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Pino, ci sono ponti che sono crollati per dei soldati in marcia.....
l'ingegneria è una gran cosa, ma il ponte sullo stretto ha talmente tante variabili di cui tener conto, che non credo sia stato ben "quantizzato" a livello economico....per me, se cercassero di farlo, diventerebbe un pozzo di san patrizio....senza fondo!!!!
l'ingegneria è una gran cosa, ma il ponte sullo stretto ha talmente tante variabili di cui tener conto, che non credo sia stato ben "quantizzato" a livello economico....per me, se cercassero di farlo, diventerebbe un pozzo di san patrizio....senza fondo!!!!
- Gig81
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"Pozzo di san patrizio" non si usa più come modo di dire, è stato rimpiazzato da "culo di sed"
Pensa al Gig, quanta pazienza ce vo', eppura ha trovato una moto che non è un taxi, un forum che lo ama, e persino una Gigga per quando la connessione è down... Se non è un Dio buono e giusto, quello...
Greywolf
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le nozioni ci sono....il problema è che per certi "mostri", la sperimentazione sui modelli, non sempre copre tutti i casi (emblematico è l'evento che ho citato prima)Grappa ha scritto:beh.. il golden gate a sanfrancisco e' stato fatto del '37 e piccolo non e'.
spero bene che in 70 anni un po' di nozioni di ingegneria in piu' le abbiamo accumulate
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..... su per favore, stiamo parlando di "tecnica delle costruzioni" materia molto coplessa.zancky ha scritto:Pino, ci sono ponti che sono crollati per dei soldati in marcia.....
l'ingegneria è una gran cosa, ma il ponte sullo stretto ha talmente tante variabili di cui tener conto, che non credo sia stato ben "quantizzato" a livello economico....per me, se cercassero di farlo, diventerebbe un pozzo di san patrizio....senza fondo!!!!
Una struttura non crolla mai a caso, c'è sempre una causa.
Se vuoi farmi un esempio dimmi la tipologia costruttiva, periodo di realizzazione e cause del crollo (sottodimensionamento, carenza di acciaio, cedimento delle spalle di appoggio o delle pile ecc. ecc.)
Altrimenti parliamo di aria fritta.
Ti cito io un esempio riportato sui libri di tecnica come errore da non fare: un ponte in c.a., costruito circa 35/40 anni fà, crollato poco tempo dopo la sua costruzione perchè è andato in risonanza a causa del vento.
Il progettista non aveva calcolato gli effetti del vento e così ad un certo punto il ponte a iniziato a dondolare sempre di più finchè è crollato.
Ma da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, si sono evolute le tecniche costruttive, ci sono strumenti che aiutano i preogettisti come i computer i programmi di simulazione ecc. ecc.
"non aspettare domani per fare quello che potresti fare oggi" - "ne rimarrà uno solo" - "ne ho due" .... ma detto ciò MI SONO ROTTO LE PALLE...!!!
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.... certamente concordo...lupin3 ha scritto:Pino, pero' converrai con me che tempi, costi, priorita' e impatto ambientale sono parametri che quando parti a fare un progetto non possone essere trascurati!?
.... se vedessi l'opera solo come un semplice collegamento tra due sponde sarei contrario alla realizzazione all'infinito..lupin3 ha scritto:Non ci troviamo di fronte ad un problema di primaria importanza come se la Sicilia fosse isolata dalla terra ferma, stiamo parlando di migliorare un collegamento gia' esistente.
... sarà forse perchè non si sono mai fermati nel progettre e realizzare opere prevedendo in tempo le esigenze future...?????lupin3 ha scritto:La Francia e l'Inghilterra hanno una lista di problemi da risolvere talmente "irrisoria" (a livello di infrastrutture e comunicazioni intendo) rispetto alla Sicilia che si posso anche permettere il lusso di fare gli sboroni con un tubo sotto la manica. Stesso discorso vale per la Danimarca e la Svezia!
forse quando decidono di fare qualcosa che servirà negli anni a venire, non hanno i soliti miopi che dicono "ma a che serve ???"
...se il progetto fosse a lungo raggio e prevedesse (come avevo letto molti anni fà) lo sviluppo economico dell'intera zona allora avresti giò la risposta.lupin3 ha scritto:Se la Sicilia fosse ad un livello di qualita' come una Francia o una Danimarca allora ti darei ragione, probabilmente vale la pena verificare se il progetto del ponte e' fattibile e se si' farlo.
ma sono daccordo con chi dice che le priorita' sono altre.
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... e per finire ripeto non confondiamo i due discorsi.lupin3 ha scritto:Ripeto....non e' che si puo' semplicemente fare un copia e incolla dei ponti!
a San Francisco c'e' un'utilissimo isolotto appena sotto il mare e per di piu' in granito che rende i due piloni centrali stabili come pochi.
Una cosa è l'aspetto ingegneristico, che nonostante le notevoli problematiche, oggi è in grado di sfornare un progetto realizzabile.
Altra cosa sono i molteplici aspetti citati, costi, priorità ecc. ecc., su cui effettivamente c'è da discutere.
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Quoto e sposo appieno questa frase di Pino.pinobike ha scritto:Perchè come al solito si dice tutto e il contrario di tutto, e non si guarda mai oltre il proprio naso.
In pratica è come dire che si vorrebbe SEMPRE la botte piena e la moglie ubriaca, cioè che i treni vadano più veloci perchè la tecnologia di oggi è migliore di quella di vent'anni fa, mantenendo però sempre e solo due binari. Perchè tre sono un deturpamento ambientale, perchè nuove linee sono inutili, perchè vicino a casa sua nessuno vuole le grandi opere ecc ecc ecc.
Qualche settimana fa su Panorama è uscito una bella collezione di articoli su quanto i "verdi" e gli pseudoambientalisti stanno facendo sprecare soldi ai contribuenti in nome di una tanto sbandierata salvaguardia dell'ambiente.
Salvaguardia che però genera più lavoro inutile, aumento dell'inquinamento indiretto, maggior spreco di energie (intesa tanto come lavoro umano quanto come energia proveniente da fonti non rinnovabili) e soldi ....
Il fatto è che l'uomo di oggi non accetta la possibilità di ritornare ad un concetto più semplice di vita, fatto di tempi più "umani" e di un utilizzo più consapevole delle risorse a disposizione.
Tanta bella retorica, lo so, ma la realtà è questa ....
Scusate ... è un leggero OT rispetto all'argomento ma mi è venuta voglia di dirlo....
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lupin3 ha scritto:Ripeto....non e' che si puo' semplicemente fare un copia e incolla dei ponti!
a San Francisco c'e' un'utilissimo isolotto appena sotto il mare e per di piu' in granito che rende i due piloni centrali stabili come pochi.
renzo piano, il grande renzo piano che ha progettato l'aeroporto sul mare di osaka, se torna in giappone gli tagliano l'uccello.
l'isola creata apposta per fare la pista d'atterraggio che doveva sprofondare di 20 cm ogni 100 anni, sprofonda di 10 cm all'anno......
il ponte non è fattibile e se anche lo fosse essendo in italia, costerebbe molto di più di quello preventivato che è già tantissimo (il gioco non vale la candela) senza contare le infiltrazioni mafiose ecc.
sposo lupin che dice che la sicilia, non ha la stessa valenza economica dell'inghilterra o della norvegia.......
è un opera da faraoni giusto per dimostrare d'essere grandi, il classo complesso da ca@@o piccolo
physcooooooo sbaglio?
Ciao Giorgio
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me ne aveva parlato un professore all'università (per quel poco che l'ho freuentata), il ponte, in ca, era andato in risonanza con il passo ritmato di una marcia militare.....questo, a parer mio, non è un evento calcolabile, come ce ne sono mille altri dovuti a possibili combinazioni dovute anche ai veicoli circolanti....pinobike ha scritto:..... su per favore, stiamo parlando di "tecnica delle costruzioni" materia molto coplessa.zancky ha scritto:Pino, ci sono ponti che sono crollati per dei soldati in marcia.....
l'ingegneria è una gran cosa, ma il ponte sullo stretto ha talmente tante variabili di cui tener conto, che non credo sia stato ben "quantizzato" a livello economico....per me, se cercassero di farlo, diventerebbe un pozzo di san patrizio....senza fondo!!!!
Una struttura non crolla mai a caso, c'è sempre una causa.
Se vuoi farmi un esempio dimmi la tipologia costruttiva, periodo di realizzazione e cause del crollo (sottodimensionamento, carenza di acciaio, cedimento delle spalle di appoggio o delle pile ecc. ecc.)
Altrimenti parliamo di aria fritta.
Ti cito io un esempio riportato sui libri di tecnica come errore da non fare: un ponte in c.a., costruito circa 35/40 anni fà, crollato poco tempo dopo la sua costruzione perchè è andato in risonanza a causa del vento.
Il progettista non aveva calcolato gli effetti del vento e così ad un certo punto il ponte a iniziato a dondolare sempre di più finchè è crollato.
Ma da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, si sono evolute le tecniche costruttive, ci sono strumenti che aiutano i preogettisti come i computer i programmi di simulazione ecc. ecc.
chiaro, mica si parla di strutture di cristallo, però io non spenderei tutti quei soldi per un'opera così rischiosa (a mio avviso)....pensa solo alla manutenzione di cui potrebbe aver bisogno....
oh, poi è questione di punti di vista
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