Unico problema, era quello di lasciare legare la moto, a gente, che di sicuro non avrebbe usato le accortezze che avrei usato io.
L’ ipotesi del futuraduno in Sardegna, e il suggerimento di Grey, di caricare la moto sul furgone ha acceso la miccia e (come del resto in tutte le mie cose) sono partito in quarta, correndo a fare i biglietti: partenza da Piombino sabato 28 maggio, alle 14,30, ritorno a Livorno, sabato 4 giugno.
Venerdì 27/5 pomeriggio tutto era pronto per la partenza.
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Sabato verso mezzogiorno ero già in fila per l’imbarco, quando mi suona il telefono in tasca: era l’albergo che mi chiedeva il menù per la sera…..caz…. dico io, che servizio, cominciamo bene!!!!!!
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Dopo le procedure d’imbarco, si parte, 14,30 perfetto orario
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Arrivo a Olbia alle 19,30, via, sulla statale 131 verso Nuoro, destinazione Siniscòla, in perfetto orario per la cena, e la successiva telefonata al nostro Mikkey per vedere se c’era il modo di conoscerci, in quanto l’itinerario del primo giorno prevedeva un passaggio nella sua zona.
Si presenta subito molto disponibile, fissiamo un appuntamento per l’indomani.
Domenica mattina di buon ora, scarichiamo la moto, poi visto che il giro si presenta lunghetto, non aspettiamo l’ora di colazione, ma decidiamo di partire subito, alle 7,30 inizia ufficialmente la vacanza in Sardegna.
Strade bellissime, asfalti come bigliardi, panorama mozzafiato, ci fanno pensare di essere arrivati in paradiso.
Anche se le strade lo permetterebbero sarebbe un peccato dare più gas, meglio gustarsi ciò che ci sta intorno.
Alle 9,30 siamo già ad Alghero, la nave per l’escursione alla grotta di Nettuno parte alle 10,45, quindi decidiamo di proseguire per Capo Caccia e fare una passeggiata a piedi fino alla grotta.
Arrivati, parcheggio la moto,
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ci mettiamo più leggeri e iniziamo la discesa di ben 660 scalini, per arrivare alla grotta.
Che dire, se non che ne è valsa abbondantemente la pena, lo scenario è a dir poco stupefacente.
Finito l’escursione faccio uno squillo a Mikkey e da lì a 20 minuti mi raggiunge ad un bivio e dopo i dovuti saluti mi fa strada verso calettine deliziose, ma ancora non sapevo che il bello doveva ancora venire, me ne sono accorto dopo aver imboccato la Alghero Bosa, (dopo una breve sosta pranzo ad Alghero) Impossibile da descrivere,
strada che sembrava un bigliardo, curve raccordate e larghe,che invogliavano ad andature veloce, ma d’altro canto, panorami che ti lasciavano senza respiro, ti obbligavano a girare la testa in continuazione da destra a sinistra.
Dopo una mezz’oretta di apnea, arriviamo a Bosa, dove con un po di dispiacere ci dobbiamo salutare, per ritornare alle rispettive basi, io proseguo per Marcomer, Nuoro ed arrivare a Siniscòla, punto di partenza.
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Posso dire con certezza che il primo giorno, 410 km di goduria pura, mi ha già ripagato del prezzo del biglietto del traghetto.
Un pelino stanchi ma tanto, tanto periodico soddisfatti andiamo a dormire.
Lunedì 30…..
Uno sguardo dalla finestra, ci fa intuire che sarà una bellissima giornata
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L’itinerario della giornata prevede giro in gommone nel golfo di Orosei e visita alla grotta del Bue Marino.
Senza fretta, posso dedicare un po di tempo alla mia bellissima,
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si fa colazione e alle 8,30 si parte destinazione Cala Gonone, distanza 75 km circa.
Imbocchiamo la SS125 (orientale sarda) verso sud, e fra belle curve e sempre panorami mozzafiato, in poco più di un’oretta, siamo a destinazione, il gommone parte alle 10,30, quindi abbiamo tutto il tempo per metterci in leggerezza ed anche di andare al supermercato per i panini da consumare a pranzo.
Anche qui è impossibile spiegare cosa è riuscita a fare la natura, meglio lasciare la parola alle foto
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Martedì 31….
Decidiamo di fare una gitarella a Maddalena, facendo però le stradine che fiancheggiano la costa, attraversando tutti i paesini che incontriamo, passando naturalmente per la costa smeralda, che francamente non posso dire che sia brutta, ma che non ha niente a che vedere con quello già visto.
Sbarchiamo a Maddalena verso mezzogiorno e 2 gocce di pioggia ci fanno pensare di fermarci in un ristorante per il pranzo, infatti nel frattempo è uscito di nuovo il sole.
Facciamo subito un salto a Caprera per vedere la casa museo di Garibaldi, ma dobbiamo aspettare un’ora per entrare, quindi decidiamo di ritornare immediatamente a Maddalena e fare il giro sulla strada panoramica che fiancheggia la costa dell’isola.
Ritorniamo al porto, giusto in orario per il traghetto che ci riporta a Palau mentre scendono altre 2 gocce di pioggia. (le uniche gocce di pioggia sono cadute mentre eravamo al coperto, a volte ci vuole anche un po di culo)
Il nostro viaggio prosegue verso S.Teresa di Gallura, per arrivare a Capo Testa, anche qui la natura ha fatto del suo meglio, ed anche se un po nuvoloso si intravede un isola che potrebbe essere la Corsica.
La sosta è breve, il tempo di una coca fresca e l’orologio ci consiglia di rimetterci in marcia per il ritorno, ma comunque scegliamo strade secondarie, che tra l’altro migliori delle nostre superstrade, Tra scenografie sempre diverse ma sempre stupende, e curve divertenti passiamo Luogosanto, Olbia e via verso il nostro solito albergo.
Anche oggi 400 km di goduria li abbiamo fatti
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Mercoledì 1…..
Il programma prevede un giretto sui monti del Gennargentu, per velocizzare l’avvicinamento prendiamo la SS131 fino a Nuoro, siamo indecisi su come prendere il giro, ma decidiamo di prendere per Mamoiada, Fonni, Dèsulo, Artizio, notiamo, a differenza dei nostri paesini di montagna, molto piccoli, qui sono molto distanti tra loro, ma con centri molto grandi.
A pochi km dal paese di Gairo davanti a noi si presenta uno scenario meraviglioso e nello stesso tempo spettrale: le rovine di un paesino fantasma addossato alla parete di un monte, non so il motivo, ma un brivido mi ha attraversato la schiena.
Ancora pochi km e arriviamo a Bari Sardo, dove su consiglio del carissimo Mikkey prendiamo, la SS125,orientale sarda, verso nord, anche qui non esistono parole adeguate per descrivere tanta bellezza, solo a percorrerla, ci si può rendere conto.
A S. Maria Navarrese le mie braccine mi consigliano una sosta in spiaggia, questa volta all’ombra, c’è scappata una leggera pennichella, prima di riprendere la SS125 che ci riporta in albergo, con altri 410 km sul groppone.
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Giovedì 2…..
La strada e i monti di Tempio Pausania, mi erano rimasti nel cuore, e allora…… perché no, perché non rifarli, visto che 2 giorni prima mi ero fermato a Capo Testa, oggi potrei partire da lì e andare verso Castelsardo….detto, fatto, si parte…….
La prima sosta la facciamo a Costa Paradiso, mai un nome poteva essere più appropriato,tutte le bellezze viste fino ad ora, sembrano niente al confronto, per diverse ore siamo rimasti incantati…… da non riuscire a venire via, volevamo arrivare fino a Stintino, ma questa sosta è stata piu lunga del previsto, e ormai si è fatto tardi, un’altra breve sosta a Isola Rossa e poi dritti a Castelsardo, una passeggiata nel centro storico e con un po di stanchezza ci avviamo verso “casa”(magari casa mia fosse lì)
E tanto per restare in media altri 390 km
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Venerdì 3…..
Ultimo giorno, devo accontentare la moglie che vuole fermarsi in spiaggia, per me si prospetta una giornata pallosa…..
Ci fermiamo a Budoni, con una scusa le dico non mi piace, andiamo più avanti.
Ci fermiamo a S. Teodoro, con un’altra scusa, cerco di portarmi ancora più avanti.
Ci fermiamo a Capo Coda Cavallo, bellissima, ma per andare in spiaggia c’è un pezzo di sterrato, un piccolo consulto con la Futurozza, a lei non piace.
A pochi metri un’altra spiaggettina che non ricordo il nome con parcheggio annesso, qui devo arrendermi e la giornata finisce qui.
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L’indomani il traghetto ci attende, con un grosso nodo in gola dobbiamo tornare alla realtà, il sogno è finito, anzi RIMANDATO
TORNEREMO
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Ormai verso casa il tramonto di questa giornata segna anche la fine di una vacanza indimenticabile
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Spero di non avervi annoiato troppo, ma ho voluto entrare nei particolari perchè rileggendolo mi sembrerà di rivivere quei momenti
