Un'altro operaio muore a Torino
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- sedume sicilia
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purtroppo 3 operai sono morti a torino bruciati vivi in una acciaieria.
qua la colpa sembra totalemnte imputabile ad una mancanza di manutenzione degli impianti.
ci sono padroni buoni e cattivi, ci sono eccome........
ricordo una trasmissione di report di un costrutture di cucine a gas nella bergamasca, la prima ditta italaian a fare anche il bilancio sociale.
il vecchio olivetti, la prima neursire in italia o forse in europa, quando ancora la legge, non la prevedeva.
non difendo i nostri industriali, che per la maggior parte, oltre a non far bene il proprio mestiere, distruggono anche veri e propri imperi per avidità (parmalat, cirio, ecc.), in un periodo come questo poi tutti sono proiettati alla finanza più che alla produzione.
In una logica di mercato ti dico che ci sono datori onesti e che hanno a cuore le sorti degli operai, che si riflette, sull'interesse dell'azienda.
Siccome il mercato (per me) è una m@@@a e condiziona la vita, tutto si proietta in questi termini, massimizzare gli utili anche a scapito della vita di chi ti fa arricchire
qua la colpa sembra totalemnte imputabile ad una mancanza di manutenzione degli impianti.
ci sono padroni buoni e cattivi, ci sono eccome........
ricordo una trasmissione di report di un costrutture di cucine a gas nella bergamasca, la prima ditta italaian a fare anche il bilancio sociale.
il vecchio olivetti, la prima neursire in italia o forse in europa, quando ancora la legge, non la prevedeva.
non difendo i nostri industriali, che per la maggior parte, oltre a non far bene il proprio mestiere, distruggono anche veri e propri imperi per avidità (parmalat, cirio, ecc.), in un periodo come questo poi tutti sono proiettati alla finanza più che alla produzione.
In una logica di mercato ti dico che ci sono datori onesti e che hanno a cuore le sorti degli operai, che si riflette, sull'interesse dell'azienda.
Siccome il mercato (per me) è una m@@@a e condiziona la vita, tutto si proietta in questi termini, massimizzare gli utili anche a scapito della vita di chi ti fa arricchire
Ciao Giorgio
- zancky
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Sidecar ha scritto:Se un datore di lavoro divide il profitto con gli operai,sedume sicilia ha scritto:guarda che io ho appena rinunciato ad un posto per la sicurezza sui cantiere della 626, proprio per non avere grane in futuro, spesso sono gli operai che non indossano le protezioni adeguate o che hanno comportamenti pericolosi.
é vero anche che tanti datori sono delle merde ma non facciamo di tutta un erba un fascio
cioè non si intasca il plusvalore che estorce,
sono d'accordo.
Non ci sono padroni buoni e padroni cattivi,
il problema non è la loro umanità.
per quello che posso vedere io, all'operaio, della ditta, non frega niente, a prescindere.....finchè non rischia il proprio salario; forse tu ti riferisci ad una gestione di tipo socialista....ma allora è un altro discorso.
spesso, le protezioni, sono delle vere e proprie minchiate, tipo la fune tesa sul colmo del tetto in edilizia; sono inapplicabili nel 90% dei casi, eppure si insiste col ritenerla una condizione indispensabile.
manca la cultura della sicurezza, questo è sicuro al 100%
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Forse ho capito male. Ma se ho capito bene...zancky ha scritto:per quello che posso vedere io, all'operaio, della ditta, non frega niente, a prescindere.....finchè non rischia il proprio salario; forse tu ti riferisci ad una gestione di tipo socialista....ma allora è un altro discorso.
Ma perché, un operaio che prende il salario deve
preoccuparsi di che cosa?
La mia analisi non è di una gestione socialista,
Ma semplicemente del rapporto operaio-padrone.
Sono d'accordo.zancky ha scritto:spesso, le protezioni, sono delle vere e proprie minchiate, tipo la fune tesa sul colmo del tetto in edilizia; sono inapplicabili nel 90% dei casi, eppure si insiste col ritenerla una condizione indispensabile.
Non sono d'accordo...zancky ha scritto:manca la cultura della sicurezza, questo è sicuro al 100%
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http://www.beppegrillo.it/2007/12/damie ... 2007-12-12
In Italia i morti sul lavoro sono come le ciliege, uno tira l’altro. I sindacalisti di partito e di governo, che sono più numerosi delle cavallette, stanno correndo ai ripari. Il ministro del lavoro “Damien” Damiano ha trovato una soluzione degna di Carcarlo Pravettoni. L’Inail, l’Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni, ha un attivo di 12,4 miliardi di euro che vanno destinati “a scopo di utilità sociale”.
Con questo nuovo tesoretto Damiano vorrebbe premiare le aziende: “Potrebbe ritornare alle imprese come diminuzione del costo del lavoro, solo nel caso in cui fossero in grado di dimostrare che hanno diminuito o eliminato gli incidenti”.Caro “Damien” Damiano altro che premio. Se le aziende non tutelano la sicurezza vanno chiuse. Chi ha meno assassinati sul lavoro ha uno sgravio? Se si scende da cinque a due vittime all’anno diminuisce la tassazione della società invece di mandare in galera i responsabili?
Dal sito dell’Inail:
“L'Inail persegue una pluralità di obiettivi:
- ridurre il fenomeno infortunistico
- assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio
- garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro”.
L’Inail non ha come obiettivo premiare le aziende che fanno meno morti e feriti e neppure di essere una banca. Il suo bilancio dovrebbe essere in pareggio e i miliardi usati per le famiglie delle vittime e per indennità che consentano una vita decorosa agli infortunati. Quanto darà, per esempio, l’Inail alle vedove dell’inferno di Torino?
Se Robin Hood rubava ai poveri per dare ai ricchi, Damiano vorrebbe trasformare le protesi degli invalidi e gli assegni di invalidità in sgravi fiscali per le aziende. Damien sotto i capelli aveva il numero 666 della Bestia, “Damien” Damiano sotto la barba ha il numero di telefono di Confindustria.
In Italia i morti sul lavoro sono come le ciliege, uno tira l’altro. I sindacalisti di partito e di governo, che sono più numerosi delle cavallette, stanno correndo ai ripari. Il ministro del lavoro “Damien” Damiano ha trovato una soluzione degna di Carcarlo Pravettoni. L’Inail, l’Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni, ha un attivo di 12,4 miliardi di euro che vanno destinati “a scopo di utilità sociale”.
Con questo nuovo tesoretto Damiano vorrebbe premiare le aziende: “Potrebbe ritornare alle imprese come diminuzione del costo del lavoro, solo nel caso in cui fossero in grado di dimostrare che hanno diminuito o eliminato gli incidenti”.Caro “Damien” Damiano altro che premio. Se le aziende non tutelano la sicurezza vanno chiuse. Chi ha meno assassinati sul lavoro ha uno sgravio? Se si scende da cinque a due vittime all’anno diminuisce la tassazione della società invece di mandare in galera i responsabili?
Dal sito dell’Inail:
“L'Inail persegue una pluralità di obiettivi:
- ridurre il fenomeno infortunistico
- assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio
- garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro”.
L’Inail non ha come obiettivo premiare le aziende che fanno meno morti e feriti e neppure di essere una banca. Il suo bilancio dovrebbe essere in pareggio e i miliardi usati per le famiglie delle vittime e per indennità che consentano una vita decorosa agli infortunati. Quanto darà, per esempio, l’Inail alle vedove dell’inferno di Torino?
Se Robin Hood rubava ai poveri per dare ai ricchi, Damiano vorrebbe trasformare le protesi degli invalidi e gli assegni di invalidità in sgravi fiscali per le aziende. Damien sotto i capelli aveva il numero 666 della Bestia, “Damien” Damiano sotto la barba ha il numero di telefono di Confindustria.
Ciao Giorgio
- pinobike
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"L’Inail non ha come obiettivo premiare le aziende che fanno meno morti e feriti e neppure di essere una banca. Il suo bilancio dovrebbe essere in pareggio e i miliardi usati per le famiglie delle vittime e per indennità che consentano una vita decorosa agli infortunati"
“L'Inail persegue una pluralità di obiettivi:
- ridurre il fenomeno infortunistico
- assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio
- garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro”.
... cose che sarebbe il caso di ricordarlo ai nostri politicanti e sindacalisti in ogni occasione possibile..!!
“L'Inail persegue una pluralità di obiettivi:
- ridurre il fenomeno infortunistico
- assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio
- garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro”.
... cose che sarebbe il caso di ricordarlo ai nostri politicanti e sindacalisti in ogni occasione possibile..!!
"non aspettare domani per fare quello che potresti fare oggi" - "ne rimarrà uno solo" - "ne ho due" .... ma detto ciò MI SONO ROTTO LE PALLE...!!!
- Sidecar
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Ah rigà...
Ma che c'entra l'INAIL con i 1400 morti all'anno?
Comunque piano piano l'Italia intera sta dimenticando...
Ancora un po' di giorni e i 4/5 morti al dì
non faranno più notizia...
La classe operaia va in paradiso,
si riscatterà lassù...
Speriamo che qualche altro DIO, li accolga...
Ma che c'entra l'INAIL con i 1400 morti all'anno?
Comunque piano piano l'Italia intera sta dimenticando...
Ancora un po' di giorni e i 4/5 morti al dì
non faranno più notizia...
La classe operaia va in paradiso,
si riscatterà lassù...
Speriamo che qualche altro DIO, li accolga...
Scusate se non capisco, sono tornato da un compleanno,
non avevo il cuscinetto posteriore originale
e non metto le faccine...
- Sidecar
- millone
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... sono sei...
e penso che moriranno tutti.
Mi sembra che quando ti bruci in quel modo,
è dura sopravvivere.
Credo che la percentuale dei sopravissuti con
ustioni di quel tipo sia proprio bassa.
e penso che moriranno tutti.
Mi sembra che quando ti bruci in quel modo,
è dura sopravvivere.
Credo che la percentuale dei sopravissuti con
ustioni di quel tipo sia proprio bassa.
Scusate se non capisco, sono tornato da un compleanno,
non avevo il cuscinetto posteriore originale
e non metto le faccine...
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