di dita consumati.
Molte botte, escoriazioni ma sono intero: dopo 2 minuti mi stacco dal guardrail: sono ancora lì e in piedi: la moto ha il manubrio storto, ma funziona, molti graffi; mi faccio caricare sulla mia moto e torniamo verso casa.
Io piano piano mi sto riprendendo, la moto doveva essere pronta venerdì, poi uscendo dal concessionario non si erano accorti che la frizione praticamente dopo 3-4 sollecitazioni non staccava più e la marcia restava dentro...
Gliel'ho lasciata...
Passo un weekend senza moto, ma forse non l'avrei usata lo stesso... e rinuncio ad un bel giro per sabato che mi avevano proposto...
Ieri sera chiamo la mia amica per sentire come era andato il giro di sabato e mi ha detto "bene... a parte il fatto che un nostro conoscente (che non era con loro) è morto sabato mattina in Futa"...
In quel momento mi si è ghiacciato il sangue, per un attimo mi si è fermato il respiro; ho acceso il PC e cercato, forum e giornali locali: volevo conferme, non ci credevo...
E invece era così... in un successivo messaggio la mia amica mi scrive "eravamo fermi a mangiare quando ci è arrivata la notizie, e nessuno di noi riusciva più a mettersi in moto..."
Lo conoscevo a malapena, ma tutta notte ho pensato a lui che non c'è più... ho pensato a me... ho pensato alla moto...
Lui era uno spericolato, ma forse se ne è andato nel modo più tranquillo, investito da un'altra macchina dopo una banale scivolata, mentre andava al bar...
Io ho cercato sempre di guidare prudente, entro i miei grossi limiti, non mi sforzo di stare dietro a chi va molto forte, lascio andare il Grey, tanto mi aspetterà al primo bivio; preferisco prendere gli sfottò e lasciare che siano le ruote degli altri che sfiorino linee bianche e altre moto...
Ora la moto probabilmente mercoledì o giovedì sarà pronta, e la dovrò andare a prendere...
Ma mi quasi passata la voglia...: la porterò a casa, la metterò in garage, e so che la guarderò, la guarderò molto, cercando di capire cosa mi spingerà, perché sono sicuro che succederà, a tornare in sella a quel mezzo che negli ultimi 15-20 giorni mi ha regalato una marea di sensazioni che sono impresse con forza nella mia testa, e alcune ancora sulla pelle..
Lo so che a breve il suo motore tornerà a fare quel rumore da Maggiolone, che quei cilindroni torneranno a danzare nelle curve...
Ma forse lo faranno con uno spirito diverso: come se si fosse rotto qualcosa di incomprensibile, non in lei ma in me: so che tornerà tutto a posto, ma so che ci vorrà tempo, tanto tempo...
Quando ci passa la voglia di andare in moto, cosa ci spinge a risalirci sopra??!!
Un paio di settimane fa, durante un giro, chiamato da una amica che lo aveva organizzato, ma non si ricordava bene qualche bivio, mi sono aggregato ad un gruppo di motociclisti, solo alcuni li conoscevo...
Scendendo per una strada, in vista di un ristorante, il gruppo modera l'andatura, diciamo sui 50 Km/h; leggera curvetta verso sinistra, i primi 3-4 passano il ristorante, all'improvviso quello davanti a me finisce in terra: mi trovo il suo bel corpo salsicciato praticamente sotto la ruota davanti: freno, inchiodo, lo sterzo si chiude, l'attimo che dentro il casco ti urli "ca@@o!!", ti senti sbattere da tutte le parti; ti fermi, volti lo sguardo attorno in un secondo, cerco il guardrail, mi ci avvicino e lo abbraccio, tipo scoglio di salvezza; il resto del gruppo che seguiva, più lontano, riesce a fermarsi; l'altro ragazzo cadutomi davanti, non si è fatto praticamente niente.
Io sono praticamente caduto in vanti di faccia e sono rotolato; giacca e pantaloni da buttare, guanti e un paio di dita consumati.
Molte botte, escoriazioni ma sono intero: dopo 2 minuti mi stacco dal guardrail: sono ancora lì e in piedi: la moto ha il manubrio storto, ma funziona, molti graffi; mi faccio caricare sulla mia moto e torniamo verso casa.
Io piano piano mi sto riprendendo, la moto doveva essere pronta venerdì, poi uscendo dal concessionario non si erano accorti che la frizione praticamente dopo 3-4 sollecitazioni non staccava più e la marcia restava dentro...
Gliel'ho lasciata...
Passo un weekend senza moto, ma forse non l'avrei usata lo stesso... e rinuncio ad un bel giro per sabato che mi avevano proposto...
Ieri sera chiamo la mia amica per sentire come era andato il giro di sabato e mi ha detto "bene... a parte il fatto che un nostro conoscente (che non era con loro) è morto sabato mattina in Futa"...
In quel momento mi si è ghiacciato il sangue, per un attimo mi si è fermato il respiro; ho acceso il PC e cercato, forum e giornali locali: volevo conferme, non ci credevo...
E invece era così... in un successivo messaggio la mia amica mi scrive "eravamo fermi a mangiare quando ci è arrivata la notizie, e nessuno di noi riusciva più a mettersi in moto..."
Lo conoscevo a malapena, ma tutta notte ho pensato a lui che non c'è più... ho pensato a me... ho pensato alla moto...
Lui era uno spericolato, ma forse se ne è andato nel modo più tranquillo, investito da un'altra macchina dopo una banale scivolata, mentre andava al bar...
Io ho cercato sempre di guidare prudente, entro i miei grossi limiti, non mi sforzo di stare dietro a chi va molto forte, lascio andare il Grey, tanto mi aspetterà al primo bivio; preferisco prendere gli sfottò e lasciare che siano le ruote degli altri che sfiorino linee bianche e altre moto...
Ora la moto probabilmente mercoledì o giovedì sarà pronta, e la dovrò andare a prendere...
Ma mi quasi passata la voglia...: la porterò a casa, la metterò in garage, e so che la guarderò, la guarderò molto, cercando di capire cosa mi spingerà, perché sono sicuro che succederà, a tornare in sella a quel mezzo che negli ultimi 15-20 giorni mi ha regalato una marea di sensazioni che sono impresse con forza nella mia testa, e alcune ancora sulla pelle..
Lo so che a breve il suo motore tornerà a fare quel rumore da Maggiolone, che quei cilindroni torneranno a danzare nelle curve...
Ma forse lo faranno con uno spirito diverso: come se si fosse rotto qualcosa di incomprensibile, non in lei ma in me: so che tornerà tutto a posto, ma so che ci vorrà tempo, tanto tempo...
- Gig81
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Dopo una caduta, anche scema, per un po passa la voglia di tornare in sella, è successo anche a me, non ho risistemato subito la moto, l'ho lasciata lì, l'ho coperta per non far vedere i graffi ai miei, e forse anche per non vederla io.
Dopo un po sentivo che mi mancava qualcosa, avevo voglia di sentirmi di nuovo libero, avevo voglia di sentir eil vento in faccia, di farmela sotto nelle discese e di gustarmi il motore che pompa. I rischi ci sono, lo sappiamo tutti, ma sappiamo anche che ne vale la pena.
Dopo un po sentivo che mi mancava qualcosa, avevo voglia di sentirmi di nuovo libero, avevo voglia di sentir eil vento in faccia, di farmela sotto nelle discese e di gustarmi il motore che pompa. I rischi ci sono, lo sappiamo tutti, ma sappiamo anche che ne vale la pena.
Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
Greywolf
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Re: Quando passa... cosa spinge...
Mi stai dando dell' incosciente?Maic ha scritto: Io ho cercato sempre di guidare prudente, entro i miei grossi limiti, non mi sforzo di stare dietro a chi va molto forte, lascio andare il Grey, tanto mi aspetterà al primo bivio; preferisco prendere gli sfottò e lasciare che siano le ruote degli altri che sfiorino linee bianche e altre moto...
Ci sentiamo questa sera
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
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...difficile parlare di emozioni...emozioni che ogni motociclista vive dentro, sulla pella nello stomaco!
Nn mi sento di "consigliarti" quale motivo mi spinge a risalire sempre su quella sella, ma solo di ascoltare te stesso...ho perduto ormai parecchi AMICI sulle due ruote, alcuni amici anche nella vita, altri solo xche' condividevamo la stessa passione...
Un motociclista si distingue anche per quella vena di sana follia che lo porta a godere della inconsapevole incosciente illusione che l'equilibrio della moto e' sotto totale controllo...ma e' quella illusione, che ti fa vivere le strade le curve il paesaggio l'aria il sole i suoni...ascolta il tuo cuore...;-)
Nn mi sento di "consigliarti" quale motivo mi spinge a risalire sempre su quella sella, ma solo di ascoltare te stesso...ho perduto ormai parecchi AMICI sulle due ruote, alcuni amici anche nella vita, altri solo xche' condividevamo la stessa passione...
Un motociclista si distingue anche per quella vena di sana follia che lo porta a godere della inconsapevole incosciente illusione che l'equilibrio della moto e' sotto totale controllo...ma e' quella illusione, che ti fa vivere le strade le curve il paesaggio l'aria il sole i suoni...ascolta il tuo cuore...;-)
"I motociclisti non uccidono, vengono uccisi...
ora si son rotti i coglioni e uccidono anche loro!"
ora si son rotti i coglioni e uccidono anche loro!"
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accidenti..
anche a me queste cose fanno sempre pensare..
e ogni domenica passo sempre davnti a qualche corpo steso con gli amici intorno.. e ti viene quel solletichino allo stomaco e pensi "potevo essere io".. poi dopo qualche curva tutto ritorna come prima..
dai Maic..
dopo tutto si muore anche in macchina o per incidenti più banali
e ci si infortuna nache per molto meno..
e l'esperienza e un miglior calcolo dei rischi si fa anche a spese dei danni altrui..
rimettitti e torna su quel cancello che ti sei fatto!
anche a me queste cose fanno sempre pensare..
e ogni domenica passo sempre davnti a qualche corpo steso con gli amici intorno.. e ti viene quel solletichino allo stomaco e pensi "potevo essere io".. poi dopo qualche curva tutto ritorna come prima..
dai Maic..
dopo tutto si muore anche in macchina o per incidenti più banali
e ci si infortuna nache per molto meno..
e l'esperienza e un miglior calcolo dei rischi si fa anche a spese dei danni altrui..
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VESPA PK 50 XL (Tuono Rosso)- CAGIVA MITO 125 (Ilmito)- SUZUKI GSX 750 R (Il bau)- YAMAHA FZS FAZER 600 (Silvana) - APRILIA RST 1000 FUTURA (Futi)- BMW K 1200 R (biemmi) - YAMAHA FJR 1300 (Jerry) - MG V11 LE MANS - Transalp 600 - HONDA ST 1300 PAN EUROPEAN
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Maic, leggendo il tuo post ho ripensato un po a ciò che è successo a me ormai 50gg fa e ne sto e ne pagherò ancora le conseguenze per molto tempo ma la voglia di andare in moto non mi è mai realmente passata.
si timori e paure di ogni genere mi hanno girato per la testa dal giorno in cui ho avuto l'incidente ad oggi, ho pensato pure a prendermi una custom cosi vado più piano ma mi prenderei per il culo da solo e la voglia di risalirci su è troppa, le sensazioni di libertà comodità praticità sono uniche ed è per questo che non vedo l'ora che mi arrivino i soldi dell'assicurazione per riprenderne un'altra e ripartire quanto prima.
Epppoi vogliamo negarci le scariche di adrenalina che hai quando ti fai la tirata sia in strada che in pista per chi ci va?
si timori e paure di ogni genere mi hanno girato per la testa dal giorno in cui ho avuto l'incidente ad oggi, ho pensato pure a prendermi una custom cosi vado più piano ma mi prenderei per il culo da solo e la voglia di risalirci su è troppa, le sensazioni di libertà comodità praticità sono uniche ed è per questo che non vedo l'ora che mi arrivino i soldi dell'assicurazione per riprenderne un'altra e ripartire quanto prima.
Epppoi vogliamo negarci le scariche di adrenalina che hai quando ti fai la tirata sia in strada che in pista per chi ci va?
that God taxy driver!
- Maic
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no Grey non ti sto dando dell'incosciente...
Sei perfettamente cosciente di dove sono i tuoi limiti, i miei sono più indietro..
Ci si fa male, anche per una tegola che ti cade in testa, di questo ne sono consapevole.
Chiedevo solo a voi, per condividere questi stati d'animo, cosa vi spinge dopo ogni visione di un "compagno" in terra, magari sotto un lenzuolo, a salire di nuovo su quel bellissimo mezzo con solo 2 ruote, che ci accomuna nella stessa passione.
Si chirone, tante volte ho pensato "poteva capitare a me", addirittura una volta dietro a noi c'era un motociclista, sbagliammo il bivio; tornammo sulal strada principale e dopo 500 metri quel motociclista era in terra, non si era fatto niente: ma potevamo davvero essere noi...
Io invece non ho mai pensato che il problema fosse la moto, sportiva o custom, enduro o turistica; il problema è chi c'è sopra, chi c'era sopra agli altri mezzi che circolano, e delle regole a cui affidiamo la nostra sicurezza, che a volte "non funzionano"...
Molti anni fa venni investito in moto, e la moto andò distrutta; e nonostante il braccio rotto, il primo pensieri era di comprare una moto nuova, e rimettermi in sella; ma questi 2 eventi vicino, mi hanno fatto riflettere molto, non tanto sul fatto che userò la moto, di più sul fatto di "come userò" la moto: sto ancora riflettendo sul perché userò la moto.
Sei perfettamente cosciente di dove sono i tuoi limiti, i miei sono più indietro..
Ci si fa male, anche per una tegola che ti cade in testa, di questo ne sono consapevole.
Chiedevo solo a voi, per condividere questi stati d'animo, cosa vi spinge dopo ogni visione di un "compagno" in terra, magari sotto un lenzuolo, a salire di nuovo su quel bellissimo mezzo con solo 2 ruote, che ci accomuna nella stessa passione.
Si chirone, tante volte ho pensato "poteva capitare a me", addirittura una volta dietro a noi c'era un motociclista, sbagliammo il bivio; tornammo sulal strada principale e dopo 500 metri quel motociclista era in terra, non si era fatto niente: ma potevamo davvero essere noi...
Io invece non ho mai pensato che il problema fosse la moto, sportiva o custom, enduro o turistica; il problema è chi c'è sopra, chi c'era sopra agli altri mezzi che circolano, e delle regole a cui affidiamo la nostra sicurezza, che a volte "non funzionano"...
Molti anni fa venni investito in moto, e la moto andò distrutta; e nonostante il braccio rotto, il primo pensieri era di comprare una moto nuova, e rimettermi in sella; ma questi 2 eventi vicino, mi hanno fatto riflettere molto, non tanto sul fatto che userò la moto, di più sul fatto di "come userò" la moto: sto ancora riflettendo sul perché userò la moto.
- chirone74
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perchè soddisfare una passione non ha prezzo..sto ancora riflettendo sul perché userò la moto.
e sono le passioni a renderci UMANI, non pedine omologate all'ovvio sistemico quotidiano..
VESPA PK 50 XL (Tuono Rosso)- CAGIVA MITO 125 (Ilmito)- SUZUKI GSX 750 R (Il bau)- YAMAHA FZS FAZER 600 (Silvana) - APRILIA RST 1000 FUTURA (Futi)- BMW K 1200 R (biemmi) - YAMAHA FJR 1300 (Jerry) - MG V11 LE MANS - Transalp 600 - HONDA ST 1300 PAN EUROPEAN
- Greywolf
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Ti domandi sul "perchè".
Giusta domanda la tua...
Fai questa prova: immaginati senza moto, immagina che cosa ti dà la moto.
Io posso dirti che cosa dà a me la moto.
Mi fa entrare in un mondo mio, dove sono solo con la mia coscienza.
Concentrarmi nella guida mi permette di svuotare la mente dai problemi di tutti i giorni, di vederli sotto un'altra ottica.
Mi aiuta a riflettere.
Vedere posti nuovi, gustare i colori, sentire l'odore dei fiori, della resina alpina, della salsedine, sono emozioni che non riesco a replicare in alcun modo.
Andare in moto mi mette in pace con il mondo.
Una tirata mi manda in circolo litri di adrenalina, mi fa scaricare l'aggressività repressa.
Ultimamente il mio passo è calato parecchio: anche io ho paura dell'imprevisto.
E allora scindo le attività di riflessione e di "scarico".
Ora giro piano, cerco le stradine microscopiche in mezzo ai campi, in cerca di colori e odori.
Mi fermo più spesso, e mi godo l'emozione di una vallata mai vista, di un bosco che quindici anni fa non c'era.
E poi vado in pista, e tiro fuori tutta la rabbia che accumulo.
Mi sfido.
Dò libero sfogo al mio lato "oscuro".
Ma anche io ho paura.
Ma il piacere la supera
Giusta domanda la tua...
Fai questa prova: immaginati senza moto, immagina che cosa ti dà la moto.
Io posso dirti che cosa dà a me la moto.
Mi fa entrare in un mondo mio, dove sono solo con la mia coscienza.
Concentrarmi nella guida mi permette di svuotare la mente dai problemi di tutti i giorni, di vederli sotto un'altra ottica.
Mi aiuta a riflettere.
Vedere posti nuovi, gustare i colori, sentire l'odore dei fiori, della resina alpina, della salsedine, sono emozioni che non riesco a replicare in alcun modo.
Andare in moto mi mette in pace con il mondo.
Una tirata mi manda in circolo litri di adrenalina, mi fa scaricare l'aggressività repressa.
Ultimamente il mio passo è calato parecchio: anche io ho paura dell'imprevisto.
E allora scindo le attività di riflessione e di "scarico".
Ora giro piano, cerco le stradine microscopiche in mezzo ai campi, in cerca di colori e odori.
Mi fermo più spesso, e mi godo l'emozione di una vallata mai vista, di un bosco che quindici anni fa non c'era.
E poi vado in pista, e tiro fuori tutta la rabbia che accumulo.
Mi sfido.
Dò libero sfogo al mio lato "oscuro".
Ma anche io ho paura.
Ma il piacere la supera
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
- zancky
- non teng nulla a'fà
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quoto Greywolf, perchè ha detto molte delle cose che avrei voluto scrivere io.Greywolf ha scritto:Ti domandi sul "perchè".
Giusta domanda la tua...
Fai questa prova: immaginati senza moto, immagina che cosa ti dà la moto.
Io posso dirti che cosa dà a me la moto.
Mi fa entrare in un mondo mio, dove sono solo con la mia coscienza.
Concentrarmi nella guida mi permette di svuotare la mente dai problemi di tutti i giorni, di vederli sotto un'altra ottica.
Mi aiuta a riflettere.
Vedere posti nuovi, gustare i colori, sentire l'odore dei fiori, della resina alpina, della salsedine, sono emozioni che non riesco a replicare in alcun modo.
Andare in moto mi mette in pace con il mondo.
Una tirata mi manda in circolo litri di adrenalina, mi fa scaricare l'aggressività repressa.
Ultimamente il mio passo è calato parecchio: anche io ho paura dell'imprevisto.
E allora scindo le attività di riflessione e di "scarico".
Ora giro piano, cerco le stradine microscopiche in mezzo ai campi, in cerca di colori e odori.
Mi fermo più spesso, e mi godo l'emozione di una vallata mai vista, di un bosco che quindici anni fa non c'era.
E poi vado in pista, e tiro fuori tutta la rabbia che accumulo.
Mi sfido.
Dò libero sfogo al mio lato "oscuro".
Ma anche io ho paura.
Ma il piacere la supera
a differenza sua, non vado in pista, non ne sento il bisogno, però, in certi momenti precisi, ho la necessità vitale di fare un "viaggio" dei miei, partire la mattina con la voglia di perdermi, arrivare non so dove, costruendo un itinerario incrocio dopo incrocio; una delle ultime volte che ho fatto così, forse la più "clamorosa" è stata quando sono arrivato fino all'argentario, facendomi 10 ore in sella con un'unica pausa, per un gelato; neanche sei mesi di ferie avrebbero potuto rimettermi in sesto meglio di così.
di gente stesa, ringraziando Dio, ne ho vista davvero poca; dieci gg fa un amico molto più bravo e capace di me, è scivolato senza una spiegazione logica ed è stato miracolato dalla sorte con "solo" una clavicola e due metatarsi fratturati; questione di mm, non sarebbe tornato a casa.
a volte mi chiedo se vale la pena dannarsi tanto, farsi guardare come un pazzo suicida dalle persone più Care, eppure, la risposta è sempre stata "si, ne vale la pena!"; pensa che mia madre, che non so quanto abbia pianto il giorno che ho portato a casa la prima moto (lei, ovviamente, non ha mai detto niente), a volte, quando mi vede stanco, nervoso o depresso, mi guarda e mi dice "va a farti un giro in moto, che ne hai bisogno".
però, è anche vero che, pur con la stessa passione, siamo tutti diversi ed ognuno reagisce e pensa a modo suo; non è un'obbligo, è una scelta; se non è la moto, ci sono altre passioni possibili che fanno sentire VIVI.
- Greywolf
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I giri a base di "flippismo"...zancky ha scritto: a differenza sua, non vado in pista, non ne sento il bisogno, però, in certi momenti precisi, ho la necessità vitale di fare un "viaggio" dei miei, partire la mattina con la voglia di perdermi, arrivare non so dove, costruendo un itinerario incrocio dopo incrocio; una delle ultime volte che ho fatto così, forse la più "clamorosa" è stata quando sono arrivato fino all'argentario, facendomi 10 ore in sella con un'unica pausa, per un gelato; neanche sei mesi di ferie avrebbero potuto rimettermi in sesto meglio di così.
sono i più belli.
Scegliere la strada in base al cuore, andare per il gusto di andare...
Significa restituirsi la libertà.
Il tempo. Torna TUO.
Segui il ritmo del tuo cuore, il respiro diventa facile.
Non c'è meta.
Sei TU la meta.
Torni in possesso di ciò che la vita ti toglie.
Ecco perchè amo la moto.
Perchè mi permette di riappropriarmi di me stesso.
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
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aggiungo un'altra cosa, fondamentale, per me;
non vado in moto ......
se DEVO tornare ad un'ora precisa (non mi piace aver fretta quando sono su due ruote, faccio sempre conti moooolto larghi)
se DEVO fare delle cose talmente urgenti da prendere troppo i miei pensieri (cosa che guasterebbe sicuramente il giro)
facendo così, posso arrivare a non poterla toccare anche per due mesi, ma quando siamo solo noi due(o tre, quando ho la zavorrina), non ce n'è per nessun'altro
non vado in moto ......
se DEVO tornare ad un'ora precisa (non mi piace aver fretta quando sono su due ruote, faccio sempre conti moooolto larghi)
se DEVO fare delle cose talmente urgenti da prendere troppo i miei pensieri (cosa che guasterebbe sicuramente il giro)
facendo così, posso arrivare a non poterla toccare anche per due mesi, ma quando siamo solo noi due(o tre, quando ho la zavorrina), non ce n'è per nessun'altro
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No, anzi, NI.Maic ha scritto:Grazie ragazzi; mi aiuta ascoltare le vostre emozioni e sensazioni.
Mi accorgo di quanto poco guardo il bello dell'andare in moto e di quanto guardo la strada...
Che sia ora di cambiare "panorami"?...
La strada guardala sempre....
Poi ti fermi più spesso e ti godi il panorama.
Hai la mukka che ti porta anche per gli sterratini vigliacchi (anche senza ESA), sfruttala per seguire il tuo cuore e ritrovare il tuo ritmo.
In data 29/06/2012, Lupin ha scritto: "Mi tira il culo dirlo ma devo dare ragione al Grey! "
Chi c’è in linea
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