Da Caffè Racing Aprilia
SOSPENSIONI: TUTTI I CLICK
Moto sempre più veloci e sofisticate. Ciclistiche sempre più complicate. Le sospensioni sono il vero dilemma del motociclista sportivo, ma anche di quello stradale. Ecco come orientarsi tra mille regolazioni.
Molla, idraulica, compressione, estensione. Parole che ricorrono spesso nelle riviste specializzate, nominate sempre più frequentemente anche quando si parla di moto stradali. Non è un caso che, con l’aumentare delle prestazioni dei motori e con il progredire delle caratteristiche degli pneumatici, anche le sospensioni abbiano dovuto via via migliorare anche su moto che definiamo economiche. Così anche chi non va mai in pista e non è un pilota si trova ad aver a che fare con regolazioni più o meno complesse. Come orientarsi? Andando per gradi, e con un po’ di buon senso.
Ogni moto esce da un concessionario con un assetto standard definito dalla Casa, che rappresenta senz’altro il miglior compromesso tra comfort e guidabilità per un utilizzo stradale. Con le regolazioni viene offerta al proprietario la possibilità di adattare l’assetto alle proprie esigenze. Se ritenete di dover intervenire, il consiglio è di prendere carta e penna, segnare il punto di partenza, le modifiche effettuate e, soprattutto, effettuare una sola modifica per volta. Potrete così sempre tornare sui vostri passi nel caso la regolazione effettuata non avesse gli effetti voluti. Fare più regolazioni assieme significa mescolare più effetti differenti, senza capire quale sia quello più efficace. Perdere la bussola in questi casi è fin troppo facile.
PRECARICO
La regolazione più banale è quella del precarico molla dell’ammortizzatore. È quella che solitamente si esegue per adeguare l’assetto delle moto ad un differente carico. Viaggiando in coppia e con i bagagli (tipico di un utilizzo estivo, in vacanza) potrebbe rendersi necessario irrigidire la molla evitando così fastidiosi fondocorsa. È’ una delle regolazioni più frequenti e semplici, non è un caso infatti che molte moto turistiche abbiano una comoda manopola per effettuarla rapidamente.
IDRAULICA
Esistono sospensioni più o meno sofisticate, ma sostanzialmente le regolazioni possibili sono tre: il precarico molla, il freno idraulico in compressione, il freno idraulico in estensione. Nelle moto più sofisticate sia forcella che ammortizzatore offrono tutte e tre le regolazioni. Intervenendo su ciascuna di queste regolazioni si modifica il comportamento dinamico della moto e il suo livello di comfort. Regolare è semplice: bastano pochi attrezzi (un cacciavite e una chiave apposita per l’ammortizzatore) e un minimo di pratica meccanica.
Occorre però anche sapere cosa accade quando andiamo ad intervenire sui vari registri. Il criterio è quello di qualsiasi regolazione. Avvitando si ha un aumento dell’effetto, mentre svitando se ne ha una diminuzione. Banale la regolazione del precarico molla. Avvitando schiacciamo la molla e avremo una sospensione più rigida, svitando avremo una sospensione più morbida. Ma una molla utilizzata da sola tenderebbe a rimbalzare compromettendo irrimediabilmente l’assetto. Ecco perché nell’ ammortizzatore e nella forcella c’è anche dell’olio. Passando per fori calibrati l’olio frena in modo più o meno consistente l’escursione della molla. Se nelle sospensioni più semplici questi fori sono calibrati e fissi, nelle sospensioni regolabili possiamo variare proprio la dimensione di questi passaggi in modo da avere una sospensione più o meno “frenata”. Agendo sul freno idraulico in compressione si va a regolare lo smorzamento nella fase di affondamento della sospensione, In pratica avvitando la vite si avrà una discesa più lenta della sospensione.
Agendo invece sul freno idraulico in estensione si andrà invece a regolare lo smorzamento della sospensione nella fase di “ritorno” in assetto neutro. In pratica, avvitando la vite la sospensione, una volta compressa, ritornerà più lentamente nella sua posizione originale. L’assetto ottimale è un giusto compromesso tra rigidità e scorrevolezza, sospensioni troppo morbide tenderanno ad affondare troppo, sospensioni troppo rigide penalizzeranno il comfort oltre che la precisione di guida sui percorsi sconnessi. Le regolazioni idrauliche possono anche essere effettuate singolarmente, ma quando si interviene sul precarico, di solito è poi richiesto un adeguamento delle regolazioni idrauliche, per non avere una sospensione troppo “rimbalzante”.
Per non trovarsi impreparati in ogni situazione di regolazione, ecco un piccolo dizionario dei termini legati al settore delle sospensioni.
PRECARICO
È il carico statico che viene dato alla molla. In pratica la molla a moto ferma e senza carico è comunque schiacciata.
ESTENSIONE
E’ la fase dell’ammortizzazione che riporta la sospensione in posizione neutra.
COMPRESSIONE
E’ la fase in cui la sospensione viene schiacciata dal carico.
FRENO IN COMPRESSIONE
E’ il registro che consente di regolare lo smorzamento della sospensione nella sua fase di compressione. Chiudendo il registro si ha una discesa più frenata, aprendolo una discesa più libera.
FRENO IN ESTENSIONE
E’ il registro che consente di regolare lo smorzamento della sospensione nella sua fase di ritorno in posizione neutra dopo lo schiacciamento. Chiudendo il registro si ha un ritorno più lento, aprendolo si ha un ritorno più libero.
CLICK
Alcune sospensioni hanno le regolazioni suddivisa in tanti piccoli scatti. Uno scatto è l’equivalente di un click.
SOSPENSIONE PROGRESSIVA
E’ un particolare tipo di sospensione che per mezzo di appositi leveraggi, aumenta la sua rigidezza man mano che viene compressa.
FONDO CORSA
Rappresenta il limite massimo di escursione di una sospensione. Non deve essere mai raggiunto.
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