2004. e la voce del futurista ?
Moderatori: Greywolf, piegachetipassa, RST'72
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Contributo alla discussione
Visto che io purtroppo non potrò essere con voi, registro qui il mio personale contributo, poi il gruppo potrà decidere se utilizzarlo, rielaborarlo, cestinarlo, etc.Greywolf ha scritto:Beh, potremmo redigerlo saBBato alla Tana
Non è facile rispondere al "fate una lista delle cose da chiedere".
In realtà non c'è una vera e propria richiesta, c'è il bisogno (almeno da aprte mia) di discutere e di capire.
Premessa: che Aprilia abbia lavorato molto bene, su motore e ciclistica dei nostri "milloni", è ormai acclarato.
E se la Casa ha bisogno che anche noi ci si dia da fare per farlo sapere (è un vantaggio anche per noi possessori di tali moto, visto che un conosciuto giudizio positivo degli utenti si riflette anche su rivendibilità e quotazioni) direi che siamo a disposizione per dialogare e collaborare: un esempio ne è il tempo che perdiamo con forum, siti etc.
Sicuramente ci sono particolari che vanno rivisti: l'estetica "povera" di molte plastiche alcuni particolari che danno problemi (sonda carburante nella Futura, monoammortizzatore nella CN).
Chiediamo poi più attenzione nei nostri confronti dalla rete di assistenza: perchè le mappature utili per consumare meno o per avere più freno motore, non sono disponibili in tutte le officine autorizzate (mancano le apparecchiature) e occorre andare da Fiore? Se è possibile rendere più godibile e risparmioso il V60 non è importante offrire (anche a pagamento) tale servizio?
Però in primo luogo vogliamo discutere la politica commerciale dell'Aprilia.
Ci rendiamo conto che non è facile entrare ex-novo in un mercato come quello delle maximoto (e soprattutto nel turismo), ma se la prima strategia scelta per aggredire il mercato fallisce, occorre mettere in atto dei correttivi, ma seri e incentrati nell'attenzione a fidelizzare anche chi ha già dato fiducia alla Casa.
E qui veniamo al punto che riguarda proprio la Futura: com'è possibile che a fronte di un listino sicuramente troppo alto (è la ST più cara, BMW a parte) si trovino dei concessionari che la vendono nuova con il 25% di sconto? E che (di conseguenza?) quasi tutti i concessionari rinuncino ad averne in casa?
E questo a meno di tre anni dall'ingresso sul mercato!
Se si vuole rinunciare alla commecializzazione del modello lo si faccia, ma si eviti di "svenderlo" in questo modo. Anche perchè qual è il prezzo di questa moto? In questo modo si può avere un rapporto corretto e credibile con l'utente?
Prima di rinunciare, però, potrebbe essere il caso di provare un riposizionamento sul mercato. Lo fanno case prestigiose, non è una vergogna. L'importante è la charezza e la trasparenza.
La Futura in Francia costa 9999 euro. Siamo sicuri che a fronte di un iniziativa che la vedesse con un listino di 10.000 euro (e rilanciata tra le concessionarie) non si venderebbe? Per chi l'ha pagata di più basterebbe pensare a un buono per tagliandi o accessori (l'ha fatto la Triumph... mica l'Ural!).
Al'utente della Sport Touring di Noale non interessa che la RScube vinca o meno un gran premio, interessa che la sua moto che uso vada bene, sia rivendibile e mantenga un giusto valore sul mercato dell'usato, perchè questo gli permetterà di cambiare moto quando sarà ora, e di seguire la sua evoluzione di motociclista.
Guardiamo BMW: non vince in MotoGP, le sport tourer bavaresi sono più pesanti e meno prestanti delle moto costruite a Noale, la loro affidabilità non credo sia superiore alle Aprilia... però il prezzo di listino è una cosa seria, le concessionarie sono in grado di far girare il parco moto usate e di ritirare a prezzi decenti le moto dei nuovi clienti, l'assistenza è mediamente ottima...
Chi fa molti chilometri all'anno ha bisogno anche e soprattutto di questa "garanzia".
Svendere modelli recenti, credo sia un autogol che lede fortemente la credibilità dell'industria di Noale. Ma altre cose (anche se forse ci riguardano meno da vicino) potremmo aggiungere: perchè fare invecchiare l'unica moto di classe media che ha Aprilia, quel Pegaso che solo qualche anno fa era un best-seler e aveva il pregio di avvicinare alla marca migliaia di motociclisti (quei motociclisti che poi possono anche passare ad una cilindrata più impegnativa)?
Perchè continuare a drenare risorse per nicchie difficili (Laverda, Supermotard) senza prima affrontare proprio il tema della realizzazione di una classe media che avvicini a Noale numeri importanti di motociclisti da fidelizzare?
Ecco, questo è il mio piccolo contributo alla discussione.
Un lampeggio
Giancarlo "gattostanco" Gattelli - Ravenna
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grazie per le intelligenti osservazioni.
ditemelo a me della media cilindrata...........
mi sarei aspettato auspicato sognato un 2 cilindri 600-700.
Niet Nada Nul Niente Rien....
se va avanti così...quando trovo la futura in svendita...mi faccio quella...
e fanculo anche il 750
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